@lelaa! ho l'impressione che tu abbia le idee un po' confuse, vediamo di fare chiarezza:
lelaa! ha scritto: mer set 28, 2022 10:29 amHo scelto un narratore onnisciente (narrazione in terza persona) che conosce tutti i fatti e tutti i sentimenti e gli stati d'animo dei personaggi. (e già qui, è corretto?)
sì
lelaa! ha scritto: mer set 28, 2022 10:29 amInoltre, quando la scena si sposta da un personaggio all'altro, per cui cambia anche la focalizzazione,
se hai scelto il narratore onnisciente non c'è alcuna focalizzazione: il narratore racconta dell'uno o dell'altro personaggio, e anche di tutti due assieme, ma dall'esterno. Non entra nella testa dei personaggi, di cui conosce tutto, come tu stessa hai detto prima.
Se invece entra nella testa (e nel cuore) di un personaggio sei esattamente all'interno dell'esercizio proposto dal laboratorio: narrazione in terza persona, ma focalizzata su un personaggio. Lui ha una telecamera in mano (o un gufetto sulla spalla
) e tutta la scena viene osservata attraverso quella telecamera; se si trova in una stanza e ha davanti a sé una porta chiusa, per esempio, vede tutto ciò che c'è nella stanza, sente i rumori che provengono al di là di quella porta e può immaginare cosa stia accadendo,
ma non lo sa finché non apre la porta. Se invece il narratore fosse onnisciente saprebbe con esattezza ciò che accade in quella e in tutte le altre stanze.
Se nel corso del romanzo quella telecamera passa nelle mani di un altro personaggio (staccando un rigo, come dici giustamente) allora la focalizzazione in terza persona è multipla ed è di volta in volta incentrata sul personaggio che adopera la telecamera.
Esempio:
Giorgio entrò nel salotto e si guardò attorno. Cos'erano quegli strani rumori che udiva al di là della porta? Sembrava che stessero scannando qualcuno; sentì un rivolo di sudore imperlargli la fronte...
stacco
Davide si bloccò con il coltello a mezz'aria e la ragazza legata sul tavolaccio mugolò cercando di liberarsi dal bavaglio. C'era qualcuno in salotto e si chiese come avesse fatto a entrare in casa, ma ora non aveva tempo per le domande: chiunque fosse aveva di certo udito il rumore e fra un attimo sarebbe entrato. Doveva prepararsi ad accoglierlo...
lelaa! ha scritto: mer set 28, 2022 10:29 amad esempio in una scena d'amore, il narratore riporta le sensazioni e i sentimenti di entrambi i protagonisti. In sostanza, la focalizzazione ( immersione non profonda) si sposta da un personaggio all'altro. E' sbagliato?
sì, è sbagliato: non puoi spostarti da uno all'altro all'interno della stessa scena; o la racconti da parte di lui o la racconti da parte di lei. Oppure, terza possibilità, la racconti dall'esterno e sei quindi nel narratore onnisciente (o focalizzazione zero che dir si voglia).