Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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M.T. ha scritto: @Mid critica l'avere un pensiero unico.
Ma "woke", inteso in senso censorio, non è il solo esempio di "pensiero unico". Tutte le correnti di pensiero lo possono essere, se politicamente supportate a sufficienza.
In Russia, in questo momento, il pensiero unico è che è stato l'Occidente a causare la guerra (pardon, "operazione militare speciale"). Se dici altrimenti ti arrestano.

Ultimamente noto che il termine "woke", quando usato in senso spregiativo, tende a voler includere anche elementi che con l'essere "woke" non hanno niente a che fare.

"Woke" si riferisce soltanto all'attenzione su sensibilità delle minoranze e diritti civili. Nient'altro. Momo può essere visto come una critica all'omologazione. Con un po' di immaginazione si può fare un collegamento e vederlo come una critica a un "pensiero unico". Di certo NON è una critica al pensiero "woke": come detto, il romanzo non parla né di minoranze, né di diritti civili.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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Ma perché il "pensiero unico" di chi si oppone alla festa del papà a scuola sarebbe più "pensiero unico" di chi la vorrebbe mantenere?

Non si possono affrontare le questioni nel merito discutendone, senza etichetatture (politicamente corretto, woke, eccetera)? 

Noto che la dizione "politicamente corretto" viene di fatto invocata in termini spregiativi, solo per togliere dignità a un'idea o proposta. 

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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Mid ha scritto: Di certo NON è una critica al pensiero "woke": come detto, il romanzo non parla né di minoranze, né di diritti civili.
non è raro vedere associati woke e cancel culture. Qualcuno obietterà che sono cose differenti, qualcuno le mette sullo stesso piano; se si prende per buona la seconda, Momo può rientrare allora come critica a queste mentalità, visto che nel romanzo viene appiattito tutto. Certo, la cosa che salta all'occhio subito è la critica all'asservirsi al guadagno, ma il libro mette anche in guardia su quelle mentalità distorte che la società moderna crea. E il pensiero woke lo è.

Ende, come altri autori (Orwell con 1984, Verne con vari suoi libri) ha precorso i tempi, dando un monito su cose sbagliate con cui avere a che fare.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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Ciao @M.T.
Hai ragione su quelle che sono le storture, le esagerazioni (di matrice statunitense per lo più) di questo pensiero. Non dimentichiamo però le istanze delle comunità "minori" che sono invece fondamentali. Che la comunità americana afrodiscendente rivendichi i suoi diritti e ricordi la triste storia che è all'origine delle differenze sociali ancora esistenti non deve passare in secondo piano. Altrimenti le istanze rimangono una sorta di "chiacchericcio" superficiale che non cambierà mai lo stato delle cose. Il fatto che la classe alta sia composta soprattutto da persone wasp è un dato di fatto e si basa su un'ingiustizia storica. Purtroppo non basta dirlo o leggerlo sui libri di scuola, bisogna anche cercare di cambiare le cose. Lo stesso vale per le istanze delle altre "minoranze" (che poi proprio minoranze non sono, per lo meno dal punto di vista numerico).

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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M.T. ha scritto: Ende, come altri autori (Orwell con 1984, Verne con vari suoi libri) ha precorso i tempi, dando un monito su cose sbagliate con cui avere a che fare. 
Ho letto e amato tutti e tre. 

Non è che hanno precorso i NOSTRI tempi,hanno saputo leggere i LORO tempi e narrarli splendidamente, nel bene e nel male. 
Il punto è che hanno saputo cogliere aspetti universali dell'umanità, aspetti che riguardano ANCHE noi: per questo sono dei classici. 

È la riprova che problemi che alcuni credono solo del proprio tempo in realtà ci sono sempre stati, e sempre ci interrogheranno. 

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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Il mio problema in questo tipo di discussioni è che si sta qui a criticare il "pensiero unico" come se fossimo in una distopia orwelliana... ma intanto ne parliamo e nessuno viene arrestato o "rieducato" a causa del suo pensiero.

A dimostrazione che il pensiero unico poi tanto "unico" non è: ognuno ha le sue idee, e le può esprimere liberamente. Non lo stiamo facendo qui?

