Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

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bwv582 ha scritto: Taggo e saluto @Marcello allora. :P
Anche se ricordo che sul WD mi aveva spiegato la differenza tra Emilia e Romagna - che non ricordo più! -, quindi mi prenderò una tirata d'orecchie. Pazienza, intanto gli mando un saluto e saluto anche chi passa da queste parti. :saltello:
Intanto c'è una differenza geografica. Il confine fra Emilia e Romagna poi è un po' elastico, a seconda di chi ti parla. Gli imolesi che conosco, per esempio, tengono al fatto di essere considerati romagnoli, anche se sarebbero circa sul confine. Poi c'è Ferrara, che fa terra a sé, Piacenza, che è quasi Lombardia, poi ci sono tutte le rivalità fra province: Bologna contro Modena, Modena contro Reggio (note teste quadre), Romagna mia storpiata dai tifosi del Bologna per rivalità calcistiche, è più buona la piadina dell'entroterra, più piccola e spessa, o quella della costa, più larga e sottile?
Tanto la notte capirà: http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=capira
"Anna, non fare come quelle band che mi parlano del loro secondo disco quando devono ancora pubblicare il primo!" (cit.)

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Io in Emilia ci vivo da oltre quattro anni, in provincia di Parma, trasferitomi dalle Marche per ottemperare a obblighi familiari. La qualità della vita è elevata, ma confesso, da terrone inveterato (anche nelle Marche c'ero arrivato alla fine di un percorso di vita), che del dialetto locale non capisco un tubo. Cioè, se uno mi parla in dialetto, non so se mi stia facendo un complimento o mandando a quel paese.
Mario Izzi
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[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

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pale star ha scritto: è più buona la piadina dell'entroterra, più piccola e spessa, o quella della costa, più larga e sottile?
Non ho dubbi, la vera piadina romagnola è la nostra: Forlì, Ravenna e Cesena. Quella riminese la si può scambiare per una tortilla: senti il sapore soltanto del contenuto, non dell'impasto.
In compenso gli strozzapreti cattolichini "danno il giro" ai nostri.  :gnam:
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
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Marcello ha scritto: Non ho dubbi, la vera piadina romagnola è la nostra: Forlì, Ravenna e Cesena. Quella riminese la si può scambiare per una tortilla: senti il sapore soltanto del contenuto, non dell'impasto.
In compenso gli strozzapreti cattolichini "danno il giro" ai nostri.  :gnam:
Sono d'accordo, le mie origini di Alfonsine preferiscono l'entroterra. Poi mangio anche quella riminese, ma la prima dà mooooolta più soddisfazione. 
Tanto la notte capirà: http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=capira
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ivalibri ha scritto: E dei tortellini in brodo che mi dite?
La patria per eccellenza dovrebbe essere Modena, giusto? O almeno così mi diceva un mio ex fidanzato modenese...
A Parma, categoricamente, in brodo si cucinano gli "anolini". Una cosa che, a prepararla, le massaie locali ci mettono una settimana, ne fanno diverse centinaia per volta, che vanno in congelatore e sono utilizzati alla bisogna. La preparazione è un rito pazzesco, ma quando li mangi capisci che ne valeva la pena. Per il brodo, naturalmente (siamo nella patria dei prosciutti, oltre che del parmigiano) si utilizza anche carne suina. Non a caso, guardandomi intorno, noto una percentuale di obesi maggiore che altrove.
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ivalibri ha scritto: E dei tortellini in brodo che mi dite?
secondo uno storico, questo piatto è di Bologna. Ma per me l'unica cosa che conta è che siano fatti bene; anche se devo dire la verità, non sono un patito dei tortellini in brodo (in generale, sono i piatti in brodo a non esaltarmi, anche se, quando capita, li mangio volentieri), potendo scegliere preferisco le lasagne :)
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

