Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

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@Alberto Tosciri @Cheguevara Se si parla di Salvini, si ha a che fare con una figura indegna di ricoprire il ruolo che ha e senza essere di destra, centro o sinistra: si è dinanzi a una persona incompetente, che adatta le idee in base ai maggiori consensi che può ottenere, privo di preparazione, che cambia idee in base a ciò che fa più comodo. Solo parlando del Ponte sullo Stretto, che ora difende a spada tratta, basta vedere quello che diceva qualche anno fa (il contrario). Oppure quando difendeva i contadini che bloccavano le strade e prima faceva la legge contro chi faceva blocchi o quando si stimava di andare in autostrada senza pagare. Insomma, una contraddizione continua. E questo non solo fa male al paese e alla popolazione (perché essendo ministro rappresenta gli italiani nel mondo e non fa fare bella figura, visto come sono considerati gli italiani all'estero), ma danneggia anche la parte che rappresenta. Una figura così è inqualificabile (sì, si può dire che ce ne sono tante in Italia, sia a destra sia a sinistra sia al centro, ma ora si sta parlando di Salvini).
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

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Cheguevara wrote: @Alberto Tosciri Io, al contrario di te, problemi non ne ho. Puoi segnalarmi quanto ti pare, anzi ti invito a farlo: prove dell'imbecillità del vice-premier rosariomunito ce n'è a iosa, e sarei ben lieto di menzionarle in tribunale. Il tuo rivoltamento di frittata mi è ben noto, Non controbatti e accusi gli altri di non avere argomenti,  mentre quella di lanciare la pietra e nascondere la mano è una tua caratteristica: i tuoi insulti sono sempre velati e postati in modo da poter fare retromarcia. Ci sarà qualcuno che ci casca, di sicuro non io. Ti risponderò ancora solo quando avrai trovato il coraggio di esporre in chiaro le tue idee. Delle quali, resti fra noi, non  me ne può fregare di meno.
Mi fa piacere sapere che non hai problemi.
Io non vivo certo nella paranoia delle segnalazioni. La nostra Costituzione (articolo 21) garantisce a tutti, me incluso, il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni, con ogni mezzo. È ciò che sto facendo: senza offendere,  senza diffamare. Solo raccontando fatti, esperienze e pensieri personali.
Se ciò che scrivo non ti interessa, sei liberissimo di non leggerlo.
Sul resto: non ho mai nascosto le mie idee, né lanciato pietre per poi nascondere la mano. Ho sempre espresso il mio pensiero in modo diretto.  Ma questo non significa che non mi prenda la responsabilità di ciò che dico.
Per chiarezza, ti rispondo direttamente sul punto che sembra averti colpito:
No, non sono fascista.
E no, non sono nemmeno comunista.
Mi riconosco in una visione conservatrice, ispirata a una certa destra storica, precedente al fascismo. Una destra che crede nello Stato, nella responsabilità individuale, nella libertà personale, nella spiritualità. Una posizione che oggi può sembrare fuori moda, ma che esiste. E non per questo merita etichette.
Credo in Dio, sì. Ma rispetto chi la pensa diversamente, se c'è dialogo e rispetto reciproco.
Non ho alcuna simpatia per chi ha infangato la fede con comportamenti inaccettabili, così come non ne ho per chi ha trasformato certe ideologie politiche in una forma di religione secolare, ignorando il dolore che hanno generato.
Conosco la storia del comunismo, così come quella del fascismo. E riconosco i fallimenti, gli errori, le tragedie di entrambi. È legittimo avere opinioni diverse, ma io ho scelto di non aderire né all’uno né all’altro. Non è odio: è consapevolezza storica.
Se può servire a chiarire ulteriormente, ti racconto un fatto personale che ho già condiviso altrove:
mio padre, carabiniere diciannovenne, fu catturato dai tedeschi dopo l’armistizio del 1943. Fu deportato e passò due anni nei lager in Germania. Avrebbe potuto tornare in Italia subito, se avesse aderito alla Repubblica di Salò. Non lo fece.
Fu testimone diretto della distruzione di Dresda, ne uscì vivo per miracolo e si prodigò per aiutare a scavare tra le macerie, salvando civili.
Questo è solo un frammento della mia storia familiare. Non è propaganda. È memoria.
Capisco che possiamo non condividere le stesse idee politiche, e va bene così.
Ma non credo che serva attaccarsi con etichette o sarcasmi.
Io non lo faccio, e ti chiedo solo lo stesso.
Non ti chiedo di essere d'accordo.
Ti chiedo solo, se possibile, di non attribuirmi idee che non mi appartengono, e di rispettare  il mio diritto di pensare in modo diverso.
Last edited by Alberto Tosciri on Wed Sep 17, 2025 5:05 pm, edited 1 time in total.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