Quello che vedo in realtà sono altre 2 questioni che vengono mescolate insieme nel calderone del "pensiero unico" come se fossero parte del problema quando in realtà si tratta di altro.
  1. quando la società adotta provvedimenti che vanno contro il proprio pensiero, si agita lo spettro del "pensiero unico" (es. vedi l'esempio precedente sulla scuola e la festa del papà), quando in realtà si tratta di cambiamenti sociali che esistono da che esiste lo stato civile... altrimenti negli USA si avrebbe ancora la segregazione razziale e da noi si potrebbe evitare la galera dopo uno stupro grazie al "matrimonio riparatore". Qualcuno ricorda quanti si opposero alla legge sul divorzio, in Italia?
  2. se una persona comunica il proprio disappunto per questi cambiamenti in pubblico (es. sui social) e si attiva un'ondata di repliche selvagge, si grida ancora alla "dittatura del pensiero unico", quando in realtà il problema è della comunicazione moderna, specie sui social. Che provi un progressista a postare le sue idee in un gruppo Reddit di alt-right: come credete che saranno le risposte? Educate, comprensive e cristiane?

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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ivalibri ha scritto: Non dimentichiamo però le istanze delle comunità "minori" che sono invece fondamentali. Che la comunità americana afrodiscendente rivendichi i suoi diritti e ricordi la triste storia che è all'origine delle differenze sociali ancora esistenti non deve passare in secondo piano.
Questo è giusto. Non è giusto che uno perché è bianco, anche se non ha fatto nulla, debba chiedere scusa.

@Mid è stato menzionato Orwell perché aveva "visto" prima cose che sarebbe successe poi, a dimostrazione che non conta che fosse stato scritto più di settant'anni fa. I tentativi però di fare limitazioni ci sono, il tutto in nome dell'inclusività. Non si dimentica il tentativo di far passare il sostituire "buon Natale" con "buone feste". L'inclusività non si fa così. Uno, perché non si può accontentare tutti. Due, perché è stupido pensare che questo conti se non cambia la mentalità della gente e ci si basa sul rispetto dell'altro in quanto diverso. Perché la verità è che siamo tutti diversi, non ce n'è uno uguale all'altro, e non ci si può omologare.
Inoltre, è sbagliato cercare di cambiare il passato, farlo tacere o nasconderlo. Ci sono tradizioni che fanno parte di una cultura di un popolo, che vanno accettate e comprese, se non fanno danno (per esempio, il cannibalismo non è tradizione buona, e neppure quello che fanno in Iran alle donne in nome di tradizioni religiose estremiste). Ci sono eventi del passato che se non sono compresi portano strascichi pesanti: per esempio, volente o nolente, la Germania ha fatto i conti col nazismo, l'Italia col fascismo no. La stessa cosa sta accadendo con gli USA col razzismo: da una parte Trump che non fa che sparare sulle minoranze e dall'altra il woke, che estremizza andando nel senso opposto e sbagliando a sua volta.
Tutto questo dimostra una cosa in comune: mancanza di buon senso, comprensione e consapevolezza. E così, le cose non si risolvono.
Mid ha scritto: intanto ne parliamo e nessuno viene arrestato o "rieducato" a causa del suo pensiero.
in Italia. In Russia e in Cina succede proprio questo. Anzi, in Russia arrivano ad ammazzare.
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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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M.T. ha scritto: Ci sono tradizioni che fanno parte di una cultura di un popolo, che vanno accettate e comprese, se non fanno danno
E chi decide se sono buone e non fanno danno? Sulla base di cosa si decide?

Circa 250 anni fa dei filosofi francesi scrissero la "dichiarazione universale dei diritti dell'uomo"... peccato che di universale non abbia niente: era figlia della cultura dell'epoca. Tant'è vero che ci furono dibattiti feroci sul concedere il diritto di voto anche alle donne o meno. Ci volle oltre un secolo per arrivare a quello. Meno male che i diritti dovevano essere universali.

Chi decide se una tradizione è buona e va mantenuta?
Non è forse la solita solfa eurocentrica di auto-attribuirsi una superiorità morale su culture diverse e ritenute inferiori?

Il matrimonio fa parte della tradizione cristiana dai primi secoli, e "non fa male a nessuno". Quindi vietiamo il divorzio perché va contro questa tradizione?

Chissà perché solitamente a dire che una tradizione "non fa male a nessuno" sono per la maggior parte coloro che a causa di certe tradizioni non hanno mai avuto sofferenze o disagi.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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Mid ha scritto: A dimostrazione che il pensiero unico poi tanto "unico" non è: ognuno ha le sue idee, e le può esprimere liberamente. Non lo stiamo facendo qui?
Infatti, non s'è mai visto un pensiero unico così variegato, e lo stesso vale per la presunta dittatura del politicamente corretto: il 90% delle persone (anche in questo forum) ne parla in termini spregiativi, mettendo nello stesso mazzo cose sacrosante con esagerazioni ridicole.

