Spigolature (titolo provvisorio) - frammento
Posted: Wed Mar 13, 2024 8:40 pm
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Era una bellissima ragazza di circa vent’anni, esempio luminoso di intelligenza e forza:poteva dare l’impressione di essere una persona molto chiusa e timida, ma bastava avere la possibilità di frequentarla e di conoscerla a fondo per rendersi conto che, in realtà, era una persona assolutamente squisita. Tuttavia, era lei stessa a far sì che chi la incontrava cominciasse a pensare che fosse una persona molto riservata, ma bastava osservarla quando tornava a casa, per capire che lì diventava un’altra persona. Sembrava compiacersi di operare una divisione così netta tra la vita che viveva quando usciva e la vita che aveva una volta chiusa la porta del suo appartamento; anzi, sembrava quasi meravigliarsene, anche perché sapeva di non essere più la Pamela di dieci anni fa. Adesso, lei coltivava molto di più l’aspetto privato della sua esistenza, anche perchè frequentava un ragazzo che diceva essere il suo fidanzato; e da un certo punto di vista lo era, anche perché quel giovane poteva fare delle cose che erano vietate a tutti gli altri. Ma
tutti sostenevano che, in realtà, fosse il suo migliore amico. Quando usciva da sola, era praticamente inavvicinabile: teneva sempre le mani in tasca,
guardava davanti a sé e rispondeva a monosillabi. Ma se era in compagnia con quel ragazzo, la si vedeva illuminarsi. Era impossibile rimanere indifferenti di fronte al loro rapporto straordinario che non aveva bisogno di parole. Le persone sorridevano sempre quando li vedevano insieme, ma non era raro che incontrasse qualche bulletto che, non sapendo cosa fare, sfogava la sua rabbia inespressa e il suo rancore nel vano tentativo di farla cadere o/e di far sì che lei si sentisse in colpa.
Sapeva bene che in paese girava voce che quello che aveva in essere col suo fidanzato fosse un rapporto ambiguo, ma Pamela sapeva bene che tutto ciò di cui parlava la gente in sua assenza, altro non era che un giudizio che nulla aveva a che fare con la realtà delle cose. La giovane, infatti, non
dava alcuna importanza a ciò che diceva chi non la conosceva, poiché l’unico pensiero davvero importante, era quello del ragazzo che amava.
Con lui, Pamela poteva permettersi anche di impostare dei discorsi impegnativi e di fare dei riferimenti coltissimi, segno di una cultura incredibile e di un’intelligenza fuori dal comune.
Era una bellissima ragazza di circa vent’anni, esempio luminoso di intelligenza e forza:poteva dare l’impressione di essere una persona molto chiusa e timida, ma bastava avere la possibilità di frequentarla e di conoscerla a fondo per rendersi conto che, in realtà, era una persona assolutamente squisita. Tuttavia, era lei stessa a far sì che chi la incontrava cominciasse a pensare che fosse una persona molto riservata, ma bastava osservarla quando tornava a casa, per capire che lì diventava un’altra persona. Sembrava compiacersi di operare una divisione così netta tra la vita che viveva quando usciva e la vita che aveva una volta chiusa la porta del suo appartamento; anzi, sembrava quasi meravigliarsene, anche perché sapeva di non essere più la Pamela di dieci anni fa. Adesso, lei coltivava molto di più l’aspetto privato della sua esistenza, anche perchè frequentava un ragazzo che diceva essere il suo fidanzato; e da un certo punto di vista lo era, anche perché quel giovane poteva fare delle cose che erano vietate a tutti gli altri. Ma
tutti sostenevano che, in realtà, fosse il suo migliore amico. Quando usciva da sola, era praticamente inavvicinabile: teneva sempre le mani in tasca,
guardava davanti a sé e rispondeva a monosillabi. Ma se era in compagnia con quel ragazzo, la si vedeva illuminarsi. Era impossibile rimanere indifferenti di fronte al loro rapporto straordinario che non aveva bisogno di parole. Le persone sorridevano sempre quando li vedevano insieme, ma non era raro che incontrasse qualche bulletto che, non sapendo cosa fare, sfogava la sua rabbia inespressa e il suo rancore nel vano tentativo di farla cadere o/e di far sì che lei si sentisse in colpa.
Sapeva bene che in paese girava voce che quello che aveva in essere col suo fidanzato fosse un rapporto ambiguo, ma Pamela sapeva bene che tutto ciò di cui parlava la gente in sua assenza, altro non era che un giudizio che nulla aveva a che fare con la realtà delle cose. La giovane, infatti, non
dava alcuna importanza a ciò che diceva chi non la conosceva, poiché l’unico pensiero davvero importante, era quello del ragazzo che amava.
Con lui, Pamela poteva permettersi anche di impostare dei discorsi impegnativi e di fare dei riferimenti coltissimi, segno di una cultura incredibile e di un’intelligenza fuori dal comune.