Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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ScimmiaRossa ha scritto: Scusate ragazzi, io sono ignorantissima e anche piuttosto tarda di comprendonio: sta benedetta focalizzazione interna con narratore esterno in terza persona che è? Tipo quella che di solito usava Camilleri nei romanzi del Commissario Montalbano?
Perdonatemi, ma se non ho davanti degli esempi pratici faccio fatica a capire... :s
Le due ragazze si avvicinarono e gli sorrisero; quella più alta era Simona, la segretaria dell'avvocato, ma dell'altra, la morettina, Giorgio non sapeva nulla. Che facesse parte anche lei dello studio? Glielo chiederò, si disse...
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Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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Buongiorno 🤗
Sto pensando alla storia che vorrei scrivere e ho ragionato su alcuni aspetti che credo possano essere utili a questa discussione. Esiste un tipo di storia/genere/ecc... che meglio si adatta alla focalizzazione interna? Oppure secondo voi è tutta questione di bravura (o incapacità come nel mio caso 😆) dell'autore e non esiste una generalizzazione in tal senso? 
Questa è un prima domanda che mi sono fatta e ho provato anche a rispondermi (😂) ma mi piacerebbe sentire anche le vostre opinioni.
Per curiosità la mia risposta è che la focalizzazione interna è più efficace quando oltre agli eventi, nella storia narrata, sono importanti i sentimenti con cui si vuole che il lettore empatizzi, oppure quelle storie in cui si vuole raccontare di eventi in cui il personaggio di cui si vuole parlare deve essere quello per cui il lettore "tifa".

Seconda domanda: nel video che c'è a inizio del topic ufficiale viene detto che la focalizzazione interna può essere fatta su uno o più personaggi. Non riesco a capire, anzi mi sembra quasi un'incoerenza, come si possa applicare una focalizzazione interna su più personaggi. Per altro questa affermazione non viene successivamente approfondita nel video con esempi, quindi non l'ho proprio capita....🤔.

Talia

Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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Talia ha scritto: nel video che c'è a inizio del topic ufficiale viene detto che la focalizzazione interna può essere fatta su uno o più personaggi. Non riesco a capire, anzi mi sembra quasi un'incoerenza

Non è un'incoerenza. Semplicemente cambi personaggio/POV in qualche punto della storia. Io lo faccio spesso, per esempio scrivo il primo capitolo secondo il punto di vista di Maria e il secondo secondo il punto di vista di Nadia, e così via. Funziona! :-)



Talia ha scritto: Ps: non ho riletto, questo è il guaio...


Sei proprio incorreggibile :D :rotol:
Ultima modifica di dyskolos il dom set 18, 2022 8:51 am, modificato 1 volta in totale.
Il Sommo Misantropo

Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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Talia ha scritto: nel video che c'è a inizio del topic ufficiale viene detto che la focalizzazione interna può essere fatta su uno o più personaggi. Non riesco a capire, anzi mi sembra quasi un'incoerenza, come si possa applicare una focalizzazione interna su più personaggi.
Tutt'altro: tutti i miei romanzi sono scritti con questo stile. Come dice giustamente @dyskolos   nulla ti vieta di cambiare PoV in corso d'opera. Si può utilizzare per raccontare lo stesso episodio visto da due o più personaggi*, ma anche fare avanzare la storia spostandosi dall'uno all'altro: è sufficiente lasciare un paio di capoversi bianchi e rendere subito comprensibile al lettore su quale personaggio si è spostata la focalizzazione.
Certo, in un racconto brevissimo come quelli dei nostri contest è più difficile, ma con un po' di tecnica ci si riesce agevolmente.

* In questo bel romanzo di Carlo Fruttero la stessa scena viene raccontata da otto donne, ognuna delle quali ne dà un'interpretazione un po' diversa, aggiungendo notizie, contraddicendo in parte le altre...
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Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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Raga tardo come sono ho grosse difficoltà a "focalizzare" la modalità di scrittura che il contest propone di esplorare.
Come già detto in altro post, sono come quello che ritiene (con il condizionale dovuto) di saper andare in bicicletta, ma se qualcuno gli chiede come sta facendo, si confonde, perde l'equilibrio e casca.

