[Lab7] Angelo azzurro - capitolo 3

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[Lab7]  Angelo azzurro


“Cerco l'estate tutto l'anno
e all'improvviso eccola qua.
“Ella” è partita per le spiagge
e sono solo quassù in città...”

- Frena! Hai sbagliato.
- Cosa ho sbagliato?
- Dice “Egli”. Nella canzone dice “Egli”, non “Ella”.
- Sì, vabbè, ma è grammaticamente sbagliato, si parla di una donna: quindi ci va un “Ella” o un “Lei”. Capisci è un errore.
- Naa! Vuoi insinuare che Celentano abbiano scritto una cazzata?
- No, non lui: l'autore. È un refuso, una svista. Può succedere.
- A Celentano non succede, non è mai successo.
- Eppure sì, se conosci la lingua italiana, quello è un errore, fattene una ragione.
- Allora dato che l'ho sempre cantata così, mi stai dando dell'analfabeta? Mi stai dicendo che sono ignorante?
- Ma figurati, è solo una sciocchezza, un pronome, non facciamone un dramma.
- Non fingere! Lo so che mi credi un cazzone. Comunque, hai sbagliato, quindi ora ti taglio la gola.


- Mavvafanculo! Te e Celentano, brutto scimmione! - gli tirò un calcio sulla mano che reggeva il rasoio e con un movimento fulmineo fece scattare l'apertura del cassettino: il Molleggiato si ritrovò la canna della Beretta tra gli occhi.
- Ecco! Brutto stronzo psicopatico! Ora non parli più vero? Questa no te la aspettavi. - disse lui con trionfante veemenza.
Il Molleggiato osservò la canna dell'arma e poi gli occhi di lui, con un'espressione di sufficienza.
- Butta quel rasoio e porta fuori le chiappe dalla mia macchina. E da bravo, mi rimetti anche a posto i cavi della batteria. Guarda che non scherzo.
- Se no? - rispose l'altro con uno sguardo di sfida.
- Se no, ti faccio saltare la testa. In ogni caso, fuori dalla macchina, che non voglio raccogliere col cucchiaino pezzi del tuo cervello sparsi nell'abitacolo.
- Ahahahaha! - rideva sguaiatamente l'altro, mostrando una vera tempra da duro e lo sprezzo del pericolo.
- Allora, vediamo se hai il manico o fai solo chiacchiere: spara dai, fammi vedere ?
- Ma sei scemo? Cazzo ti ridi? Ma vuoi morire davvero? Guarda che sparo.
- Sì, Dai. Spara, sono proprio curioso.


In quel momento lui provò uno scoramento abissale: si era rammentato, nella fretta della fuga, di non aver preso la scatola delle pallottole .
Bestemmiò mentalmente, però era da una vita che non usava l'arma, magari un colpo o due erano ancora nel caricatore.
- Te lo ripeto per l'ultima volta: mi sto spazientendo, finisce che ti faccio secco davvero.
- Smettila di stressarmi! Mi sa che tu sia più finocchio di quella checca di Trucciolo. Falla finita. Se devi sparare, spara.
L'insulto sanguinoso gli provoco, una botta di sangue agli occhi. Nessuno aveva mai osato dargli del gay. La mano gli tremava per l'ira: premette il grilletto e fece fuoco.
Ci fu un desolato click a vuoto, che confermo il disarmo della nove millimetri.
- Ahahahah! Lo sapevo! - rideva oscenamente, il Molleggiato.
Lui aveva un'espressione funerea, per nulla divertita.
- Sapevi cosa?
- Che fosse scarica, ovvio. Che mi minacciavi con una pistola scarica. Sei proprio un gran cazzone.
- Non fare il furbo, come facevi a saperlo? Te la sei rischiata, pensando che non ti avrei sparato davvero.
- Ma quanto sei minchione! Secondo te io rischiavo di farmi ammazzare? C'avevo già guardato in quel cassettino, dopo aver scollegato i cavi. Tu mi credi scemo, ma mi sottovaluti. L'hai sempre fatto.
Lui si sentiva realmente un minchione. Ora la situazione si faceva decisamente seria.


