Albascura ha scritto: La storia trabocca di grandi cospirazioni ordite da governi, agenzie di spionaggio, multinazionali...Io mi spingerei ancora oltre, fino ad affermare che la Storia in realtà non esiste. Ciò che viene tramandato (e che i pochi studenti volenterosi imparano) è solo una sua versione. Nessuno garantisce che sia esatta, completa e imparziale. Quello che abbiamo sono ricordi e testimonianze parziali, o ricerche in archivi (spesso caotici o inaccessibili).
Come si può vedere facilmente negli ultimi mesi, i fatti importanti sono molto spesso dubbi, perché ognuno ha interesse a darne una versione diversa. Quella che prevarrà non è per forza la Verità assoluta.
Nerone era forse un ragazzo egocentrico e con troppo potere, che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Non credo che abbia fatto bruciare Roma, quanto che non sia riuscito a gestire le voci contrarie, né a cogliere i segnali di imminenti attacchi. Il suo è solo un esempio fra i tanti (e sarebbe utile che gli insegnanti sottolineassero questi dubbi e discrepanze storiche, anziché voler appiattire tutto in una visione monolitica, come facevano quelli miei). La realtà, in genere, non è mai lineare né coerente. Quando lo è troppo, è perché dietro c'è una narrazione già decisa e voluta. I complotti sono una parte naturale della Storia, perché qualcuno, da qualche parte, ha sempre deciso cosa doveva essere tramandato.
Il complottismo è una cosa diversa, perché presuppone che la gente (in genere definita "i poteri forti") faccia cose complicate e dispendiose per scopi molto nebulosi (il 5G, le scie chimiche, ecc.)