Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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ATTENZIONE
UNA GRANDE NOVITÀ
Già nella scorsa edizione avevo chiesto ai concorrenti di indicare il commento più significativo al loro racconto. In quel momento era solo una piccola idea che stava prendendo forma.
Da questa edizione, ancora in via sperimentale, conclusa la votazione finale chiederò ai concorrenti di indicarmi i tre commenti più utili che avranno ricevuto, sia che siano stati fatti dagli altri concorrenti, sia che siano di altri utenti. In questo evento il voto ai commenti andrà fatto nella giornata del 2 luglio.
All'utente / concorrente più apprezzato come commentatore andrà un premio consistente in un bonus spendibile come commento utile alla pubblicazione di un qualsiasi testo in officina, oltre alla consueta medaglietta.
Inserisco qui questo post, oltre che nel topic ufficiale, visto che anche chi non partecipa al contest potrebbe essere votato.

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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Prima persona + tempo presente. È vero, è una moda, l'ho rilevato andando in rete. Molti dicono che è la maniera moderna di scrivere. Secondo me travisando il concetto dell' immersività, perché si può essere immersivi anche con una terza persona e anche al passato. L'importante è non uscire dal punto di vista che si è deciso di adottare, altrimenti il lettore lo percepisce. Magari non capisce il motivo, ma percepisce che c'è qualcosa che stona.
Quindi secondo me non è per l'immedesimazione che deve cadere la scelta sul POV in prima persona.
Secondo me per la scelta del pov bisognerebbe domandarsi: per chi è importante raccontare quella data storia? È importante per il protagonista che sta vivendo/ha vissuto quei fatti, oppure è più importante per un terzo che sta guardando e gli preme raccontare quei fatti?
Per esempio, se è una storia riprovevole è più difficile che la racconti il protagonista, a meno che non si voglia giustificare, almeno che non sia un masochista, a meno che ai suoi occhi non ci sia nulla di riprovevole, a meno che non la stia scrivendo sul suo diario segreto, o la stia raccontando al suo psicanalista ecc.

Come ha detto bene Silver Willow, per la prima persona il rischio dietro l'angolo è quello che il narratore alla fine parli di se stesso. 
Silverwillow ha scritto: Altro rischio, più emotivo ma non per questo meno presente, è di farsi coinvolgere dall'io narrante al punto da dargli involontariamente caratteristiche nostre. Serve una costante e lucida presa di distanza per capire se davvero è il personaggio a parlare e non l'autore.

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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Otta ha scritto: Quindi secondo me non è per l'immedesimazione che deve cadere la scelta sul POV in prima persona.
Secondo me per la scelta del pov bisognerebbe domandarsi: per chi è importante raccontare quella data storia? È importante per il protagonista che sta vivendo/ha vissuto quei fatti, oppure è più importante per un terzo che sta guardando e gli preme raccontare quei fatti?
La penso allo stesso modo. La scelta non ha a che fare col grado di immedesimazione ma, come giustamente dici, con la voce che può raccontare meglio quella storia. Perché è più coinvolta, o perché può dare il punto di vista di più personaggi. Come dicevo più su, l'unico romanzo scritto in prima persona riguardava appunto un solo personaggio.
Secondo me si possono distinguere due tipi principali di trame: incentrate sul protagonista (il passato, il presente e il suo cambiamento) che attraverso le sue vicende incarna anche il tema; incentrate su un tema, anche con più personaggi a portarlo avanti (in positivo o in negativo). Nel primo caso viene più naturale la prima persona (ma non è obbligatoria), nel secondo è più utile una terza soggettiva o un narratore onnisciente. Serve solo capire se, al fine di dire quel che vogliamo dire, abbia più importanza la singola storia o tutto il contesto, quindi se dare una visione più approfondita e selettiva o più ampia.

