Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1101
@M.T.D'accordo su tutto, anche sul calcio, di cui non capisco una beata mazza, ma mi fido: oltretutto queste piogge di quattrini su chi ha il solo merito di saper dare calci a un pallone mi hanno sempre indispettito. E confermo che dalla Meloni e dal suo governo che, chiacchiere a parte, di cose buone fino ad oggi non mi pare ne abbiano fatte, non mi aspetto che il peggio.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1102
M.T. wrote: Mi viene in mente che anche di Mussolini si diceva che avesse fatto anche qualcosa di buono...
È vero, ma qui non vedo ideologie nocive al potere, Tantomeno i metodi del fascismo. Dopo quasi un anno di governo, mi verrebbe da dire che la Meloni ha fatto poco di diverso da ciò che ha fatto Draghi, tolte le uscite infelici di molti suoi ministri e alcune leggi non proprio urgenti o indispensabili.  Può darsi che io come donna sia un po' di parte, perché è la prima Presidente del Consiglio, ma la vedo andare in giro per tutto il mondo e comportarsi sempre bene, dando un'immagine buona e affidabile dell'Italia (nonostante anche gli altri Paesi fossero preoccupati dalla sua provenienza politica). La sua frase sul fatto che è un vantaggio essere sottovalutate, perché non ti vedono arrivare, è uno slogan femminista più forte dei simboli strani a fine parola.
Le sue uscite eccessive del passato (tipo "io sono Giorgia, sono una madre, ecc.") sembrano sparite, il che mi dice che è almeno una persona intelligente, in grado di adattarsi ai diversi ruoli e scenari. E se aspira a essere rieletta ha ogni interesse a lavorare bene, lasciando da parte ideologie e propaganda, per cercare di accontentare più italiani possibile (non solo i ricchi o gli imprenditori, che non sono certo la maggioranza). Magari sono io troppo ottimista. D'altronde di disgrazie in questi ultimi anni ne abbiamo avute a sufficienza... Quando è difficile immaginare il peggio, si spera per il meglio
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1103
@Silverwillow Vorrei essere ottimista anch'io, ma non mi è proprio possibile. Intanto, paragonare un governo come questo, che può contare su una maggioranza certa e compatta, al governo Draghi, sostenuto da una marmellata di partiti di idee contrapposte, non è corretto. Draghi ha fatto il massimo che poteva fare uno costretto, perché chiamato, a governare in quelle condizioni. Sul peso della Meloni negli incontri internazionali stenderei un velo pietoso: a volte non la invitano nemmeno, spesso la mettono in secondo piano e non ha mai ottenuto ciò che chiedeva, anche se al suo ritorno si dichiarava soddisfatta, anzi, molto soddisfatta. A parte le uscite infelici dei suoi ministri, non è vero che il suo governo non abbia fatto nulla: dopo aver cercato inutilmente di favorire l'evasione con l'abolizione del pos, c'è riuscito alzando il limite del contante e varando l'ennesimo condono, mascherato da "pace fiscale". Eliminando un'aliquota delle imposte, ha favorito i ricchi e bastonato quelli che guadagnano di meno. Per quanto riguarda il lavoro, a parte la strenua opposizione all'istituzione di un salario minimo, ha favorito i contratti precari e il tanto sbandierato aumento dell'occupazione non tiene conto dei guadagni miserrimi di tanti cosiddetti occupati a tre o quattro Euro l'ora. Col welfare allo sbando, vengono stanziati tredici miliardi per il ponte sullo stretto, che servirà soltanto - anche senza vedere la luce - a ingrassare professionisti strapagati e strapagandi (vista l'abolizione del tetto di 240.000 Euro) per la gioia di un ministro che, citando a conforto un numero di Topolino in cui, a sua insaputa, il ponte alla fine crollava, ha fatto l'ennesima figura di merda. O vogliamo parlare di come viene affrontato i problema migranti? E' vero che ad accordarsi con i dittatori perché tengano nei loro lager centinaia di migliaia di poveracci l'ha preceduta Minniti, ma lei non ha saputo fare di meglio, a parte rivolgere all'Europa richieste che non saranno mai soddisfatte grazie all'opposizione dei suoi amici sovranisti, ma fa niente, lei si dichiara, come sempre, molto soddisfatta, e tanto basta. Ci sarebbe ancora tanto da dire, ma a che pro? Continuerà nell'attuazione del programma della peggiore destra che l'Italia abbia avuto dopo Mussolini, di questo sono sicuro, fino alle prossime elezioni politiche. Con la speranza che ci siano, le prossime elezioni politiche.
