Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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Darksy ha scritto: Noto una certa somiglianza col premio di Neo Edizioni, forse è un nuovo trend editoriale... 
Sono soldi facili. I lettori in genere già fanno parte dello staff, e se ipotizziamo 400 partecipanti x 50 euro ecco che abbiamo 20.000 euro belli pronti in lordo. 5.000 di spese compreso il premio e il resto in cassa. Non è male, no?
Chiaro che per Neo il discorso si riduce alla metà, ma sono sempre soldi belli freschi...

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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Rototom ha scritto: Sono soldi facili. I lettori in genere già fanno parte dello staff, e se ipotizziamo 400 partecipanti x 50 euro ecco che abbiamo 20.000 euro belli pronti in lordo. 5.000 di spese compreso il premio e il resto in cassa. Non è male, no?
Chiaro che per Neo il discorso si riduce alla metà, ma sono sempre soldi belli freschi...
Quotiamo tutti in toto :D si sa, i polli da spennare non mancano mai.
In più, l'ennesimo "premio" che non conta una mazza... ma ogni giorno ne esce fuori qualcuno di nuovo, oh :facepalm:

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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ivalibri ha scritto: Non credo che la Giulio Perrone sia una EAP. È una casa editrice piccola (e non micro) ma di qualità. Basta guardare i testi pubblicati.
Esistono anche EAP di qualità. Indire un concorso a pagamento, con 50€ di quota, induce il legittimo sospetto che sia uno dei tanti modi di raccattare denaro, e la qualità non mi sembra una scusante valida.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
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[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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Cheguevara ha scritto: Esistono anche EAP di qualità. Indire un concorso a pagamento, con 50€ di quota, induce il legittimo sospetto che sia uno dei tanti modi di raccattare denaro, e la qualità non mi sembra una scusante valida.
La Giulio Perrone non è una EAP. Questo concorso ha una quota di iscrizione alta e il tuo sospetto è legittimo. Se però dovessi dare la mia opinione personale direi che potrebbe essere una buona occasione. Non ho alcun rapporto con la ce in questione, né tanto meno un interesse personale a dirlo. È un parere da lettrice. 
Alcuni concorsi sono a pagamento, ad esempio il Calvino: con un costo di 100 euro se si entra nella rosa dei finalisti si può poi pubblicare con case editrici di qualità (tra cui proprio la Giulio Perrone). Non vedo grandi differenze di spesa con questo concorso. 
MadTeacher ha scritto: Se un testo è davvero di qualità, una buona CE free la trova sempre, a mio parere.
In ogni caso, uno che vuole crescere come autore, se ha pubblicazioni EAP nel curriculum ha già le gambe segate.
Una pubblicazione con Giulio Perrone è un'ottima presentazione per uno scrittore, molto più di una qualunque micro casa editrice.
Ultima modifica di ivalibri il mar feb 27, 2024 3:36 pm, modificato 1 volta in totale.

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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Fabioloneilboia ha scritto: La casa è molto ben considerata, giusto non spendere, ma un’agenzia si fa pagare centinaia di euro per leggere, mille volte meglio pagare 50€ per questo concorso.
Meglio ancora non pagare agenzie per farsi leggere, né contribuire in alcun modo alla filiera dello sfruttamento. :angry:
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Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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@Cheguevara sicuramente, ma siccome alla fine gli autori i soldi alla fine si convincono quasi sempre a pagarli, a quel punto, molto meglio usarli per un concorso di una casa editrice seria. Del resto la maggior parte dei premi letterari è a pagamento.
Possiamo dire che la morale è che se non si hanno soldi è difficile fare qualcosa? Siamo in Italia, la situazione è questa.
Conosco indirettamente un'autrice proprio di questo editore, fa un numero di presentazioni tale che io non credevo neanche fosse possibile. Ci guadagna? Impossibile, ma magari è un investimento per il futuro.

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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Fabioloneilboia ha scritto: Possiamo dire che la morale è che se non si hanno soldi è difficile fare qualcosa? Siamo in Italia, la situazione è questa.
La situazione sarà sempre di più questa, anzi peggiore, se gli autori continuano a pagare per inviare i propri lavori. 

