Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Ok, ne parlo qua, dato che siamo in agorà, dove si può andare off topic, sperando di non essere troppo "off" :D cioè anche se non parlo di politica per esempio, (che per carità, è interessante pure quella, ma della quale non me ne intendo molto...) ma volevo parlare di quel rapporto umano, chiamasi amicizia.

Premetto che questa amicizia, nel bene o nel male, è "scomoda", non nel senso che mi può portare sulla cattiva strada (anche se in un certo senso sì), ma nel senso che io con questa persona non mi ci trovo bene; e chi si trova bene, per dirne una, a parlare con una persona che quando ti rivolgi a lui... o sta zitto, o guarda sempre a terra con la testa piegata in giù?? Io non voglio avere a che fare con dei tossici (e non rientra manco nel mio mestiere!! Cioè non lavoro in un centro di recupero...) perché è tossico in quanto fuma oltre un pacchetto di sigarette al giorno e beve 1,5 litri, o anche 2, di Coca-Cola al giorno! Ha una quarantina d'anni. A me invece la Coca-Cola fa un po' schifo e non sono fumatore.

In ogni caso, l'amico è colui che ti rende la giornata più leggera e spensierata... che ti risolleva dal peso delle tue preoccupazioni... non quello che ti fa vivere e ricordare dei momenti quasi da incubo! Citando il tiolo di un libro, "nessuno si salva da sola", con questo io sarei pure d'accordo! Ma io non sono il suo dottore! Io non ho interesse e non posso "salvarlo"! Devo già pensare a salvare me stesso, che sono un po' nella "emme". Voi mi direste: "diglielo in faccia, cioè, faglielo capire in modo gentile ed educato" ...ma io sono fin troppo educato! Perché so che ci potrebbe rimanere male... nel mio paesello lui conosce soltanto me; ma io insomma (tanto per essere volgari/"maleducati") mi sono rotto i... cogl**ni! Sarebbe ora, che io perda un po' "l'educazione", io dico che "a essere troppo buoni si diventa fessi!", essere egoisti a volte non fa male... (se si tratta di egoismo poi...).
Dopo un bel po' di episodi negativi nella mia vita, non ho di certo bisogno di frequentare persone del genere!! :( che è tossico comunque anche se non si fa di cocaina, dai! :hm: e diventa un po' assillante quando cominci a telefonarmi quasi tutti i giorni... tant'è che ormai al telefono spesso non gli rispondo manco più; passerò per stron*o... ma ripeto, sarebbe più facile se io fossi un altro tipo di persona; sì, dovrei essere una persona un po' più stronza.


Può essere anche colpa mia perché gli ho "dato corda"... ma ora ne sono stufo, e ora questa persona l'ho conosciuta abbastanza per dire anche "stop"! :hm:                         
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"Quando sogno io non ho più corpo, volto né pensiero; quando sogno volo via leggero sopra a tutti voi e torno uomo."
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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@Daniel P.

Se davvero non lo sopporti, fai una cosa semplice se non vuoi avere a che fare con il personaggio: ignoralo. Ma non pro forma: in modo totale.
Non è difficile. Non parlargli più. Quando lo vedi, passagli vicino senza salutarlo, continua la tua strada, o cambiala, come se non esistesse. Non guardarlo neanche. Se ti rivolge la parola, continua la tua strada, come se non avessi sentito niente.
È troppo brutto, troppo crudele, impegnativo o "non inclusivo" (termine del cavolo in voga oggi) fare così?
Pensa che la maggior parte delle persone, cosiddette   "normali" all'apparenza, cioè con famiglia, lavoro, titoli di studio, bene inseriti nella società, che amano tanto gli animali, che fanno offerte per il terzo mondo eccetera, meritano di essere ignorati solo per loro particolari atteggiamenti odiosi nei confronti degli esseri umani.
Questi atteggiamenti, consapevoli o inconsapevoli, sono fatti per destabilizzare, porti problemi, porti complessi, pensieri negativi che ti esauriscono. E loro, consapevoli o no, amano porre problemi, essere al centro dell'attenzione. E perché mai assecondarli? Così andiamo in paradiso dopo aver accettato di vivere una vita pessima accanto a simili persone? Ma penso proprio di no.

