Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Ciao!
La solitudine va via nel momento in cui ciò che scrivi incontra i lettori. Non mi riferisco per forza a un libro, può anche essere un racconto postato in un forum (as esempio qui 😉).
Dopo l'incontro con gli altri poi si torna alla solitudine della scrittura che è, a mio parere, la sua dimensione più autentica. Per scrivere bisogna essere soli, anche se poi lo sguardo degli altri è un passaggio importante. Ma per poi tornare alla solitudine...

Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Per quanto riguarda il mio primo libro che sto per pubblicare... sì, mi sono sentito solo, anzi, ci ho sofferto molto, anzi ...qualcosa di ancora peggiore se vogliamo. Ma un po' come diceva anche ivalibri, spero di incontrare i miei lettori, o meglio, di "creare un punto d'incontro" con i miei lettori, in ciò che ho scritto; se sarò riuscito a passare il mio messaggio diciamo (non che sia chissà che cosa, chissà quale messaggio :lol: vabbè) comunque voglio dire: se avrò suscitato certe emozioni nei miei lettori, quello credo sia già "un punto d'incontro" e quindi così mi sentirei già meno solo.
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Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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@Daniel P. Credo che tutto dipenda dal carattere di chi scrive. Certo, l'autore è solo con l'unica compagnia dell'opera che sta realizzando, ma le reazioni sono diverse perché gli esseri umani, a parte caratteristiche di base comuni a tutti, sono diversi l'uno dall'altro. Per quanto mi riguarda, mentre scrivo e/o rileggo quello che ho scritto sono in compagnia dei personaggi che ho creato, che assumono consistenza nella mia mente fino a diventare persone vive, quindi non mi sento, e non sono, solo.
Mario Izzi
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Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Mia Harper ha scritto: A voi capita?
Di sentirmi solo nella scrittura? No… Sì… Nì… So… Forse sì, forse no… Più no che sì… Più sì che no… Dipende da che cosa intendi. Quando decido di scrivere, dico a mio fratello Geolier (nome inventato) "Non ti azzardare a scocciarmi mentre scrivo! Non entrare nella mia stanza! Capito, bro?" Diciamo che non voglio scocciatori o scocciatrici (care femministe, va bene così? ;-) ) in mezzo ai piedi mentre scrivo: mi metto nella mia stanza davanti al PC, scrivo quattro cretinate sul foglio bianco e non deve entrare nessuno che non sia esplicitamente autorizzato da me :-) È una "solitudine" ricercata e per me va benissimo. Cioè, alla fine della fiera, non so nemmeno se si possa definire "solitudine". Mi viene in mente la pubblicità di Ambrogio: "La mia non è proprio fame, ma…" :D :D
Mia Harper ha scritto: come combattete la solitudine e la malinconia che ne deriva? :(
Domanda posta male perché implichi che lo stare soli mentre si scrive causi malinconia. Ma per me non è così. Riprendendo l'esempio di sopra di mio fratello Geolier, se entra a rompermi i cabbasisi, la prima reazione che ho è mandarlo a quel paese, altro che malinconia! Gli direi con la faccia truce "Why don't you go to that country, ah?" (scusa la lingua angloamericana, ma pare essere una delle pochissime [assieme allo spagnolo, all'italiano e al sardo] a essere gradita qui). Diciamo che ho una reazione di sfan… Non lo scrivo, mi autocensuro :P :D :D
Tu provi malinconia per la mancanza di qualcosa?
Ultima modifica di dyskolos il gio mar 14, 2024 3:23 pm, modificato 3 volte in totale.
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Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Secondo me sono solo un po' depressa a causa di problemi nella mia vita quotidiana e per il fatto che sarà almeno un anno che non scrivo. Sto cercando di ricordare quando scrivevo, effettivamente non mi sentivo sola. Mi sento sola adesso che non lo sto più facendo da tanto tempo. Portate pazienza, i psicologi sono cari xD Comunque è bellissimo leggere le vostre risposte, grazie per aprirvi e rendervi in qualche modo "vulnerabili" <3 

Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Mia Harper ha scritto: Mi sento sola adesso che non lo sto più facendo da tanto tempo. Portate pazienza
Portare pazienza? Non ce n'è bisogno. Qui ci si confronta con persone che hanno lo stesso interesse, quindi ci si capisce. Molto più che con altri che non comprendono quello che si prova nello scrivere. E a proposito di ciò, ritornando a
Mia Harper ha scritto: la malinconia
non c'è quando si scrive, ma c'è una sorta di perdita quando si conclude un capitolo di un libro. Non è facile da spiegare, ma è qualcosa simile a un lutto.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Mia Harper ha scritto: gli errori capitano anche a chi scrive
Hai ragione. Quando l'errore non lascia trasparire pigrizia, si può anche sbagliare. Uno sbaglio cosc(i)ente è ammissibile. Ieri una persona mi ha chiesto se è giusto "pissicologo" invece di "psicologo". Per me, in certi casi, "pissicologo" è giusto. Poi c'è la questione dell'evoluzione della lingua. Spesso mi chiedo se un errore vada considerato un errore, e quindi corretto o stigmatizzato, o un segno di evoluzione. Negli anni Cinquanta del secolo scorso, i linguisti non volevano ammettere la parola "evidenziare". Dicevano "si dice solo mettere in evidenza, evidenziare è un errore!" Oggi però tutti diciamo evidenziare senza problemi e sta pure sul dizionario. Per esempio, se cerco evidenziare sul vocabolario Treccani online, trovo "v. tr. [der. di evidenza] (io evidènzio, ecc.). – Mettere in evidenza, rilevare". Niente, ormai sono un Miarperiano :P
Hai mai assaggiato la riCCotta? Farà schifo, credo :)  ma c'è :(
Il Sommo Misantropo

Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Mia Harper ha scritto: A voi capita?
E se sì, come combattete la solitudine e la malinconia che ne deriva?
:(
Risposta facile: assolutamente no  :lol: Anzi, sono contenta di non avere nessuno a disturbarmi. Poi se su alcune cose ho dubbi o non sono sicura vengo qui. Non sempre gli altri mi possono fornire una soluzione (ogni romanzo o racconto è a sé, ed è difficile giudicare senza leggerlo), ma mi trasmette sicurezza anche solo lo spirito di squadra e collaborazione che percepisco. Anche per quanto riguarda i problemi con gli editori ho sempre trovato colleghi con cui condividere le criticità o con cui discutere cosa si potesse fare. In conclusione: no, non mi sono mai sentita sola nella scrittura, è anzi uno degli ambiti in cui ho ricevuto più sostegno.
Cheguevara ha scritto: Per quanto mi riguarda, mentre scrivo e/o rileggo quello che ho scritto sono in compagnia dei personaggi che ho creato, che assumono consistenza nella mia mente fino a diventare persone vive, quindi non mi sento, e non sono, solo.
Bellissima risposta. Potrei (e vorrei  :P ) averla scritta io. Anch'io in compagnia dei miei personaggi sto benissimo. Il brutto semmai è doverli per forza lasciar andare, quando un romanzo è finito.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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dyskolos ha scritto: Se non ho capito male, dovrebbe essere il lutto di cui parlava Emmettì sopra :) Non avevo mai riflettuto sul lutto di fine-romanzo. Interessante!
Per me, più che di lutto, si tratta di vuoto da riempire, non con l'immediata stesura di un nuovo romanzo (per me non sarebbe possibile: ho bisogno del tempo necessario perché l'opera decanti e le sinapsi abbiano voglia di dedicarsi a costruire nuovi scenari), ma con azioni quotidiane finalizzate a riempire il tempo in precedenza, per mesi, destinato a scrivere, rileggere, limare qua e là.
Siamo tutti gemelli diversi.
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Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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dyskolos ha scritto: Se non ho capito male, dovrebbe essere il lutto di cui parlava Emmettì sopra :) Non avevo mai riflettuto sul lutto di fine-romanzo. Interessante!
Io non lo chiamerei lutto, ma credo sia normale che finire un romanzo lasci un momentaneo senso di vuoto. Dopo aver speso mesi dietro a una storia e a dei personaggi, che si è provato a rendere quanto più reali possibile, d'improvviso finisce e bisogna farsi coinvolgere da un'altra storia.
Per me assomiglia di più a un divorzio: il romanzo andrà per la sua strada e l'autore dovrà ricominciare da capo, appassionarsi ad altre idee e personaggi. Può essere stimolante o deprimente, a seconda della situazione e dei punti di vista.
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Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Silverwillow ha scritto: Io non lo chiamerei lutto, ma credo sia normale che finire un romanzo lasci un momentaneo senso di vuoto.
Per voi che riuscite a portarlo a termine! :D Per me forse sarà una liberazione invece, visto che non riesco mai a portarlo a termine :( (anche se non è un romanzo e sarà proprio per quello che non riesco a terminarlo :hm: ).

"Una liberazione"... ma rileggendolo, mi fa un po' rivivere quei brutti momenti che ho vissuto nel momento in cui lo iniziai... e perciò metterli nero su bianco è come se li imprimessi ancora di più nella mia memoria, diciamo; ma in quei momenti io sentivo il bisogno di scrivere, e quindi... tant'è.
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Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Cheguevara ha scritto: @Daniel P. Cioè: senti il bisogno di scrivere, ma quelli in cui scrivi sono brutti momenti? Sei sicuro che ti convenga farlo?
Beh, "convenienza" credo sia un termine inappropriato per chi fa questo "mestiere" :lol: :) scrivo perché sento il bisogno... ma anche perché mi viene il momento d'ispirazione come quando creo un disegno o un dipinto, una tela.
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Daniel P. ha scritto: Beh, "convenienza" credo sia un termine inappropriato per chi fa questo "mestiere" :lol: :) scrivo perché sento il bisogno... ma anche perché mi viene il momento d'ispirazione come quando creo un disegno o un dipinto, una tela.
OK, ma non capisco perché tu li ritenga brutti momenti.
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Silverwillow ha scritto: Per me assomiglia di più a un divorzio: il romanzo andrà per la sua strada e l'autore dovrà ricominciare da capo, appassionarsi ad altre idee e personaggi
Non saprei perché, a livello figurato, anche alcuni divorzi mi sembrano lutti. Il lutto dovrebbe essere un sentimento complesso, o almeno così mi insegnavano all'uni nella facoltà di psicologia. Boh, comunque, sarà per questo che molti scrittori ricorrono sempre agli stessi personaggi seppure calandoli in situazioni diverse: forse non vorrebbero provare quel sentimento, in ogni caso sgradevole, di divorzio-lutto nello staccarsi da certi personaggi. Indagherò :)
Cheguevara ha scritto: non capisco perché tu li ritenga brutti momenti
Nemmeno io, ma a volte la mente umana è del tutto imperscrutabile.
Il Sommo Misantropo

Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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dyskolos ha scritto: Nemmeno io, ma a volte la mente umana è del tutto imperscrutabile.
E boh, che vi devo dire allora; leggete il mio libro e capirete :lol: :P       
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