Per chi non avesse chiara la definizione di narratore inattendibile (o inaffidabile): è il personaggio/punto di vista che narra una storia, ma nasconde e cambia volutamente alcuni dettagli. È quindi abbastanza difficile da gestire, perché non solo deve raccontare la sua storia in modo interessante, ma deve farlo cercando di ingannare il lettore, che solo poi scoprirà la verità.
Io ne ho inserito uno come protagonista in un romanzo, ma solo dopo aver ricevuto dei pareri mi sono accorta di aver usato un espediente narrativo specifico e ben definito, nonché molto complesso.
Me ne sono accorta solo perché, nei primi capitoli, una lettrice ha notato delle lievi discrepanze tra il comportamento del protagonista e ciò che dice. Ora, le discrepanze sono inevitabili, perché il protagonista deve essere ambiguo di tanto in tanto, fornire dei piccoli dettagli che stonano, e che un lettore attento può cogliere (per fare un esempio banale: può dire di odiare qualcuno, ma lasciar intendere, descrivendo le proprie azioni e dialoghi, che forse non è del tutto vero). Secondo me il lettore a un certo punto deve essere in grado di dubitare, altrimenti si sentirebbe preso in giro quando la verità viene fuori.
Io ammetto di non aver pensato a niente di tutto ciò mentre scrivevo, il mio personaggio nascondeva e mentiva solo perché è nel suo carattere.
Giorni fa ho letto un articolo a riguardo (se volete, lo trovate qui), che però non dà consigli pratici. Cita solo un paio di esempi: La ragazza del treno e La coscienza di Zeno. Il primo non l'ho letto, ma il mio romanzo ha molto in comune col secondo (è uno storico-psicologico, non un thriller). Della Coscienza di Zeno ricordo poco (l'ho letto quando andavo a scuola, ma non so se l'avevo finito, l'avevo trovato pesantissimo) quindi non sapevo nemmeno che avesse lo stesso tipo di narratore.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno di voi l'ha mai sperimentato, e se ha avuto gli stessi problemi (cioè lettori che non capiscono subito che le discrepanze sono volute), o se ha qualche idea su come evitarli, rendendo magari più chiara fin da subito l'inaffidabilità del narratore.
Sarei anche interessata a conoscere altri romanzi che avete letto di questo tipo (da cui magari prendere spunto).
L'unico che viene in mente a me è La scuola dei desideri, di Joanne Harris (l'autrice del più famoso Chocolat), dove la protagonista si presenta per tutto il romanzo come un maschio (cosa che in inglese magari funzionava, ma in italiano no, perché i pronomi maschili sviano il lettore in modo scorretto). Ma è comunque un esempio molto limitato, perché tutto ciò che racconta è vero, solo questo dettaglio è ambiguo fino alla fine.
Il narratore inattendibile
1Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
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