Autore: Laura Pegorini
Pubblicato da PubMe - Ottobre 2020
Pagine: 187
Genere: Epistolare, Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Segreti in Giallo
ISBN: 9788833666730
Prezzo: 10,45 euro il cartaceo
Trama: Il romanzo, ambientato in un piccolo paesino in provincia di Cremona, è una lunga lettera che Suor Febe scrive a suo fratello Baldasarre.
Baldasarre, che è un frate inquisitore, è stato chiamato a collaborare con la congregazione del Sant'Uffizio, per questo motivo ha delegato la sorella ad indagare in vece sua al riguardo di una brutta vicenda di presunta stregoneria. In pratica la lettera è un lungo resoconto delle indagini svolte dalla Suora.
Gli accusati sono Vernante e Annaluna, due forestieri da poco giunti in paese. Bastano il carattere un poco chiuso della coppia e il comportamento un poco bizzarro della ragazza per far attirare sui due giovani i pregiudizi della gente di paese, soprattutto su Annaluna in quanto donna. Aiuteranno Febe nel compito di scagionare gli accusati (per Febe è lampante dalle prime battute del romanzo che la coppia è vittima di ingiusti pregiudizi) padre Geraldo, diffidente e ottuso parroco di paese, e Mafalda una sefardita intelligente, affascinante, moderna e disinibita che avrà un grosso impatto sulla scelta che la suora prenderà alla fine del romanzo.
Recensione: La scrittura di Laura è fluida, il libro si legge piacevolmente anche perchè ha il pregio di dire qualcosa, il suo non è stato un semplice esercizio di stile. Spesso mi sono imbattuto in libri magari anche ben scritti ma che alla fine non lasciano nulla (mi è successo anche con libri di autori più o meno famosi), non è il caso della "Negromante". C'è molta ricerca dietro questo libro, è evidente già leggendo la lettera di Suor Febe, ma il lettore ne diverrà maggiormente consapevole quando si imbatterà nella bella postfazione che l'autrice ha giustamente messo a corredo del suo libro dove vengono motivate alcune scelte e dove il lettore viene edotto sulla provenienza di alcune riflessioni e sui cenni storici presenti nel racconto. I personaggi sono ben caratterizzati e si inseriscono in maniera credibile nel periodo storico del romanzo (siamo all'inizio del 1600). A volte nei dialoghi compare il dialetto cremonese, scelta stilistica che trovo corretta perchè adeguata con l'ambientazione della vicenda. Detto dei numerosi pregi devo anche scrivere ciò che mi ha convinto di meno, questo perchè questa mia recensione dever essere utile sia a chi vorrà leggere questo manoscritto, sia perchè credo di dover fornire dei punti di riflessione all'autrice del romanzo. Ho trovato questo romanzo molto coerente, vengono espressi concetti condivisibili (l'ignoranza, i pregiudizi e la paura devono essere combattuti e vinti, trovo molto azzeccato che a combattere questa battaglia in questo piccolo paese sia stata una donna giovane e inesperta ma estremamente coraggiosa e illuminata) e profondi ma la storia l'ho trovata un poco troppo lineare. In effetti si capisce dalle prime battute che Annaluna non è una strega ma una povera donna vittima dei pregiudizi e dell'ignoranza dei suoi compaesani. Mi sarebbe piaciuto che il libro fosse arrivato alle stesse conclusioni, ma con un percorso narrativo un poco più tortuoso. Insomma, a tratti il libro mi è parso un po' troppo didascalico e poco narrativo.
"La Negromante" è scritta bene è questo è già un grosso pregio, suor Febe è un personaggio per me riuscito poichè colto, coraggioso e pieno di dubbi, spero l'autrice scriva altre storie che la riguardino.
La sostanza e la coerenza in questo libro ci sono in abbondanza, inoltre grazie ad esso ho approfondito ancora di più un tema a me caro, quello della stregoneria. Il libro lo consiglio senza alcuna riserva, certo qualcosa è migliorabile, ma parafrasando ciò che è stato già parafrasato nel libro, scagli la prima pietra chi è senza peccato.
