Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Andrea Mauri ha scritto: ciao @Giallo_F  lo scorso dicembre ho firmato con un'amica un contratto editoriale per un libro scritto a quattro mani. Il compenso previsto dell'8% sulle vendite è stato ripartito a metà, 4% all'uno e 4% all'altro.
Grazie Andrea, ma quindi le parti interessate nel contratto sono due giusto? Sono riportati i nomi e cognomi di entrambi? E i pagamenti avvengono su conti separati?

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Buongiorno a tutti,
ho firmato qualche giorno fa una lettera di impegno con un importante editore nazionale per la pubblicazione di un saggio accademico. Ma non ancora il contratto editoriale. Vorrei sapere se posso ancora defilarmi e disdire il tutto senza rimetterci economicamente. Poiché vogliono cambiarmi il titolo del libro, suggerimento di copertina e probabilmente, più in là, con l'avvio delle correzioni di bozze e dell'editing (forse già parzialmente avviate), anche il testo stesso, in alcune sue parti, nonostante mi sia assicurato con loro del contrario. Ma non mi fido.
E' possibile?
Grazie per l'attenzione
Marco

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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@MarcoLambo  in genere titolo e copertina vengono scelti dall'editore (con il benestare dell'autore) in quanto sono mezzi che servono per poter effettivamente vendere il testo, sono mezzi di marketing e se l'editore fa bene il proprio lavoro è normale che intervenga in ciò. Anche per quanto riguarda l'editing, se fatto bene è plausibile che il testo venga modificato per adattarlo alla linea editoriale o per aggiustarlo se sono presenti passaggi che funzionano poco... quindi reputo l'atteggiamento dell'editore del tutto normale, anzi, si sta comportando proprio come ci si dovrebbe aspettare. :)
Per quanto riguarda la firma di impegno meglio sentire @ElleryQ  se ne sa qualcosa, ma potrebbe essere vincolante a seconda di quanto scritto.
Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer
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Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Bisognerebbe capire cosa prevede la lettera d'mpegno.
In ogni caso, su ogni contratto di edizione è previsto che sia l'editore a scegliere il titolo che ritiene più efficace, la copertina che reputa più idonea, e che provveda all'editing; quest'ultimo di comune accordo con l'autore, che ha sempre diritto a una verifica pre stampa (visto si stampi). 
La lettera d'mpegno è comunque vincolante, bisogna vedere se ci sono clausole o margini per svincolarsi.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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@MarcoLambo, ho dovuto nascondere il tuo post per due motivi: era formattato in maniera illegibile; il regolamento vieta di copiare e incollare in pubblico contratti, corrispondenza privata, documenti interni di case editrici.
Inviamelo per MP dopo aver eliminato la formattazione del testo (seconda iconcina in alto a sinistra nell'editor dei post, seleziona il testo e cliccala, dopo il copia-incolla), grazie!

Edit: vale la stessa cosa per il secondo post. Avresti violato il regolamento, fai più attenzione!

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Ciao a tutti,
Il mio contratto di edizione di 5 anni è in scadenza, ma contiene una clausola per cui ai fini del riacquisto della titolarità dell'opera va inviata comunicazione.
Ho spedito una raccomandata con ricevuta di ritorno all'indirizzo indicato nel contratto, che è la sede legale della casa editrice, ma la lettera è in giacenza e non credo verrà ritirata.
Ora, immagino che la raccomandata sarà valida anche se non ritirata, ma dubito che l'editore provvederà a togliere il mio libro dai negozi online. Proverò a inviare una copia anche alla loro email, ma in assenza di risposta come dovrei comportarmi per riavere il mio libro nonostante il contratto scaduto?