Decise di giocare l'ultima carta che aveva per salvare la pelle.
L'unico argomento a cui quell'animale fosse sensibile erano i quattrini, e lui ne aveva dietro una quantità che sicuramente, l'altro, avrebbe apprezzato di mettersi in tasca.
- Senti, Molleggiato, fin'ora abbiamo scherzato, si è anche cantato, ma ora parliamo di cose serie.
- Bravo! Se mi rendi, senza tante storie, la roba che mi hai fregato, prometto che ti faccio fuori in maniera rapida e quasi indolore.
- Smettila con 'sta storia d'ammazzarmi. La roba te la rendo, ma posso darti dei soldi per evitarti un omicidio inutile.
- Ah! Sì? Bella idea e sentiamo quanto offri?
- Fai tu il prezzo, quanto vuoi?
- Centomila euro e salvi la ghirba.
- Te ne do venticinquemila.
- Non dire stronzate! Novantamila
- Trentamila
- Ottantacinque
- Quarantamila
- Settantacinque
- Cinquanta
- Sessantamila
- Ok! Affare fatto. Sessantamila, ma mi tengo la macchina.
- OK! Ma i cavi della batteria te li riattacchi da solo.
- Sei proprio una merdaccia!
- Fottiti! Mollami la roba e il grano.
Lui cavò fuori la busta della coca e quella dei contanti dalla sacca e gli sporse il tutto.
L'altro controllò il contenuto di entrambe, poi richiuse la lama del rasoio, si mise in tasca l'utensile, scese dall'auto e con calma iniziò ad allontanarsi.


Era finita bene: tutto sommato, ci aveva rimesso un po' di soldi ma la pelle veniva prima di tutto.
Aprì immediatamente il cofano per ripristinare il collegamento della batteria.
La batteria era presente al suo posto, ma non vi era traccia dei cavetti di collegamento.
Cacciò l'ennesima bestemmia, quell'animale si era portato via i cavi.
Roba da non crederci, ma si poteva essere più stronzi di così?
Gli trillò il cellulare: era un messaggio del molleggiato, forse per informarlo che si era accorto d'essersi tenuto in tasca i cavi della sua batteria.
Apri il messaggio: conteneva un file musicale, lo attivò e la canzone partì:

“Se sei tu l'angelo azzurro
Questo azzurro non mi piace
La bellezza non mi dice
Le parole che vorrei...”

Lanciò, con stizza, il telefonino dall'altra parte della strada.

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Nightafter ha scritto: rutta boccoli
tutta boccoli
Nightafter ha scritto: lui non avevo più voluto fare affari con lui.
non aveva voluto
Nightafter ha scritto: e la macchia e non ti sgozzo.
e la macchina 
Nightafter ha scritto: breve lui aveva preparò due
lui aveva preparato

Ah, ah, ah @Nightafter o dovrei dire il Tarantino de noantri?  
Il racconto tarda un po’ a partire ma quando lo fa… mi hai riportato diretta diretta dentro Pulp Fiction. I due “balordi” sono sbalorditivi.
La pistola mi pare proprio fisica e l’aringa è forse l’Azzurra… Non saprei. Però il racconto è divertente da morire (salvo pistola scarica)
Clap clap