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1104
Cheguevara wrote: Vorrei essere ottimista anch'io, ma non mi è proprio possibile.
concordo. 
E ci si dimentica l'idea sbaglaita di Salvini del taxi gratis dopo la discoteca per chi si ubriaca? Però si taglia su scuola e sanità...

Ho letto in questi giorni un articolo su Il Fatto Quotidiano dove un esponente di destra (purtroppo non ricordo il nome e non ho potuto così ritrovare l'articolo), che fa parte della Lega e che a soli ventitré anni era nel consiglio delal giunta comunale di Guazzaloca per via che il padre era un esponente di spicco della destra, voleva far passare quelli come lui come vittime di una Bologna violenta e persecutoria, visto che quando frequentava il liceo Righi, un gruppo di persone, facendosi passare per la FIGC, lo andò a prendere in classe, gli mise un cartello addosso, un collare al collo e lo trascinò per i corridoi.
Premesso che se si andava a cercare qualcuno non ci s'inventava che si era della FIGC e che di gente fuori di testa c'era, c'è e sempre ci sarà, far passare che tutta Bologna e tutti i bolognesi erano e sono così non solo è sbagliato, ma è anche passabile di denuncia per diffamazione.
Ma ora il fascsiti sono al governo e bisogna riscrivere le cose, e farli passare come martiri, perseguitati ed eroi romantici incompresi.
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1105
Cheguevara wrote: Draghi ha fatto il massimo che poteva fare uno costretto, perché chiamato, a governare in quelle condizioni.
Ma io infatti mi sarei tenuta Draghi, che almeno in fatto di economia ci capiva qualcosa, e aveva una buona reputazione internazionale. Quello che voglio dire è che col nuovo governo mi aspettavo di peggio (il trucco per diventare ottimisti è proprio aspettarsi il peggio in partenza, così ogni cosa positiva lo sembra il doppio). Purtroppo, come dici tu, in quella marmellata politica che si è creata era impossibile governare.
Cheguevara wrote: spesso la mettono in secondo piano e non ha mai ottenuto ciò che chiedeva, anche se al suo ritorno si dichiarava soddisfatta, anzi,
Se ti riferisci alla questione migratoria, è vero, ha ottenuto risposte e promesse vaghe che ha cercato di far passare come un cambio di rotta dell'UE. Ma mi pare che siano anni (o decenni) che battiamo su questo tasto e nessuno ci ascolta, quindi non lo vedo come un suo fallimento personale, ma un'incapacità di affrontare sul serio la questione a livello europeo (incapacità che ha causato duemila morti, solo quest'anno).
Ma se si guardano le sue foto con la von der Leyen, con Biden o con l'olandese Rutte, si nota che spesso i sorrisi sembrano sinceri, non di protocollo. È una donna che riesce a rendersi simpatica sul piano personale, tanto da far dimenticare le sue opinioni politiche diverse. Cosa che non si può dire di altri Presidenti del Consiglio (sebbene nelle foto con Draghi la von der Leyen mi sembrasse molto più sorridente). Quello che ottiene è solo proporzionale all'influenza italiana nella politica mondiale. Molti leader comunque sono stati sorpresi (probabilmente come me) perché si aspettavano una fanatica con cui sarebbe stato difficile perfino parlare. Sapere che in Italia c'è almeno un governo forte, stabile, e in linea con gli standard UE e atlantici è un sollievo e un punto a nostro favore.
