Costruttori di Mondi

'Giorno a tutti gli amici del forum,
se ho sbagliato sezione mi cospargo il capo di cenere e sono pronta a fustigarmi con una frusta 
Vi chiedo con questo post quali sono gli strumenti digitali che utilizzate per scrivere i vostri romanzi / racconti.
Per il mio primo manoscritto ho optato per Windows e Scrivener 3, app che ho trovato molto completa ma ancora un po' ostica da gestire, vista lìenorme presenza di funzioni e sottomenù. Nel corso delle settimane mi sono accorta che, se non voglio fare la fine di Santa Lucia, dovrò trovare un'alternativa a questa combo. Il pc mi stanca esageratamente gli occhi.
Quindi, al momento, sto provando a scrivere su un ereader Onyx, con tastiera bluetooth e un'app per android chiamata Novelist. Ma vorrei sfruttare ancora Scrivener, che non esiste purtroppo per Android. Ho anche la versione per iPad, ma temo che anche con le impostazioni video per la lettura notturna, la visione possa comunque risultare faticosa a lungo andare.
Avete consigli in merito?
Che cosa utilizzate per scrivere?

Non conosco scrivener, ma in generale non uso app o simili oltre a word e simili
Alcune volte ho provato a usare generatori casuali o ultimamente un’AI per avere qualche suggerimento o idee vaga da sfruttare e integrare, oppure ogni tanto un sito di generazione d’immagini per avere una semplice visualizzazione del personaggio 

@Bardo96 grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi incuriosisce molto sapere come altri scrittori lavorano. Ho provato anch'io le varie IA per raccogliere qualche suggerimento o per immaginare la copertina della mia storia e, a parte qualche mano senza un paio di dita , quello che ne viene fuori è interessante, non fosse altro per trovare nuovi spunti.
Scrivener può essere un ottimo aiuto per strutturare professionalmente ogni aspetto del racconto, comprese schede personaggi e luoghi. E' ricchissimo di funzioni, talvolta anche troppo e per questo credo che a volte inibisca un po' soprattutto chi non è pratico o un po' smanettone.

Io utilizzo semplicemente Google Docs, per tutto, facendo un backup in locale ogni 5-7 giorni, e attivando l'opzione per lavorare offline se necessario.

Kimar ha scritto: Scrivener può essere un ottimo aiuto per strutturare professionalmente ogni aspetto del racconto, comprese schede personaggi e luoghi.

Ho provato Scrivener, e per me è solo fonte di distrazione. Le funzioni più importanti sono ottenibili anche in Google Docs, avendo l'accortezza di includere una Tavola dei Contenuti/Sommario nel documento. In alternativa, se si vogliono usare più tab per organizzare il lavoro, app come One Note, Evernote o Notion sono più che sufficienti.

In passato ho usato Scrivener, ma anche per me è stato fonte di distrazione. Troppe funzioni, davvero troppe e alla fine, per me, generatore di confusione.
Quando ho bisogno di una fisionomia per un personaggio, se non ho in mente un viso, (di solito non uso mai persone reali, non riuscirei a scrivere), utilizzo dei fantastici siti che forniscono foto praticamente reali di visi che non esistono, creati con un algoritmo che sembra una foto vera, fornendo visi di tutte le età e sessi.  Visi che non esistono e che si possono usare liberamente. Poi questi visi li "lavoro" con Gimp, inserendoli anche in abiti appropriati, a mezzo busto, trasformandoli, in bianco e nero, disegno a matita, pittura eccetera, con aggiunta di filtri e ambientazioni varie con fotoritocco, ma lo faccio per pochi particolari personaggi, perché è un lavoro molto faticoso al computer, avrei bisogno di uno schermo grande, professionale, mentre uso solo un vecchio portatile.
Anche a me la visione al pc se protratta a lungo affatica la vista.
Cerco di rimediare, con Word, colorando la pagina con texture che recupero dalla rete, che imitano pergamena e carta antica, sui colori giallo scuro o aranciati che sono più riposanti e scaricando font di scrittura decenti (non mi soddisfano quasi mai, ma mi arrangio).
Un'altra opzione che uso, secondo me la migliore e niente di nuovo sotto il sole: spesso scrivo a mano su svariati quadernoni per le varie versioni e poi copio piazzandomi il quadernone davanti, su un leggio, bene illuminato e copiando, rivedendo, correggendo su Word, su pagina pergamenata o comunque anche colori di default di Word.
Diciamo che ho la fortuna di avere una bella calligrafia, molto leggibile, e anche con penna Bic va bene.
Però dopo una decina di pagine  di quaderno  scrivendo a mano anche la mano comincia  a stancarsi.
Ma vuoi mettere il profumo dell'inchiostro e della carta...
Mi consola il fatto che nel passato opere immense di letteratura sono state scritte a mano e con il solo ausilio della mente umana, della penna e della carta per riordinare le idee. Pensiamo a Dante,  Petrarca, Boccaccio, Manzoni, giusto per stare fra i massimi... Tutta "roba" scritta a mano e con la testa. E che roba.