In realtà siamo probabilmente nell'epoca del pensiero frammentato, quasi sminuzzato: cadute le ideologie politiche del '900, in grave crisi le religioni tradizionali (mi sbaglierò, ma la maggior parte della gente è tendenzialmente agnostica), vita associativa molto ridotta, se non di seconda mano (web, social, etc.), individualismo o al più familismo generalizzato (chi sente ancora una forte appartenenza a una determinata classe sociale?), sono tutte condizioni che predispongono più a una sorta di anarchia del pensiero, di cui il complottismo paranoico è un sintomo patologico, che non a una dittatura sovranazionale che avrebbe come obiettivo nientemeno che l'imposizione su scala globale di un nuovo sistema di valori imposto dall'alto, cioè appunto il famigerato pensiero unico. 
Quale sarebbe poi in concreto questo nuovo sistema di valori?  Chi sarebbero gli onnipotenti ideologi mondiali del p.u.? Quali i loro scopi? Quali i loro mezzi? Avete mai cambiato idea anche soltanto su una cosa a causa di questi diabolici persuasori più o meno occulti? Se sì, su che cosa? 
Ah, che nostalgia dei cari vecchi tempi, con i loro pensieri multipli che tanto bene hanno fatto al mondo: fascismo, nazismo, stalinismo.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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@Mid fare tutto ciò che si vuole è un bene? Ognuno è libero di dire e fare tutto ciò che gli passa per la testa. Questo è bene?
No, questo è caos.
Se una cosa non è stata buona per qualcuno, la aboliamo. O la eliminiamo.
Un cane morde qualcuno? Va eliminato, perché ha fatto male a una persona. Ma poi bisogna eliminare tutti i cani per questo fatto.
Questo è il ragionamento che si anche applica se uno non è stato felice per le feste: eliminiamole tutte.
Uno è stato orfano? Ingiustizia: togliere i genitori a tutti.
Ci sono stati dei razzisti? Tutti i bianchi colpevoli. Quindi tutti devono chiedere scusa.
Donne violentate e picchiate? Tutti gli uomini sono colpevoli e devono chiedere scusa.
Mentalità distorte e basta, che portano lontano dalla consapevolezza.
massimopud ha scritto: in grave crisi le religioni tradizionali (mi sbaglierò, ma la maggior parte della gente è tendenzialmente agnostica),
perché hanno deluso, spesso causa ipocrisia. Riguardo quella cattolica, per fare un esempio: l'essersi sempre inchinata a denaro e potenti, ben lontana dal messaggio originale, ha tradito fin da subito. Pietro capì lo sbaglio, ma il suo monito (farsi crocifiggere a testa in giù indicava che la strada che si stava seguendo era l'opposta di quella indicata da Gesù) non è stato ascoltato.
massimopud ha scritto: vita associativa molto ridotta, se non di seconda mano (web, social, etc.), individualismo generalizzato (chi sente ancora una forte appartenenza a una determinata classe sociale?),
come sopra: fiudcia delusa. Dovuto a ipocrisia e rinnegamento di valori.
massimopud ha scritto: Quale sarebbe poi in concreto questo nuovo sistema di valori?  Chi sarebbero gli onnipotenti ideologi mondiali del p.u.? Quali i loro scopi? Quali i loro mezzi?
 No al complotto globale. Ma popolazioni divise, dove ognuno pensa solo a sè, sono più governabili da chi sale al potere, ottenendo così ciò che vuole. Esempio? Putin. Se i russi fossero uniti, e non condizionati da anni da propaganda, il suo governo non durebbe ancora a lungo.
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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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M.T. ha scritto: Se una cosa non è stata buona per qualcuno, la aboliamo. O la eliminiamo.
Un cane morde qualcuno? Va eliminato, perché ha fatto male a una persona. Ma poi bisogna eliminare tutti i cani per questo fatto.
Questo è il ragionamento che si anche applica se uno non è stato felice per le feste: eliminiamole tutte.
Uno è stato orfano? Ingiustizia: togliere i genitori a tutti.
Ci sono stati dei razzisti? Tutti i bianchi colpevoli. Quindi tutti devono chiedere scusa.
Donne violentate e picchiate? Tutti gli uomini sono colpevoli e devono chiedere scusa.
Ma wow, che discorso infiammato! Stavo per prendere le noccioline :pop: Mai pensato di fare politica? :lol:
massimopud ha scritto: Quale sarebbe poi in concreto questo nuovo sistema di valori?  Chi sarebbero gli onnipotenti ideologi mondiali del p.u.? Quali i loro scopi? Quali i loro mezzi?
Non mi pare che qualcuno qui abbia tirato fuori teorie complottiste. Io di sicuro non credo a niente del genere, perché (come giustamente dici) non avrebbe senso. Il problema, per come la vedo io, è che si sta tentando di progredire anche nei diritti (una buona cosa) ma spesso con troppo entusiasmo e rischiando di strafare.
Quella definizione postata da M.T. che citavo "deserto di ordine" per me è perfetta, perché a forza di voler sistemare tutto (anche ciò che non ne aveva bisogno) si crea un ambiente arido e inospitale alla vita vera, dove niente va storto ma solo perché niente di imprevisto vi può succedere. È diverso dal pensiero unico (che francamente fatico a capire, ma mi pare abbia più a che fare con la politica).
Togliere la festa del papà a scuola non lo vedo come un complotto, ma come qualcosa che non si è capaci di attualizzare, quindi si toglie e basta, più facile. Non mi piace questo modo di ragionare, e non perché sono contro un supposto "pensiero unico" ma per l'incapacità evidente di alcuni nel trovare alternative che a me sembrano ovvie. I bambini devono crescere in un mondo quanto più colorato e variegato possibile, non in un deserto dove tutto viene appiattito e sterilizzato per accontentare non si sa bene chi..
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

