Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Silverwillow ha scritto: neanche fossero badanti dietro a un anziano affetto da demenza senile
il fatto è che è proprio scappato alle sue badanti: una svista e boom! La boiata è sparata. Ormai cercano di non farlo parlare, perché quando apre bocca fa danno (pure i suoi figli vogliono che stia zitto perché altrimenti danneggia le aziende di famiglia).
Silverwillow ha scritto: Ma che immagine diamo?
Quella ormai l'hanno già data, ormai si sono abituati al fatto che il nostro paese è pieno di persone del genere.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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La destra, come previsto, ha vinto sia in Lombardia, che nel Lazio. Anzi, ha stravinto, perché anche se la sinistra si fosse presentata unita, incluso M5S e IV, non ce l'avrebbe fatta. Significa che questo è un Paese che va a destra? No, questo è un Paese in cui chi pensa a sinistra  non va più a votare, deluso da politici da operetta da cui non si sente rappresentato. Un Paese in cui il 60% degli aventi diritto non vota è un Paese in cui la democrazia è a rischio. Tanto più se a governarlo c'è un'accozzaglia di gente che, salvo poche eccezioni, non sa misurarsi con i problemi reali e urgenti da risolvere, essendo abituata a fare soltanto opposizione a prescindere. Il rischio maggiore è che si cominci (continui) a legiferare abolendo per editto tutto ciò che possa andare contro l'azione di governo, dalla satira alle adunanze e dimostrazioni di piazza ritenute sediziose. Ci siamo già passati, ma in quanti se ne ricordano?
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

653
Silverwillow ha scritto: di solito guardo l'Eurovision (per me molto più serio e più interessante, anche per la grande diversità di stili musicali )

Anch'io seguo l'ESC, però purtroppo non riesco a parlare di grande diversità pensandoci, anzi mi sembra vittima di un processo di omologazione, con conseguente appiattimento delle differenze (un po' come Sanremo). A parte Italia e Francia (unica eccezione per l'Italia, Nina Zilli nel 2012), e più raramente Spagna, Grecia e Cipro, cantano tutti in inglese. Per renderlo più interessante e prevenirne la fine de facto, io farei cantare ciascuno con la propria lingua nazionale, cioè i Polacchi in polacco, gli Ungheresi in ungherese, i Finlandesi in finlandese e così via. Così sì che si potrebbe parlare di diversità. Tra l'altro il regolamento dell'ESC permette l'uso persino di lingue inventate, ma nessuno l'ha mai fatto. Peccato! :P
Ciò mi porta a una riflessione: esiste una cultura europea? Credo di no, malgrado che all'ESC si canti quasi tutti nella stessa lingua.
Per esempio la canzone dell'Armenia del 2016 a me sarebbe piaciuta in lingua armena… e invece no: in inglese (o dialetto anglo-americano, come mi piace a volte dire :P ).
Ti metto il video: esibizione (e anche cantante :rolleyes: ) a dir poco astrale…





Cheguevara ha scritto: Un Paese in cui il 60% degli aventi diritto non vota è un Paese in cui la democrazia è a rischio