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Nightafter ha scritto: che gli aveva fatto ritrovare un amore puro, punto e virgola a quel punto, aveva smesso di frequentare bar equivoci alla
Nightafter ha scritto: Comunque  l'essere stato mollato, non era la cosa più spiacevole di quel risveglio mattutino
La virgola va dopo "Comunque" e va tolta dopo "mollato"
Nightafter ha scritto: ma la pelle non è solo importante, è indispensabile...di tenersela.
Nightafter ha scritto: Ma col vero “molleggiato” non aveva nulla a che spartire, punto e virgola inoltre, era anche stonato quando si ostinava a cantare “Azzurro”, facendo la faccia da duro come l'Adriano nazionale.
Nightafter ha scritto: Per altro
Peraltro
user_id=106 ha scritto:
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmIl pezzo in cui diceva: - “Egli” è partita per le spiagge – era marchianamente sbagliato, poiché trattandosi di una donna avrebbe dovuto usare un “lei” o un “ella”.
Mi pare improponibile, neanche per farci su qualche battuta come hai poi fatto. :nono:
Tra l'altro, avresti avuto il vantaggio di risparmiarti un sacco di caratteri...
   ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pm  :P
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmChe poi virgola anche volendo, a un messaggio così
dove fai la pausa, lì ci va la virgola
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmComunque virgola l'essere stato mollato, non era la cosa più spiacevole di quel risveglio mattutino: 
idem; invece, la virgola dopo "mollato" è sbagliata perché separi il soggetto dal verbo; inoltre, non c'è pausa.
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmma la pelle non è solo importante, è indispensabile...di tenersela.
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmCi vediamo presto virgola coglione.
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmche e a causa dell'ero aveva persi tutti
togli la "e" e metti tra virgolette l'ero come fai con la coca
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmtrovando il morto e non trovando né soldi né roba
oppure "trovandolo morto"
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmLa conferma che fosse lui, l'aveva facilmente ricavata scorre
quella virgola dopo "lui" non ci va
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmuno di questi cinque intermediari era stata
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmLa tipa era divenuta di recente amica di Azzurra, e virgola quando aveva saputo che filava con lui,
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmcon le gambe puntate verso l'alto l'altro che si faceva avanti.
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmUn'orgasmo d'ansia gli mandò il sangue alla testa
Senza apostrofo! Un orgasmo
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmL'insulto sanguinoso gli provocò provoco, una botta di sangue agli occhi.
e la virgola là in mezzo non ci va :nono:
Nightafter ha scritto: gio mar 23, 2023 7:19 pmLa batteria era presente al suo posto, ma non vi era traccia dei cavetti di collegamento.
Cacciò l'ennesima bestemmia, quell'animale si era portato via i cavi.
Roba da non crederci, ma si poteva essere più stronzi di così?
Gli trillò il cellulare: era un messaggio del molleggiato, forse per informarlo che si era accorto d'essersi tenuto in tasca i cavi della sua batteria.
Apri il messaggio: conteneva un file musicale, lo attivò e la canzone partì:

“Se sei tu l'angelo azzurro
Questo azzurro non mi piace
La bellezza non mi dice
Le parole che vorrei...”

Lanciò, con stizza, il telefonino dall'altra parte della strada.
Caro @Nightafter  :)

Ha fatto lo straordinario a  :libro:   :libro:   :libro:  :libro:  ma posso dire che mi hai fatto sorridere più di una volta, quindi il mio giudizio su questo brano è positivo.  :)

Il finale ha rispettato le aspettative. La tua pistola è scarica? L'aringa non l'ho capita ma è un mio limite.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Ciao mia adorata @Poeta Zaza 

Mi spiace davvero d'averti costretta a un surplus di lavoro per la correzione di questo sterminato numero di caratteri.
Un lavoro come sempre prezioso e impagabile di cui ti sono fervidamente grato. <3

Sono anche felice di averti suscitato qualche sorriso, unica ragione e speranza di un testo tanto lungo.

L'unica cosa che non mi è chiara è il motivo dell'appunto che mi hai mosso su questo periodo.

" Il pezzo in cui diceva: - “Egli” è partita per le spiagge – era marchianamente sbagliato, poiché trattandosi di una donna avrebbe dovuto usare un “lei” o un “ella”."
Mi pare improponibile, neanche per farci su qualche battuta come hai poi fatto. :nono:
Tra l'altro, avresti avuto il vantaggio di risparmiarti un sacco di caratteri..."

Cioè non mi è chiaro (nella logica di una storia che vuole essere grottesca e surreale)  che non vi possa essere un motivo banale come questo per creare una ragione di polemica che divida i due protagonisti.
Mi pare ovvio che in un contesto da commedia burlesca, ci possano essere elementi paradossali giustificati dal contesto volutamente farsesco e paradossale.
Per altro va pur detto, che la cosa nasce da un fatto concreto e risaputo.
Infatti, quel "Egli" nella canzone Azzurro di Paolo Conte, portata al successo dal nostro celebrato ragazzo della via Gluck, ha incuriosito generazioni di fans dell'uno e dell'altro artisti.
Non si spiega infatti come un personaggio di grande cultura come il Paolo Conte ( laureato i giurisprudenza) possa essere caduto in un errore grammaticale tanto grossolano da parere uno di quelli che regolarmente infarciscono i miei racconti.