137
Silverwillow ha scritto: Mai pensato di fare politica?
la politica è compromessi: non sono adatto per questo. E soprattutto, non sono abbastanza diplomatico. Nè paziente. Soprattutto, non sono disposto a lasciar passare certe cose. O a sacrificare parti di me: se si perde il rispetto per se stessi, come si può poi pensare che altri lo abbiano per noi? 
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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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Mi pare che la discussione abbia preso la piega giusta: infatti, non faccio che distribuire thanks. E' legittimo dibattere, non altrettanto lo è pensare di imporre un pensiero unico, che di fatto non esiste, o lamentarsene, proprio e sempre perché non esiste. Passato e presente hanno aspetti positivi e negativi, equamente distribuiti: evidenziare gli uni e gli altri significa dimostrare di essere esseri pensanti. La cosa più importante è non farsi fagocitare dai vari fanatismi, a qualsiasi ideologia appartengano. Cheguevara dixit.  :P  
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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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M.T. ha scritto: Se una cosa non è stata buona per qualcuno, la aboliamo. O la eliminiamo.
Le tradizioni e le culture cambiano nel tempo e nello spazio. Ciò che è buono qui e ora, può non esserlo tra 20 anni o dall'altra parte del mondo.

Cinquant'anni fa il divorzio non era buono, i catatrofisti gridavano alla "fine della famiglia".

Se tra vent'anni si aboliranno le feste "tradizionali" per non offendere nessuno, non vedo dove sia la tragedia.

Se tra cent'anni si cambierà il matrimonio per farlo diventare un contratto libero contraibile da chiunque, inclusi gruppi di più persone che vogliono vivere insieme come una famiglia, non vedo dove sia la tragedia.

Con la logica di "mantenere la tradizione" a tutti i costi comunicaheremmo ancora a grugniti e vivremmo coperti di pelli nelle caverne.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

141
Mid ha scritto: Cinquant'anni fa il divorzio non era buono, i catatrofisti gridavano alla "fine della famiglia".
Vero. Poi la famiglia è finita, ma per altri motivi.
Mid ha scritto: Con la logica di "mantenere la tradizione" a tutti i costi
Non si tratta di mantenere la tradizione a tutti i costi. Ma non è neppure il cambiamento a tutti i costi, perché non sempre il cambiamento è sinonimo di positività.
Ci vuole una buona ragione, altrimenti si fa come la Cina, che per un'ideologia politica ha cercato di eliminare la religione e per questo ha distrutto i tanti templi che aveva. Una grave colpa. E non per via del credo soppresso visto come pericolo, ma perché hanno buttato via un patrimonio culturale enorme, rinnegando la loro storia.
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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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M.T. ha scritto: Una grave colpa. E non per via del credo soppresso visto come pericolo, ma perché hanno buttato via un patrimonio culturale enorme, rinnegando la loro storia.
La cultura cambia. Quanti templi pagani ha distrutto la "nostra tradizione cristiana"?