Hai ragione, amico!
Una volta si votava per censo, anche nel Regno d'Italia, ti ricordi? Io, data la mia età, c'ero e posso testimoniare :P
Votavano solo i più ricchi.
Forse dovremmo tornare a una logica del genere, in cui i cittadini sono divisi un due gruppi (flessibili, nel 2000): gli elettori (in minoranza) e i non-elettori (in maggioranza). I primi decidono per tutti. Così i TG non dovrebbero cominciare con "Calo netto degli elettori alle ultime elezioni, o mammamia mammaliturchi!, e mo come faremo?!", ma con un semplice "Gli elettori hanno votato e deciso che…" accompagnato da una giornalista sorridente.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. ha scritto: il fatto è che è proprio scappato alle sue badanti: una svista e boom! La boiata è sparata. Ormai cercano di non farlo parlare, perché quando apre bocca fa danno (pure i suoi figli vogliono che stia zitto perché altrimenti danneggia le aziende di famiglia).
Ho letto da poco, sulla sua pagina FB, l'analisi di Andrea Scansi, secondo cui a motivare le esternazioni del cavaliere disarcionato sono:
- un principio di demenza senile;
- la storica amicizia col dittatore (ha avuto sempre simpatia per i dittatori, oltre che per i mafiosi: ricordo il baciamano a Gheddafi);
- il bisogno narcisistico di tornare in qualche modo al centro dell'attenzione, ora che non se lo inc fila più nessuno.
Concordo pienamente.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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dyskolos ha scritto: Hai ragione, amico!
Una volta si votava per censo, anche nel Regno d'Italia, ti ricordi? Io, data la mia età, c'ero e posso testimoniare :P
Votavano solo i più ricchi.
Forse dovremmo tornare a una logica del genere, in cui i cittadini sono divisi un due gruppi (flessibili, nel 2000): gli elettori (in minoranza) e i non-elettori (in maggioranza). I primi decidono per tutti. Così i TG non dovrebbero cominciare con "Calo netto degli elettori alle ultime elezioni, o mammamia mammaliturchi!, e mo come faremo?!", ma con un semplice "Gli elettori hanno votato e deciso che…" accompagnato da una giornalista sorridente.
Io andrei oltre: prima di ricevere il certificato elettorale, gli aspiranti dovrebbero superare un esame che dimostri il loro livello di informazione e d'intelligenza. Purtroppo non si potrà mai fare perché la costituzione lo vieta, perché dice che tutti i cittadini sono uguali, ma non è e non è mai stato vero, e mai lo sarà: i ricchi contano perché sono ricchi, i poveri non contano un tubo e, più in generale, i fessi (che Eduardo temeva perché "il fesso è fesso a tempo pieno, pure quando dorme") contano quanto le persone intelligenti, e a volte di più.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. ha scritto: mar feb 14, 2023 1:49 amil fatto è che è proprio scappato alle sue badanti: una svista e boom! La boiata è sparata. Ormai cercano di non farlo parlare, perché quando apre bocca fa danno (pure i suoi figli vogliono che stia zitto perché altrimenti danneggia le aziende di famiglia).
Il problema è che non l'ha detto ai compagni di merende ma alla stampa. I più l'hanno accantonata come l'ennesima sparata, o addirittura come un modo di recuperare voti. Ma in pratica ha riconosciuto delle repubbliche mai esistite, che l'Ucraina avrebbe invaso, ribaltando così la realtà. Che poi Forza Italia voti comunque compatta con la maggioranza è di poco conforto, perché ha dato un'idea di instabilità e inaffidabilità costante del nostro Governo (non importa che sia vero, almeno cerchiamo di non esibirlo in modo così sfacciato :P  ). Io avrei chiesto come minimo le sue dimissioni.
dyskolos ha scritto: A parte Italia e Francia (unica eccezione per l'Italia, Nina Zilli nel 2012), e più raramente Spagna, Grecia e Cipro, cantano tutti in inglese.
Non ci avevo fatto caso. A me in effetti piacciono soprattutto quelle in lingua originale. All'ultima edizione, oltre all'Italia, c'erano almeno Spagna, Moldavia e Ucraina (e alcune altre) a cantare nella loro lingua. Secondo me è soprattutto il suono a essere diverso, le canzoni dell'est in genere si distinguono, perché la loro musica riceve influenze molto varie e diverse (non solo quelle di area atlantica, come da noi).
dyskolos ha scritto: Ti metto il video: esibizione (e anche cantante :rolleyes: ) a dir poco astrale…
Bella. E hai ragione, sarebbe stata migliore in lingua originale
Cheguevara ha scritto: - un principio di demenza senile;
- la storica amicizia col dittatore (ha avuto sempre simpatia per i dittatori, oltre che per i mafiosi: ricordo il baciamano a Gheddafi);
- il bisogno narcisistico di tornare in qualche modo al centro dell'attenzione, ora che non se lo inc fila più nessuno.
Concordo anch'io. Tra l'altro la cosa di Gheddafi l'ha citata anche il portavoce del ministero degli esteri ucraino (che era in Libia all'epoca). Non passano inosservate queste cose. Lui secondo me ha simpatia per i dittatori solo perché, se le condizioni in Italia lo rendessero possibile, sarebbe uno di loro.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