A parte questo, un sentito ringraziamento e un affettuoso abbraccio. Ciao. <3

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Nightafter ha scritto: dom mar 26, 2023 6:55 pmCioè non mi è chiaro (nella logica di una storia che vuole essere grottesca e surreale)  che non vi possa essere un motivo banale come questo per creare un motivo di polemica che divida i due protagonisti.
Mi pare ovvio che in un contesto da commedia burlesca, ci possano essere elementi paradossali giustificati dal contesto volutamente farsesco e paradossale.
Per altro va pur detto, che la cosa nasce da un fatto concreto e risaputo.
Infatti, quel "Egli" nella canzone Azzurro di Paolo Conte, portata al successo dal nostro celebrato ragazzo della via Gluck, ha incuriosito generazioni di fans dell'uno e dell'altro artisti.
Per me, era una cosa inventata per scherzo, non esiste nella realtà. E allora, mi chiedevo: a che pro?  :umh:

Davanti alle tue parole di risposta, sono sbacalita!  :aka:

Dov'è la versione con "Egli?"  :libro:

Cerco l'estate tutto l'anno

e all'improvviso eccola quà...

lei è partita per le spiagge

io sono solo quaggiù in cittá,



Ho riascoltato Celentano, ho letto il testo della canzone. Ovunque c'è il pronome giusto: LEI!

Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Mia diletta @Poeta Zaza 

Ne gira oggi una versione riveduta e corretta.
Dove hanno messo rimedio a questo oltraggio linguistico.
Ma se mi concedi un po' di tempo, ti cerco qualche vecchia versione in cui la cosa è ancora presente.
Ora comprendo, finalmente, il motivo della tua critica, che certo a fronte della modifica recentemente apportata al testo della canzone
risulta giustificatissima.

Scusami quindi per la mia ricusazione che non ha tenuto conto della recente correzione di quel testo.  :P (y)

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Ciao @Poeta Zaza 

Ecco la versione iniziale di Azzurro, col suo strafalciaone :  :D

Ascoltala qui: Adriano Celentano - Azzurro (HD) - Bing video




Per altro, ora che mi hai sensibilizzato sulla cosa, sto facendo un giro sul web e sto scoprendo che oltre al testo della suddetta canzone anche le versioni più recenti in cui viene cantata, sono state corrette col "Lei" al posto di "Egli".
Avessi preso coscienza prima di questo diffuso aggiornamento del testo, avrei fatto a meno di usarlo nel racconto, poiché in effetti la citazione può apparire senza senso ai lettori che non ricordano la prima versione dello stesso :libro:

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Nightafter ha scritto: Ciao @Poeta Zaza 

Ecco la versione iniziale di Azzurro, col suo strafalciaone :  :D

Ascoltala qui: Adriano Celentano - Azzurro (HD) - Bing video




Per altro, ora che mi hai sensibilizzato sulla cosa, sto facendo un giro sul web e sto scoprendo che oltre al testo della suddetta canzone anche le versioni più recenti in cui viene cantata, sono state corrette col "Lei" al posto di "Egli".
Avessi preso coscienza prima di questo diffuso aggiornamento del testo, avrei fatto a meno di usarlo nel racconto, poiché in effetti la citazione può apparire senza senso ai lettori che non ricordano la prima versione dello stesso :libro:
Hai ragione! Soprattutto mi appare incredibile che Celentano non abbia voluto modificare immediatamente il non voluto strafalcione e l'abbia cantata così... :scapiangere:

A te chiedo scusa perché avrei dovuto leggere applicando la tanto rivendicata "sospensione dell'incredulità".  :sss:

Scusami @Nightafter   :arrossire:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Poeta Zaza ha scritto:
Hai ragione! Soprattutto mi appare incredibile che Celentano non abbia voluto modificare immediatamente il non voluto strafalcione e l'abbia cantata così... :scapiangere:

A te chiedo scusa perché avrei dovuto leggere applicando la tanto rivendicata "sospensione dell'incredulità".  :sss:

Scusami @Nightafter   :arrossire:
@Poeta Zaza  Non devi affatto scusarti amica mia.
La colpa è solo mia, che ho scritto questo racconto ignorando il fatto che la correzione di quel refuso fosse oramai così diffusa: ho anche visto ora, girando sul web, che lo stesso Paolo Conte, in uno dei suoi concerti degli ultimi anni, ha corretto quel testo.
Quindi alla luce dell'attuale realtà, questo riferimento, su cui si gioca l'impianto portante del racconto è incomprensibile per buona parte dei lettoti.
Cosa imperdonabile per un racconto.  :bash:

Scusami tu.  <3

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Come spesso capita con i tuoi racconti, mi ha fatto sorridere e sono finita per simpatizzare per questo uomo che non è esattamente un esempio di buona condotta  :D  Il testo è molto scorrevole e fila davvero liscio. La cosa riuscita peggio a mio avviso è la pistola di Cechov, non sono sicura che funzioni. Quando citi i proiettili è già palese che qualcosa stia per succedere, quindi non è quella. Forse il brano di Celentano con l'errore nel testo? Alla fine non serve tanto alla trama, funziona più come sketch comico, però ci sta già di più.
L'aringa rossa invece secondo me è Azzurra: per tutto il tempo ho pensato che c'entrasse qualcosa e che sarebbe sbucata fuori con il Molleggiato, e invece è fine a se stessa.
Se mi sono persa qualcosa, chiedo umilmente perdono. In mia difesa posso dire che l'ho letto tutto d'un fiato e, nel caso, do la colpa a quello   :P

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Canis ha scritto: Come spesso capita con i tuoi racconti, mi ha fatto sorridere e sono finita per simpatizzare per questo uomo che non è esattamente un esempio di buona condotta  :D  Il testo è molto scorrevole e fila davvero liscio. La cosa riuscita peggio a mio avviso è la pistola di Cechov, non sono sicura che funzioni. Quando citi i proiettili è già palese che qualcosa stia per succedere, quindi non è quella. Forse il brano di Celentano con l'errore nel testo? Alla fine non serve tanto alla trama, funziona più come sketch comico, però ci sta già di più.
L'aringa rossa invece secondo me è Azzurra: per tutto il tempo ho pensato che c'entrasse qualcosa e che sarebbe sbucata fuori con il Molleggiato, e invece è fine a se stessa.
Se mi sono persa qualcosa, chiedo umilmente perdono. In mia difesa posso dire che l'ho letto tutto d'un fiato e, nel caso, do la colpa a quello   :P
Mia dolce @Canis 

non ci perderei il sonno: diciamo che il racconto presenta numerosi margini di dubbio rispetto all'attinenza con la suddetta "pistola", che come avviene nella narrazione spara assai poco.
Diciamo che è un tentativo più o meno  riuscito di farsa surreale.
L'unica cosa che credo di aver centrato pienamente è la "boa" col tema dell'azzurro, che mi pare non manchi  :D

Grazie della lettura e del commento.
Un saluto  <3

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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A me non è dispiaciuto 
Nightafter ha scritto: Ma col vero “molleggiato” non aveva nulla a che spartire, inoltre, era anche stonato quando si ostinava a cantare “Azzurro”, facendo la faccia da duro come l'Adriano nazionale.
Per altro a lui quella canzone era sempre stata sul gobbo: odiava nei testi le imprecisioni linguistiche.
Infatti non aveva mai compreso come fosse successo che, l'ottimo autore: Paolo Conte, avesse potuto incorrere in quel sanguinoso svarione grammaticale.
Il pezzo in cui diceva: - “Egli” è partita per le spiagge – era marchianamente sbagliato, poiché trattandosi di una donna avrebbe dovuto usare un “lei” o un “ella”.
Però il Molleggiato, una cosa di quell'atteggiamento spavaldo l'aveva davvero: essere un vero duro.
Questo pezzo pare incastonarsi perfettamente. Il carattere dei due personaggi, a me sembra, volutamente stilizzato a sanguigna e carboncino. 
Può non sembrare il momento di mettersi a parlare di errori grammaticali, quando uno ti punta una pistola in faccia, ma in questa storia, che trovo ironica, per me ci sta.
Il racconto è scritto benissimo, mi è parso di vedere le scene di un film. Lascio stare gli errori di ortografia e grammatica, io non sono all'altezza. 
Una lettura piacevolissima, molto divertente. L'aringa e la pistola sono un po' fumose secondo me. Non c'è stata la sorpresa che mi ha fatto tornare indietro con la mente né sono andata dietro una pista scivolosa. 