Credimi: ignorare certa gente e non porsi problemi o rimorsi. Si tratta di gusci vuoti con i quali è inutile confrontarsi.
Lo gnosticismo li definiva: Ilici. Sono la maggior parte degli esseri umani. Non hanno anima. Quindi inutile arrovellarsi per loro. 
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Capisco quanto questa situazione ti stia pesando@Daniel P.  c’è una certa fatica emotiva che traspare da ogni parola. E hai ragione: l’amicizia dovrebbe essere una fonte di sollievo, non un peso. Il fatto che tu abbia tollerato così tanto, per così tanto tempo, già dice molto di te: sei una persona empatica, con un cuore grande, forse fin troppo.

Posso pensare, da quello che racconti, che il tuo amico abbia bisogno di aiuto, di solito le persone tossiche, se non lo fanno perché vogliono solo distruggere, lo fanno per una esigenza che gli viene da una profonda carenza di affettività. Comunque sia il tuo benessere ha la priorità.

Potresti essere onesto e sbattergli in faccia la verità ma con un po' di delicatezza e dirgli:
“Mi dispiace, ma ultimamente ho bisogno di pensare un po’ a me stesso. Ho un momento difficile, e non riesco a reggere anche il peso delle tue difficoltà. Non è colpa tua, ma ho bisogno di staccarmi un po’.”

Stabilisci dei limiti, imponi dei confini che lui non dovrà superare:
“Non riesco più a stare sempre disponibile al telefono, ho bisogno di tempo per me. Ci sentiamo ogni tanto, ma non ogni giorno.”

Dagli dei consigli prima di staccare completamente con lui, Se ti senti in colpa per abbandonarlo, puoi indicargli una via più sana: magari suggerire che parli con qualcuno, uno psicologo, un gruppo di supporto… Non per “salvarlo” tu...  Ma per asciargli un idea da considerare:
“Siamo stati amici e so come sei fatto, Io non riesco ad aiutarti nel modo giusto, ma ci sono persone capaci di farlo e forse parlarne con qualcuno che può aiutarti davvero ti farebbe bene. Puoi rivolgerti uno psicologo, un gruppo di supporto...



E poi ricorda Daniele, proteggere te stesso non è essere “stronzo”, è essere onesto. A volte dire basta è il gesto più sano che possiamo fare per noi. L’educazione non deve tradursi in autosacrificio. Come dicevi tu, “a essere troppo buoni si diventa fessi”  e hai ragione. 

Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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@Daniel P. Esistono tanti modi per sganciarsi da una persona sgradevole o sgradita, e quello da scegliere dipende dal grado di conoscenza o amicizia, grado che, da quello che dici, reputi piuttosto elevato. Che il tuo amico ti sia venuto sulle balle perché "tossico" (perché fuma e beve coca-cola? bah!) è un problema che ti sei creato da solo, visto che "tossico" lo era anche quando gli hai dato la tua amicizia. Ma io non credo che si trattasse veramente di amicizia perché un vero legame di amicizia è una cosa seria, più di un legame di sangue, perché i parenti non li puoi scegliere, gli amici sì. Puoi mollare tranquillamente e senza rimorsi un amico per cui hai fatto tanto e che si è poi defilato nel tuo momento del bisogno, perché significa che, da parte sua, non era vera amicizia: in questo caso basterà ignorarlo, perché di sicuro non tornerà alla carica. Nel tuo caso, da quello che tu dici, quella che tu chiami amicizia è solo una conoscenza che non ti va più di frequentare, non perché si tratta di un "tossico" (lo era anche prima, e ti stava bene), ma perché ora, per motivi tuoi, ti infastidisce. Mi pare il caso di sganciarti educatamente, in uno dei modi che ti ha suggerito @Albascura, badando bene a non ferirlo, perché se lui ha creduto di avere in te un amico, con ogni probabilità è anche colpa tua. 
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Cheguevara wrote: @Daniel P. Esistono tanti modi per sganciarsi da una persona sgradevole o sgradita, e quello da scegliere dipende dal grado di conoscenza o amicizia, grado che, da quello che dici, reputi piuttosto elevato. Che il tuo amico ti sia venuto sulle balle perché "tossico" (perché fuma e beve coca-cola? bah!) è un problema che ti sei creato da solo, visto che "tossico" lo era anche quando gli hai dato la tua amicizia. Ma io non credo che si trattasse veramente di amicizia perché un vero legame di amicizia è una cosa seria, più di un legame di sangue, perché i parenti non li puoi scegliere, gli amici sì. Puoi mollare tranquillamente e senza rimorsi un amico per cui hai fatto tanto e che si è poi defilato nel tuo momento del bisogno, perché significa che, da parte sua, non era vera amicizia: in questo caso basterà ignorarlo, perché di sicuro non tornerà alla carica. Nel tuo caso, da quello che tu dici, quella che tu chiami amicizia è solo una conoscenza che non ti va più di frequentare, non perché si tratta di un "tossico" (lo era anche prima, e ti stava bene), ma perché ora, per motivi tuoi, ti infastidisce. Mi pare il caso di sganciarti educatamente, in uno dei modi che ti ha suggerito @Albascura, badando bene a non ferirlo, perché se lui ha creduto di avere in te un amico, con ogni probabilità è anche colpa tua. 
Sì, anche colpa mia perché gli ho dato la falsa illusione di poter essere suo amico; ma io sono cordiale e amichevole con tutti... ma nel fare così è abbastanza evidente che sbaglio! Ma poi anche perché, come ho già detto, non si tratta di un delinquente... ho comunque già spiegato nel mio primo messaggio. Non è una amicizia profonda, diciamo che non ci condivido niente se non un caffè al bar di fronte a casa ogni tanto, e non lo conosco nemmeno da molto tempo, rispetto a tutte le altre mie amicizie. ...ma ti pare normale che io debba parlare con uno che, seduto allo stesso tavolo di fronte a te, (a parte dire sempre le stesse cose...) anche se te provi ad aprire un discorso, una discussione, quello non spiccica una parola e tutto il tempo sta con la testa bassa a guardare per terra??? Vi sfido, a prendere un caffe con una persona così!! :D  :hm: Una volta va bene, due ancora ancora... ma ora mi sono proprio stufato!!! :(     
E in quelle quantità, di quelle schifezze, se permettere, ne ha una forte dipendenza come se fosse una qualsiasi altra droga. Scusate se è poco, più di un pacchetto... al giorno!!!! E anche oltre, 1 litro e mezzo... al giorno!
Avrà tanta di quella nicotina nei polmoni...... ma questo si sa.
Comunque magari all'inizio lo conoscevo anche meno bene...
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Detto fatto, semplice semplice, anche se non gliel'ho detto in faccia, ma gliel'ho solo scritto su whatsapp (dopo una sua chiamata alla quale non ho risposto ...anche perché mi stavo lavando i denti :asd: ):
"Scusa, ma non ho più voglia di venire al bar a prendere il caffè". "con te" potevo aggiungere... vabbè.
e non gli devo nessun altra spiegazione. Punto. C'est la vie.

Ha risposto con un semplice "ok" ...è vero, alla fine mi faccio sempre più problemi del necessario :( troppi scrupoli, ma se non me ne facessi manco uno di scrupolo, credo che sarebbe ancora peggio... o no!? C'est la vie :asd:  :hm:
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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(Se non l'ho ancora detto) ho già vissuto i miei momenti brutti, "cupi", nella mia vita; e se volete, può dispiacermi per lui (ma in fondo io nemmeno provo un grande legame di amicizia verso di lui) ma di certo non ho bisogno di gente di quel genere, in un senso o nell'altro; ho bisogno di gente e di vita positiva!!! E direte che possono capitare sempre i brutti momenti nella vita... sì, ma se si evitano, meglio, no? :D  :D :P
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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"Siamo tutti sulla stessa barca"... si diceva... o si dice ancora...  :D vabbè, io direi anche "più o meno" lo siamo; comunque sulla stessa barca, per quanto riguarda questa discussione, nel senso che alla fine tutti abbiamo bisogno di avere, di vivere, dei buoni rapporti di amicizia; ma ci sono anche altre amicizie delle quali vorrei disfarmi: perché i tempi cambiano e forse bisogna rifarsi gli amici come si rifà il guardaroba .. :D perché scopri di non avere più (o non ce l'hai mai avuto) nulla in comune con quell'amico... perché il tempo cambia le cose e voi siete cambiati con il tempo.