Otta ha scritto: ome ha detto bene Silver Willow, per la prima persona il rischio dietro l'angolo è quello che il narratore alla fine parli di se stesso. 
A me è capitato di aver dato al mio protagonista idee mie, e ho dovuto rifletterci un po' per capire se erano compatibili col suo carattere. È un fatto da tenere in considerazione, perché scrivendo "Io" c'è un rischio elevato di inserire idee davvero nostre (che possono non adattarsi al personaggio). In generale, in un protagonista in prima persona si tende a identificarsi di più, il che rende più difficile fargli fare cose che noi non faremmo mai e non sapremmo giustificare. È una delle sfide di questo POV
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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Mina ha scritto: Però sono curioso, come funzionava?
Beh, funzionava che in quel racconto veniva fuori tutta la stranezza della mia fantasia :(. Avevo addirittura immaginato una ragazza che ama così tanto ballare/ muoversi ritmicamente e di farlo fregandosene del giudizio altrui, da scendere nei sotterranei della sua abitazione dove c'è una vecchia cantina in disuso: lì, all'entrata della cantina aveva messo un termostato che le permettesse di impostare la temperatura all'interno della cantina che fosse più fredda rispetto alla temperatura esterna, per poi entrare all'interno della cantina vestita col suo giaccone di pile e mettersi a ballare/muoversi ritmicamente. 

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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Luca Canetti ha scritto: Beh, funzionava che in quel racconto veniva fuori tutta la stranezza della mia fantasia :(. Avevo addirittura immaginato una ragazza che ama così tanto ballare/ muoversi ritmicamente e di farlo fregandosene del giudizio altrui, da scendere nei sotterranei della sua abitazione dove c'è una vecchia cantina in disuso: lì, all'entrata della cantina aveva messo un termostato che le permettesse di impostare la temperatura all'interno della cantina che fosse più fredda rispetto alla temperatura esterna, per poi entrare all'interno della cantina vestita col suo giaccone di pile e mettersi a ballare/muoversi ritmicamente. 
Sembra figo  :asd: e il punto di vista che ruolo aveva nella trama? Come faceva a essere onnisciente?

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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Bardo96 ha scritto: @Luca Canetti , quindi, per capirci, il punto di vista che tu usavi in questa storia non era quello di uno dei personaggi, ma piuttosto un narratore esterno che si limitava a commentare le azioni che vedeva fatte dai personaggi? 
No. Si trattava di un narratore onnisciente interno alla storia che però non parla mai di sé, e che dice cosa fanno i diversi personaggi. 

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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Arrivo tardissimo. :bash: 
Ho letto i vostri racconti, però, e sono tutti molto belli e diversissimi gli uni dagli altri per fortuna; avete tanta creatività. Una dote (dono?) che a me manca, purtroppo. Per diletto ho provato a buttar giù qualcosa, solo perché mi piaceva moltissimo il tema e per allenarmi, dato che non scrivo da un po'... 
Dunque, dato che si prospetta per me un periodo relativamente tranquillo spero di poter partecipare al prossimo Labocontest ma intanto, bravi tutti. 
Una domandina: posso esprimere, qui, le mie preferenze? O a chi non partecipa non è consentito dire (scrivere) nulla? :D
Un saluto a tutti  <3

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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ioly78 ha scritto: Una domandina: posso esprimere, qui, le mie preferenze? O a chi non partecipa non è consentito dire (scrivere) nulla? :D
Un saluto a tutti  <3
Ciao @ioly78 Questo è il topic dove chiunque può partecipare con i propri contributi al tema proposto, in questo caso al POV in prima persona.
Se poi vorrai commentare i vari racconti potrai farlo nei rispettivi topic. In questo caso anche i tuoi commenti potranno essere votati dagli autori come ho specificato qui.
Se poi hai scritto qualcosa legato a questo Labocontest puoi sempre pubblicarlo nelle sezioni adeguate (Racconti, Racconti lunghi, a seconda del numero di caratteri) con le consuete regole dell'officina, mettendo la tag [LAB 2 Fuori concorso] al titolo.
L'unica cosa che non potrai fare sarà di partecipare alla votazione.
Tieni d'occhio il forum e non perderti la prossima edizione dal 3 Luglio.
A presto.

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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@Poldo Perfetto! Grazie mille. Pensavo che, non partecipando, non avrei potuto commentare direttamente nei topic. Interessante anche questo fatto di poter esprimere i voti sui vari giudizi e commenti, mi complimento con gli organizzatori per tutte queste nuove iniziative. Quanto alla pubblicazione in Officina, sì, ci avevo pensato, ma è proprio una bozza, dovrei rivederla, prima, e spero di averne il tempo. 
Sono curiosa di scoprire la successiva edizione... troppo curiosa! 
Grazie 😀

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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Bisogna fare attenzione ad un'altra sottigliezza: il punto di vista narrativo può essere diverso dalla voce narrante. Ok, in questo contest è stato scelto il POV in prima persona,  ma esiste l'esempio magistrale di un narratore esterno che racconta la storia attraverso il Punto di Vista del personaggio principale. Sto parlando di Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi (chi non lo avesse già letto farebbe bene a recuperare). In questo caso, infatti, il narratore – anonimo – riporta i fatti (quasi come si fosse in un'aula di tribunale) riferiti e quindi "sostenuti" (cioè: visti, vissuti e giudicati) dal Pereira in persona. A tal fine il mantra "sostiene Pereira"  coniato da Tabucchi ce lo ricorda ripetutamente. 

