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Guàllera
La guàllera (a volte scritta anche uàllera) in napoletano indica una ernia inguinale in fase avanzata caratterizzata dal rigonfiamento dello scroto. Dal campo della medicina si passa però ad altri significati in senso figurato:
abbuffare la guàllera (annoiare)
essere una guàllera (persona fastidiosa)
ù che guàllera! (che scocciatura)
Ne esistono anche varianti culinarie guàllera alla pizzaiola e guàllera cu u filoscio per indicare persone o cose pesanti ed indigeste.
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
52Ustièr: lanciare improperi (letteralmente « ostiare, pronunciare Ostia a ripetizione ») quindi anche essere arrabbiati, lamentarsi, faticare...
Nell’espressione «al m’fa ustièr» (mi fa bestemmiare), si dice di una cosa particolarmente difficile da fare, di un bambino particolarmente agitato o difficile da gestire, eccetera.
VEABSDMQILOPZRTNCF[Gb]U[/b]
Nell’espressione «al m’fa ustièr» (mi fa bestemmiare), si dice di una cosa particolarmente difficile da fare, di un bambino particolarmente agitato o difficile da gestire, eccetera.
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I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
53VEABSDMQILOPZRTNCFGU
Piemontese
Viròira (testa viròira):
persona balzana. La parola "viròira" ha valore di aggettivo, ma viene usata praticamente solo in questa locuzione.
Piemontese
Viròira (testa viròira):

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
54Bef wrote: Wed Feb 10, 2021 9:15 pm Ustièr: lanciare improperi (letteralmente «ostiare, pronunciare Ostia a ripetizione»)Ustièr mi piace. In siciliano si direbbe santiari, cioè pronunciare i santi a ripetizione, perché uno quando bestemmia tira giù i santi… e spesso il loro capo

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Siciliano
Èssiri a pareḍḍa supra u focu e i pisci a mari: (letteralmente) essere la padella sopra il fuoco e i pesci a mare. Si dice a chi fa progetti sconclusionati

Il Sommo Misantropo
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
55Ander a béssa-boga: procedere come una biscia che striscia descrivendo dei semicerchi, zigzagando.
Si usa per il passo incerto dell'ubriaco "al camina dret come una béssa-boga" o di una strada tutta curve, tipica della piattissima bassa modenese, dove il variegato frazionamento del terreno tra le proprietà ha generato tracciati stradali degni di una salita a tornanti
Pare che l'etimologia di boga attinga al francese "bouger": quindi, come una biscia che si muove.
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Si usa per il passo incerto dell'ubriaco "al camina dret come una béssa-boga" o di una strada tutta curve, tipica della piattissima bassa modenese, dove il variegato frazionamento del terreno tra le proprietà ha generato tracciati stradali degni di una salita a tornanti

