Commento ergo sum

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Da novizio del forum (sono tra di voi da soli 30 gg) devo dire che la cosa che trovo più stressante sono i commenti 'obbligatori'. La mia normale produzione è di raccontini brevi, piccole fiabe o favole, scenette teatrali. Da regolamento ( che non mi permetto di criticare, non vorrei essere bannato) sono costretto a realizzare un commento su di un prodotto analogo a quello che vorrei pubblicare. É quasi un occhio per occhio di biblica memoria. Questa imposizione, per quanto mi riguarda, ha due grandi ostacoli.
Il primo ostacolo è la mia somma ignoranza per quello che riguarda la critica letteraria. Mi mancano gli argomenti (non conosco nemmeno i termini) per mettere su un commento di un livello accettabile. Questo per i racconti: stendo un velo pietoso sulle poesie.
Il secondo ostacolo sono i commenti già presenti. Stabilito che tutte le correzioni sintattiche e grammaticali sono appannaggio della immensa  @Poeta Zaza   che come un astore piomba sui neo pubblicati e che un commento di @Alberto Tosciri ti toglie tutti i possibili argomenti di discussione, ma questo vale anche per @bestseller2020 o anche @Kasimiro vengo, umilmente, a chiedere quanto segue: sarebbe possibile rendere invisibili i commenti degli altri utenti, che trovare qualcosa da dire dopo che ci sono passate 6 o 7 persone, per uno del mio livello culturale, è veramente ostico?
Spero di mantenere in mio status di membro di CdM anche dopo questo post. ;(  

Re: Commento ergo sum

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maxgiglio ha scritto: a chiedere quanto segue: sarebbe possibile rendere invisibili i commenti degli altri utenti, che trovare qualcosa da dire dopo che ci sono passate 6 o 7 persone, per uno del mio livello culturale, è veramente ostico?
Scusa, ma se un racconto/poesia o altro ha già 6-7 commenti approfonditi, ai quali non hai niente di diverso o personale da aggiungere, non fai prima a cercarne un altro? Ci sono moltissimi racconti dove i commenti sono pochi, io in genere mi baso su questi quando devo commentare per postare.
E, a proposito dell'obbligo di commentare, non è una legge del taglione. È un semplice dato di fatto che, se non ci fosse l'obbligo, avremmo duecento persone che postano racconti e poesie e 0 commenti.
maxgiglio ha scritto: Il primo ostacolo è la mia somma ignoranza per quello che riguarda la critica letteraria. Mi mancano gli argomenti
A questo non ci credo. Se uno scrive, è perché in genere ama la parola scritta. Non serve essere critici letterari per dire la verità: questo mi è piaciuto, questo l'ho trovato eccessivo, questa parte mi ha annoiato, questa descrizione è molto immediata e ben riuscita, questo tempo verbale mi suona male, questo personaggio è un po' stereotipato, quest'altro invece è originale, il finale non mi è chiaro. Ecc...

La maggioranza delle persone non ti sarà grata per aver sottolineato ciò che per te non funziona, ma una decina di commenti diversi che mettono in luce che su qualcosa si deve lavorare di più inducono un autore serio a riflettere e cercare di migliorare. Questo è lo scopo primario dei commenti obbligati. Non importa che siano di esperti o meno, spesso è proprio l'opinione di un lettore qualsiasi che risulta più utile.
Nascondere i commenti precedenti mi sembra abbastanza inutile: basta non leggerli. Ma credo che leggerli sia invece utile, per vedere se si può aggiungere qualcosa che manca o se abbiamo avuto un'impressione diversa. Si impara molto anche dai giudizi altrui su testi non nostri.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)
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