659
Silverwillow ha scritto: in pratica ha riconosciuto delle repubbliche mai esistite, che l'Ucraina avrebbe invaso, ribaltando così la realtà. 
Proprio così.  E c'è certezza che i separatisti del Donbass siano stati sobillati, organizzati e armati proprio da Putin. E' come se la Lega, ai tempi di Bossi e Roma ladrona, avesse armato le popolazioni della Padania - termine prima inesistente, coniato per la bisogna, come pure "Dio Po". In effetti aveva minacciato l'azione di trecentomila fucili (probabilmente a pallini) e portato pure in Parlamento i cappi con nodo scorsoio, per giustiziare i corrotti, prima che lo stesso leader venisse condannato in tangentopoli per una faccenda di soldi, non ricordo se per finanziamenti illeciti o appropriazione indebita. Ma chi se ne ricorda? Tutti hanno già scordato la più recente condanna per aver frodato 49 milioni di fondi pubblici, per restituire i quali però la Lega ha ottenuto la rateizzazione in ben 80 anni (?!). Ma quando si parla di Bossi, Salvini e Berlusconi, tutto scivola nel ridicolo: sono soltanto dei guitti di terz'ordine, assurti al potere grazie al voto del popolo credulone con l'obiettivo di farsi i cazzi propri. Il vero pericolo viene da Fratelli d'Italia, ex Alleanza Nazionale, ex Movimento Sociale Italiano, ex Giorgio Almirante, ex Repubblica di Salò, ex gasatori di Ebrei, impiccatori di prigionieri, stragisti di interi paesi in collaborazione con le SS. Questo hanno nel DNA, e non l'hanno mai rinnegato, anzi.  
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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i risultati di chi è andato al governo si stanno già vedendo, con l'assoluzione del noto cavaliere perché il fatto non sussiste e il voler cominciare la caccia a quei giudici che cercavano di fare giustizia.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T.  ha scritto: i risultati di chi è andato al governo si stanno già vedendo, con l'assoluzione del noto cavaliere perché il fatto non sussiste e il voler cominciare la caccia a quei giudici che cercavano di fare giustizia.
Altro che persecuzione: il clown di cartapesta  stato assolto perché le testimonianze a suo carico sono risultate inammissibili per un vizio di procedura. Più precisamente, i testimoni erano a loro volta indagati, quindi avrebbe dovuto essere presente all'interrogatorio un loro avvocato e avrebbero potuto avvalersi della facoltà di non rispondere. A quel giudice che ha sbagliato a impostare il processo i destrorsi dovrebbero fargli un monumento e a prenderlo a fischi e pernacchi dovremmo piuttosto essere noialtri della sconclusionata opposizione. O no? Senza dire che, tra correnti e consorterie varie che occupano la magistratura, l'errore potrebbe essere stato intenzionale. Quando sono fatti che riguardano il cavalier-pagante, tutto è possibile.
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Lunedì sera qualcuno di voi ha visto la fiction su raiuno tratta da "Fiori sopra l'inferno" della Tuti?
Io non guardo mai questo genere di intrattenimento ma avendo letto il libro e visto che l'ambientazione era dalle mie parti mi sono incuriosito.
Ho assistito a un tale massacro che dopo dieci minuti ho rinunciato alla visione. Non so a cosa sia dovuto il livello infimo visto che il romanzo era più che buono. Capisco l'adattamento a un pubblico popolare che non avrebbe tollerato atmosfere troppo cupe, ma qui si rasenta il dilettantesco.
A parte la sigla "a nuvolette" degna di un ragazzino delle medie, la recitazione è mediocre, l'incapacità di trasmettere il pathos nelle scene assoluta, le riprese amatoriali (la neve appare e scompare a seconda del punto di vista dei personaggi), dialoghi ignobili e infodump a piacimento. Sorvolo poi sulle mancanza di verosimiglianza nelle procedure di Polizia (sai che novità).
In tutto questo mi chiedo: ma l'autore ha avuto voce in capitolo o una volta ceduti i diritti ha lasciato distruggere la sua opera (che tanta fatica le è costata) a questi dilettanti allo sbaraglio senza protestare? Può il solo motivo economico indurre uno scrittore a tapparsi occhi e orecchie davanti a questi obbrobri?