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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@Poldo Saranno votati, così penso che anche il tema  commenti possa rientrare qui (vedi tu, grazie!).
Quali  vi piace ricevere e proporre?!  Metto insieme un breve elenco delle tipologie che ho incontrato , spesso suscettibili di "contaminazione".
Ovviamente è provvisorio e incompleto: togliete, integrate, eccetera.

-  Tecnici:  simili a piccoli editing con con numerosi stralci del testo,  seguiti da correzioni, e note.  Valutazioni  (non sempre) interposte o finali.
-  Emotivi: si soffermano sul coinvolgimento emotivo provato nella lettura, con paragoni ed esempi. In genere sono elogiativi.
- "Soggettivi": espressa l'emozione, propongono anche  le riflessioni  collegate ai vari passaggi del testo, suggerendo all'autore varianti e migliorie.
- Interrogativi: chiedono appunto chiarimenti su alcuni elementi narrativi,  spesso effettivamente poco comprensibili.
- Redazionali: somigliano a una breve recensione. Lo standard prevede:  riassunto della  trama con punti forza e carenze, qualità della narrazione e della  scrittura, giudizio complessivo.
- Letterari: ben confezionati e spesso gradevoli, esprimono pareri  più sul narrare (arte o mestiere?)  che sul testo specifico.
" ...con mano ferma ma lenta sollevò la celata. L'elmo era vuoto." (Calvino)
Pagina autrice fb: virginialess/21 Blog "Noi nonne": https.//virginialess.wordpress.com

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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@sefora
Hai dato uno spunto interessante e originale. In realtà il tema dei commenti è trasversale e potrebbe avere uno spazio tutto suo.
Oltre a leggere ovviamente tutti i vostri racconti, cerco faticosamente di tenere dietro anche a tutti i commenti, e non è facile. Mi rendo conto che una delle sottotraccie del Labocontest può essere anche quella di stimolare la lettura critica e la capacità di poter esporre le proprie riflessioni in modo che possano essere utili. Non è cosa da poco se si pensa alla fatica che fa un professionista per redigere una scheda di lettura.

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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sefora ha scritto: Quali  vi piace ricevere e proporre?!  Metto insieme un breve elenco delle tipologie che ho incontrato
Personalmente non ho preferenze particolari per tipologie. A parte un feedback generale (per me è sempre importante sapere cosa pensa chi legge un mio testo, può essere banale ma è la cosa più importante) apprezzo quei commenti che mi fanno notare cose di cui non mi ero accorto e propongono soluzioni a cui non avevo pensato. Insomma, alcuni problemi non potrei risolverli se nessuno me li facesse notare 

Re: Labocontest n.2 - Discussione generale - POV in prima persona

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sefora ha scritto: Quali  vi piace ricevere e proporre?! 
Non ho preferenze specifiche, l'importante è che siano sinceri. In generale apprezzo molto le critiche, che sia d'accordo oppure no, perché mi permettono di avere una visione diversa dalla mia e mi fanno notare ciò che altrimenti non noterei. Non amo molto gli interventi sul testo, tipo editing (soprattutto i tagli), anche se a volte sono utilissimi. Mi paiono suggerimenti un po' invasivi. Preferisco un testo imperfetto dal punto di vista formale ma autentico.
Anche se spesso, dopo che lascio decantare il testo, mi trovo d'accordo con buona parte dei suggerimenti e li uso per la revisione.
Apprezzo moltissimo invece i suggerimenti e i consigli di più ampio respiro, le critiche più strutturali o sui contenuti.
Nei commenti che faccio io cerco di restituire all'autore ciò che noto, sia che abbia a che fare con la forma che con i contenuti o lo sviluppo della trama. Non è facile. A volte noto che c'è qualcosa che non va, ma non riesco a individuarne le cause. Mi piace molto anche leggere i commenti degli altri. Si crea una sorta di visione caleidoscopica di un racconto. 
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