Pare che l'etimologia di boga attinga al francese "bouger": quindi, come una biscia che si muove.
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
56Bogia nen - (pronuncia “bùgia nén”)
Piemontese
Non ti muovere
L’origine di questa espressione si fa risalire alla Guerra di successione austriaca che vedeva schierati da una parte Francia, Baviera, Prussia e Spagna e dall’altra Austria, Olanda, Gran Bretagna e la Savoia. Più precisamente l’episodio si riferisce ad una delle battaglie di questa guerra, ovvero la battaglia dell’Assietta.
Era il 19 Luglio del 1747 ed i Francesi e gli Spagnoli decisero di attaccare Carlo Emanuele III per conquistare Genova.
Per cercare di contenere l’avanzata, Carlo Emanuele III, in tempi record, aveva fatto costruire lungo l’Assietta e il Grand Serin delle piccole opere difensive dove i soldati piemontesi potevano schierarsi in attesa del nemico.
La battaglia tra i due eserciti iniziò il pomeriggio del 19 luglio e ben preso il Conte di Bricherasio, generale delle truppe piemontesi di stanza sull’Assietta, si rese conto che la situazione stava diventando difficile e diede così l’ordine ai soldati che si trovavano sull’Assietta di ritirasi sul Grand Serin e trovare riparo. Le truppe, capitanate dal Conte di San Sebastiano non vollero ritirare e rimasero ai loro posti. Si racconta che il Conte di San Sebastiano rispose alla richiesta di ritirata con le parole “Nojàutri bogioma nen” (noi non ci muoviamo).
La battaglia si concluse nella notte con una vittoria delle truppe piemontesi sui francesi nonostante un’importante differenza numerica che vedeva in netta inferiorità gli uomini di Carlo Emanuele III.
Non si sa se la frase “Nojàutri bogioma nen” sia realmente stata detta dal Conte di San Sebastiano, ma realmente le truppe piemontesi si dimostrarono in quel frangente di un coraggio, eroismo e patriottismo incredibile tanto da meritarsi il titolo di “bogianen” inteso nella sua accezione più alta e nobile di risoluti e coraggiosi.
Da quel momento in poi i soldati piemontesi furono soprannominati “bogianen”. Lo scrittore Giuseppe Cesare Abba racconta nella sua opera “Da Quarto al Volturno” che i soldati della fanteria piemontese venivano definiti “bogianen” e che durante le battaglie, quando l’avversario stava per attaccare, venivano incitati dai comandanti con l’ordine “Bogé nen, neh” per ricordargli l’atto di eroismo dei loro antenati.
Il significato di questa parola ha preso nel corso degli anni un’accezione popolare distorta e negativa, che non ha niente a che vedere però con il suo significato originale. Dunque piemontesi, siate “bogianen” con orgoglio!
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Piemontese
Non ti muovere
L’origine di questa espressione si fa risalire alla Guerra di successione austriaca che vedeva schierati da una parte Francia, Baviera, Prussia e Spagna e dall’altra Austria, Olanda, Gran Bretagna e la Savoia. Più precisamente l’episodio si riferisce ad una delle battaglie di questa guerra, ovvero la battaglia dell’Assietta.
Era il 19 Luglio del 1747 ed i Francesi e gli Spagnoli decisero di attaccare Carlo Emanuele III per conquistare Genova.
Per cercare di contenere l’avanzata, Carlo Emanuele III, in tempi record, aveva fatto costruire lungo l’Assietta e il Grand Serin delle piccole opere difensive dove i soldati piemontesi potevano schierarsi in attesa del nemico.
La battaglia tra i due eserciti iniziò il pomeriggio del 19 luglio e ben preso il Conte di Bricherasio, generale delle truppe piemontesi di stanza sull’Assietta, si rese conto che la situazione stava diventando difficile e diede così l’ordine ai soldati che si trovavano sull’Assietta di ritirasi sul Grand Serin e trovare riparo. Le truppe, capitanate dal Conte di San Sebastiano non vollero ritirare e rimasero ai loro posti. Si racconta che il Conte di San Sebastiano rispose alla richiesta di ritirata con le parole “Nojàutri bogioma nen” (noi non ci muoviamo).
La battaglia si concluse nella notte con una vittoria delle truppe piemontesi sui francesi nonostante un’importante differenza numerica che vedeva in netta inferiorità gli uomini di Carlo Emanuele III.
Non si sa se la frase “Nojàutri bogioma nen” sia realmente stata detta dal Conte di San Sebastiano, ma realmente le truppe piemontesi si dimostrarono in quel frangente di un coraggio, eroismo e patriottismo incredibile tanto da meritarsi il titolo di “bogianen” inteso nella sua accezione più alta e nobile di risoluti e coraggiosi.
Da quel momento in poi i soldati piemontesi furono soprannominati “bogianen”. Lo scrittore Giuseppe Cesare Abba racconta nella sua opera “Da Quarto al Volturno” che i soldati della fanteria piemontese venivano definiti “bogianen” e che durante le battaglie, quando l’avversario stava per attaccare, venivano incitati dai comandanti con l’ordine “Bogé nen, neh” per ricordargli l’atto di eroismo dei loro antenati.
Il significato di questa parola ha preso nel corso degli anni un’accezione popolare distorta e negativa, che non ha niente a che vedere però con il suo significato originale. Dunque piemontesi, siate “bogianen” con orgoglio!
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
57Poeta Zaza wrote: Fri Feb 12, 2021 1:59 pm L’origine di questa espressione si fa risalire alla Guerra di successione austriaca
Poeta Zaza wrote: Fri Feb 12, 2021 1:59 pm Dunque piemontesi, siate “bogianen” con orgoglio!Mi unisco anch'io, forza Piemontesi

Grazie, @Poeta Zaza. Non conoscevo l'origine di questa espressione. Nemmeno dell'altra sui cioccolatai. Si dice anche da me "fare la figura del cioccolataio", e mi sono sempre chiesto che c'entra il cioccolato con le brutte figure. Adesso lo so