Ciò non toglie che potremmo fare casini su tutto il resto: già il tassare gli extraprofitti delle banche ha causato malumori, ma era qualcosa che sosteneva anche la sinistra (anzi, i 5S se ne arrogano la proposta). Anche la proposta per ridurre i prezzi dei voli ha creato dubbi in UE (sebbene anch'essa mi sembri legittima). Insomma, non è tutto perfetto, ma finché non vedrò una proposta di legge che viola qualche libertà personale fondamentale non definirò il governo attuale fascista. Mi pare inutile. Sono invece contenta di aver votato Azione, l'unico partito che per ora non lancia accuse o insulti, ma si dice soddisfatto che sul salario minimo almeno si possa discutere, e si dimostra il più pragmatico. Se fossimo in un governo berlusconiano degli anni '90, la proposta sarebbe stata bocciata e basta, altro che rinvii e polemiche infinite. A me pare che di destre ne abbiamo viste di peggiori.
Cheguevara wrote: la strenua opposizione all'istituzione di un salario minimo
Io non vedo una strenua opposizione (che pure poteva esserci, avendo la maggioranza)
Cheguevara wrote: O vogliamo parlare di come viene affrontato i problema migranti?
Il problema migranti non riesce ad affrontarlo nessun governo, per il semplice fatto che non possiamo affrontarlo da soli. Si può certo discutere sull'ironia di certa propaganda di destra (soprattutto della Lega) che prometteva di usare le maniere forti, quando è evidente che di fronte a una barca in difficoltà non puoi fare altro che soccorrerla. Puoi fare la voce grossa fin che vuoi, ma non puoi lasciar annegare le persone, quindi divieti, controlli e quant'altro sono inutili. La soluzione va trovata altrove, e finora nessuno ci è riuscito.
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1106
Silverwillow wrote: finché non vedrò una proposta di legge che viola qualche libertà personale fondamentale non definirò il governo attuale fascista.
Non credo che l'unico parametro per giudicare se un governo sia o meno fascista sia la violazione di libertà personali fondamentali. Esistono anche i diritti: il diritto al lavoro, all'istruzione, alla salute per esempio. E forse c'è qualcosa che può essere perfino peggio di un governo fascista: un governo di peracottari, come si dice a Roma. Un governo supportato da partiti il cui risultato elettorale è dovuto a promesse di cui neanche una è stata mantenuta, né lo sarà: ad esempio l'eliminazione delle accise sui carburanti, il blocco navale contro i migranti, la flat tax e via dicendo. Il ponte sullo stretto, che non vedrà mai la luce, è solo l'istituzione di una mangiatoia che servirà, nei prossimi anni, a succhiare miliardi e arricchire le mafie.  E' un governo di fascisti che potrebbe essere anche peggio di un governo fascista: un governo di fascisti incapaci, nel quale mi meraviglio che una persona intelligente quale tu sicuramente sei possa riporre un minimo di fiducia.
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1109
Cheguevara wrote: Esistono anche i diritti: il diritto al lavoro, all'istruzione, alla salute per esempio.
Ma perché, prima erano garantiti?
Cheguevara wrote: Un governo supportato da partiti il cui risultato elettorale è dovuto a promesse di cui neanche una è stata mantenuta, né lo sarà
E dove sta la novità? Tra l'altro, viste le promesse elettorali, in questo caso è un bene che non vengano mantenute.
L'eliminazione delle accise non sembrava più così urgente, dopo che i prezzi sono più o meno rientrati nella norma, per poi rialzarsi, stranamente, in tempi di esodo vacanziero (se non è speculazione questa non so come altro chiamarla). Il blocco navale non era fattibile (e lo sapevano benissimo) quindi in effetti era un'emerita scemenza (e meglio così, no?). Il ponte sullo stretto potrebbe anche servire, ma prima c'è da sistemare tutti i collegamenti ferroviari e autostradali. Se impieghi cinque ore da Roma a Reggio, e altre cinque da Messina a Palermo, perché le infrastrutture fanno schifo, il ponte sarà una cattedrale nel deserto.
Cheguevara wrote: E' un governo di fascisti che potrebbe essere anche peggio di un governo fascista: un governo di fascisti incapaci, nel quale mi meraviglio che una persona intelligente quale tu sicuramente sei possa riporre un minimo di fiducia.