Provo a semplificare quello che credo di aver inteso di questo narratore interno/esterno.
Voi che siete immensamente più svegli e sagaci di me, dovreste gentilmente confermarmi se ho capito o no.

Per cosa ho capito: io narratore racconto una storia impersonata da un ipotetico Carlo, di cui conosco la biografia personale e ogni intimo pensiero ed emozione. Per tanto lo guardo vivere e agire conoscendo ogni suo processo mentale.

Ditemi se ho capito o se sto fuori come un balcone.
Grazie  :facepalm: :s :P

Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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Poldo ha scritto: @Nightafter
Pensa di essere un gufetto appoggiato costantemente sulla spalla di Carlo, che può sentire i suoi pensieri, ma non quelli di altri, vede con i suoi occhi, ma lo vede anche agire. Tutto è nel punto di vista di Carlo, ma narrato in terza persona.
@Poldo - ho una domanda anch'io sul punto di vista del protagonista. Ci sta che il racconto faccia, all'inizio, una retrospettiva biografica del protagonista, eventi passati eccetera, per presentare il personaggio, prima di buttarlo nella storia vera e propria? Il gufetto fa un excursus nel passato del personaggio,
mantenendo il suo punto di vista, per presentarlo più compiutamente, per focalizzarlo meglio. Ci sta?
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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Poeta Zaza ha scritto: @Poldo - ho una domanda anch'io sul punto di vista del protagonista. Ci sta che il racconto faccia, all'inizio, una retrospettiva biografica del protagonista, eventi passati eccetera, per presentare il personaggio, prima di buttarlo nella storia vera e propria? Il gufetto fa un excursus nel passato del personaggio,
mantenendo il suo punto di vista, per presentarlo più compiutamente, per focalizzarlo meglio. Ci sta?
Non proprio. Se il gufetto entra nella prospettiva del narratore onnisciente cambia la focalizzazione, ma se per qualche motivo coerente con la storia il  protagonista è portato a ricordare un episodio passato, o a parlarne a qualcuno rievocando i vecchi tempi, allora rimaniamo nella focalizzazione interna e ci sta.
Provo a fare un esempio.
Focalizzazione 0
Era passato un anno da quando Maria lo aveva lasciato. Se ne era andata sbattendo la porta, e da quel momento non riusciva a pensare ad altro.
Focalizzazione interna
D'un tratto il suo sguardo fu attirato dalla ragazza seduta sulla panchina. Maria. Il nome quasi gli salì sulle labbra; ma no, ancora una volta si era illuso di rivederla. Cercò invano di scrollarsi di dosso il ricordo delle parole aspre che lei gli aveva rivolto quando se n'era andata sbattendo la porta. Un anno non gli era  bastato per dimenticarla.

Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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Poeta Zaza ha scritto: immagino che dipenda anche dalle righe di testo che dedico alla focalizzazione 0. 
Be', direi di sì.
All'atto pratico finché racconti del personaggio nulla permette di capire che la focalizzazione è interna, perché non c'è alcuna differenza con il narratore onnisciente. Io poi con le definizioni tecniche non me la cavo molto bene (anche perché cambiano da un manuale all'altro...). Provo anch'io a spiegarmi con un esempio:

Forgiato da anni di duro esercizio ai tempi del KGB, il corpo di Ivan si era mantenuto integro e nessuno avrebbe mai immaginato che avesse passato i settanta già da un po'. Sbirciò la donna che sedeva sulla panchina di fronte a lui: sembrava intenta a leggere il quotidiano, ma in realtà sorvegliava l'entrata del palazzo. Chissà se il suo complice era riuscito a penetrare nell'edificio; i contatti con Alexej si erano interrotti già da un po' e non aveva modo di sapere se ci fosse riuscito oppure no. Speriamo soltanto che questi due pazzi non intendano usare le armi, si disse mentre tastava la Glock che teneva in tasca...