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Siciliano
Setti misi, panni stisi: Sette mesi, panni stesi. Si dice riferendosi alle donne incinte. Dopo sette mesi di gravidanza, conviene che sia tutto pronto per il nascituro. Anche i panni, cioè i vestitini, devo essere pronti per l'uso.
Il Sommo Misantropo
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
58A Roma se dice:
Daje e daje pure li piccioni se fanno quaie.
Prova e riprova anche i piccioni possono diventare quaglie [Mai arrendersi.]
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Daje e daje pure li piccioni se fanno quaie.
Prova e riprova anche i piccioni possono diventare quaglie [Mai arrendersi.]
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
59VEABSDMQILOPZRTNCFGU
Genovese
Magon (pronunzia magun)
Il magone è quella sensazione di stretta alla gola data da un dolore, dalla malinconia o da qualunque cosa provochi tristezza.
Sul modo di dire “avere il magone” ci sono, principalmente, due teorie più diffuse. Una più “storica” e l’altra più “letterale”, ma nessuna accreditabile come ufficiale.
Una cosa è certa: si tratta di un detto antichissimo!
La teoria più accreditata, vede come protagonista Magone Barca, il cartaginese, che condusse la battaglia della Trebbia contro i Romani durante la II Guerra Punica (218 a.C.)
Chi è Magone? Il fratello d’ Annibale! “oh belin!”. Si, proprio il fratello di quell’Annibale là, che abbiamo studiato sui libri di storia! A sto punto, vien naturale chiedersi che tipo di donna fosse loro madre! (Bello Segnô cao, si salvi chi può!)
Magone ebbe l’incarico di invadere l’Italia passando da Genova ed, arrivato alle porte della “piccola” Superba, fece breccia e mise tutto a ferro e fuoco, distruggendo mura e gran parte della città in pochissimo tempo.
Ecco il motivo per cui si è attribuito a “Magon s.m. accoramento, disgusto, patema, travaglio, angoscia, cordoglio || aveì o –, avere un peso sul cuore, essere accorato.” come ci riporta il dizionario Frisoni.
L’altra origine del magone, più letterale, si rifà alla traduzione, dal tedesco, di Magen: “ventriglio dei polli” o “stomaco dei bovini”.Diciamo che risulta essere sicuramente più onorevole la prima versione che quella “letterale”…
Se vedemmo zueni!
(da "Il mugugno genovese" sul Web)
Genovese
Magon (pronunzia magun)
Il magone è quella sensazione di stretta alla gola data da un dolore, dalla malinconia o da qualunque cosa provochi tristezza.
Sul modo di dire “avere il magone” ci sono, principalmente, due teorie più diffuse. Una più “storica” e l’altra più “letterale”, ma nessuna accreditabile come ufficiale.
Una cosa è certa: si tratta di un detto antichissimo!
La teoria più accreditata, vede come protagonista Magone Barca, il cartaginese, che condusse la battaglia della Trebbia contro i Romani durante la II Guerra Punica (218 a.C.)
Chi è Magone? Il fratello d’ Annibale! “oh belin!”. Si, proprio il fratello di quell’Annibale là, che abbiamo studiato sui libri di storia! A sto punto, vien naturale chiedersi che tipo di donna fosse loro madre! (Bello Segnô cao, si salvi chi può!)
Magone ebbe l’incarico di invadere l’Italia passando da Genova ed, arrivato alle porte della “piccola” Superba, fece breccia e mise tutto a ferro e fuoco, distruggendo mura e gran parte della città in pochissimo tempo.
Ecco il motivo per cui si è attribuito a “Magon s.m. accoramento, disgusto, patema, travaglio, angoscia, cordoglio || aveì o –, avere un peso sul cuore, essere accorato.” come ci riporta il dizionario Frisoni.
L’altra origine del magone, più letterale, si rifà alla traduzione, dal tedesco, di Magen: “ventriglio dei polli” o “stomaco dei bovini”.Diciamo che risulta essere sicuramente più onorevole la prima versione che quella “letterale”…
Se vedemmo zueni!
(da "Il mugugno genovese" sul Web)
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
60VEABSDMQILOPZRTNCFGU
Siciliano
Quannu u stràniu è vinutu, a mala cira nun servi cchiù: Quando l'estraneo è arrivato, la brutta cera non serve più. È come "fare buon viso a cattivo gioco".
Siciliano
Quannu u stràniu è vinutu, a mala cira nun servi cchiù: Quando l'estraneo è arrivato, la brutta cera non serve più. È come "fare buon viso a cattivo gioco".
Il Sommo Misantropo
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
61Imbariegh ubriaco, anche in senso lato, quando sei così stanco che perdi riflessi e lucidità quasi fossi ubriaco
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(Groucho Marx)
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
62VEABSDMQILOPZRTNCFGU
Loppeca: termine napoletano a me caro in quanto spesso ripetutomi da mia nonna. Significa "hai i capelli incolti", "tagliati sti capelli" o "barbone" a seconda della gravità dell'incoltura stessa
Loppeca: termine napoletano a me caro in quanto spesso ripetutomi da mia nonna. Significa "hai i capelli incolti", "tagliati sti capelli" o "barbone" a seconda della gravità dell'incoltura stessa
Last edited by Ton on Sat Feb 13, 2021 5:24 pm, edited 1 time in total.
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
63Bef wrote: Sat Feb 13, 2021 5:09 pm Imbariegh ubriaco, anche in senso lato, quando sei così stanco che perdi riflessi e lucidità quasi fossi ubriacoPer il futuro, Marezia, ricordati di citare la stringa e il tipo di dialetto.
Grazie, @Bef