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M.T. ha scritto: potendo scegliere preferisco le lasagne
Ci capiamo :lol:  Nemmeno io vado matta per tortellini e anolini in brodo. La lasagna col ragù però è un'istituzione. Non per niente viene imitata anche all'estero (con risultati spesso tragici). Anche le varianti, ad esempio col pesto o gli asparagi hanno il loro perché, ma soprattutto mantengono sempre quell'aria di festa da "sto pronta nel forno finché non sono arrivati tutti". Sarebbe interessante sapere chi ha inventato la lasagna. Era emiliano? Romagnolo?
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Silverwillow ha scritto: Sarebbe interessante sapere chi ha inventato la lasagna. Era emiliano? Romagnolo?
Anche qua gli storici dicono Bologna, ma il mito la vede trarre origini nell'antica Roma, c'è chi parla di Napoli, chi addirittura ai tempi del Pleistocene :P .  Ma io dico "ma che ce frega, ma che ce importa, purché la lasagna sia bonaaaaaaa" :D . Col ragù, gli asparagi, le ortiche, vegetariana: è tutto tanta roba :D 
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Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

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ivalibri ha scritto: Sei di Alfonsine? Ci sono stata una volta d'estate tanti anni fa. Mamma mia quante zanzare che c'erano... 
No no, mio padre è originario di lì ma poi come famiglia abbiamo sempre vissuto a Bologna.
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Cheguevara ha scritto: trasferitomi dalle Marche
Di certo te l'ho già chiesto, ma l'ho dimenticato... visto che si parla di cibo, ti chiedo se eri dalla parte delle olive ascolane, del brodetto, del ciauscolo, dei vincisgrassi, delle cozze o... o... che si mangia in provincia di Pesaro?
A parte gli scherzi, spero che ti sei trovato bene nella piccola, ridente e ignorata regione delle Marche. :P

VIsto che ci sono, taggo e ringrazio @Ippolita per l'in bocca al lupo che mi ha fatto per un racconto - se continuavo a scrivere lì rischiavo una tirata d'orecchie dai mod per l'OT :D . Comunque viva il lupo. :plata:
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@bwv582 Ero in San Benedetto del Tronto, dove sono rimasto per quattordici anni, proveniente dall'adiacente Abruzzo, dove avevo passato vent'anni, proveniente dalla Puglia, dove... lasciamo perdere. Comunque, olive ascolane e brodetto (quello alla sambenedettese, che è diverso da quello abruzzese e da tutti gli altri marchigiani) erano quasi pane quotidiano.
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bwv582 ha scritto:
A Urbino si mangia la crescia sfogliata, per me personalmente una delle cose più buone sulla faccia della terra.  :)
Poi vai a Urbania (tipo 20 km di distanza) e anche lì fanno la crescia, però la chiamano crostolo, perché si devono distinguere. 
A Pesaro città, invece, esiste la crescia di Pasqua, che è ancora un'altra cosa. 
Ecco, sono giusto un po' complicati fra Pesaro e Urbino.  <3
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@M.T. sono lieta di sapere che oltre a me qui dentro c'è qualcun altro che conosce quei matti dei Nanowar! Fra loro e Gli Atroci, è dura scegliere, anche se Norwegian Reggaeton è un capolavoro assoluto. 
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Cheguevara ha scritto: @bwv582 Ero in San Benedetto del Tronto, dove sono rimasto per quattordici anni,
Ho fatto lo scientifico a San Benedetto (anche altro, tipo la scuola guida) negli anni 2001-2006, magari finisce che ci siamo incontrati e non ci conoscevamo. :P
pale star ha scritto: A Urbino si mangia la crescia sfogliata, per me personalmente una delle cose più buone sulla faccia della terra.  :)
Poi vai a Urbania (tipo 20 km di distanza) e anche lì fanno la crescia, però la chiamano crostolo, perché si devono distinguere. 
A Pesaro città, invece, esiste la crescia di Pasqua, che è ancora un'altra cosa. 
Ecco, sono giusto un po' complicati fra Pesaro e Urbino.  <3
Non ne avevo idea, la provincia di Pesaro-Urbino non la conosco per niente... sono stato solo una volta ad Acqualagna con la mia fidanzata ma, come può magari sembrare scontato, abbiamo optato per qualcosa di tartufoso... :saltello:
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