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M.T. wrote: @Alberto Tosciri @Cheguevara Se si parla di Salvini, si ha a che fare con una figura indegna di ricoprire il ruolo che ha e senza essere di destra, centro o sinistra: si è dinanzi a una persona incompetente, che adatta le idee in base ai maggiori consensi che può ottenere, privo di preparazione, che cambia idee in base a ciò che fa più comodo. Solo parlando del Ponte sullo Stretto, che ora difende a spada tratta, basta vedere quello che diceva qualche anno fa (il contrario). Oppure quando difendeva i contadini che bloccavano le strade e prima faceva la legge contro chi faceva blocchi o quando si stimava di andare in autostrada senza pagare. Insomma, una contraddizione continua. E questo non solo fa male al paese e alla popolazione (perché essendo ministro rappresenta gli italiani nel mondo e non fa fare bella figura, visto come sono considerati gli italiani all'estero), ma danneggia anche la parte che rappresenta. Una figura così è inqualificabile (sì, si può dire che ce ne sono tante in Italia, sia a destra sia a sinistra sia al centro, ma ora si sta parlando di Salvini).
Inizialmente non volevo rispondere, né a te né a @Cheguevara ma è un periodo particolare per me, sia familiare che di salute, e sono giunto alla conclusione che è inutile e dannoso vivere con acrimonia i fatti della vita. Perciò rispondo, anche perchè mi hai nominato.
Sì, Salvini è una figura divisiva, è lo è anche quando sta zitto. Però, definirlo “inqualificabile” mi sembra un po’, come dire, precipitoso?
Al massimo direi “difficilmente etichettabile”, che in politica, tra l’altro, è spesso un merito.
Sul Ponte sullo Stretto: vero, anni fa diceva una cosa, oggi un’altra. Contraddizione? Forse. O forse si chiama fare politica in Italia, dove restare  coerenti per più di tre stagioni è considerato maleducazione istituzionale. Il Ponte è un classico: lo vogliono tutti, ma solo quando non ci sono i soldi per farlo.
Quanto all’essere "incompetente", mi permetto di osservare che nel nostro panorama politico l’incompetenza non è un’eccezione, è una forma d’arte collettiva. Lui magari è un protagonista, ma non è certo l’unico in scena. Anzi, pare che l’intero Parlamento funzioni come una compagnia teatrale: ogni tanto cambiano il copione, raramente gli attori.
E il fatto che cambi idea in base ai consensi? Sì, è brutto. Si chiama populismo, e si pratica ovunque da secoli. Alcuni lo nascondono meglio, lui lo dichiara con orgoglio. Forse è questo che infastidisce di più: non tanto ciò che fa, ma il fatto che lo faccia senza cercare scuse intellettuali.
Sul rappresentare l’Italia all’estero: è vero, le sue uscite colorite non piacciono a tutti. Ma, a voler essere onesti, il problema dell’immagine dell’Italia nel mondo non è nato con Salvini.  Da “pizza, mafia e mandolino” non ci siamo mai del tutto ripresi. Se lui ha peggiorato la situazione, beh, diciamo che non partivamo da livelli altissimi.
Non voglio convincerti, beninteso, né difendere Salvini con la bandierina in mano. Io non ho simpatie per nessun partito.
  Solo ricordare che, nella giungla politica italiana, la coerenza è un animale mitologico. E se vogliamo fare le pulci a qualcuno, almeno facciamolo con il sorriso, senza usare aggettivi pesanti, irrispettosi.
Non voglio prendere le parti di Salvini, l’ho già detto. Ma penso lo si possa criticare, come chiunque, almeno su un forum, senza appesantire ulteriormente la situazione.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

