Diritti di adattamento e secondari

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Nel vostro contratto fac-simile l'autore cede all'editore:

- i diritti cinematografici, teatrali, per l’esecuzione via radio e/o televisiva, per le riproduzioni sonore e discografiche, magnetiche e in genere per ogni applicazione dell’elettronica alla didattica e all’intrattenimento
- i diritti di traduzione dell’opera in lingua straniera
- i diritti di edizione all’estero (cioè ad altro editore appartenente a Paese diverso dall’Italia)
- i diritti di edizione ad altro editore in Italia
- i diritti sul merchandising
- i diritti sul mass-market
- i diritti book club
- i diritti second serial
- i diritti elettronici e web

Se lo leggo nel vostro fac simile immagino sia prassi standard. 
Posso chiedervi quali sono le ragioni per cui un autore "deve" cedere questi diritti e cosa succederebbe se un autore volesse mantenerne alcuni nella sua disponibilità? In caso di cessione poi, quali potrebbero essere le percentuali equilibrate?

Re: Diritti di adattamento e secondari

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Ciao @Aleide, il contratto standard è tarato su quanto prevede la LdA, che norma le clausole principali e secondarie del contratto di edizione. Le principali sono a pena di nullità o annullabilità, le secondarie sono negoziabili tra le parti, né sono necessariamente incluse nel contratto.
La cessione dei diritti secondari è facoltativa e anch'essa negoziabile tra le parti. Lì dove non è inserita nel contratto non è contemplata e tu conservi la piena titolarità sulla cessione economica di tali diritti, staccata da quella di sfruttamento economico dell'opera per la sola stampa (ceduta all'editore).
Quindi non ci sono ragioni per cui l'autore debba per forza cedere tali diritti; anche se c'è la clausola, può negoziare e decidere di non cederli, in toto o in parte.
Premetto che di solito, pur cedendoli, l'autore può sempre trattarli in autonomia con terze parti, dando all'editore la percentuale pattuita. Infatti è molto strana la clausola riscontrata su uno dei contratti da te ricevuti, in cui deleghi la trattativa in toto all'editore.
Se una CE straniera ti proponesse di acquistare i diritti di traduzione per una somma conveniente, l'editore non avrebbe motivo di non accettare la tua trattativa, trattenendo poi la sua percentuale. A meno che, nel frattempo, non abbia ricevuto una proposta più vantaggiosa (che lo sarebbe anche per te). Quindi non comprendo il motivo di questa preclusione.
Quando alle percentuali, possono andare dal 20% al 50%, a seconda dell'importanza della CE e dell'autore. Non c'è uno standard in questo.

Re: Diritti di adattamento e secondari

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Ne approfitto per ricordare che tutte le questioni legali e contrattuali vanno in  Sportello Assistenza.
In Dubbi Editoriali vanno le questioni riguardanti i rapporti con le CE e la ricerca di informazioni sugli editori non presenti in Free, o nuovi sul mercato.
Valutate bene i contenuti e le sezioni prima di aprire nuovi topic e controllate che nella sezione non ne esistano di analoghi.
Sposto!

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