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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konradin ha scritto: Ciao a tutti,
Il mio contratto di edizione di 5 anni è in scadenza, ma contiene una clausola per cui ai fini del riacquisto della titolarità dell'opera va inviata comunicazione.
Ho spedito una raccomandata con ricevuta di ritorno all'indirizzo indicato nel contratto, che è la sede legale della casa editrice, ma la lettera è in giacenza e non credo verrà ritirata.
Ora, immagino che la raccomandata sarà valida anche se non ritirata, ma dubito che l'editore provvederà a togliere il mio libro dai negozi online. Proverò a inviare una copia anche alla loro email, ma in assenza di risposta come dovrei comportarmi per riavere il mio libro nonostante il contratto scaduto?
Mi pare (credo che tu possa controllare nel sito delle poste) che la raccomandata, se non ritirata, sia data per notificata dopo un certo numero di giorni di giacenza (mi pare 10, ma controlla). E' sicuramente il caso di inviare anche una mail all'editore e, per conoscenza, ai vari negozi on line. A prescindere dal fatto che il libro venga ritirato o meno, la titolarità dei diritti torna ad essere tua, anche in assenza di riscontro da parte dell'editore. E' la mia opinione, fondata sul fatto che, in situazione analoga, ho ripubblicato lo stesso libro, con lo stesso titolo, con un nuovo editore, senza incontrare problemi.
Mario Izzi
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Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Dal punto di vista strettamente legale per avere la certezza della corretta notifica devi verificare la sede legale, ovvero basta andare su registroimprese.it e controllare. Se hai la pec potresti mandarne una, che ha lo stesso valore della raccomandata e hai certezza della consegna, per trovarla basta la partita iva e andare su uno dei registri ufficiali, come quello raggiungibile da “inipec”.
Per gli altri aspetti bisognerebbe leggere il contratto.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Cheguevara ha scritto: dopo un certo numero di giorni di giacenza (mi pare 10, ma controlla).
I giorni sono 30:
Una volta superato il termine di 30 giorni avviene la cosiddetta compiuta giacenza della comunicazione: la raccomandata non ritirata viene dunque restituita al mittente.    
Una raccomandata non ritirata può creare problemi anche seri, per il destinatario della comunicazione importante. La legge infatti considera consegnata ed attuativa ogni comunicazione passata in compiuta giacenza. 
Se quindi ci si rifiutasse di ritirare una raccomandata contenente un atto giudiziario o amministrativo o non si riuscisse a ritirare una raccomandata, perché intestata a un defunto o per altri motivi, il contenuto dell’atto verrà comunque considerato come consegnato, con tutte le conseguenze del caso.
A meno che l’operatore postale non indichi nel plico in giacenza lo stato di “sconosciuto all’indirizzo”, la raccomandata viene dunque considerata consegnata che la si ritiri oppure no. 
Qui l'articolo completo.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Fabioloneilboia ha scritto: Dal punto di vista strettamente legale per avere la certezza della corretta notifica devi verificare la sede legale
Il contratto parla di preventiva e comprovata comunicazione all'indirizzo indicato nel contratto, che controllando sul sito dell'editore risulta essere ancora la sede legale (mentre quella operativa è diversa).
Non ho la PEC, ma avevo letto l'articolo indicato da ElleryQ, quindi credo che dopo 30 giorni dovrei essere a posto: ho inviato la raccomandata 2 mesi prima della scadenza del contratto.
Mi chiedo solo quale sia il gioco dell'editore perché pare che sia un loro modo di fare essere spesso “introvabili”, per farla breve credo che faranno finta di non sapere per lasciare il titolo in vendita, ecco anche spiegato probabilmente perché hanno inserito questa clausola che mi sembra abbastanza inutile diversamente...

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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konradin ha scritto: chiedo solo quale sia il gioco dell'editore perché pare che sia un loro modo di fare essere spesso “introvabili”, per farla breve credo che faranno finta di non sapere per lasciare il titolo in vendita, ecco anche spiegato probabilmente perché hanno inserito questa clausola che mi sembra abbastanza inutile diversamente...
Credo anch'io che il "gioco" sia quello e anche alcune agenzie lo fanno.
konradin ha scritto: Mi pare di capire quindi che sia scongiurata l'ipotesi “destinatario sconosciuto all'indirizzo” e che quindi si tratti solo di attendere i 30 giorni.
(y)