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

663
Ciao @Brutus 
Brutus ha scritto: Lunedì sera qualcuno di voi ha visto la fiction su raiuno tratta da "Fiori sopra l'inferno" della Tuti?
Io non guardo mai questo genere di intrattenimento
Ho visto qualche pezzo saltando da un canale all'altro, anche io non guardo mai fiction, specie italiana, che è andata via via impoverendosi del tutto in questi anni. Non tanto per la recitazione superficiale, specie dei giovani, che sembrano essere usciti tutti dalla stessa scuola, stessi atteggiamenti scarsamente credibili, stessi sguardi assenti, stesse voci sincopate, spezzate, sospirate... I doppiatori di una scuola unica devono aver preso l'appalto di tutti i doppiaggi, comprese le pubblicità, dove anche per reclamizzare una crema per i piedi sospirano manco stessero recitando l'Amleto, che lì ci starebbe pure. Atteggiamenti esorbitanti, fuori luogo; anche fastidiosi.
Ti do ragione certamente sul livello infimo, non tanto di questa fiction che ho visto a pezzi, ma in generale.
Nel passato ho visto fiction ambientate nel mondo investigativo, Carabinieri e Polizia e mi sono sforzato di assistere non credendo ai miei occhi. A parte il fatto di far indossare una divisa ad attori e facce improbabili, anche comici... meglio che non ne nomino nessuno, ma per me, che una divisa l'ho vestita davvero per tutta una vita, vedere certi atteggiamenti,  certi particolari, sviluppi di ragionamenti, modi di vivere, gestire e pensare che non stanno nè in cielo nè in terra... mi hanno sempre infastidito.
Purtroppo, ma è una mia impressione, potrei sbagliarmi non essendo un esperto, i registi, gli sceneggiatori non si documentano.
Non è sufficiente vestire un bel fisico o un nome famoso da tutore dell'ordine se non  ha idea della vera vita dei tutori dell'ordine, tralasciando luoghi comuni e barzeleltte,  come dei medici, dei contadini, degli operai, dei tassisti... Nessuno si documenta perché ci vuole tempo e oggi fare le cose in fretta è la regola per guadagnare. Poi, anche se si producono storie improbabili, per non dire brutte e pesanti, non importa a nessuno.
Ricordo ancora con nostalgia una vecchia serie televisiva degli anni Sessanta, I racconti del Maresciallo, di Mario Soldati (cè su youtube) con un fantastico attore, Turi Ferro, che non interpretava un Maresciallo dei Carabinieri: lui era un Maresciallo. E ricordo che presentava al regista, che nella serie interpretava la parte sè stesso che fingeva di informarsi della vita di una caserma, presentava la sua piccola caserma di un paesino del Piemonte, un Piemonte che forse non esiste più, ci manco da una vita, mostrava gli uffici e persino la cucina dove i carabinieri scapoli facevano da mangiare. Poi si passava a indagini varie. Serie televisive fatte da persone attente alla vita e ai piccoli particolari e con diverse inflessioni dialettali negli attori, non un accento unico.
Da piccoli particolari veri, ricostruiti perché studiati con cura, anche amati oserei dire, si possono indottrinare per bene gli attori e farli calare nella parte. Ma la colpa non è tutta degli attori. Bisogna saperli dirigere con amore, dedizione e convinzione.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Eppure persone capaci ci sono. Le fiction delle tivù generaliste sono pessime, mentre quelle delle pay tv hanno una qualità nettamente migliore. Non credo sia solo una questione di disponibilità finanziarie anche se effettivamente la cosa si nota pure con giornalisti, presentatori, commentatori e cronisti.
Nello specifico so di per certo che le riprese erano iniziate a settembre, pochi mesi per filmare una serie in tre puntate mi pare pochino...