Io Google Documents e un iPad 12.9. Senza tastiera, quando ho qualche minuto scrivo. È il metodo più rapido per scrivere senza perdere il poco tempo libero a disposizione.
Per le scalette uso foglietti e una penna.

Siete tutti davvero pieni di idee e di risorse! Che bello leggere come ognuno si ingegna a trovare lo strumento (o l'insieme di strumenti) più adatto per i propri bisogni. Non avevo mai pensato a Google Documenti come a uno strumento adatto a scrivere storie, sarà che lo uso a lavoro per fare tutt'altro, ma in effetti fa tutto quello che fa anche Word.
Assolutamente affascinante l'idea di lavorare anche con carta e penna sulla stesura, le uso solo nelle primissime fasi, quando devo iniziare a progettare i personaggi o scrivere una sorta di timeline. Se, invece, mi viene in mente qualche idea quando sono fuori casa, be', lì va bene qualsiasi cosa. Da un'app per le note del cellulare o anche un vocale per non perdere l'istante di ispirazione.

Mi rendo conto sempre più di essere una vecchia cariatide: scrivo usando open office, così come era installato sul mio pc quando l'ho acquistato, una decina di anni fa. Non ho scaricato nessuna app e i personaggi dei miei racconti e/o romanzi li immagino, caratteri e fisionomie, spesso pescando nella memoria di una vita in cui di persone ne ho conosciute e praticate a migliaia. Finita l'opera, a intervalli di mesi la ripasso infinite volte, a caccia di refusi, ripetizioni, "d" eufoniche o avverbi da eliminare: non aggiungo mai nulla, tolgo e tolgo soltanto. Poi me la tengo nel cassetto fino a quando non ho trovato una CE disposta a pubblicarla così com'è, tanto le piccole CE l'editing in genere non lo fanno e, visti i soggetti esterni di cui si servono quando lo fanno, è meglio che non lo facciano. Probabilità di successo: zero, ma almeno io ne sono consapevole.
 

Kimar ha scritto: Avete consigli in merito?

Sì, un consiglio, di cuore, ce l'avrei: non complicarti la vita in questo modo 

Kimar ha scritto: Il pc mi stanca esageratamente gli occhi.

Io ho 3 decimi in un occhio e forse 5 nell'altro (e non metto occhiali) ma il PC è ancora il mezzo che mi stanca meno la vista, perché ha lo schermo più grande. Leggere da e-reader o smartphone è molto più stancante (lo faccio lo stesso, ma non potrei mai usarli per scrivere). Ammetto che quasi tutte le app che hai nominato mi suonano come fossero in arabo 
Io scrivo con carta e penna. Poi ricopio al PC (ormai è obbligatorio) ma è un lavoro molto semplice, non ho bisogno di chissà quali prestazioni: scrivo su google docs (non c'è un motivo, ma ho iniziato lì, e mi risulta più semplice da usare) poi riporto il file in Words online (non ho la versione a pagamento), e magari lo rivedo molte volte, ma anche lì è facile, perché ormai ho familiarità. Scrivener mi attirava, ma francamente non ne sento il bisogno, non mi manca niente nei programmi basilari che già uso.

Le manine, i primis

Poi... Microsoft 365/Word se devo scrivere libri. Per testi scientifici o roba di scuola invece c'è il mio fidato editor LaTeX 

Cheguevara ha scritto: visti i soggetti esterni di cui si servono quando lo fanno, è meglio che non lo facciano

 bòna, questa
va bè ma, del resto, cosa vuoi pretendere? già sono alla canna del gas, vuoi che si possano permettere un Editor professionista? 