Se tutti si limitassero a inviare ai concorsi gratuiti (ce ne sono tantissimi!) da un lato si alzerebbe il livello qualitativo di tali concorsi, dall'altro non ci sarebbe più interesse ad indirne a pagamento.

Ma finché in tanti sono disposti a pagare, perché non dovrebbero approfittarne? 

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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Sineddoche ha scritto: Ma finché in tanti sono disposti a pagare, perché non dovrebbero approfittarne? 
Infatti. Personalmente, piuttosto che versare soldi per partecipare a un concorso indetto da una CE, preferirei comprare "gratta e vinci": le probabilità di raggiungere la ricchezza con la pubblicazione di un best seller sono più o meno le stesse, ma almeno avrei finanziato lo Stato, anziché editori che, piuttosto che puntare sulle vendite, mirano a guadagnare sugli autori. Come giustamente dice anche @Fabioloneilboia, autori disposti a farsi spennare ce n'è tanti; io no.
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Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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Cheguevara ha scritto: ma almeno avrei finanziato lo Stato
Oddio, lo stato più che altro ci specula e alimenta la ludopatia. Non so cosa sia meglio. Considerando quanti autori sono emersi da concorsi a pagamento come il Calvino (adesso piuttosto noti), forse sarebbe il male minore.
In ogni caso, esistono anche premi non a pagamento indetti da CE note e questo non può che fare loro onore, perché significa sobbarcarsi gratis la lettura di qualsiasi cosa, da capolavori a immondizia.
Comunque, per quanto discutibile sia il metodo e la tendenza attuale di alcune CE, la Giulio Perrone è una CE non tra le più grandi, ma piuttosto nota e non la definirei a pagamento. Tanto più che non credo che andrà a pubblicare tutti i partecipanti indiscriminatamente, come farebbe una reale EAP.

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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MadTeacher ha scritto: Perdoni l'ignoranza, ma io di concorso gratis indetto da grandi CE ne conosco solo uno - che poi più che un concorso è definito un torneo...
In realtà, spulciando bene tra i vari concorsi, ce ne sono altri gratuiti e in collaborazione con CE note.  :)
Non abbondano rispetto a quelli a pagamento, ma ce ne sono.
Ovviamente, ci sono anche i vari concorsi di una nota collana di gialli e di una di romanzi di spionaggio, che non saprei dove collocare esattamente, perché sono gratuiti non richiedendo quote di iscrizione o diritti di segreteria, ma richiedono l'acquisto di un libro e l'invio del certificato. Alcuni non richiedono la prova d'acquisto originale ma la foto, quindi con un solo tagliando è possibile partecipare a più concorsi. 😉

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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ElleryQ ha scritto: Comunque, per quanto discutibile sia il metodo e la tendenza attuale di alcune CE, la Giulio Perrone è una CE non tra le più grandi, ma piuttosto nota e non la definirei a pagamento.
Non ho detto che sia una CE a pagamento, ma che nella sostanza sta seguendo la stessa logica delle EAP: guadagnare sugli autori. Il fatto che sia nota e di qualità non sposta, a mio avviso, i termini della questione. Non esiste argomento che mi induca a versare denaro, a qualsiasi titolo, per essere pubblicato. Credo che se tutti facessero così, il mercato delle vacche si sgonfierebbe e le case editrici, quelle vere, dovrebbero tornare al sano scouting. Le altre al macero.
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Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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Credo che l'importante sia non generalizzare troppo, ragionare per assoluti magari ti semplifica le scelte ma non è quasi mai la soluzione ideale. Sia tra i concorsi a pagamento che tra quelli gratuiti ce ne sono di validi come di disonesti, e grazie a comunità come quella di CdM è più facile orientarsi :) Rinunciare a prescindere a delle ottime opportunità per non voler pagare una quota d'iscrizione (se ragionevole e motivata) è legittimo ma, imho, un peccato.

