@Ravenclaw Ciao, magari arrivo tardi e hai già superato. In tal caso meglio così.

I momenti di burn out capitano a tutti. A volte le cose negative e stressanti si sommano fino al punto di pensare di non farcela più. E la sensazione è proprio quella, ma questi momenti per fortuna passano, e bisogna cercare di non prendere decisioni drastiche, perché non si ha la lucidità necessaria.
Il mio primo libro ha impiegato ben due anni prima di trovare un editore. Nel frattempo non mi sono scoraggiata, perché il mondo dell'editoria non è prevedibile, quindi il rifiuto di un libro può significare tutto o niente (ne ho avuto la certezza quando ho fatto il tracciamento delle mail e mi sono accorta che tre quarti degli editori nemmeno le apriva). Ho insistito non tanto per fiducia in ciò che scrivevo, ma perché scrivere mi piace e mi fa bene, e ci tenevo abbastanza da continuare a provare, anche contro ogni pronostico.
Anche la mia famiglia ironizzava sul fatto che scrivevo. Mia madre diceva cose come "se hai un momento libero pulisci i vetri, fai qualcosa di utile, anziché perdere tempo a scrivere". Quando però è uscito il mio primo libro è andata a vantarsene con tutti... Non sempre si ha un sostegno da fuori, spesso bisogna cercarlo in se stessi, ma è ovvio che se tutto il resto va male (come ora, con pandemie, crisi economiche, ecc. in atto) diventa difficile.
Anch'io sono molto perfezionista, vorrei riuscire a fare tutto in modo perfetto, e prendo ogni intoppo come un fallimento personale. Non è un tratto per forza negativo, anzi, ma spesso ci rende le cose più difficili. L'unica cosa che si può fare è imparare a essere più indulgenti con se stessi, a dirsi "non sono perfetta, ma faccio tutto quanto è in mio potere, e
deve essere abbastanza per chiunque".
Per quanto riguarda la scrittura, ci sono molte possibilità gratuite per sapere se il tuo libro vale: i beta-readers, le agenzie letterarie (un paio fanno schede gratuite), gli editori (anche lì ne ho trovati due o tre che danno giudizi), i concorsi. Prima di pensare all'autopubblicazione ti consiglierei di rifletterci, o magari scrivere qualcos'altro e riprovare (spesso, se va bene, il secondo o il terzo libro fanno da apripista anche per i precedenti).
Mi auguro che queste esperienze possano rendermi più forte e aiutarmi a comprendere quando godere di un successo, per adesso continuo a mettercela tutta!
Brava. Tu continua a fare del tuo meglio, comunque vada non avrai rimpianti, e superato il brutto momento ti sentirai più forte e più sicura
