Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Silverwillow ha scritto: Io non lo chiamerei lutto, ma credo sia normale che finire un romanzo lasci un momentaneo senso di vuoto. Dopo aver speso mesi dietro a una storia e a dei personaggi, che si è provato a rendere quanto più reali possibile, d'improvviso finisce e bisogna farsi coinvolgere da un'altra storia.
Per me assomiglia di più a un divorzio: il romanzo andrà per la sua strada e l'autore dovrà ricominciare da capo, appassionarsi ad altre idee e personaggi. Può essere stimolante o deprimente, a seconda della situazione e dei punti di vista.
A me succede una cosa simile quando vendo una mia opera d'arte invece (e anche perché per quanto riguarda i libri devo ancora pubblicare il mio primo :D :lol: :D ). Quando ho venduto una mia opera d'arte è come se ne andasse parte di me, "del mio corpo", "della mia anima" direi persino, ma non vorrei esagerare :D ma allo stesso tempo mi piace buttarmi in nuove idee, nuove tele, nuove opere d'arte.
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"Quando sogno io non ho più corpo, volto né pensiero; quando sogno volo via leggero sopra a tutti voi e torno uomo."
Enrico Ruggeri, Diverso dagli altri

Re: Vi sentite mai soli nella scrittura?

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Io per scrivere cerco la solitudine, e la malinconia è il carburante di tutte le ore che passo a scrivere.

Sarà che raramente scrivo cose che fanno ridere, ma se non mi sento malinconico non riesco nemmeno a mettermi davanti al PC per lavorare. Quindi per me non è che "la scrittura causa solitudine e quindi malinconia", bensì "la malinconia della solitudine mi permette di scrivere".

Dal momento che fortunatamente non sono sempre malinconico, se avessi voglia di scrivere senza essere nel "mood", mi "immalinconisco" con alcuni trucchi: ho una playlist di colonne sonore di cose che (garantito) mi fanno venire il magone, per esempio. Oppure mi faccio una scorpacciata di serie TV, spesso anime romantici o comunque con sottotrame romantiche. Al termine della serie è sicuro che sono malinconico abbastanza per scrivere per alcuni giorni di fila, talvolta settimane (ho scoperto di recente che questa cosa è un fenomeno conosciuto, chiamato appunto "binge-⁰watching blues").
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