Una poesia in regalo (in quanti modi si può regalare una poesia?)

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Riporto qui una discussione che aveva coinvolto molti nel WD (e da cui poi era nata un'iniziativa poetica) e che riguarda la poesia, o meglio, alcuni modi in cui poter regalare una poesia (confesso che da qualche parte, tempo fa, ho scritto una poesia che consigliava di non regalare poesie :D ma mi sbagliavo: vale sempre la pena di regalare poesie!). Di seguito copierò i miei interventi successivi al primo, separandoli con i trattini, ma solo quelli che hanno un senso compiuto anche senza i commenti degli altri utenti, che non posso riportare (la discussione era questa https://www.writersdream.org/forum/foru ... ent-721695)
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Premessa: per quanto la poesia sia bistrattata (e poco letta), mai sottovalutare il potere e la dolcezza di una poesia regalata. Però no, non si tratta di scegliere una poesia e regalarla così, tutta intera e in un solo momento… così sono capaci tutti!

Propongo due modalità di poesia-regalo che personalmente ho utilizzato spesso e spero possano stuzzicare la fantasia di qualcuno (ora c’è Natale, ma i compleanni o gli anniversari sono date che si prestano per questo tipo di regalo che, volendo, potrebbe sostituire oggetti che saranno di sicuro meno ‘personalizzati’). Chi avesse altre idee per regalare una poesia lo scriva sotto. Buon lavoro, se vi va.

I° idea: la Blackout Poetry.
è una tecnica di scrittura creativa (ora spesso utilizzata nelle scuole per avvicinare i ragazzi alla poesia come "creatori" e non solo come lettori). Tecnicamente consiste nel creare pensieri/poesie mediante l'annerimento con la matita di tutte le parole che NON ci interessano in una pagina presa a caso da un libro. Rimarranno solo le parole che ci hanno attirato, colpito, interessato... e che, nella sequenza in cui le trovate, e senza nessuna aggiunta di altre parole, dovrebbero formare la nostra poesia-pensiero a cui poi possiamo anche dare un titolo. Ci si può lasciare andare completamente all'ispirazione o partire cercando parole per un determinato tema o una persona. Inoltre non ha importanza quale libro si scelga, potenzialmente va bene tutto, anche un articolo di giornale.Vi faccio un piccolo esempio con un "pensieropoesia" scritto per mia figlia e tratto da una pagina de "La prima sorsata di birra" di P. Delerm, di cui per comodità ricopio solo la parte che contiene le parole che ho scelto e che trascrivo in maiuscolo, le altre immaginatele annerite dalla matita: ..."Ma un maglione nuovo: scegliere il NUOVO FUOCO che comincia a spegnersi. Sul VERDE? Un verde irlanda, pisello secco, nebbioso, whisky ruvido selvatico e solitario come i campi di torba, l'ERBA falciata. Sul rossiccio? Ce ne sono tante gradazioni, chiome da ofeli, DESIDERIO DI merenda come prima, pane burro e marmellata, BOSCHI soprattutto, rossiccio del suolo, DEL CIELO, inafferrabili odori di sagre paesane e di legno, di funghi e d'acqua. E perché non sul grezzo? Un maglione a grosse trecce come se qualcuno avesse ancora IL TEMPO di sferruzzare PER TE. un maglione ampio: il corpo SPARIRA', diventeremo la stagione"... che diventa: ("Marta") - Nuovo fuoco/verde erba/desiderio di boschi/del cielo./ Il tempo per te sparirà.
È una tecnica entusiasmante, provare per credere, e chi riceverà il pensiero (insieme alla fotocopia della pagina originale) sentirà che gli avete donato un pensiero fatto apposta per lui/lei.
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II° idea: poesia regalata a rate (per esempio chi volesse fare un calendario dell’Avvento diverso dal solito, potrebbe sfruttare questa idea, ma in generale va bene in qualsiasi momento per creare attesa, incuriosire): si prende il testo di una poesia che abbia il giusto significato per noi in una determinata situazione e si spezzetta, letteralmente: si ritagliano le parole del testo fotocopiato (parole singole o a gruppi di due/tre/quattro a seconda della lunghezza della poesia e di quanti giorni si vuol fare durare questa “donazione a rate” -per un calendario dell’avvento saranno 24, ovviamente), ogni parola o gruppo di parola può essere incartata o messa in una scatolina (io una volta ho usato le bustine vuote del te), ma anche no, e quindi consegnata (una ogni giorno o una ogni settimana… come si vuole), seguendo l’ordine del testo o anche no (così è più difficile per chi riceve risalire alla poesia prima di avere tutte le parole). E allora dai: scrivete, ritagliate, regalate!


