swetty ha scritto: era un articolo sulle patologie della cervice e quindi si riferiva a "individui con la cervice", per escludere le donne trans, che in quanto tali la cervice non la possiedono, e per includere quegli uomini che essendo nati donna invece una cervice ce l'hanno. Usare questo per dire che adesso è probito dire "donna" è pretestuosoNon ho scritto che è proibito ma che va in una certa direzione. Ci sono anche altre implicazioni. Ad esempio negli Stati Uniti una donna aveva affermato che non fosse giusto che partecipasse alle competizioni sportive femminili una transessuale (che vinceva tutte le gare in quanto aveva un fisico da uomo) ed è stata accusata di omotransfobia. Oppure che un uomo, senza aver iniziato un percorso di transizione, solo per il fatto di sentirsi donna possa accedere agli spazi femminili come i bagni pubblici (e a non tutte le donne fa piacere stare tutti insieme al gabinetto specie in luoghi affollati dove non si conoscono le altre persone). Guarda caso tutto ciò va contro le donne, non scalfisce nulla ai maschietti.
swetty ha scritto: maschile/femminile è il primo passo verso l'uguaglianza e, che uno lo veda o no, è la direzione che prende la società (compreso il fatto che sempre più bagni sono misti). E non si tratta affatto di "cancellazione del femminile" o, sarebbe meglio dire, di "cancellazione delle differenze biologiche".Ma quello che io penso non ha niente a che vedere con il mettersi i pantaloni o la gonna . Io non mi trucco, non mi metto la gonna, ho le unghie corte, da piccola giocavo con le macchinine e mi piacciono le arti marziali, ma mi sento donna al 100 per cento. Quindi come mi devo catalogare? Torniamo al punto di partenza: la dicotomia tra sesso e genere, che funziona bene sulla carta ma non sempre in pratica perché come tutte le teorie che tendono a semplificare la realtà rifugge la complessità di noi esseri umani.
Si tratta, per essere molto banali, del fatto che le donne possano indossare i pantaloni senza scandalo e che gli uomini possano fare altrettanto con le gonne (e io ne ho visti e non ero in Scozia - e no, non erano neanche tonache o caffettani, erano proprio gonne-gonne e di nuovo no, non erano drag queen né in maschera). E tutte le cose simili, dal giocare coi lego o le bambole allo studiare matematica o letteratura, fino agli uomini casalinga o babysitt
Per tornare alla lingua vi posto un link a un articolo lunghissimo della Crusca. Si parla di schwa alla fine.
https://accademiadellacrusca.it/it/cons ... enere/4018