Traduzione italiano-latino

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Salve,

avrei una domanda per tutti quelli che masticano di latino, specialmente il latino umanistico. Vorrei creare una finta lettera del XV secolo in cui un funzionario della curia invia al segretario del papa un manoscritto.
In italiano, il testo sarebbe il seguente:

Giovanni di Palomar saluta Poggio Bracciolini segretario apostolico,
Ti invio, dottissimo e reverendissimo funzionario, il manoscritto che con mia felicità ho ritrovato, dalla cui lettura potrai trarre conoscenza e diletto. Stammi bene

Utilizzando stralci di lettere rinascimentali realmente inviate e i miei ricordi del liceo, ho reso così il testo latino:

Ioannes Palomaris Poggio Florentino apostolico secretario sal. pl. d.
Committo, administrator sapientissime ac reverendissime, codicem manuscriptum felicitate mea repertum, ab quo legendo cognitionem et delectationem sumere poteris. Vale

Potrebbe funzionare o sono completamente fuori strada?

Re: Traduzione italiano-latino

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@peptoc

Ciao, secondo me il testo può migliorare con qualche piccolo aggiustamento. Ti lascio qui la mia versione:

Ioannes Palomaris Poggio Florentino apostolico secretario sal. pl. d. (salutem plurimam dicit)

Mitto tibi, doctissime ac reverendissime administrator, codicem manu scriptum summo gaudio a me repertum, quem cum legeris scientiam et voluptatem sumere poteris. 
Vale

Riguardo alla grafia Ioannes, direi che va bene, ma controllerei per scrupolo le alternative Iohannes e Joannes. 

Committo direi di no perché vuol dire “affido”.

Manu scriptum scriverei staccato.

Riguardo alla costruzione ab quo legendo, sa un po’ di calco dall’italiano; preferisco pertanto il cum con l’indicativo futuro anteriore legeris.

Cognitio è “riconoscimento” più che “conoscenza”, direi pertanto che sono preferibili scientia o sapientia.

Abbi pazienza per l’assenza dei corsivi: ho cercato più volte di ripristinarli, ma non c’è stato verso. 
Buona fortuna col tuo libro!
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Re: Traduzione italiano-latino

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Ciao @Ippolita 

Grazie mille per la tua risposta che mi ha dato tantissimi spunti.

Ti rispondo con ordine:
- grazie per il suggerimento sullo spelling di Giovanni, non ci avevo minimamente pensato. Da quanto mi sembra di capire (non sono un linguista), "Ioannes" è piuttosto comune nel latino classico, mentre "Johannes" è più tipico del latino medievale/umanistico. Ho aggiustato di conseguenza.

- non ricordo se l'ho fatto apposta o meno, ma "committo" potrebbe effettivamente starci: in fondo Giovanni affida il manoscritto a Poggio affinché ne disponga come aveva fatto in precedenza con altre opere antiche

- "manu scriptum" ha in effetti più senso staccato ma mi sono fatto influenzare banalmente dal dizionario latino-italiano che lo scrive tutto attaccato. Ci penso su ma mi sa che seguirò il tuo consiglio


- cum + futuro va benissimo ma in quella parte stavo cercando di ricreare la sezione di una lettera quattrocentesca in cui l'autore si lamenta di alcune epistole "nella cui lettura mi vergogno di avere speso tanto male il mio tempo" (in quibus legendis pudet bonas horas male collocasse). Mi piaceva molto quella costruzione preposizione + qui + gerundio (???), e quindi mi chiedevo se potesse essere traslata con una diversa preposizione e un diverso tempo verbale a reggerla (indicativo futuro invece dell'infinito). Se però ritieni che suoni troppo italiano mi adeguo senz'altro

- il candidato principale era fin da subito "sapientia" ma mi sembrava un po' troppo altisonante, quindi ho virato (sbagliando) su "congnitio". Direi però che "scientia" è un buon compromesso

Libro è una parola molto grossa al momento ma ti ringrazio di nuovo infinitamente per il tempo che mi hai dedicato e a quello che potrai (se vorrai) dedicare al quarto dei punti che ho elencato. In caso contrario è stato davvero un piacere.

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