P.S. 
Di Claudio Baglioni,
Tutto il calcio minuto per minuto:
...La donna ride strano e le mancano i ginocchi... 
Di errori nelle canzoni ce ne sono moltissimi. 
Celentano canta una versione di azzurro col pronome giusto in qualche programma recente, ma le vecchie registrazioni Rai, quelle sono, il pronome sbagliato resta impresso nella memoria. 

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Il racconto è scritto benissimo, mi è parso di vedere le scene di un film. Lascio stare gli errori di ortografia e grammatica, io non sono all'altezza. 
Una lettura piacevolissima, molto divertente. L'aringa e la pistola sono un po' fumose secondo me. Non c'è stata la sorpresa che mi ha fatto tornare indietro con la mente né sono andata dietro una pista scivolosa. 

P.S. 

Celentano canta una versione di azzurro col pronome giusto in qualche programma recente, ma le vecchie registrazioni Rai, quelle sono, il pronome sbagliato resta impresso nella memoria. 
Ciao @Alba359 

Ti ringrazio per lettura e commento,  son felice se ti ho fatto sorridere un po'.
Sulla fumosità dell'aringa e della pistola non posso che concordare con te, diciamo che mi sono divertito a scrivere una specie di pochade
surreale, infarcita di pulp all'acqua di rose :D 

Mi rallegra sapere che almeno tu sia memore dello strafalcione nel testo della canzone ai suoi albori.

Grazie ancora e un abbraccio  <3  

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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@Ciao  @Monica

Trovo questa tua ipotesi una vera e risolutiva, geniale, intuizione.
Questo è uno dei fortunati casi in cui il gossip incontra il genio.
Mi rammarico, considerandomi, uno scafato e navigato esperto ci cose mondane, di non esserci arrivato da solo in tutti questi anni.
E' certamente come supponi tu, infatti, questa ipotesi spiega in maniera illuminante come un autore della levatura e della cultura del divino Paolo Conte, abbia potuto cadere in una tanto lampante e banale cantonata grammaticale.

Solo una mente sottile e ironica come quella di Conte, poteva con mezzo secolo di anticipo, creare una canzone di successo con una tematica Gay, e soprattutto consentire che la stessa fosse regolarmente trasmessa da una RAI sessuofobica e rigidamente moralista di quegli anni.
Deve essersi fatto delle grasse risate per come li aveva presi per i fondelli, senza che nessuno di loro se ne fosse neppure lontanamente avveduto.
Che classe il Paolo Conte.

E che genio sei tu amica mia ad avere trovato la più logica spiegazione di un mistero che altrimenti non avrebbe trovato spiegazione.
Un ringraziamento e un abbraccio  <3

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Ciao @Nightafter 
   
C’è poco da fare. Con i miei modesti mezzi nel tuo davvero spassoso racconto oltre a vederci anche io tratti del pulp del magnifico Tarantino ci vedo anche qualcosa di Scerbanenco e di Richard Stark (Donald E. Westlake), capaci di dilungarsi in piccoli e apparentemente irrilevanti particolari della vita di uomini della mala che poi assurgono a incancellabili pietre miliari che si inseriscono magistralmente nelle loro storie. Ma non si tratta solo di questo. È il tuo modo particolare di descrivere, di insinuarsi nei meandri di un episodio. Ci vuole una notevole capacità di osservazione, esperienza, nonché disincanto, per descrivere scene e particolari come hai descritto tu.
Non è da tutti sapersi dilungare in particolari che altri non sarebbero nemmeno in grado di notare o dargli perlomeno importanza se non dopo esserne stati edotti.
Capisco bene anche la difficoltà a restare nei caratteri: certo, come è stato detto è una sfida alle capacità di condensare una storia in un dato tempo, ma alcuni non possono farlo, fra questi alcuni mi permetto di annoverare te e me.
Anche io ho la tendenza a esplicitarmi in profusione di parole, non sempre il minimalismo paga o attira, per quanto sia di moda. Ma le mode non mi attirano. Ad esempio, pochi descriverebbero una fila di formiche in un marciapiede cosparso di sterpaglie e rifiuti con pozzanghere, roba inutile, ma io mi ci potrei perdere: ho visto formiche e ogni genere di insetti in lunghe giornate di sole, in solitari e silenziosi cortili di cemento o case diroccate frammiste a sogni e desideri impossibili e inauditi di vita… mischiando il tutto ne ho fatto racconti non lunghi ma lunghissimi... lo stesso Proust leggerebbe con interesse e magari ci ricaverebbe un ulteriore libro della sua Ricerca…
Ah! Talvolta amo vantarmi delle mie opinabili capacità di scrittura… l’illusione è sempre stata al mio fianco nella vita, come la ricerca della felicità che non so se esista davvero.
Scusa la notevole e discutibile digressione.
In sintesi: il tuo racconto mi piace.
A si biri
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [Lab7] Angelo azzurro