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
64Ton wrote: Sat Feb 13, 2021 5:19 pm VEABSDMQILOPZRTNCFGUQuella che a Modena si chiama la "gnagna": "va a tajer cla gnagna lè!"
Loppeca: termine napoletano a me caro in quanto spesso ripetutomi da mia nonna. Significa "hai i capelli incolti", "tagliati sti capelli" o "barbone" a seconda della gravità dell'incoltura stessa

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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
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Ortu e mulinu, nun diri quantu rènnunu ô to' vicinu: Orto e mulino, non dire quanto rendono al tuo vicino. Non è buona cosa spifferare tutto in giro, specie se si tratta di "economia". Se le cose ti vanno bene, potresti generare qualche invidia malsana.
Siciliano
Ortu e mulinu, nun diri quantu rènnunu ô to' vicinu: Orto e mulino, non dire quanto rendono al tuo vicino. Non è buona cosa spifferare tutto in giro, specie se si tratta di "economia". Se le cose ti vanno bene, potresti generare qualche invidia malsana.
Il Sommo Misantropo
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
66Paundeg: topo.
Nell’eterna scherzosa diatriba tra città vicine, i modenesi dicono « arzan testa quadra » (reggiani teste quadre: cocciuti e non proprio sprizzanti intelligenza) al che i reggiani rispondono che i modenesi han la testa tonda solo perché « i paundeg agan magné i speghel » (i topi gli han mangiato gli spigoli: sottile allusione a una mancanza di pulizia delle genti modenesi, che vivrebbero in promiscuità coi sorci).
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Nell’eterna scherzosa diatriba tra città vicine, i modenesi dicono « arzan testa quadra » (reggiani teste quadre: cocciuti e non proprio sprizzanti intelligenza) al che i reggiani rispondono che i modenesi han la testa tonda solo perché « i paundeg agan magné i speghel » (i topi gli han mangiato gli spigoli: sottile allusione a una mancanza di pulizia delle genti modenesi, che vivrebbero in promiscuità coi sorci).
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
67Bef wrote: Sat Feb 13, 2021 10:51 pm sottile allusione a una mancanza di pulizia delle genti modenesi, che vivrebbero in promiscuità coi sorci.Ormai, cara Marezia, vivi in Francia dove notoriamente i sorci non ci sono



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Siciliano
Zabbara (o zammara in altre aree della Sicilia): pianta della famiglia delle Agavaceae. Molto diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. La radice è araba. Gli Arabi chiamavano questa pianta zabbara, con la Z dolce, /tsa'b:ara/, e ancora oggi pronunciamo la parola così.
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
68Rudéa: i piselli. « Al cunej cun la rudea » (coniglio) era un piatto tipico della domenica, come « al cutulatti cun la rudea » (la gastronomia emiliana è molto poco veggy e antispecista. Una strage faunicola a ogni pasto).
Non sono riuscita a trovare l’etimologia del termine, d’uso antico perché l’ho trovato già attestato nel 1700. Se qualcuno ha delle idee, sarei curiosa.
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@dyskolos abito in bordura di campi e ai piedi d’una collina ricoperta di boschi: credo d’aver visto più topi, di ogni razza e dimensione, bisce, e anche cinghiali (uno è venuto a morire sul marciapiede di fianco a casa qualche anno fa) negli ultimi 9 anni che in tutti quelli precedenti. La Costa Azzurra non è tutta glamour
Non sono riuscita a trovare l’etimologia del termine, d’uso antico perché l’ho trovato già attestato nel 1700. Se qualcuno ha delle idee, sarei curiosa.
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@dyskolos abito in bordura di campi e ai piedi d’una collina ricoperta di boschi: credo d’aver visto più topi, di ogni razza e dimensione, bisce, e anche cinghiali (uno è venuto a morire sul marciapiede di fianco a casa qualche anno fa) negli ultimi 9 anni che in tutti quelli precedenti. La Costa Azzurra non è tutta glamour