Non mi pare di aver detto che ci ripongo fiducia. Ci ripongo la stessa che avevo per i governi passati, né più né meno. Al momento non vedo motivi per averne meno (che poi meno di pochissimo, che è la mia norma, è difficile). Non amo riesumare il passato dalla sua tomba: il governo attuale può anche non essere granché, e magari non combinerà nulla (ma noi non abbiamo comunque voce in capitolo, quindi l'ottimismo, anche malriposto, è gratis) ma lascio volentieri Mussolini e i suoi seguaci al riposo che si sono meritati, non scomoderei fantasmi pericolosi senza motivo. Tutto qui
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1110
Silverwillow wrote: L'eliminazione delle accise non sembrava più così urgente, dopo che i prezzi sono più o meno rientrati nella norma, per poi rialzarsi, stranamente, in tempi di esodo vacanziero (se non è speculazione questa non so come altro chiamarla).
Certo che è speculazione. Ma un governo serio, che tutela i cittadini, interviene. Invece, siamo alle solite: si asservisce a chi ha tanti soldi e se ne frega della gente comune.
Silverwillow wrote: Il ponte sullo stretto potrebbe anche servire
sì, per le barzellette.
Silverwillow wrote: Ci ripongo la stessa che avevo per i governi passati, né più né meno.
Sei ottimista, perché io non ho mai avuto fiducia nei politici; alla fine, da una parte o dall'altra, pensano solo al proprio interesse e si asserviscono al potere e al denaro.
Silverwillow wrote: lascio volentieri Mussolini e i suoi seguaci al riposo che si sono meritati, non scomoderei fantasmi pericolosi senza motivo.
il problema è che non sono fantasmi: il fascismo non se n'è mai andato. E in Italia non si è mai voluto fare i conti con i danni e il lascito che ha lasciato, anzi, si lascia che venga celebrato, quando chi fa questo dovrebbe essere messo in galera. Senza appello.
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1111
@Silverwillow Spiacente, ma non sono d'accordo sul tuo fare di tutte le erbe un fascio. I governi non sono stati tutti uguali, e neanche i politici lo sono. La qualità media dei nostri governanti è scaduta a partire dall'avvento berlusconiano, i cui danni continueranno a lungo a incidere negativamente sulla nostra politica. I politici non sono tutti disonesti o inconcludenti e il fatto che la sinistra sia da sempre divisa non giustifica il tuo valutarla al pari della destra, di questa destra. I fantasmi del fascismo sono tutt'altro che sepolti e il fatto che la seconda carica della Repubblica e il presidente del consiglio si siano formati nel FUAN ne sono la prova. Come giustamente fa rilevare @M.T. , in questo Paese i conti col fascismo non sono mai stati chiusi e, pur esistendo una legge che considera reato l'apologia del fascismo, nei fatti è stata consentita, in nome della cosiddetta pacificazione, la ricostituzione del partito fascista, rifondato dai repubblichini Almirante e Rauti come Movimento Sociale Italiano. Questa destra è la destra più a destra di sempre, perché è trainata dai fascisti, che sono riusciti a fagocitare il centro, rappresentato da FI, e quel che resta del popolo guidato da capitan fracassa. I pochi provvedimenti che questo governo è riuscito ad attuare, tra curve, retromarce e inversioni a "U", vanno tutti in una direzione, che non è di sicuro quella che necessiterebbe nel momento in cui tanta gente ha seri problemi di sopravvivenza, in un'Italia che, ora più che mai, appare divisa tra un Nord ricco e produttivo e un Sud che, con l'abolizione del rdc, è più disperato di prima. E la soluzione non può certo essere quella che tutti i meridionali senza lavoro si trasferiscano al Nord. Oppure la costruzione del ponte sullo stretto, che secondo Salvini creerà centomila posti di lavoro e che secondo me arricchirà, oltre agli illustrissimi architetti e ingegneri per il quale è stato espressamente abolito il tetto massimo della retribuzione, appaltatori e sub-appaltatori mafiosi. Per un'opera inutile, dannosa e pericolosa. E io pago.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1112
Cheguevara wrote: Spiacente, ma non sono d'accordo sul tuo fare di tutte le erbe un fascio.