Pubblicato da PubMe - Ottobre 2020
Pagine: 187
Genere: Epistolare, Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Segreti in Giallo
ISBN: 9788833666730
Prezzo: 10,45 euro il cartaceo
Trama: Il romanzo, ambientato in un piccolo paesino in provincia di Cremona, è una lunga lettera che Suor Febe scrive a suo fratello Baldasarre.
Baldasarre, che è un frate inquisitore, è stato chiamato a collaborare con la congregazione del Sant'Uffizio, per questo motivo ha delegato la sorella ad indagare in vece sua al riguardo di una brutta vicenda di presunta stregoneria. In pratica la lettera è un lungo resoconto delle indagini svolte dalla Suora.
Gli accusati sono Vernante e Annaluna, due forestieri da poco giunti in paese. Bastano il carattere un poco chiuso della coppia e il comportamento un poco bizzarro della ragazza per far attirare sui due giovani i pregiudizi della gente di paese, soprattutto su Annaluna in quanto donna. Aiuteranno Febe nel compito di scagionare gli accusati (per Febe è lampante dalle prime battute del romanzo che la coppia è vittima di ingiusti pregiudizi) padre Geraldo, diffidente e ottuso parroco di paese, e Mafalda una sefardita intelligente, affascinante, moderna e disinibita che avrà un grosso impatto sulla scelta che la suora prenderà alla fine del romanzo.
Recensione: La scrittura di Laura è fluida, il libro si legge piacevolmente anche perchè ha il pregio di dire qualcosa, il suo non è stato un semplice esercizio di stile. Spesso mi sono imbattuto in libri magari anche ben scritti ma che alla fine non lasciano nulla (mi è successo anche con libri di autori più o meno famosi), non è il caso della "Negromante". C'è molta ricerca dietro questo libro, è evidente già leggendo la lettera di Suor Febe, ma il lettore ne diverrà maggiormente consapevole quando si imbatterà nella bella postfazione che l'autrice ha giustamente messo a corredo del suo libro dove vengono motivate alcune scelte e dove il lettore viene edotto sulla provenienza di alcune riflessioni e sui cenni storici presenti nel racconto. I personaggi sono ben caratterizzati e si inseriscono in maniera credibile nel periodo storico del romanzo (siamo all'inizio del 1600). A volte nei dialoghi compare il dialetto cremonese, scelta stilistica che trovo corretta perchè adeguata con l'ambientazione della vicenda. Detto dei numerosi pregi devo anche scrivere ciò che mi ha convinto di meno, questo perchè questa mia recensione dever essere utile sia a chi vorrà leggere questo manoscritto, sia perchè credo di dover fornire dei punti di riflessione all'autrice del romanzo. Ho trovato questo romanzo molto coerente, vengono espressi concetti condivisibili (l'ignoranza, i pregiudizi e la paura devono essere combattuti e vinti, trovo molto azzeccato che a combattere questa battaglia in questo piccolo paese sia stata una donna giovane e inesperta ma estremamente coraggiosa e illuminata) e profondi ma la storia l'ho trovata un poco troppo lineare. In effetti si capisce dalle prime battute che Annaluna non è una strega ma una povera donna vittima dei pregiudizi e dell'ignoranza dei suoi compaesani. Mi sarebbe piaciuto che il libro fosse arrivato alle stesse conclusioni, ma con un percorso narrativo un poco più tortuoso. Insomma, a tratti il libro mi è parso un po' troppo didascalico e poco narrativo.
"La Negromante" è scritta bene è questo è già un grosso pregio, suor Febe è un personaggio per me riuscito poichè colto, coraggioso e pieno di dubbi, spero l'autrice scriva altre storie che la riguardino.
La sostanza e la coerenza in questo libro ci sono in abbondanza, inoltre grazie ad esso ho approfondito ancora di più un tema a me caro, quello della stregoneria. Il libro lo consiglio senza alcuna riserva, certo qualcosa è migliorabile, ma parafrasando ciò che è stato già parafrasato nel libro, scagli la prima pietra chi è senza peccato.