Se esaminiamo le prime righe, fin qui:
Forgiato da anni di duro esercizio ai tempi del KGB, il corpo di Ivan si era mantenuto integro e nessuno avrebbe mai immaginato che avesse passato i settanta già da un po'. Sbirciò la donna che sedeva sulla panchina di fronte a lui: sembrava intenta a leggere il quotidiano, ma in realtà sorvegliava l'entrata del palazzo...
non c'è modo di capire quale sia la focalizzazione: potrebbe trattarsi a tutti gli effetti di un narratore onnisciente.
Ma da qui in poi:
Chissà se il suo complice era riuscito a penetrare nell'edificio...
ci rendiamo conto che in realtà la narrazione è focalizzata su Ivan: lui non sa se il complice della donna è penetrato nel palazzo e tantomeno sa se i due intenderanno usare le armi. Il narratore onnisciente invece lo saprebbe benissimo.
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Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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Poeta Zaza ha scritto: @Marcello

Mi hai aiutato, sì!  (y)
Aspetta comunque il parere di @Poldo , perché i miei sono interventi estemporanei, ma è lui a gestire il laboratorio  ;) e magari potrebbe avere una visione che non coincide con la mia.
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Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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Marcello ha scritto: Aspetta comunque il parere di @Poldo , perché i miei sono interventi estemporanei, ma è lui a gestire il laboratorio  ;) e magari potrebbe avere una visione che non coincide con la mia.
Ci mancherebbe altro, sono pienamente d'accordo. 
Se proprio devo fare le pulci all'esempio di @Marcello quel "nessuno avrebbe mai immaginato..." sposta la focalizzazione su chi avrebbe potuto immaginare, per cui sul narratore.
Di fatto è una piccola cosa che sottolineo per puntiglio, ma è anche vero che non è sempre consigliabile rimanere rigidamente attaccati alla regola, col rischio di perdere spontaneità e di ingessare troppo il testo.
Conoscere la regola è anche un modo per poterla eludere consapevolmente se è utile al nostro scopo.

Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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Raga,
a leggere le vostre sottili analisi, che ricercano al microscopio la focalizzazione del narratore, con dustinguo capillare, oltre che perdermi
come in un viaggio nel cuore dell'Amazzonia senza mappa nè Tam Tam, mi si incrociano gli occhi e mi viene mal di testa.
Qui lo scrivere non è più questione di forma corretta e di stile, ma richiede una formazione filosfica con tesi sulle teorie linguistiche di Saussure.
Abbiate pietà di noi poveri analfabeti funzionali :facepalm:

Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

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In questo periodo sto leggendo un romanzo di Tom Clancy (uno di quelli corposi da quasi 700 pagine, gnam gnam), e da quando mi sono iscritta al 
labocontest sto prestando attenzione alla focalizzazione. 
Non voglio dire che quello stile vada preso come esempio non plus ultra, ovviamente; rappresenta però un tipo di focalizzazione immersiva non esagerata, di quelle che non mi fanno chiedere come mai l'autore, nel caso in cui calchi la mano con un pov immersivo in terza persona, non scelga di narrare in prima, evitando in questo modo di ricorrere a forzature (saltare da un onnisciente che "sa" a quello che -spesso. non sa, ma che invece dovrebbe sapere). D'accordo, sceglie la terza persona per esigenze narrative, per dare un quadro più ampio, e via discorrendo...

In buona sostanza, sarà che la focalizzazione immersiva in terza persona mi rimane ostica perché, oltre a non saperla usare, non mi piace? 
Credo che per me questo laboratorio sia un'occasione d'oro per scoprirlo. 
C'è qualcuno che la pensa come me o sono l'unica? 
Già.
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