Simona M. wrote: Nessun T.O. sono solo un'appassionata di storia e... come si dice oggi? Geopolitica. Limes, Formiche, qualche rivista militare come analisi difesa e ci si tiene informate.
Volevo ben dire... Complimenti, non è da tutti avere la voglia e la capacità di analizzare la politica, la storia, le motivazioni e gli accadimenti che ne scaturiscono comprese le guerre purtroppo; essere in grado di farne una sintesi con le motivazioni.
Per un periodo di tempo qualcosa del genere ha fatto parte del mio lavoro, traduzione e analisi militare e politica dai giornali di lingua araba.
Parlando di film che trattano la guerra, a me interessano i comportamenti umani, non ho mai badato che gli uomini siano solo del mio retaggio, non evito e non derido quelli che mi dicono che devono essere a tutti i costi i miei "nemici" .
Il dolore, la morte, l'orrore erano uguali nei bombardamenti di Londra e Dresda nella 2^ G.M. come lo sono oggi a Gaza e in Ucraina e in Russia e in Nigeria e in Somalia.
TAPS è un film emblematico anche se non tratta in modo diretto la guerra. Una rivolta di adolescenti in una Accademia Militare, perchè non vogliono che sia chiusa per mere questioni economiche.
Ma in quei ragazzini c'è il germe di futuri uomini. Tom cruise interpreta il pazzo fanatico guerrafondaio e finirà come merita. Timothy Hutton, il cadetto comandante, è ligio al dovere ma non è un fanatico, anche se inizialmente così appare: è riflessivo, si rende conto, decide di tornare indietro e morirà ugualmente nel tentativo di fermare la furia di Tom Cruise.
Sean Penn è il tipico ribelle alle regole del quale però ci si può fidare perchè non ti tradisce. Obbedisce, ma fino a un certo punto. È già fin da cadetto un disilluso dalla vita militare, dall'autorità, per quanto apparentemente sembri come gli altri.
È un flm che non fanno vedere mai. I giovani non devono conoscere lo spirito militare.
Un generale napoleonico francese diceva che lo spirito militare è una pianta che va coltivata e potata con cura, affinchè non dia frutti.
Ci sono tanti altri film se vogliamo di ambientazione militare diretta e indiretta, sui quali mi sarebbe piaciuto discutere.
Quello che mi affascina è, ripeto, l'analisi del comportamento umano specifico in determinate circostanze.
Simona M. wrote: Diceva JD Vance, certo lo diceva a dei militari e per dei militari, che nel corpo dei Marines aveva trovato una struttura e uno scopo per la prima volta in vita sua. Nella generale atomizzazione delle famiglie e delle società americane (e direi occidentali) non è questione di poco conto. E mi ha ricordato TAPS per questo motivo.
Penso anche io qualcosa del genere. Questo però non viene recepito da tutti o se viene recepito, viene interpretato male.
Nel senso che chi si trova bene in ambito militare è un guerrafondaio a prescindere.
Simona M. wrote: La struttura delle Forze Armate è in fondo una struttura familiare allargata e in quanto familiare comunitaria (direi comunista in senso buono perché dentro si divide tutto). È una comunità in cui ci si riconosce in dei valori e in un futuro comune insieme.
Si, hai ragione. Comunista nel senso primigenio del termine. A favore di tutti.
Simona M. wrote: L'individualismo è imposto agli uomini per dividerli e controllarli meglio, ma gli uomini vogliono stare in gruppi coesi e funzionanti. È nella loro natura.
Ma qualunque potere ha paura dei "cani sciolti". Il potere ha bisogno di masse a pensiero unico che non reagiscono, non ragionano, non analizzano, non ascoltano altro che la voce ufficiale. Chi si dissocia viene tagliato fuori. E anche peggio. L'esperienza degli ultimi anni dovrebbe aver insegnato qualcosa, ma non sono ottimista.
Cheguevara wrote: molti si arruolano e si offrono volontari per missioni in teatri di guerra soprattutto con l'obiettivo di guadagnare il doppio o il triplo di una paga normale.
Non è detto che chi si arruoli per andare in missione a "guadagnare" effettivamente ci vada. In missione ci vanno determinati reparti completi, a rotazione e solo determinati reparti. Solo in caso di mancanza di personale specifico ne viene fatta richiesta, tramite Stato Maggiore, a tutti i reparti italiani e allora, singolarmente, qualcuno si offre volontario.
Albascura wrote: Questo film è determinante per collocare pensieri, culture, religioni e governi guerrafondai nella spazzatura.
Grazie, non lo conoscevo. Mi hai fatto venire il desiderio di vederlo.
Albascura wrote: Credo che di storie ne siano state scritte tante, contro la guerra, ma credo anche che non basteranno mai.
Come non darti ragione?
Albascura wrote: Non esistono guerre gloriose, soldati gloriosi, eserciti gloriosi, la gloria è solo nella pace.
La guerra è solo sangue e orrore. Sempre.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)