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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konradin ha scritto: Il contratto parla di preventiva e comprovata comunicazione all'indirizzo indicato nel contratto, che controllando sul sito dell'editore risulta essere ancora la sede legale (mentre quella operativa è diversa).
Non ho la PEC, ma avevo letto l'articolo indicato da ElleryQ, quindi credo che dopo 30 giorni dovrei essere a posto: ho inviato la raccomandata 2 mesi prima della scadenza del contratto.
Mi chiedo solo quale sia il gioco dell'editore perché pare che sia un loro modo di fare essere spesso “introvabili”, per farla breve credo che faranno finta di non sapere per lasciare il titolo in vendita, ecco anche spiegato probabilmente perché hanno inserito questa clausola che mi sembra abbastanza inutile diversamente...
Se l’hai spedita alla sede legale sei apposto. Le raccomandate non hanno bisogno di seguire l’iter degli atti giudiziari, quindi basta inviarla correttamente. È onere dei soggetti (persone o persone giuridiche) ritirare la corrispondenza, non farlo non comporta problemi per il soggetto che spedisce. Riguardo ai termini dipende da ciò che è scritto nel contratto, ma normalmente per il notificante l’unico termine da considerare è quello della spedizione e non della consegna, perché non sono a lui imputabili ritardi del servizio postale,

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Piccione Sedentario ha scritto: Buongiorno.
Nel 2018 ho firmato un contratto di 5 anni con una CE per pubblicare un romanzo. Il testo è già stato editato, ma non è ancora stato pubblicato (e anzi, non ricevo notizie da un bel po'). Nel frattempo io ho maturato il desiderio che non venga più pubblicato, perché trovo che non rappresenti più quello sono ora come autore/persona. Insomma, è un testo "vecchio" che ho scritto quando non ero ancora molto maturo come autore.
Il contratto è abbastanza standard e parla di risoluzione solo nel caso di qualche inadempienza (che finora non c'è stata). Se io ne chiedessi la risoluzione per i miei motivi personali, potrei ricevere un rifiuto o dei "problemi" da parte della CE?

Grazie
Buongiorno.
Dopo questo post ho provato più volte a comunicare con la CE per la rescissione del mio contratto, ma nessuno mi ha mai risposto. Ho inviato anche delle PEC per far sì che le comunicazioni fossero "ufficiali", ma niente. A questo punto mi chiedo cosa potrei fare in questa situazione se avessi intenzione di fare qualcos'altro con il mio manoscritto. Aspettare che il contratto scada automaticamente l'anno prossimo (ho comunicato la mia intenzione a non rinnovarlo, sempre senza risposta) o cosa altro. 