Mi pare di non essere io a fare questo. Nessun governo è mai stato all'altezza delle promesse o delle aspettative (almeno da quando ho iniziato a seguire la politica, quindi solo gli ultimi due decenni), ma so comunque da che parte stare (anche se, potendo, starei coi radicali, che però sono troppo radicali perfino per fare un partito...). Cercare di capire cosa fanno gli altri, e perché, non è "fare di tutta l'erba un fascio" è solo cercare di capire le differenze e le similitudini. Le similitudini sono sotto agli occhi di tutti (promesse campate in aria, pressapochismo, populismo, ricerca di consensi, rinvii, elementi di distrazione, ecc.). Le differenze si dovrebbero notare di più, ma per ora (per me) non è così. Chi oggi rivendica il salario minimo e accusa il governo di non pensare ai poveri, ieri era al governo, e si barcamenava come fanno gli altri oggi. Non guardo le ideologie, guardo quello che le persone fanno in concreto, al di là dei bei discorsi o delle sparate condannabili.
Forse la tua considerazione si adatta di più al commento di @M.T. :
M.T. wrote: alla fine, da una parte o dall'altra, pensano solo al proprio interesse e si asserviscono al potere e al denaro.
Commento con cui in parte potrei essere d'accordo, se non fosse che nonostante tutto mantengo viva la speranza che le cose cambino, e che persone capaci e con degli ideali che vanno più in là del mero interesse personale prima o poi andranno al governo.
M.T. wrote: E in Italia non si è mai voluto fare i conti con i danni e il lascito che ha lasciato, anzi, si lascia che venga celebrato, quando chi fa questo dovrebbe essere messo in galera. Senza appello.
È vero che non si sono mai fatti i conti con il passato, ma solo per i troppi compromessi e ambiguità. Se i buoni fossero stati premiati e i cattivi puniti, oggi staremmo tutti tranquilli. Ma la realtà è molto più sfaccettata, rendendo quasi impossibile stabilire criteri per giudicarla.
Gli italiani non amano le cose lunghe e complesse, quindi si è tirata una riga e basta: qualcuno è finito di qua e qualcuno di là, ma niente è mai stato davvero affrontato, risolto o perdonato. Si è andati avanti per quieto vivere, e non mi sorprende affatto che ancora oggi ci siano nostalgie. Di gente che spesso all'epoca neanche c'era, quindi non rimpiange qualcosa di perso che conosce, sembra più una reazione di protesta indistinta. Come dire "mi mostro fascista, quindi sono contro il sistema". Un po' la stessa cosa che fanno i tossici, o altri emarginati che ce l'hanno con la società ma non sanno che forma dare al loro malcontento, quindi ne cercano una già pronta. La stessa cosa vale per i rigurgiti della destra estrema. E ne abbiamo visti fin troppi esempi in killer solitari che ammazzavano gente a caso in giro per il mondo. Non certo perché credevano nel fascismo, ma perché volevano dare una veste politica e "utile", quindi più accettabile, alla loro follia e alla loro rabbia personale verso il mondo.
Cheguevara wrote: Questa destra è la destra più a destra di sempre, perché è trainata dai fascisti, che sono riusciti a fagocitare il centro, rappresentato da FI
Questo è il punto della questione. A me non interessa se uno è di destra-destra o mezza destra, mi interessa quello che fa. 
Cheguevara wrote: ora più che mai, appare divisa tra un Nord ricco e produttivo e un Sud che, con l'abolizione del rdc, è più disperato di prima
Ma è così dall'800. E l'Rdc è inutile, favorisce chi lavora in nero e penalizza chi magari quell'anno guadagna 200 euro in più, che se lo vede togliere. Era un'iniziativa populista fino al midollo, che non pensava certo al benessere delle persone, ma a guadagnare voti (tant'è che oggi quelle persone stanno messe uguale). L'avrei tolto anch'io. Se sei invalido ci sono i sussidi appositi, se non lo sei ti cerchi un lavoro qualsiasi, anche facendo sacrifici, come fanno tutti. L'assistenzialismo di stato (quando non è indispensabile) fa più danno che altro. La stessa cosa vale per le accise sulla benzina: molti hanno meno problemi a pagare un prezzo più alto, quindi in tempi di crisi mi pare più giusto non favorire tutti, togliendo le tasse, ma piuttosto con quelle tasse aiutare a sopravvivere chi ne ha davvero bisogno. 