Peraltro, vedo che continui a osservare la questione solo attraverso la lente della cultura occidentale attuale, come se fosse l'unica accettabile. Quanti progressi sono stati fatti, in passato, rinnegando la propria storia?

Guardiamo anche solo un evento chiave della nostra civiltà: la Rivoluzione Francese. Feudalesimo? Rinnegato. Cristianesimo? Rinnegato. Avevano perfino rinnegato i vecchi calendari.
Quanta parte della nostra moderna cultura è figlia di quegli individui che avevano rinnegato tutto questo? Come puoi dire che "rinnegare il proprio passato" è sicuramente una colpa quando perfino nella nostra stessa cultura ci sono esempi di enormi progressi nati sulla base di simili atti?

Chi sei tu (chi siamo noi) per decidere cosa è una colpa e cosa non lo è, dal punto di vista del progresso culturale?

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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Mid ha scritto: La cultura cambia. Quanti templi pagani ha distrutto la "nostra tradizione cristiana"?
Ed è stato perso un gran patrimonio culturale.
Mid ha scritto: Peraltro, vedo che continui a osservare la questione solo attraverso la lente della cultura occidentale attuale, come se fosse l'unica accettabile.
Sbagliato: la critico quando necessario. La cultura occidentale ha fatto danni, per esempio, sia con in nativi del Nord America che con quelli del Sud America. Tuttavia, non sarò mai per i regimi, come lo sono quello russo e cinese.
Mid ha scritto: Guardiamo anche solo un evento chiave della nostra civiltà: la Rivoluzione Francese. Feudalesimo? Rinnegato. Cristianesimo? Rinnegato. Avevano perfino rinnegato i vecchi calendari.
Non si è trattato di voler cambiare perché si seguiva una qualche ideologia, ma ci si è rivoltati per fame e per vendetta verso governanti e ceti incapaci e capricciosi. Fame, odio e rabbia: questo è stato il cuore della Rivoluzione Francese. Non è stato rinnegare il passato: è stata sopravvivenza.
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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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M.T. ha scritto: Non si è trattato di voler cambiare perché si seguiva una qualche ideologia, ma ci si è rivoltati per fame e per vendetta verso governanti e ceti incapaci e capricciosi. Fame, odio e rabbia: questo è stato il cuore della Rivoluzione Francese. Non è stato rinnegare il passato: è stata sopravvivenza.
Potevano buttare giù il governo senza ripudiare tutte le tradizioni, e invece non si fermarono.
Fame, odio e rabbia hanno fatto cadere innumerevoli re e regimi, da che mondo è mondo, ma nessuna di quelle insurrezioni ha rinnegato il passato in maniera così radicale.

Di rivolte guidate da fame, odio e rabbia ce ne sono state tante. Di Rivoluzione Francese ce n'è stata una sola.

È nata sulla scia dell'Illuminismo, guidata dai philosophes. Non fu certo la fame a scrivere la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. I philosophes di fame non ne avevano. Ma un'ideologia ce l'avevano, eccome.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

145
@MidNella Rivoluzione Francese, come in tanti altri eventi importanti nella storia dell'umanità, non mancano le ombre: il bestiale Terrore, con le vecchiette che sferruzzavano sotto il patibolo, cui erano avviati anche soggetti che avevano l'unica colpa di contraddire il potere. L'apertura, in nome di egalité, liberté, fraternité, all'epopea di un giovane generale Corso che, spinto non da ideali, ma da ambizione personale, si elevò al ruolo di Imperatore, precipitando l'Europa in una serie di guerre, che causarono altri milioni di morti, fino all'inevitabile sua caduta e alla conseguente restaurazione. E' vero che, dopo, il mondo non fu più lo stesso, ma siamo sicuri che ne valesse la pena? E quale lezione si è imparata, visto che i popoli, compreso il nostro, hanno continuato ad affidarsi all'uomo della provvidenza del momento, che non ha fatto altro che promuovere altri osceni bagni di sangue, in nome di non si sa quali ideali? Ce n'è uno che proprio ora sta mettendo a rischio l'esistenza stessa della razza umana e, come al solito, l'unica cosa che gli interessi è mantenere il potere assoluto, passando sui cadaveri. Che fine hanno fatto le ideologie della Rivoluzione Francese e i Diritti dell'Uomo e del  Cittadino, nei tanti (troppi) Paesi retti da dittature, autocrazie e teocrazie? Passano i secoli e i millenni, ma a farla da padrone nella storia sono sempre l'avidità e la sete di potere, e il benessere dei popoli continua a contare meno delle ambizioni di chi li governa. 
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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

146
@Cheguevara tutto vero.