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Propaganda – Le regole d’oro del buon demagogo
1. La propaganda deve essere popolare
«A chi bisogna rivolgere la propaganda? Agli intellettuali o alle masse sensibilizzate? Secondo me essa deve rivolgersi solo alle masse… La propaganda deve essere popolare, svolta cioè a un livello di comprensione tale da essere recepita dai più umili tra quelli a cui si rivolge. Ne consegue che il suo livello spirituale sarà tanto più basso quanto più grande è la massa che si vuole coinvolgere ».

2. Trovare la via del cuore delle grandi masse
«L’arte della propaganda si basa su una tecnica fondamentale: trovare la via del cuore delle grandi masse; capire ed esprimere il loro mondo, rappresentare i loro sentimenti… Il modo di sentire del popolo non è tortuoso ma semplice ed elementare. Mancano in esso sfumature sottili o articolazioni composite; lo schema di interpretazione del mondo ha solo due poli: positivo o negativo, vero o falso, giusto o ingiusto, bene o male.»

3. Esercitare la violenza del padrone
«La massa è come le donne: la loro sensibilità non è influenzata da argomenti di natura astratta, ma piuttosto da una vaga e sentimentale nostalgia per qualcosa di forte che le completi, cosicché sono molto più disposte a subire la violenza del forte piuttosto che a esercitarla sul debole. Così la massa si piega più facilmente davanti alla violenza del padrone piuttosto che alle preghiere dell’imbonitore.»

4. Calcolare con precisione le debolezze umane
«È necessario conquistare con astuzia e con prudenza una posizione dopo l’altra. Tutti i mezzi sono buoni, dai ricatti segreti ai furti veri e propri… Si tratta di saper calcolare con precisione le debolezze umane : questa tattica porterà sempre alla vittoria, finché anche l’avversario non sia in grado di rispondere con le stesse armi venefiche.»

5. Affidarsi alle grandi menzogne
«Può darsi che il popolo sia corrotto, fin nelle pieghe più nascoste del suo sentimento, ma esso non è mai consapevolmente malvagio. È dunque assai più facile coinvolgerlo in una grande piuttosto che in una piccola bugia, appunto per la semplicità del suo modo di sentire. Anche la massa, infatti, è spesso bugiarda nelle piccole cose, ma si vergognerebbe certo di esserlo in quelle importanti. Se la menzogna è di proporzioni iperboliche, alla gente non verrà neanche in mente che sia possibile architettare una così profonda falsificazione della verità…»

6. Limitarsi a pochissimi punti
«Le grandi masse hanno una capacità di ricezione assai limitata, un’intelligenza modesta, una memoria debole. Perché una propaganda sia efficace deve basarsi quindi su pochissimi punti, ripetuti incessantemente, finché anche l’uomo più rozzo sia indotto a ripeterli di continuo così da imprimerli nel profondo della sua coscienza innocente.»