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Alberto Tosciri wrote: Ti chiedo solo, se possibile...
Chiedo la stessa cosa a te, che solo in un post precedente mi accusi di dire alla gente come deve vivere. Pensa quello che ti pare, vivi come ti pare e se vuoi essere rispettato, rispetta. Riguardo a Salvini, tu lo accomuni più o meno agli altri politici, mentre io penso che sia il caso di uno che non conosce vergogna e, visto l'importante ruolo ricoperto, contribuisce più degli altri allo sputtanamento (mi si passi il francesismo) di questo sgarrupato Paese.
Mario Izzi
Sopravvissuti
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Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

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Alberto Tosciri wrote: Quanto all’essere "incompetente", mi permetto di osservare che nel nostro panorama politico l’incompetenza non è un’eccezione, è una forma d’arte collettiva. Lui magari è un protagonista, ma non è certo l’unico in scena.
Infatti, ma l'ho scritto che non è l'unico.
Alberto Tosciri wrote: Però, definirlo “inqualificabile” mi sembra un po’, come dire, precipitoso?
Per me, no, perché sono anni che se ne esce con cose che non stanno in piedi. Un politico, un ministro, dovrebbe essere serio, preparato, che sa quello che dice e quando parla ha delle argomentazioni solide. Ma un politico, ora ministro dei trasporti, che parlando del Ponte sullo Stretto, per tirare acqua al suo mulino (ovvero che l'opera si deve fare), tira fuori una storia di Topolino dicendo che anche lì il Ponte era stato costruito, fa cascare le braccia (dimenticandosi poi che la storia finisce col Ponte che crolla).
Alberto Tosciri wrote: Sul rappresentare l’Italia all’estero: è vero, le sue uscite colorite non piacciono a tutti. Ma, a voler essere onesti, il problema dell’immagine dell’Italia nel mondo non è nato con Salvini.  Da “pizza, mafia e mandolino” non ci siamo mai del tutto ripresi. Se lui ha peggiorato la situazione, beh, diciamo che non partivamo da livelli altissimi.
Vero. Ce ne sono stati tanti. Quando sono stato in Inghilterra, gli inglesi, sentendo che ero italiano esclamavano "Ah! Italia! Pizza, mafia, Berlusconi, bunga bunga! Ahahaha!" Quindi sì, non è l'unico. Ed essere giudicato per colpe che non mi appartengono non mi piace.
Alberto Tosciri wrote: Non voglio convincerti, beninteso, né difendere Salvini con la bandierina in mano.
Penso che una figura così non sia difendibile. Si può non essere d'accordo, non condividere la idee con un politico, ma un Maroni non faceva figure simili, uno Zaia non fa figure simili. Salvini scivola nel grottesco e anche nel ridicolo e questo non fa certo bene al suo partito, anche se c'è chi lo sostiene, ma qui si scivola nei fan, nei tifosi e la politica non dovrebbe essere una cosa da stadio. Purtroppo, invece questa è la realtà ed è a causa di ciò e di figure così che politica e istituzioni perdono credibilità. La politica dovrebbe essere una cosa seria non un un teatrino (se voglio questo, mi riguardo gli spettacoli del Bagaglino).
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Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

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Poeta Zaza wrote: Wow, ragazzi, ecco quello che in tanti di noi aspettavano! :saltello:

Avete visto il Banner in Home page col sole splendente.  :indicare:

Ricomincia il Mezzogiorno d'Inchiostro, Contest portante del nostro Forum.  :libro:

Preannunciato per domenica 28 settembre ore 12 da @Sira  :)
Si riparte qui, come annunciato dalla nostra @Sira per questa domenica 12 ottobre ore 12:)   :libro:

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Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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