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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@Piccione Sedentario Non ho ben capito se nel contratto sia previsto, o meno, un termine per la pubblicazione. Dovrebbe esserlo, altrimenti la CE vincolerebbe l'autore per tutta la durata contrattuale senza pubblicarlo, tale clausola sarebbe da considerarsi vessatoria e andrebbe evidenziata e firmata a parte nel contratto. Potrebbe anche darsi che la CE, nel frattempo, abbia chiuso i battenti, come spesso accade per piccoli editori poco seri, nel qual caso il contratto sarebbe di fatto annullato. Credo che ti convenga assumere informazioni sull'attuale esistenza, o meno, della CE, prima di decidere cosa fare del tuo manoscritto.
Mario Izzi
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Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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@Cheguevara il termine c'è ma solo a partire da quando loro danno il "visto si stampi", quindi per loro è facile tenere la pubblicazione ferma finché vogliono. È una clausola secondo me poco trasparente e all'autore non dà praticamente nessuna garanzia. La CE è ancora bella attiva, ma l'impressione è che mandi avanti solo gli autori che ritiene più vendibili.
 Cito: ha scritto: L'Editore si impegna a pubblicare l'opera, sia in formato digitale che in cartaceo, entro sessanta giorni dalla data di consegna delle bozze licenziate per la stampa.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Piccione Sedentario ha scritto: il termine c'è ma solo a partire da quando loro danno il "visto si stampi", quindi per loro è facile tenere la pubblicazione ferma finché vogliono
Sarà facile, ma non lecito. Il contratto deve prevedere una data di pubblicazione dalla consegna dell'opera (generalmente un massimo di 24 mesi) e ciò vale anche in caso di assenza della clausola. In tal caso tu puoi chiedere l'esecuzione dell'obbligo dell'editore e in caso contrario la risoluzione del contratto per inadempimento.
La pubblicazione o la riproduzione dell’opera deve avvenire entro il termine fissato dal contratto; esso non può essere superiore a due anni, decorrenti dal giorno della effettiva consegna all’editore dell’esemplare completo e definitivo dell’opera. In mancanza di termini contrattuali, la pubblicazione o la riproduzione dell’opera deve avvenire non oltre due anni dalla richiesta scritta fattane all’editore. L’autorità giudiziaria può peraltro fissare un termine più breve quando sia giustificato dalla natura dell’opera e da ogni altra circostanza del caso.
In ogni caso, la LdA prevede anche (a prescindere che vi sia o meno una clausola a ricordarlo), che l'autore ha il diritto di revocare la pubblicazione in qualsiasi momento (anche a opera già pubblicata) qualora ritenga che questa possa comportare un evidente danno alla sua immagine (ma ciò dev'essere provabile).

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Buongiorno a tutti,

tempo fa avevo scritto a proposito della scadenza del mio contratto di edizione per cui dovevo inviare una raccomandata all'editore per riacquistare la titolarità dell'opera. La raccomandata è tornata indietro, ma, come già discusso, è notificata a norma di legge.

Comunque ho scritto una mail all'editore, chiedendo anche la rimozione dai canali di vendita. Mi hanno risposto che da contratto hanno la facoltà di vendere le copie in giacenza. Ho chiesto allora quante siano le copie in giacenza e mi hanno detto che me l'avrebbero comunicato, cosa che non è avvenuta.

Ho scritto nuovamente, precisando che eventuali copie stampate dopo la data di scadenza sarebbero una violazione del diritto d'autore. Il problema è che, guardando una copia del libro, questo risulta stampato da Amazon (immagino col print on demand) e non c'è data di stampa, c'è un codice numerico di cui non sono riuscito a decifrare il significato, né ho trovato nulla in rete. Qualcuno sa se c'è un modo per sapere quando è stato stampato un volume da Amazon?

Ho chiesto nuovamente una rimozione bonaria, facendo notare di nuovo che in caso di stampe successive procederei legalmente, ma la risposta è sempre che hanno facoltà di continuare la vendita. Non mi viene quindi in mente altro modo per fare leva, praticamente il mio libro resta in vendita "per sempre" se loro vogliono, credo che intendano lasciarlo lì caso mai qualcuno lo comprasse, perché comunque non sono previste royalties fino a un certo numero di copie, che non è stato ovviamente raggiunto.

Idee o suggerimenti, nel caso mi sia sfuggito qualcosa?