Ne è valsa la pena? Non giudico certo io, anche se di certo preferisco vivere in un paese dove la servitù della gleba non esiste.

Il mio punto è che persone nella nostra cultura hanno ripudiato il passato e hanno portato progresso, cambiamento, evoluzione, in forme che esistono ancora oggi dopo 250 anni.

Come possiamo noi attribuire colpe a persone che ripudiano o hanno ripudiato il passato, quando il prodotto stesso della nostra cultura è figlio di atti simili?

La società cambia, è nella natura dell'uomo. Se non lo fosse avremmo in tutte le parti del mondo la stessa cultura: quella dei nostri antenati ominidi. Giudicare come cambiano la cultura e la società lo trovo un esercizio sterile, oltre che senza fondamento morale (perché, come detto, nessuno può ergersi a unico depositario di ciò che è "buono").

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

147
Mid ha scritto: La società cambia
ma come? Non sempre in bene.
Un conto è l'evoluzione, un conto è volere cambiare delle cose perché personalmente hanno fatto male.
Non ci si è trovati bene durante il Natale? La colpa non è della festività in sè, ma delle persone che l'hanno fatta vivere così. Allora bisogna avere il coraggio di farsela con chi ha causato tutto ciò, affrontarlo, non pensare di risolvere il problema eliminando una festa che ad altri invece ha dato bei momenti.
Eliminare le cose non è un risolvere i problemi, ma è solo una scappatoia. Anzi, è solo uno scappare.

Ha ragione @Cheguevara . Illuminismo? Se fossero stati davvero illuminati, non si sarebbe avuto uno spargimento di sangue simile, e neppure un periodo di terrore che ha portato altro sangue.
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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

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Vero che i concetti espressi dalle parole bene e male sono flessibili, a seconda delle epoche e dei costumi. In parte: non c'è costume che tenga se si tratta di classificare come male, ad esempio, la persecuzione dei deboli e l'imposizione del potere con la forza delle armi, e come bene l'aiutare il prossimo e difenderlo dall'oppressione dei potenti. Esiste, per fortuna, un tipo di morale non assoggettabile alle variazioni ispirate nel tempo dai cosiddetti benpensanti.
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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

149
M.T. ha scritto: ma come? Non sempre in bene.
Il "bene", di nuovo, chi lo decide?

Tu trovi che abolire il Natale sia un male, io trovo che sia un bene. Chi ha ragione?
M.T. ha scritto: Eliminare le cose non è un risolvere i problemi, ma è solo una scappatoia. Anzi, è solo uno scappare.
Eliminare la segregazione razziale è stato un bene? O uno "scappare"?
Sono convinto che certe cose vadano eliminate, e sono convinto che sarai d'accordo anche tu. È uno "scappare", questo?

Infine una nota per amore di precisione. Il Terrore e gli spargimenti di sangue avvenuti nella Rivoluzione Francese non furono opera dei philosophes che proposero le idee di base e contribuirono a stilare la Dichiarazione.
Molto del sangue della Rivoluzione imbrattò le mani dei populisti che approfittando della neonata libertà di stampa sobillarono il popolino con calunnie, contro i moderati, i realisti e anche contro i philosophes stessi, giudicati elitari. Marat e Danton su tutti, appoggiati da opportunisti con sete di potere, come Robespierre e Saint-Just tra gli altri. È vero che anche alcuni filosofi appoggiarono le prime violenze, ma furono una sparuta minoranza, e furono comunque eradicati una volta che Robespierre divenne dittatore de-facto.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

150
@Mid La discussione, più che sugli ideali, che per un certo verso potrebbero essere tutti condivisibili, verte sulla loro applicazione pratica. Gli ideali che ispirarono la rivoluzione russa erano nobili, ma la loro applicazione pratica, degenerata nello stalinismo, fu in funzione della sete di potere di uno spietato dittatore, non tanto diverso da quello attuale. Sono i fatti, non i motivi che li hanno ispirati, che vanno giudicati.
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