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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
69Bef wrote: Sun Feb 14, 2021 10:05 am Se qualcuno ha delle idee, sarei curiosa.
Anche io, a parte l'ultima vocale di curiosa.
Bef wrote: Sun Feb 14, 2021 10:05 am La Costa Azzurra non è tutta glamourAhah!![]()

Una volta hanno fatto uno studio sulle acque del sistema fognario parigino. A Parigi ci sono più abitanti "topi" che umani

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Siciliano + arabo
Terra madre: terra madre. È una canzone siciliana del 2018 cantata in arabo in siciliano. Per chi è interessato al confronto tra una lingua semitica e una romanza, il video che metto sotto è molto utile. C'è la cantante sicula che dice "siamo figli dello stesso Dio" e il cantante arabo che risponde una cosa tipo "bla bla bla Allah Allah"

Il Sommo Misantropo
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
70Ninàtt: il maiale. "Dal ninatt an's bôta via gninta": del maiale non si butta nulla. Che l'Emilia debba moltissimo all'allevamento, e trasformazione delle carni, dei maiali è un dato assodato. Castelnuovo Rangone gli ha dedicato persino una statua e un museo. Dubito che la cosa possa ripagare i suini del triste destino che è loro riservato, ma tant'è 
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
71Bella la foto del ninàtt in piazza. Sarà che il ragù è così buono proprio perché c'è quella carne. Almeno un tributo al "maiale ignoto" non poteva mancare 
Il tuo post mi ha ispirato qualcosa.
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Siciliano
Catania (figghiozza dô Pattri Eternu): Catania (figlioccia del Padre Eterno), cantata da Ludovica Liotta. Catania è una città siciliana orientale, la seconda per numero di abitanti. L'animale simbolo non è il maiale, ma l'elefante, detto Liotru. La canzone è tutta bella. Il pezzo che mi piace di più è quando dice questo:
Catania umiliata, trattata con i piedi,
si trucca e si pettina per gli stranieri;
e quando incontra due fidanzati felici
Catania romantica li benedice.
https://www.youtube.com/watch?v=mVZTrPo5bkc

Il tuo post mi ha ispirato qualcosa.
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Siciliano
Catania (figghiozza dô Pattri Eternu): Catania (figlioccia del Padre Eterno), cantata da Ludovica Liotta. Catania è una città siciliana orientale, la seconda per numero di abitanti. L'animale simbolo non è il maiale, ma l'elefante, detto Liotru. La canzone è tutta bella. Il pezzo che mi piace di più è quando dice questo:
Catania umiliata, trattata con i piedi,
si trucca e si pettina per gli stranieri;
e quando incontra due fidanzati felici
Catania romantica li benedice.
https://www.youtube.com/watch?v=mVZTrPo5bkc
Il Sommo Misantropo
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
72Con la f di fuoco: al fulminànt, la faléstra, al fogh (il fiammifero, la scintilla, il fuoco) "al fa al falestri" si dice di uno che comincia ad arrabbiarsi; "an' ciaper menga fogh" (dai, non prender fuoco!) invece significa "calmo, non arrabbiarti"
(sempr a Modna, a's capess
)
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(sempr a Modna, a's capess

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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
73VEABSDMQILOPZRTNCFGU
Siciliano
Granfugninu: ladruncolo. Viene dal verbo "aggranfugnari" (di origine ignota), cioè "afferrare".
Ora tocca alla U.
Siciliano
Granfugninu: ladruncolo. Viene dal verbo "aggranfugnari" (di origine ignota), cioè "afferrare".
Ora tocca alla U.
Il Sommo Misantropo
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
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Campano
unu Dio, unu marito: "un unico Dio, un unico marito" era una frase in uso ai tempi di mia nonna quando non si cambiava religione nè marito, nè ci si risposava dopo essere rimaste vedove. I tempi sono un pò cambiati.
Campano
unu Dio, unu marito: "un unico Dio, un unico marito" era una frase in uso ai tempi di mia nonna quando non si cambiava religione nè marito, nè ci si risposava dopo essere rimaste vedove. I tempi sono un pò cambiati.
Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua
75Francesco Curcio wrote: Tue Feb 16, 2021 7:08 pm non si cambiava religione nè marito, nè ci si risposava dopo essere rimaste vedove. I tempi sono un pò cambiati.Era così anche in Sicilia. Ma i tempi…
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Siciliano
Vuliri a vutti china e a mugghieri 'mmriaca: Volere la botte piena e la moglie ubriaca. Questo mi sa che è universale. Esiste l'equivalente persino in inglese

Il Sommo Misantropo