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1113
Silverwillow wrote: Nessun governo è mai stato all'altezza delle promesse o delle aspettative (almeno da quando ho iniziato a seguire la politica, quindi solo gli ultimi due decenni),
E' proprio questo il punto. Io la politica la seguo da sessant'anni e ne ho memoria diretta, non mutuata da letture e informative varie, ma per vita vissuta. Ricordo i due tentativi di golpe (De Lorenzo e Borghese) non riusciti soltanto perché non tutte le Forze Armate erano d'accordo, ma all'epoca ero un ventenne ufficiale di complemento nell'esercito e ho toccato con mano la propaganda fascista diffusa apertamente e senza ritegno al suo interno. Ho vissuto con un misto di orrore e disgusto il tentativo, da parte di un palazzinaro protetto dalla mafia, di attuare il "piano di rinascita democratica" di tal Licio Gelli, tentativo riuscito solo in parte, ma è bastato per far sprofondare la politica ai livelli in cui ancora oggi si dibatte. I rigurgiti fascisti non sono una cosa soltanto di oggi: sono quasi ottant'anni che i camerati cercano di riprendere il potere, e non ci sono mai andati tanto vicini come adesso.
Certo, le nostre visioni, la mia e la tua, sono distanti perché forse non può essere che così, vista la differenza generazionale e vista  anche la collocazione geografica. Io sto al Nord da soli cinque anni per motivi di famiglia, ma il resto della mia vita si è svolta nel profondo Sud. Quando dici che la divisione Nord-Sud risale all'800 dici il vero: infatti, prima che la guerra di conquista e di rapina conducesse al Regno d'Italia sotto lo stemma dei Savoia, il Sud era ricco di industrie, oltre che per l'agricoltura fiorente e per i commerci via mare; le casse dei Borboni erano piene di denaro, mentre il Regno di Sardegna era alla bancarotta. La più grande acciaieria d'Europa era a Reggio Calabria, subito smontata e trasportata in Piemonte. Le premesse per la situazione che ancora oggi stiamo vivendo furono poste allora: in merito ti consiglio la lettura del libro "Terroni" di Pino Aprile, così potrai farti un'idea. Dire: "trovatevi un lavoro" è facile per chi vive in zone in cui di lavoro ce n'è a iosa, tanto che riesce difficile trovare gente da assumere. Molto più difficile è al Sud, dove l'unica possibilità di lavoro che non è mai mancata è quella fornita dalle quattro mafie: anche quelle succhiano il sangue del Sud per investirne i proventi al Nord e in giro per il mondo. Ci sarebbe tanto altro da dire, ma non è il caso: in definitiva questo è un forum di scrittori e questa nostra discussione interessa a pochissimi. Le nostre opinioni, la mia e la tua, sono divergenti e, tutto sommato, è normale che sia così: è la democrazia che ci consente di esprimerle apertamente, non dimentichiamocene mai.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1114
dyskolos wrote: Prima fanno il ministero del Made in Italy e poi Rampelli ci informa che vogliono fare una legge che vieta l'uso degli anglismi nella pubblica amministrazione. Ma dai!
Fosse l'unica incongruenza! Navigano a vista, ma avrebbero bisogno di occhiali per miopi.
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1115
Cheguevara wrote: "Terroni" di Pino Aprile

Bellissimo libro e Pino Aprile è un grande. Io ne ho comprato un altro suo, ma devo ancora leggerlo.