Venendo ai due concorsi simili postati di recente, mi convince di più quello di Neo Edizioni, un po' per la cifra più ridotta, un po' perché sapevo che la Giulio Perrone, per quanto ottima CE, aveva la brutta abitudine di bandire concorsi/finestre di invio manoscritti in cui poi la maggioranza dei partecipanti veniva contattata da sue costole EAP tipo l'Erudita. Non so però se questo capiti ancora, o capiterà per questo concorso in particolare.

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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Ma invece di fare tutto sto casino per una casa editrice che organizza un concorso letterario a pagamento, non basterebbe semplicemente ignorare la cosa e partecipare soltanto ai concorsi gratuiti? Non mi sembra che l'editore obblighi qualcuno a partecipare. Grazie mille, scusate per l'intromissione, buonanotte.
  :dormo:
Il pianeta dei Bipedi - Sabir Editore
Il genio raccomandato - Sága Edizioni
Pizze indemoniate e come mangiarle - Nero Press Edizioni

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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GeorgeBest83 ha scritto: perché sapevo che la Giulio Perrone, per quanto ottima CE, aveva la brutta abitudine di bandire concorsi/finestre di invio manoscritti in cui poi la maggioranza dei partecipanti veniva contattata da sue costole EAP tipo l'Erudita
(y)
Cheguevara ha scritto: Il fatto che sia nota e di qualità non sposta, a mio avviso, i termini della questione
Non dico che tu non abbia ragione in linea di massima, ma stando a questa logica, anche l'acquisto del libro per il tagliando (o dell'abbonamento a una rivista, in altri casi) diventa, nella sostanza, "concorso a pagamento". E questo benché si tratti di cifre irrisorie (o solo basse), dinanzi alle quote di alcuni concorsi noti e prestigiosi.
Diciamo che, personalmente, mi si accende più un campanello d'allarme se il concorso è indetto da una CE Free con costole EAP, come ha fatto notare @GeorgeBest83. E purtroppo, di CE Free con costole a pagamento ne sono sorte diverse. Per non danneggiare l'immagine storica, una CE in crisi decide di crearsi delle costole a pagamento, su cui dirottare le innumerevoli proposte mediocri, mentre le 2-3 proposte valide (su cui può anche fare lo sforzo economico di investire) le tiene per sé.
Sinceramente trovo più contorta e meno limpida questa politica, rispetto al pagare una quota per il concorso valido di una CE con politica davvero Free (per quel che è dato sapere... poi se questa paghi anche le royalties o meno, emerge sempre dopo).
Certo, il povero autore si svenerebbe investendo 10 euro qua, 20 là, 50 lì, eccetera. Per questo i concorsi, a pagamento e non, vanno adeguatamente selezionati, senza trascurare altre strade gratuite. Tanto i tempi di attesa ci sono in un caso e nell'altro e con il concorso, forse, almeno hai una percentuale di possibilità in più di essere realmente letto (in alcuni casi anche valutato con scheda). E talvolta persino contatto dalla stessa (o altre) CE, pur non risultando vincitore. Già il solo fatto di risultare finalista ti pone, a volte, in una posizione di vantaggio, perché quel risultato fa comunque curriculum, per proporti ad altri editori. E più è noto il concorso in sé, o la CE che lo indice, maggiore sarà l'attenzione delle altre CE cui invii spontaneamente le tue proposte.

Re: Premio Walter Mauro [31/03/2024]

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Cheguevara ha scritto: Non esiste argomento che mi induca a versare denaro, a qualsiasi titolo, per essere pubblicato. Credo che se tutti facessero così, il mercato delle vacche si sgonfierebbe e le case editrici, quelle vere, dovrebbero tornare al sano scouting. Le altre al macero.
Esatto, non mi sembra una presa di posizione così difficile o eroica. 
GeorgeBest83 ha scritto: Rinunciare a prescindere a delle ottime opportunità per non voler pagare una quota d'iscrizione (se ragionevole e motivata) è legittimo ma, imho, un peccato.
Secondo me invece è un peccato che gli autori continuino ad autosvalutarsi così.

Il Calvino per me è un po' diverso, nel senso che a fronte di 100 euro spesi si ha una scheda di valutazione (presumo) professionale, che è più o meno il prezzo di mercato.
Non partecipetei mai, ma riconosco la differenza. 
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