Principalmente uso un MacBook per lavorare con Word, ma, essendo vecchio e molto lento, sto cercando di limitarne l'uso il più possibile. Nel frattempo, sto utilizzando un iPad con una tastiera esterna, su cui scrivo utilizzando Pages. Successivamente, trasferisco il testo sul MacBook tramite copia e incolla su Word, approfittando di questo passaggio per rivedere e correggere eventuali errori. Sto anche valutando l'uso dell'intelligenza artificiale per migliorare o espandere alcune parti del testo che non mi convincono del tutto.  Sono consapevole che prima o poi dovrò considerare l'upgrade di entrambi i dispositivi. Inoltre, sto valutando l'uso dell'intelligenza artificiale per capire come migliorare o espandere alcune parti del testo che non mi convincono del tutto  

Cheguevara ha scritto: scrivo usando open office. Non ho scaricato nessuna app e i personaggi dei miei racconti e/o romanzi li immagino, caratteri e fisionomie, spesso pescando nella memoria di una vita in cui di persone ne ho conosciute e praticate a migliaia. 
 

Idem.
Non ho nemmeno idea di cosa siano tutti i nomi e sigle citati in questo thread, però ho pubblicato sei romanzi e ho appena consegnato il settimo per cui credo di poter continuare anche senza conoscere i marchingegni di cui sopra.
Scrivo al pc, uso notes e foglietti vari solo per gli appunti notturni o "in esterno".
Il metodo è semplice, ma funzionale (almeno per me):
– apro una cartella con il nome del romanzo (se non l'ho deciso fin dall'inizio lo chiamo "romanzo nuovo")
– apro una cartella chiamata "documentazione" dove metto tutti i link a siti e articoli consultati 
– un file per la scaletta
– un file per il romanzo vero e proprio
– un file per i personaggi nuovi (quelli seriali sono già in un'altra cartella e li aggiorno quando a un personaggio capita qualcosa di nuovo: malattia, matrimonio, figli, innamoramenti, ferite...)
– un file, che chiamo "plot", dove a fine capitolo riassumo tutti gli eventi salienti, a iniziare da data e orari (questo mi evita errori e buchi di trama che altrimenti rischierei di scoprire troppo tardi)
Non mi serve altro.

sarycaine ha scritto: Inoltre, sto valutando l'uso dell'intelligenza artificiale per capire come migliorare o espandere alcune parti del testo che non mi convincono del tutto

Io uso l'IA indirettamente, e comunque mai sul testo.
Per esempio, se ho bisogno di idee chiedo: "ho un personaggio X che deve fare Y e Z. In che modo?", e l'IA mi propone una lista che uso per prendere ispirazione. Di solito le idee che propone sono stupide o poco originali e perciò non le uso, ma averle tutte insieme in una lista mi aiuta a trovarne di nuove.

Per ora mi rifiuto di far lavorare l'IA direttamente testo per 3 motivi:

1. ad oggi ritengo che la mia prosa sia migliore di qualsiasi cosa l'IA scriva. Magari col tempo migliorerà, ma per adesso è ancora molti passi indietro rispetto a un buon autore.
2. questione personale: voglio che ciò che scrivo sia mio. Se l'IA lavora sul testo, una parte dello scritto non sarà più mia. Uno può dire che l'editing funzioni in modo simile, ma nell'editing c'è sempre un dialogo tra due persone sul testo: un buon editor spiega perché un passaggio va sistemato. L'IA no. Con un editing serio miglioro come scrittore. Modificando ciecamente pezzi di testo con l'IA no. Magari la modifica è la stessa che proporrebbe un editor, ma in quel caso avrei la possibilità di capire "perché" X funziona e Y non va bene.
3. questione legale: l'IA modifica un passaggio, e dopo aver pubblicato un testo scopro che quel passaggio è preso pari pari dal testo di un altro scrittore. L'IA viene "nutrita" da milioni di testi che non conosco, e non è possibile sapere se ciò che genera è una rielaborazione o una copia pedissequa di un testo già esistente.