Cheguevara wrote: Dire: "trovatevi un lavoro" è facile per chi vive in zone in cui di lavoro ce n'è a iosa

Hai ragione su tutto. Molti confondono il "c'è tanto da fare" con il "c'è molto lavoro". Il da fare e il lavoro sono due cose differenti. È difficile farlo capire a "chi vive in zone in cui di lavoro ce n'è a iosa", ma è così. Per rendersene conto basta guardare gli annunci di lavoro su vari giornali.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1117
Cheguevara wrote: E' proprio questo il punto. Io la politica la seguo da sessant'anni e ne ho memoria diretta, non mutuata da letture e informative varie, ma per vita vissuta.
È evidente che chi i fatti li ha vissuti ha una visione più coinvolta di chi invece ne ha solo sentito parlare (e può giudicare solo sui documenti lasciati da altri). Ma il confronto non mi pare inutile. Chi ha vissuto la situazione politica solo negli ultimi decenni ha per forza una visione più ottimista, perché i fatti più negativi sembrano sempre appartenere a un passato che ormai ci si è lasciati alle spalle. Il che non significa che non possa succedere di nuovo, ma è molto difficile immaginarlo per chi non ha esperienze dirette. Forse perché si presume che qualcosina, lungo la strada, gli italiani l'abbiano imparata, e che certe cose non succederanno più.
Cheguevara wrote: Quando dici che la divisione Nord-Sud risale all'800 dici il vero
Sì, infatti il problema è iniziato con l'unità d'Italia. Non vorrei sembrare poco patriottica, ma forse, tutto considerato, era meglio evitare.
Cheguevara wrote: in merito ti consiglio la lettura del libro "Terroni" di Pino Aprile, così potrai farti un'idea
Lo metto in lista. Ultimamente sono molto lenta con le letture, ma prima o poi lo leggerò
Cheguevara wrote: Dire: "trovatevi un lavoro" è facile per chi vive in zone in cui di lavoro ce n'è a iosa, tanto che riesce difficile trovare gente da assumere
Anche questa è una visione diversa derivata da diverse condizioni. Io non ho mai provato a cercare lavoro al sud. Qui a Trento ci sono diverse agenzie interinali, e male che vada un lavoro qualsiasi te lo trovano (di solito provvisorio, scomodo e faticoso, ma te lo trovano). Io quando sono rimasta sola all'improvviso avevo un contratto a termine (che non mi hanno rinnovato perché chi sostituivo è rientrato). L'Adecco mi ha trovato un lavoro in fabbrica, a chiamata (quindi senza mai sapere se una settimana si lavorava o no). Il luogo di lavoro era a mezz'ora di strada a piedi dai mezzi pubblici, e spesso i turni erano serali o notturni. Quindi per qualche mese sono andata e tornata a piedi, di notte, in inverno, su strade di periferia deserte. Finché grazie ai buoni rapporti con una delle segretarie Adecco, mi ha trovato un lavoro più comodo e vicino da un suo conoscente che cercava personale. Questo intendo quando dico che se si vuole (e si è costretti) qualcosa si trova. Negli ultimi giorni colleghe e agenzie mi hanno proposto ben quattro lavori. Non ho idea di come sia la situazione al sud (e non credo si possa farmene una colpa) forse non c'è niente nemmeno tramite agenzie, passaparola o compromessi vari. Se qualcuno ne ha esperienza mi piacerebbe sentirla.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1118
Silverwillow wrote: Chi ha vissuto la situazione politica solo negli ultimi decenni ha per forza una visione più ottimista
no, direi di no
Silverwillow wrote: Forse perché si presume che qualcosina, lungo la strada, gli italiani l'abbiano imparata,
si presume solo, perché i fatti dimostrano altro.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1121
dyskolos wrote:

:-( :-(
Ci mancherà :-(
Me lo ricorderò sempre per la corsa che fece contro l'Atalanta: dopo aver preso di tutto dai tifosi avversari, con il Brescia sotto 3 a 1, disse dopo il secondo gol di Baggio "Se famo er 3 a 3 vengo sotto 'a curva". E così fece :D



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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1122
M.T. wrote: Me lo ricorderò sempre per la corsa che fece contro l'Atalanta: dopo aver preso di tutto dai tifosi avversari, con il Brescia sotto 3 a 1, disse dopo il secondo gol di Baggio "Se famo er 3 a 3 vengo sotto 'a curva". E così fece :D

Corsa indimenticabile. Grande Carletto. Per me aveva ragione da vendere. Lo avevano offeso troppo: non si fa!