7. Mostrare che il nemico è sempre lo stesso
«È compito del leader politico mostrare che anche i nemici più diversi appartengono a un’unica categoria: individuare più di un avversario può provocare infatti tra le masse insicure e perplesse discussioni e dubbi sulla giustezza del loro diritto… Non bisogna esitare a scatenare sull’avversario un fuoco continuo di menzogne e calunnie, fino a provocare uno stato di isterismo collettivo: a questo punto, per riottenere la pace, il popolo sarà disposto a sacrificare la vittima prescelta.»
(1)

Se siete inorriditi, se avete provato un senso di allarme e preoccupazione leggendo questi brani, non preoccupatevi: è una reazione normale, perché essi sono tratti da Mein Kampf di Adolf Hitler. Quello che deve preoccupare è che le parole di questo genio del male sono state e sono tuttora seguite e attuate da molti: purtroppo hanno fatto scuola, e non solo a livello di propaganda. Ascoltate i discorsi di certe figure politiche, sia in Europa sia in Italia, e troverete molte analogie.

1. Pro e contro. Hitler. I dossier Mondadori. Arnoldo Mondadori Editore 1972, pag. 35,36,37.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. ha scritto: Se siete inorriditi, se avete provato un senso di allarme e preoccupazione leggendo questi brani, non preoccupatevi: è una reazione normale, perché essi sono tratti da Mein Kampf di Adolf Hitler. Quello che deve preoccupare è che le parole di questo genio del male sono state e sono tuttora seguite e attuate da molti: purtroppo hanno fatto scuola, e non solo a livello di propaganda. Ascoltate i discorsi di certe figure politiche, sia in Europa sia in Italia, e troverete molte analogie.
Non solo in Italia e in Europa, purtroppo. Il mondo è pieno di dittature, a cominciare da quella Russa, la cui propaganda becera dovrebbe far inorridire, e invece raccoglie proseliti. E, ancora purtroppo, oltre ai dittatori, i leader di molti partiti sparsi in giro per l'orbe terraqueo, dagli USA al nostro stesso Paese, usano il sistema di rivolgersi alle masse più umili e sprovvedute declamando falsità che, grazie alla loro continua ripetizione, fanno breccia riuscendo, infine, a passare per verità. Niente di nuovo sul fronte delle minchiate e di chi ci crede. 
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Questa situazione recente, la possibile escalation del conflitto, ... c'è un pensiero martellante che ho in questi ultimi giorni ed è la profezia di S. Malachia.
A chi non lo conosce - oltre a invitare a consultare la voce su wikipedia - posso dire che si tratta probabilmente di un falso storico in cui ci sono previsioni, a mo' di oracoli, su tutti i papi. Tale profezia prevede che il papa attuale sia l'ultimo e (cito a mente) conduca il proprio greggie nell'ultima grande persecuzione prima della fine del mondo.

Non che io sia un tipo religioso ma, il fatto che la guerra non termina, anzi si argina a fatica tra le parole e gli incidenti diplomatici (sconfinamenti), che tutte le nazioni mandino armi invece di cercare trattative e che il papa, invece, è l'unico a mandare ambulanze e a insistere di voler parlare con tutti... che devo dire, mi ci ha fatto pensare.

Premetto che non intendo riaprire la discussione chiusa di là ma solo dire che gli eventi mi hanno fatto tornare in mente queste suddette profezie. Chissà se qualcuno di voi che le conosce e, magari, ha avuto la stessa sensazione.
https://www.facebook.com/curiosamate

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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@Cheguevara ora se ne parla meno, ma la dittatura iraniana è precipitata nella follia pura. Tanto per citarne un'altra.