@Mid concordo con te sui tre punti che hai espresso riguardo all'uso dell'intelligenza artificiale nella scrittura creativa. Tuttavia, il pensiero che hai citato nel tuo messaggio  nasce da una certa frustrazione: sono giorni che mi trovo bloccata sullo stesso passaggio e mi sto chiedendo se dovrei andare avanti e tornarci sopra in un altro momento; piuttosto che forzare una soluzione immediata.

Mi permetto di rispondere ai tuoi tre punti:

1. Anch'io ritengo che, al momento, la prosa umana superi quella generata dall'IA. L'intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante, ma resta ancora indietro rispetto alla complessità e alla sensibilità che un autore umano può infondere nel proprio testo. Usare l'IA per valutare e potenzialmente migliorare o espandere parti del testo che non convincono può essere utile, ma è fondamentale mantenere un approccio critico. È vero che a volte può offrire spunti interessanti, ma come dici tu, spesso le proposte possono apparire meno creative o originali rispetto a quelle di un autore umano.

2. Condivido pienamente la tua visione sulla questione dell'originalità e della proprietà del testo. La scrittura è un'estensione del proprio io, un'espressione della propria creatività e pensiero. Affidare parti di questo processo creativo a un'IA potrebbe far sentire che una parte dell'opera non appartiene più completamente all'autore. L'editing umano, come giustamente puntualizzi, è un dialogo costruttivo che arricchisce sia il testo che l'autore stesso, offrendo spesso spiegazioni e motivazioni che aiutano a crescere e a migliorare.

3. Il tuo terzo punto è estremamente valido. L'IA si basa su una vasta gamma di testi preesistenti e, nonostante i suoi progressi, non può garantire con certezza che ciò che produce sia completamente originale o non infranga i diritti d'autore. Questa incertezza legale rappresenta un rischio significativo, specialmente per opere destinate alla pubblicazione.

In sostanza, pur considerando l'IA come uno strumento per superare un blocco creativo temporaneo, concordo sul fatto che questa tecnologia sia ancora meno creativa e meno capace di calibrare finemente il testo rispetto a un autore umano. L'uso dell'IA, seppur utile in alcuni contesti, non sostituisce il valore e l'unicità della scrittura umana... ma temo che nonostante l'interessante scambio stiamo andando fuori tema alla domanda del topic

sarycaine ha scritto: sono giorni che mi trovo bloccata sullo stesso passaggio e mi sto chiedendo se dovrei andare avanti e tornarci sopra in un altro momento.

Mai fermarsi. Se il passaggio non ti piace, lascialo lì, o cancellalo e sostituiscilo con un tag tipo [RIASSUNTO DA RIVEDERE]. Ma bisogna proseguire, altrimenti una volta che ci si blocca non si va più avanti.
È il motivo per cui adesso io comincio a scrivere da parti casuali della mia storia, non vado più in sequenza dall'inizio alla fine. Parto dalle scene focali (finale, climax, eccetera), poi quelle che mi vengono in mente, poi il resto. E le lascio tutte come vengono. Rivedo lo scritto solo in un secondo momento.

Mid ha scritto: Mai fermarsi. Se il passaggio non ti piace, lascialo lì, o cancellalo e sostituiscilo con un tag tipo [RIASSUNTO DA RIVEDERE]. Ma bisogna proseguire, altrimenti una volta che ci si blocca non si va più avanti.

  Concordo in pieno.

Marcello ha scritto: – apro una cartella con il nome del romanzo (se non l'ho deciso fin dall'inizio lo chiamo "romanzo nuovo")

Io ho sempre una cartella "romanzo nuovo" (decido il titolo solo alla fine, e con grandi difficoltà  ) ed è quella che preferisco.
È l'unica cartella che creo (per le ricerche salvo le pagine, o le segno su un notes, ma solo per scrupolo, di solito le ricordo). Per il primo romanzo ho fatto anche delle schede personaggi, ma non ne sento davvero il bisogno: li conosco tutti come fossero reali (aspetto, biografia, preferenze, modo di pensare, ecc.). Le mie scalette sono solo scarabocchi su carta, per chiarirmi a grandi linee i capitoli seguenti.
Poi penso che ognuno debba trovare il suo metodo, quello con cui si trova meglio. Alla fine l'unica cosa importante è quel che ne viene fuori, e per me dipende solo dalla bravura di scrittore, qualunque mezzo fisico o tecnologico si usi.