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. wrote:
no, direi di no
L'ottimismo è una disposizione del carattere, dipende poco dalla situazione esterna. Io oscillo tra sfiducia totale e ottimismo, a seconda dell'umore.
Ma non sono sicura di essermi spiegata nell'intervento precedente: per ottimismo intendo che non vedo in un prossimo futuro pericoli di colpi di stato, restrizioni alle libertà personali, di stampa o di altro genere. Poi il resto va come va, tutti i governi fanno cose utili e altre discutibili o nocive, ma la democrazia non è mai stata messa in discussione. Al cambio di governo, chi ha fatto poco e male verrà sostituito. È così che va da che sono al mondo, e non vedo segnali in senso contrario.
Dopo l'inizio della guerra in Ucraina (che è stato un forte choc per molte delle mie sicurezze) sono ancora più grata se tutto ciò di cui devo lamentarmi sono i venti centesimi in più sulla benzina, o le scemenze di Salvini, e non una bomba su casa mia. Se il governo non fa chissà che, pazienza, dovremmo esserci abituati. La cosa principale è che non faccia grossi danni.
Essere nati e vissuti in un paese pacifico e democratico (pur con i suoi problemi) dovrebbe in teoria comportare un ottimismo di fondo. Che non significa vedere tutto rosa, ma solo percepire che grandi stravolgimenti delle regole sono davvero improbabili, e sarebbero inaccettabili per chiunque (non ci sono più le condizioni di quando è nato il fascismo: povertà, ignoranza, disperazione, risentimento, ecc.), si è andati avanti. Se qualcosa di brutto può succedere sarà qualcosa di nuovo, non qualcosa di un secolo fa.
Cheguevara wrote: I fatti dimostrano che gli italiani hanno memoria corta, anzi, cortissima.
Gli italiani avranno la memoria corta, ma badano sempre ai propri interessi. Se Fdi ha vinto le elezioni è solo perché molti italiani evidentemente cercano la sicurezza di un partito e un leader con le idee chiare, che ritengono in grado di risolvere la crisi economica e geopolitica in cui siamo (che sia credibile o no non importa). Nessuno ha interesse in un ritorno del fascismo. Non siamo più i contadini o operai ignoranti degli anni '20. Oggi anche l'operaio ha una connessione internet e sa come funziona il mondo. Chi ha votato Fdi è pronto a votare qualcun altro alle prossime elezioni, ne sono convinta. Non sono fanatici o nostalgici, ma gente che forse ha pensato "be', finora hanno governato tutti gli altri, con risultati mediocri, vediamo questi". Siamo in tempi di crisi, ed è normale che si cerchi un governo forte, ma se quel governo forte si rivela incapace quanto gli altri non lo voterà più nessuno. Sono troppo ottimista? Non lo so. Questo è solo ciò che vedo.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Silverwillow wrote: Oggi anche l'operaio ha una connessione internet e sa come funziona il mondo.
Purtroppo, manca lo spirito critico e la disinformazione la fa da padrona, basti vedere cosa è successo con i vaccini. Basta che qualcuno urli una boiata e non in pochi ci corrono dietro.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. wrote: Purtroppo, manca lo spirito critico e la disinformazione la fa da padrona, basti vedere cosa è successo con i vaccini. Basta che qualcuno urli una boiata e non in pochi ci corrono dietro.
Proprio così: sono le due facce della medaglia internet. L'opinione di @Silverwillow ormai la conosciamo, e sarei contento se avesse ragione, ma temo che le cose andranno diversamente: i segnali, in quest'anno di (mal)governo, ci sono tutti. Staremo a vedere. Ci aspetta un autunno caldissimo, tra licenziamenti, inflazione, decadimento del welfare e altre amenità, con il carico degli effetti del clima impazzito. Ce ne sarà per tutti i gusti.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

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