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Vorrei proporre, oltre ai due modi di cui ho parlato in apertura di questo topic, un altro modo per “regalare” una poesia, anche se in questo caso non si sa a chi andrà il regalo. Si tratta più che altro di una sorta di "guerrilla poetica", una diffusione un po' clandestina della poesia, con il solo scopo di portare un attimo inaspettato di poesia, appunto, a qualcuno anche se non sapremo mai a chi. Si tratta di lasciare un foglio con scritta una poesia (con l’indicazione dell’autore e del libro da cui è stata copiata) dentro ai libri della biblioteca quando li restituiamo dopo averli letti. In questo modo, se tutto va come deve andare, chi prenderà quel libro dopo di noi troverà la poesia (l'idea io la metto in pratica da un po' di tempo, dopo avere a mia volta tovato in un libro della bibliotaca un bigliettino con una frase incoraggiante). Ci sono tre possibili scenari:
1- il nuovo lettore non noterà la poesia e butterà via il foglio senza leggerlo
2- il nuovo lettore leggerà la poesia e dirà “Ma che roba è?” e userà il retro del foglio per la lista della spesa
3- (e a me interessa questo, ovviamente) il nuovo lettore leggerà la poesia (possibilmente una poesia che non inviti al suicidio…) e penserà: “Ma che cosa strana/magica/singolare ecc… mi è capitata oggi! Queste parole fanno proprio al caso mio! Voglio leggere altre poesie di questo autore. Questa cosa mi ha messo di buonumore/adesso esco/telefono/ vado… ecc.ecc".
P.S. Ho visto troppi film? (un po’ sì… :D ).
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Chiarimento al commento precedente: intendevo scrivere una poesia non mia ovviamente, o di chi in generale metterebbe il foglio, una poesia di un autore e il libro da dove è stato tratto per dare modo eventualmente di leggere altro, ma tutto in modo assolutamente anonimo; comunque si possono attaccare poesie nelle bacheche condominiali, o sui cartelli pubblicitari, lasciarle nei cestini delle biciclette: io preferisco il pezzo di carta reale perché è un'irruzione tangibile della poesia nella quotidianità, ma ben venga anche nelle mail, come dici tu... a quelli che mandano messaggi pubblicitari, sì, ottima idea
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Sono ancora qui con poesie da regalare (sono fissata, sorry!): su un foglio quadrato ricopiare tante volte (fronte e retro) una poesia breve ma significativa per la persona a cui verrà regalata. Poi con quel foglio fare un origami (conviene sceglierne uno semplice). È di effetto anche con una singola frase.
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Mi contraddico un po' e aggiungo che tutto sommato una poesia in regalo va benissimo anche semplicemente scrivendola su un foglio, la classica pagina insomma. Poi se quella pagina verrà regalata ad altri, o persa o buttata, pazienza, non ha importanza (si spera di non saperlo mai! ;) ). In fondo questo vale per tutte le cose che vengono regalate: correremo il rischio
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Ci si può inventare il PacchettoPoesia:
scovate un tot (7 per fare una settimana, o 10 per fare un contdown, o quante ne preferite) di poesie d’amore, o di speranza o avventurose o folli, insomma, l’emozione che volete regalare, e stampatele su un cartoncino e poi ritagliatele una per una; trovate (o fate o decorate o cucite) una piccola scatola o un sacchetto di stoffa e mettete lì le poesie ritagliate. Ecco fatto il PacchettoPoesia da regalare.
P.S. non regalate la scatolina a una lei, se pensate che lei si stia aspettando un anello… casomai regalategliele insieme all’anello! :asd:
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Re: Una poesia in regalo (in quanti modi si può regalare una poesia?)

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Eccomi, @Irene! :bacio:

Io ne regalai alcune di Antonia Pozzi scrivendone ogni verso su piccoli pezzi di legno piatti e levigati e poi riuniti da un nastro; oppure su ciottoli raccolti sulla riva del mare, da collocare uno accanto all'altro.

Sarebbe da copiare anche il metodo usato dalle curatrici dell'antologia fotografica proprio della Pozzi, Nelle immagini l'anima: foto (intense, bellissime) scattate dalla poetessa, appassionata di fotografia, corredate di alcuni suoi versi.

Ricopiando, inoltre, una o più poesie solo su un lato di un foglio grande, bianco o colorato, viene fuori una bella carta da regalo; io quando ho un po' di tempo ci fodero anche i libri.

Altra idea è scriverle sui post-it da attaccare dove vogliamo e per chi vogliamo.

Oppure: hai presente il lampadario Zettel'z 5 di Ingo Maurer, quello con in dotazione fogli bianchi da disporre come si vuole, e riempire di scritte a piacere (Zettel significa proprio "foglietto")? No, non dico di regalare quel lampadario (costosissimo), ma copiare l'idea aiutandosi con strutture a ombrello e gancetti che bloccano i fogli, da riempire di poesie.
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: Una poesia in regalo (in quanti modi si può regalare una poesia?)

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Ricopiando, inoltre, una o più poesie solo su un lato di un foglio grande, bianco o colorato, viene fuori una bella carta da regalo; io quando ho un po' di tempo ci fodero anche i libri.
Bellissime idee @Ippolita e anche quella dei post-it! Una volta ho trovato un post-it poetico attaccato alla bacheca di un supermercato, tra i vari cerco/offro: è stato bello e incoraggiante accorgermi che, anche in mezzo al caos, oltre a pensieri "economici" sappiamo ancora fare (e regalare) pensieri "poetic/volanti"! :angelic-whiteflying:
ma copiare l'idea aiutandosi con strutture a ombrello e gancetti che bloccano i fogli, da riempire di poesie.
voglio assolutamente provare a fare qualcosa di simile!
Grazie Ippolita! :love:
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Re: Una poesia in regalo (in quanti modi si può regalare una poesia?)