La stesura vera e propria, comprese le revisioni, la eseguo su Scrivener, di cui uso lo 0.5% delle potenzialità, limitandomi al conforto di avere tutti i capitoli a portata di clic grazie alla struttura ad albero.
Per quanto riguarda lo studio di trama e personaggi ho un fido quadernone ad anelli rappezzato con il nastro adesivo, lì ho assemblato tutti i miei scritti, e per i guizzi estemporanei nella quotidianità mi basta appuntare qualche parola sul cellulare.

Davvero interessante leggere i vostri post, mi piacerebbe anche sapere come gestite i prompt per l'IA visto che nei tentativi che ho fatto io (più per curiosità che altro a dir la verità) mi sono uscite storielle a dir poco ridicole

Kimar ha scritto: Davvero interessante leggere i vostri post, mi piacerebbe anche sapere come gestite i prompt per l'IA visto che nei tentativi che ho fatto io (più per curiosità che altro a dir la verità) mi sono uscite storielle a dir poco ridicole

Mai chiedere a una IA di scrivere una storia strutturata, perché il 99% delle volte ti vomiterà una schifezza abominevole senza capo né coda.

Può però aiutare con organizzazione e idee.

Qualsiasi prompt in grado di generarti una lista di elementi è utile.

Per esempio, di recente ho chiesto una cosa tipo: "in seguito alla sconfitta del proprio esercito, il nemico sta dilagando. Quali sono le possibili reazioni dei civili all'evento? Quali sono invece le reazioni dei personaggi in ruoli di potere (nobili, consiglieri, ecc.)."
L'IA ha cominciato a macinare e sputare fuori una lista di possibili reazioni. Ho preso nota, e per quelle che mi sembravano più interessanti ho approfondito.

Nel giro di 5-10 minuti ho imbastito motivazioni plausibili per quasi tutti i miei personaggi. Molte di quelle idee mi sarebbero comunque venute in mente, ma solo dopo ore o giorni. Un paio mi hanno sorpreso, non ci avrei pensato.

Per questo tipo di lavori, l'IA attuale va più che bene. Ma per scrivere prosa decente... ancora non ci siamo. Non con quelle a disposizione dei comuni mortali, almeno.

@Mid grazie per il suggerimento, ho provato in passato sia a generare una storia intera per vedere cosa potesse uscire da uno spunto generico, sia spezzettando la storia in parti più brevi e dettagliate, senza però grandi risultati. Sicuramente è un mio limite legato alla generazione di domande troppo generali o a qualche altro tipo di errore. Devo anche ammettere che mi ci sono avvicinata per generare una storia di fantascienza e i risultati generati sono stati alquanto bizzarri. Ma ci voglio riprovare, perché penso che possa essere utile in alcuni frangenti della progettazione. Chiaramente per tutto il resto serve ben altro e, come scrivi correttamente tu, un IA per quanto sia aggiornata e allenata, non può sostituirsi a un umano talentuoso.

Nessuno di voi usa il programma InDesign? Se qualcuno lo usa saprebbe dirmi come calcolare battute e cartelle su quel programma? Grazie mille.

Marcello ha scritto: Non mi serve altro.

Be' ma zio Marce' è una spanna sopra a tutti

Agli inizi io appuntavo tutto sul blocco note di win poi, da buon boomer, sono tornato al cartaceo e riempio il tavolo di foglietti vari con nomi, dettagli personaggi, punti chiave della plot da sviluppare... 
Io me ne sbatto di tutto, nulla potrà mai vincere il potere della carta.  
Giungendo alla dattilografia (manoscritto significherebbe, appunto, scritto a mano) come dissi sopra mi servo di Microsoft 365 (ex Office, non mi capacito della ragione di cambiare la denominazione dopo tutti 'sti lustri) perché ho la licenza pagata da altri  - in ogni caso, sono assuefatto alla ribbon, per me troppo comoda...

...eeeeeee... comunque, so di gente che scrive i loro testi anche su tablet - e tanto di cappello, non so come ci riescano... per me esiste solo la cara tastiera fisica del pc.