Le dimensioni: Una questione sempre spinosa

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Cari amici sto per ultimare la mia opera, e come ogni volta la mia mente si sofferma su una questione che dovrebbe a parere dei più essere  ignorata: Le dimensioni del mio romanzo sono adeguate alla storia che c'è dentro? Sono in linea rispetto al genere che tratto? Il sistema editoriale ritiene consona  quella dimensione per quel prodotto editoriale?
Inoltre, le case editrici, mi sembra, che per dare armonia a una collana a un genere a un nuovo modo d'impaginare usino a piacimento le dimensioni del font dell'interlinea e del formato, con questi espedienti senza troppe fatiche un racconto lungo può prendere le sembianze di Guerra e Pace (sto esagerando lo so).
Premetto che sono certo che l'arte non si misuri con il metro, però non posso negare che ha cose fatte e finite mi pongo anche questo genere di domande.
L'oggetto empirico di questo mio dilemma come dicevo all'inizio è il mio appena ultimato romanzo storico, niente meno che:  85.000 parole, 538.000 battute circa spazi inclusi, 299 cartelle, quante pagine di libro dovrebbero venir fuori?  Trattandosi di un genere geneticamente mattonico, vorrei essere certo di aver tirato fuori la dimensione giusta, giusto per non sfigurare già alla vista (potrebbe essere imbarazzante).


Grazie a chi troverà il tempo e il piacere di rispondermi.
Ettore   

Re: Le dimensioni: Una questione sempre spinosa

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@Ettore Navarra figurati, per farti un esempio i libri di Carrisi sono quasi tutti di dimensione simile al tuo manoscritto e li stampano in 400 pagine, proprio per ragioni di gradimento dei lettori (editore Longanesi).
Il mio è abbastanza più lungo ma, col mio editore, è venuto stampato in 370 pagine. La lunghezza in termini di pagina è data soprattutto dal formato che si predilige, ai fini dei costi di stampa e gradimento dei lettori, anche in base al genere.
Chiaro che col numero di caratteri hai un range di soluzioni plausibile, sui 500.000 caratteri 300-400 pagine è la soluzione standard. Poi ci sono pubblicazioni più economiche con caratteri più piccoli, meno margini e interlinea più piccola, ad esempio le collane Mondadori da edicola o alcuni romanzi Newton e Compton, che costano sui 5 euro, ma non ti riguardano insomma. Stesso discorso per libri piccoli di grandi autori (penso a Baricco, Coelho), che usano caratteristiche tali da farli sembrare più lunghi. In generale può essere un discorso interessante, ma non credo possa riguardare il tuo testo.

Re: Le dimensioni: Una questione sempre spinosa

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Ettore Navarra ha scritto: niente meno che:  85.000 parole, 538.000 battute circa spazi inclusi, 299 cartelle,
Già editato? Se è così, complimenti. Altrimenti, sappi che gli editor professionisti vanno giù di forbice pesantemente. Ricordo che Wulf Dorn, in un'intervista sul libro d'esordio, diceva che il manoscritto originale era lungo quasi il doppio. Poi giunse l'editor della Verlag e... :aka:

Per il resto, credo sia una dimensione più che ottimale, in grado di mediare tra il lettore pigro e quello più esigente in fatto di dimensioni. C'è chi sceglie un libro perché è "poco spesso" e chi nemmeno lo prende in considerazione se non ha almeno x centimetri di spessore. Poi, ovvio, accontentare tutti è impossibile, ma leggendo certi interventi qui credo che il mio testo da 320mila circa lo possa usare come bidet ._.

Re: Le dimensioni: Una questione sempre spinosa

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@MadTeacher, sono ancora alla prima stesura, e sono certo che subirà dei tagli nel corso della revisione. Il gigantismo del mio romanzo è comunque molto legato al genere, il romanzo storico ti offre una trama già ben incorniciata, e ti propone gli scenari dove puoi schiudere dei mondi che stanno già lì ad aspettarti, questo consente di ammucchiare le pagine a mio giudizio. Pensa che in logica di contenimento, ho ridotto la complessità di alcuni eventi storici (eventi minori cmq) e spezzato il ciclo in cui si sviluppano i fatti, il romanzo comprende il periodo che va dalla fondazione di un gruppo eversivo all'operazione che rappresenta l'apice delle attività del gruppo, ma  sarebbe dovuto andare ben oltre. 
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