21
Alberto Tosciri ha scritto: Ciao @Nightafter 
   
C’è poco da fare. Con i miei modesti mezzi nel tuo davvero spassoso racconto oltre a vederci anche io tratti del pulp del magnifico Tarantino ci vedo anche qualcosa di Scerbanenco e di Richard Stark (Donald E. Westlake), capaci di dilungarsi in piccoli e apparentemente irrilevanti particolari della vita di uomini della mala che poi assurgono a incancellabili pietre miliari che si inseriscono magistralmente nelle loro storie. Ma non si tratta solo di questo. È il tuo modo particolare di descrivere, di insinuarsi nei meandri di un episodio. Ci vuole una notevole capacità di osservazione, esperienza, nonché disincanto, per descrivere scene e particolari come hai descritto tu.
Non è da tutti sapersi dilungare in particolari che altri non sarebbero nemmeno in grado di notare o dargli perlomeno importanza se non dopo esserne stati edotti.
Capisco bene anche la difficoltà a restare nei caratteri: certo, come è stato detto è una sfida alle capacità di condensare una storia in un dato tempo, ma alcuni non possono farlo, fra questi alcuni mi permetto di annoverare te e me.
Anche io ho la tendenza a esplicitarmi in profusione di parole, non sempre il minimalismo paga o attira, per quanto sia di moda. Ma le mode non mi attirano. Ad esempio, pochi descriverebbero una fila di formiche in un marciapiede cosparso di sterpaglie e rifiuti con pozzanghere, roba inutile, ma io mi ci potrei perdere: ho visto formiche e ogni genere di insetti in lunghe giornate di sole, in solitari e silenziosi cortili di cemento o case diroccate frammiste a sogni e desideri impossibili e inauditi di vita… mischiando il tutto ne ho fatto racconti non lunghi ma lunghissimi... lo stesso Proust leggerebbe con interesse e magari ci ricaverebbe un ulteriore libro della sua Ricerca…
Ah! Talvolta amo vantarmi delle mie opinabili capacità di scrittura… l’illusione è sempre stata al mio fianco nella vita, come la ricerca della felicità che non so se esista davvero.
Scusa la notevole e discutibile digressione.
In sintesi: il tuo racconto mi piace.
A si biri
Carissimo amico e conterraneo @Alberto Tosciri 

La verità è che noi si scrive più per noi stessi che per i nostri eventuali (e incolpevoli) lettori.
Perché la scrittura è una cura dell'anima, una confessione interiore fissata sui caratteri, un'espiazione e una remissione dei nostri peccati.
Ci sono più cose da descrivere in mezzo metro quadro di prato erboso che nella saga di un'esistenza.
Per capirlo si deve conoscere lo ZEN, oppure nascere sardi.

A si biri.

Re: [Lab7] Angelo azzurro

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Nightafter ha scritto: era un frocio che faceva
In caso di pubblicazione ti direbbero di scrivere diversamente
Nightafter ha scritto:  e lui sempre pronto a tossire contante come un bancomat.
bella metafora
 per gli altri refusi ti hanno già detto.
La tua originalità è ormai inconfondibile. Testo molto spassoso e ben scritto. Mi spiace non potermi dilungare nel commento ma il tempo è una tenaglia, sappi però che mi è piaciuto tanto tanto.
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