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Ciao, @Irene cara! 

Ho un'idea per regalare una poesia. 
Quando ho tempo, mi piace indicare dove devono sedere i commensali con segnaposti di mia invenzione. 

Si può scegliere una poesia nota, fatta (più o meno) di tanti versi quanti sono gli ospiti, preparare tanti cartoncini su cui scrivere un verso e sotto di esso scrivere il nome. 
Poi si distribuiscono i segnaposti quando gli amici sono ancora in piedi, perché possano cercare il vicino. 
Devono sedersi seguendo l'ordine dei versi.
Non ho ancora provato: se ti capita di sperimentarlo, fammi sapere!

Buona Pasqua, baci.
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Re: Una poesia in regalo (in quanti modi si può regalare una poesia?)

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(Questa idea per regalare una poesia non è mia, l'ho letta adesso in un romanzo)

una poesia (piccola) dentro ad uno o più gusci di noce (di quelli che si aprono a metà senza andare in frantumi): “Tieni, car*, mangia una noce!” e, crack, esce un bigliettino con poesia…  :asd: in certi casi caro/cara potrebbe gradire di più la noce vera, va bene, ma a volte anche no!
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Re: Una poesia in regalo (in quanti modi si può regalare una poesia?)

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      Segnalo questa iniziativa che ho trovato in rete nelle mie peregrinazioni in cerca di poesie: si chiama  Il menù della poesia (al telefono), non metto il link perché non so se è consentito:  consiste nel regalare a qualcuno una poesia letta (bene) al telefono (e già  usare il telefono con la sua vecchia funzione di telefono è cosa quasi poetica ormai!). Non so esattamente come lavorino, ma l’obiettivo che dichiarano mi piace molto: “[font=Calibri", "sans-serif]Ci siamo domandati quale possa essere oggi il nostro contributo, come portare avanti la nostra missione e continuare a diffondere poesia e cultura come ristoro dell’anima, cercando di non perdere però quell’ intimità e complicità che caratterizzano le nostre performances. Abbiamo pensato allora ad una declinazione “telefonica” del format affinché l’esperienza resti interattiva, e ci sia una relazione immediata e tra il pubblico e attori/ attrici che recitano in diretta, ma dietro una cornetta telefonica. Vorremmo raggiungere soprattutto chi è in casa da solo e, con la nostra voce e la nostra esperienza attoriale, farci tramite di messaggi poetici per non smettere di diffondere arte e bellezza, anche al telefono: una poesia per farci compagnia! Quasi con stupore, abbiamo riscontrato un enorme affetto e sostegno da parte del pubblico, che ha ordinato poesie senza sosta da marzo! La soddisfazione si unisce al piacere nel constatare che molte persone scelgono la Poesia per fare un regalo speciale, una sorpresa a qualcuno lontano, per dirlo con le parole di penne autorevoli e grazie alle nostre voci. Solo nel mese di dicembre abbiamo consegnato più di mille poesie come regali di Natale!”[/font]

[font=Calibri", "sans-serif] [/font][font=Calibri", "sans-serif]probabilmente è un modo come un altro per inventarsi un lavoro, ma il fatto che la poesia venga vista come qualcosa che porta conforto mi consola (dato che ormai non ci credo più molto, a volte leggere cose come questa fanno dire, beh, dai… ;) )[/font]
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Re: Una poesia in regalo (in quanti modi si può regalare una poesia?)

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Poeta Zaza ha scritto: @mire   :sss:

non riesco a mandarti un M.P. a proposito della Black poetry. Per me è importante: puoi scrivermi tu? 
Grazie che mi hai scritto, @mire ma non riesco a risponderti lo stesso. C'è qualcos'altro da sistemare nel tuo spazio di messaggistica o nel tuo Profilo utente. Comunque, ho avvisato lo Staff del problema.  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Una poesia in regalo (in quanti modi si può regalare una poesia?)

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@mire e @Ippolita idee molto creative, soprattutto per far conoscere la poesia. Sono certa che anche @Poeta Zaza ne sarà contenta e si ispirerà a quanto scritto per il sito che contiene una parte dedicata a questo tipo di testi. La poesia, poco letta e amata, ha in sè mille significati e smuove, oh se smuove... Lasciando da parte le elucubrazioni, proporrei una piccola variazione a quanto detto già, cioè abbandonare un foglio, dove sta scritta una poesia, sul tavolino di un bar. Senza riferimenti a chi l'ha abbandonata ma contenente il libro in cui trovarla oppure, se personale, scrivere il proprio nome e cognome. Sarebbe, oltre a un modo di notare la reazione ai nostri  testi, anche un pensiero carino. Ciao a tutti! 
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