Cheguevara ha scritto: Se i partecipanti al voto avranno la capacità (minima) di valutare meriti e demeriti del governo fascioleghista, la sua sconfitta alle prossime elezioni dovrebbe essere scontata
Purtroppo non è così: i sondaggi li danno ancora in testa, nonostante tutto. Abbiamo il grosso problema che un terzo dei cittadini non vota, e un terzo vota solo sulle idee e sulle promesse, non sui meriti. Quel poco che resta si spartisce, ma è deprimente per tutti.
Cheguevara ha scritto: Gli eventuali meriti, se ce ne sono, sono riscontrabili solo dopo.
I meriti sì, gli obiettivi no, quelli devono essere concreti e comprensibili a tutti gli elettori. Poi si possono raggiungere o no, ma devono essere fattibili. Alle ultime elezioni mi sono presa la briga (troppo tempo da buttare, forse
) di leggere ogni programma della sinistra. Il più concreto era quello che non diceva solo cosa si voleva fare, ma anche il modo di trovare i fondi. E quello è il punto dove di solito le promesse inciampano, perché nessuno vuole parlare di soldi in campagna elettorale, a meno che non siano bonus che dovrebbero entrare magicamente nelle tasche degli elettori.
Per fare un unico esempio: prometti più sicurezza. Bene, puoi fare diverse cose: aumentare le forze dell'ordine, pagare più straordinari, mettere più telecamere nelle zone a rischio, far funzionare quei benedetti braccialetti elettronici, tenere in carcere o comunità di rieducazione i soggetti violenti. Se poi sai anche dove prendere le risorse, meglio.
Invece cosa si fa, in concreto? Prima cosa, ci si concentra sui rave party. Poi sui manifestanti (che ci sta, se sono violenti, ma non è il punto). Poi sugli immigrati (che anche loro commettono reati, ma di nuovo non è il punto). Intanto la gente si difende da sola, massacrando i ladri passandoci sopra con l'auto, con le forbici, con quel che capita. Questa gente si sente sicura? Direi proprio di no.
Nessuna delle promesse elettorali è stata mantenuta, il che non è una novità (si promette ma poi ci si trova di fronte a limiti oggettivi). Eppure gli stessi elettori, secondo i sondaggi, oggi voterebbero uguale. Perché? Per disperazione, noia, abitudine, mancanza di idee?