Non amo il giallo quando lo si considera alla stregua di un rompicapo enigmistico. Per quello ci sono le parole crociate.
Certamente per me un grande giallo è Delitto e Castigo di Dostoevskij che come tutti i grandi scrittori della Grande Madre Russia merita di essere letto e studiato. O anche Il cappello del prete, di Emilio De Marchi. E ci metto anche Simenon con il suo Maigret, per me Gino Cervi per sempre, e poi mi fermo, non sono un esperto di gialli moderni.
Ad esempio non amo Poirot, non amo Sherlock Holmes non amo i padri Brown, ispettori Colombo, non amo i Dieci piccoli indiani... detective, preti a spasso che fanno cervellotiche indagini al limite delle formule matematiche dove i numeri certo non sono opinioni, ma le motivazioni per uccidere meritano molto più di un'equazione... o annoiate signore benestanti che scoprono assassini per deduzione matematica... fra un dolce e un marsala...
Ma per caso è un dogma che in un giallo bisogna scovare per forza l'assassino? Cioè: troviamolo pure ma secondo me il il punto importante, diciamo anche intrigante, non è trovarlo ma come lo si trova. Contestualizzando il tutto, il come, le motivazioni, la volontà di trovarlo o meno penso implicano che il giallo divenga molto, molto complicato. Più dei cruciverba e delle equazioni.
Anni fa vidi una splendida serie televisiva in bianco e nero ambientata in Olanda, ESP (Extra Sensorial Perceptions) che certo
@marcello conoscerà, dove la polizia per trovare vari efferati assassini aveva chiamato un certo Gerard Croiset, una sorta di medium, interpretato da Paolo Stoppa, che scopriva sempre l'assassino indagando con le sue facoltà. Ricordo che ESP mi colpì moltissimo e ricordo molti particolari. Non amo e non mi fido di doti paranormali, un campo invaso da truffatori, e non metterei mai queste cose in un giallo, a meno che non sia ambientato in un mondo magico, ma altri particolari puramente introspettivi meritano attenzione.
Vabbè: ho detto la mia.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)