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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konradin ha scritto: risulta stampato da Amazon (immagino col print on demand) e non c'è data di stampa, c'è un codice numerico di cui non sono riuscito a decifrare il significato, né ho trovato nulla in rete. Qualcuno sa se c'è un modo per sapere quando è stato stampato un volume da Amazon?
Sì, devi scrivere all'assistenza di Amazon allegando la fotografia dell'ultima pagina del libro, dove trovi "printed in..." e il codice a barre numerico.
Spiega pure che potrebbe esserci in corso una violazione dell'editore del contratto di edizione: Amazon stampa in print on demand, per cui non esistono copie in giacenza, bensì il singolo libro viene stampato entro 24 ore dall'ordine effettivo (in caso di brossura, per le copertine rigide i tempi sono di una decina di giorni).
Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer
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Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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@Miss Ribston grazie, indicazioni utilissime. L'editore ha risposto nuovamente che saranno vendute solo le copie già stampate, senza specificare quante e come siano state stampate, e che rimuoverà in seguito il titolo.
Di sicuro il libro viene stampato da Amazon e quindi se non verrà rimosso procederò come consigliato, avevo intuito dalla loro inusuale gentilezza che ci fosse il modo di dimostrare la violazione, ora so come, grazie di nuovo.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Buongiorno,
avrei un problema con un editore. La situazione è questa. Ho inviato un mio testo a una casa editrice. Lo ha ricevuto e lo ha sottoposto a valutazione (peer review). Si tratta di un testo accademico. La valutazione mi è arrivata dopo circa 1 mese. Ed è positiva. Dopo circa 5 giorni dal ricevimento della mail di valutazione, ho scritto all'editore spiegando che non volevo comunque pubblicare il testo con loro (per ragioni economiche e di collana). L'editore mi ha risposto dicendo che voleva essere pagato per la peer review, in quanto aveva coinvolto dei professori per la valutazione. A me sembra completamente illeggitimo e assurdo. Mai mi era capitata una cosa del genere. Io non ho accettato di pubblicare il testo con loro, non ho inviato il testo alla redazione per iniziare i lavori di impaginazione, correzione di bozze, proposta di copertina, ecc. Non ho né firmato né mi è stato sottoposto alcun contratto. Non può chiedermi di pagare un qualcosa che è preliminare alla pubblicazione. Se io invio il testo a 20 case editrici e queste me lo valutano tutte positivamente, è assurdo che paghi tutte le 20 case editrici, senza aver iniziato concretamente i lavori. Senza un mio Sì di accettazione. Io devo valutare, ponderare le offerte che ricevo e in base a questo scelgo con chi pubblicare. E' leggittimo, chiedo, da parte loro chiedermi un esborso economico per la peer review, senza che io abbia dato un assenso all'inizio dei lavori e senza aver inviato nulla alla redazione?
Grazie

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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@MarcoLambo Per quello che ne so io, che in materia legale non sono completamente a digiuno, la pretesa della CE è assurda. Al tuo posto, dopo avere inviato una mail di risposta (se hanno richiesto il pagamento via mail, altrimenti neanche quella) li ignorerei e continuerei a dormire sonni tranquilli.  
Mario Izzi
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Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Ciao @MarcoLambo, convengo con quanto scritto da @Cheguevara. L'editore non può vantare da te alcuna pretesa, e per diversi motivi.
Le procedure di valutazione interne a una casa editrice sono tali (interne appunto) e non può essere l'autore a rispondere delle prassi adottate. Se l'editore si rivolge a un valutatore "alla pari", che per il ruolo accademico rivestito vuole essere pagato, è un suo problema. Se la valutazione richiede una retribuzione è l'editore che dovrebbe provvedere a effettuarla.
Da quel che ne so, inoltre, la peer review, per prassi, non è mai retribuita. Almeno per gli articoli scientifici è così. Qui, infatti, puoi trovare un articolo critico a riguardo, che ne suggerisce l'abolizione. Si parla chiaramente di valutatori anonimi e non retribuiti.
Ora, a prescindere dalla correttezza o meno della prassi in sé (il lavoro di un valutatore di manoscritti andrebbe retribuito, che sia un luminare o meno), è l'editore che se ne avvale, non l'autore.
Quest'ultimo, di contro, ha il diritto di scegliere tra le proposte editoriali ricevute quella che ritiene per sé migliore e, come tu stesso dicevi, non può certo mettersi a pagare i valutatori (interni o esterni) di ciascun editore cui invia il manoscritto.
A voler proprio cavillare, l'editore in questione avrebbe potuto pretendere da te qualcosa se ti avesse fatto presente che si sarebbe rivolto a un professionista per una peer review, ma anche in tal caso avrebbe dovuto informarti, in maniera chiara, che dinanzi a una mancata accettazione della sua proposta editoriale la peer review sarebbe stata a tuo carico. Non esiste che se ne esca così, di punto in bianco, a chiederti di coprirne le spese!
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