@bwv582 la profezia me la ricordo, ma non ho avuto la stessa sensazione. O meglio, ho la sensazione che le cose stanno andando sempre peggio ma non le ho relazionate alla profezia, ma semplicemente al fatto che da anni ci portiamo dietro un carico d'odio che non ha fatto che aumentare e che ora sta trovando sfogo in violenze sempre maggiori. Il brutto è che si ha voglia d'odio e di violenza.
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@bwv582 Malachia? E perché non Nostradamus? Credo che la situazione sia abbastanza tragica senza bisogno di scomodare i profeti. E credo anche che sia inutile parlare di pace, finché il prezzo da pagare sia la sottomissione di un paese invaso: sottomissione che non risolverebbe il problema, se non momentaneamente. Tanto per non riaprire una discussione chiusa d'autorità, è la mia misera opinione, che pare andare contro quella della maggior parte dei cittadini di questo Paese, che insisto nel definire sgarrupato. 
Mario Izzi
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Cheguevara ha scritto: @bwv582 Malachia? E perché non Nostradamus? Credo che la situazione sia abbastanza tragica senza bisogno di scomodare i profeti.
Non scomodiamo nessuno, diciamolo a voce bassa: sulla profezia di Malachia ci ha messo il carico da undici  proprio Benedetto XVI.
Alla domanda posta a Joseph Ratzingher da Seewald Peter, scrittore e giornalista tedesco: Lei conosce le profezie di Malachia? Lo sa che lei potrebbe essere l'ultimo papa? Benedetto risponde: Tutto è possibile.
Ora. Io non credo alle profezie, ma Francesco era già papa quando Ratzingher diede questa risposta. Voleva volutamente intendere che il suo successore sia il Petrus Romanus che condurrà la chiesa alla distruzione? Certo, alcuni se lo sono chiesto, alimentando ancora di più questa credenza. Il perché della risposta di Benedetto sedicesimo rimane un mistero, come diverse altre risposte che ha rilasciato dopo le dimissioni.
Insomma, cose strane!

L'intervista è disponibile. Il libro di Seewald, edito dalla Garzanti nel 2016, titolo: ultime conversazioni; ci vuole fegato per leggerlo tutto ma è molto interessante  


 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

671
Alba359 ha scritto: Alla domanda posta a Joseph Ratzingher da Seewald Peter, scrittore e giornalista tedesco: Lei conosce le profezie di Malachia? Lo sa che lei potrebbe essere l'ultimo papa? Benedetto risponde: Tutto è possibile.
Poteva semplicemente essere stata una risposta diplomatica: se avesse risposto di no, si sarebbe preso che contraddiceva il proprio ruolo, se avesse risposto di sì, che rimaneva ancorato a vecchie credenze ormai superate. Con "tutto è possibile" si dice tutto e si dice niente.
Alba359 ha scritto: Voleva volutamente intendere che il suo successore sia il Petrus Romanus che condurrà la chiesa alla distruzione?
Spesso con distruzione si pensa alla fine di tutto. In questo caso può essere riferito alla fine della chiesa conosciuta fino a questo momento, cui segue un rinnovamento. Magari, più che rinnovamento, è un ritornare all'origine, dato che da Pietro in poi non si è seguito il lasciato di chi ha dato inizio alla religione cristiana (Pietro, facendosi crocifiggere a testa in giù, ha voluto lasciare un avvertimento che si stava facendo qualcosa di diverso da quanto detto da Gesù. E non era, come dicono in molti, un atto per non sentirsi degno di morire come il suo maestro).
Cheguevara ha scritto: Tanto per non riaprire una discussione chiusa d'autorità, è la mia misera opinione, che pare andare contro quella della maggior parte dei cittadini di questo Paese
il pensiero di tanti è di non avere pensieri per non avere responsabilità e vivere tranquilli. A proposito di questo, mi viene in mente questo discorso:

Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. ha scritto: Se siete inorriditi, se avete provato un senso di allarme e preoccupazione leggendo questi brani, non preoccupatevi: è una reazione normale, perché essi sono tratti da Mein Kampf di Adolf Hitler.
Stranamente, il tutto mi è sembrato odioso ma normale. La propaganda funziona esattamente così (da sempre, mi pare di capire)
M.T. ha scritto: «La massa è come le donne: la loro sensibilità non è influenzata da argomenti di natura astratta, ma piuttosto da una vaga e sentimentale nostalgia per qualcosa di forte che le completi,
Questa è l'unica frase su cui mi sono soffermata con un'attenzione particolare, perché pur non essendo femminista la trovo molto offensiva.
M.T. ha scritto: «Può darsi che il popolo sia corrotto, fin nelle pieghe più nascoste del suo sentimento, ma esso non è mai consapevolmente malvagio. È dunque assai più facile coinvolgerlo in una grande piuttosto che in una piccola bugia, appunto per la semplicità del suo modo di sentire. Anche la massa, infatti, è spesso bugiarda nelle piccole cose, ma si vergognerebbe certo di esserlo in quelle importanti. Se la menzogna è di proporzioni iperboliche, alla gente non verrà neanche in mente che sia possibile architettare una così profonda falsificazione della verità…»
C'è una grande (e spaventosa) capacità di analizzare la psicologia umana, in questa frase. Perché è del tutto vera: più grande è la bugia più è difficile che qualcuno la veda come tale. Io stessa, pur ritenendomi lucida su molte cose, ho difficoltà quando mi trovo davanti a mistificazioni tanto assurde da essere fuori scala.
  ha scritto:Quello che deve preoccupare è che le parole di questo genio del male sono state e sono tuttora seguite e attuate da molti: purtroppo hanno fatto scuola, e non solo a livello di propaganda
Proprio così, per questo mi è suonata subito familiare. Ma non è certo stato Hitler (o il suo tirapiedi Goebbles) a inventare la propaganda. Esiste da millenni, e le regole su cui si basa non sono mai cambiate. Ciò che sorprende davvero è che "la massa", che è formata da singole persone, di rado se ne sia resa conto.
Ora come ora, sembra una fotografia della guerra in Ucraina: i mezzi usati dalla propaganda russa sono identici, e fanno leva sulle stesse debolezze umane.
Il Mein Kampf ce l'ho da anni, ma finora non ho trovato la forza di leggerlo.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Silverwillow ha scritto: Questa è l'unica frase su cui mi sono soffermata con un'attenzione particolare, perché pur non essendo femminista la trovo molto offensiva.
mi sa che non è l'unica frase offensiva: lo è praticamente tutto il libro.
Silverwillow ha scritto: non è certo stato Hitler (o il suo tirapiedi Goebbles) a inventare la propaganda. Esiste da millenni, e le regole su cui si basa non sono mai cambiate.
infatti. Perà Hitler l'ha messa a puntino per benino (purtroppo).
Silverwillow ha scritto: Ora come ora, sembra una fotografia della guerra in Ucraina: i mezzi usati dalla propaganda russa sono identici
e sono allo stesso modo odiosi. Se non fosse tragica la cosa, farebbe ridere che i russi fanno come i nazisti però sono loro a dare dei nazisti agli altri. La prima volta che Papa Francesco dirà qualcosa che non gli aggrada per niente si prenderà che è nazista pure lui.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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@M.T. E' il mondo alla rovescia: pare che oggi tutto funzioni così, sia nella politica locale, che in quella internazionale. Ma arriva un momento in cui ogni propaganda fa la sua meritata figura di cacca, quando la realtà esplode. Speriamo che l'esplosione, quando arriverà (perché arriverà, prima o poi) lasci qualcosa in piedi, da cui ricominciare.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

675
Oggi viene pubblicata una notizia inquietante: a Firenze, davanti a un liceo classico, studenti facenti parte di un collettivo vengono malmenati da un gruppo di adulti, alcuni dei quali già noti alle forze dell'ordine come attivisti neonazisti. Prime avvisaglie di un ritorno alle squadracce? Non vorrei che salisse alle stelle il prezzo dell'olio di ricino.
Mario Izzi
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