Ma perché non riesco ad ..."abbandonare" quei pochi amici che c'ho? A proposito del guardaroba, sarà capitato anche a voi di avere dei vestiti nell'armadio, comprati tanti anni fa, che non vi piacciono più, no? Alcuni non mi piacciono proprio più, come il primo di cui ho parlato in questa discussione (che però conosco da più o meno poco tempo); con gli altri (pochi) c'ho un legame che si è formato da molto più tempo... ma è normale che un amico che conosci da una vita, diventa padre, e non ti dice nulla?? E ti evita quasi... forse per non fare brutta figura con gli altri amici, ma allo stesso tempo è subito pronto per farti un favore nel caso di bisogno o viene anche a trovarti in ospedale se succede qualcosa. Ma devo dire che lo comprendo ...anch'io ho/avevo, un'amicizia della quale, davanti a gli altri, mi sarei un po' vergognato; ecco, quando si dice "siamo sulla stessa barca".
E il terzo amico diciamo, come grado di sgradimento  :lol: :hm: sta a metà strada ...  :hm: mi piace... o meglio, mi interessa, per alcune cose che dice... e da qua si potrebbe dire che abbiamo qualcosa in comune; ma su quest'ultimo sono indeciso  :hm: non esiste l'amico o gli amici perfetti; ma non lo so... è solo che non mi sembrano rapporti di amicizia ...veri!!! Questi.  :hm: :( :(       

Ah! E anche riuscissi a disfarmi di tutti questi "cari" amici... a che prezzo? Al prezzo di restare in solitudine?? Sarà questo l'unico motivo per il quale non riesco, "non posso", disfarmene?? E poi il libro... non riesco a venderlo manco a loro!!!!  :lol: :lol: :hm: :hm:      
Anzi, prima mi offre l'aperitivo, poi io ringrazio, e... come battuta?? Mi fa «Massì... tanto poi ci regali il libro!»   O_o  ora, avrei dovuto dirgli .."col ca**o!!"; te lo posso... scontare...  :D ma non mi pare proprio che un aperitivo costi 22 euro, quanto il mio libro cioè  O_- O_- :hm: :( :hm:
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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@Daniel P. L'amicizia vera è un'alta cosa. L'amicizia vera vale più di un legame di sangue, perché non ti è capitata per caso, ma per tua scelta. Amicizia vera vuol dire essere disposti a dividere tutto con l'amico, anche i momenti bui, senza stare a pesare i pro e i contro, vuol dire aiutarlo se ha bisogno, senza aspettarsi nulla in cambio. L'amicizia vera è difficile a trovarsi, ma esiste. Cercare di avere amici per non essere soli non mi sembra una premessa valida, è basata sul do ut des, quindi, cessata l'utilità, finita l'amicizia. Se il tuo problema è come liberarti dei cosiddetti amici, stai pur certo che, prima o poi, a loro accadrà la stessa cosa nei tuoi confronti. 
Mario Izzi
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Ciao, @Daniel P. 
Mi ha colpito molto quello che hai scritto. C'è un bel po' di amarezza, e ironia che ti rende umano. 
Visto che ci siamo scambiati diversi messaggi, un po' amici, anche se solo virtuali, lo siamo e in questa veste mi sento di rispondere a questo tuo sfogo.
Vorrei aiutarti ad alleggerire il tuo disagio nei confronti dei tuoi amici, di quelli su cui stai nutrendo i dubbi che hai espresso nel post qui sopra.

Per prima cosa, però,  un consiglio, anzi no, uno scappellotto sulla collottola alla romana: "E leva tutte 'ste faccette, puntini, parentesi ecc. quando scrivi! So brutte, fanno un casino che manco li regazzini  de tre anni! ecchediamine.

Mi ricompongo, un attimo.  Ecco sono pronta. Partiamo col commento vero e proprio. 

Sull'amcizia: Gli amici sono quelli che ti capitano, non quelli che ti aspetti, nel senso che spesso arrivano nella tua vita in modi imprevedibili, e non sempre corrispondono all’idea che avevi di 'amicizia'. Alcuni ti sorprendono per quanto ti capiscono, altri per quanto ti deludono. Ma quelli veri si riconoscono non perché fanno tutto giusto, ma perché restano, anche quando non c’è nulla da guadagnare. E anche noi non dovremmo aspettarci guadagno: l’amicizia autentica non si misura in vantaggi, ma in presenza, ascolto e reciprocità. Gli amici non sono tutte uguali, per conviverci si dovrebbe  prendere il meglio da ognuno e non pretendere che diano quello che vogliamo: 

Sui libri che acquistiamo: Premesso che ognuno ha i suoi gusti e non a tutti piacerà il libro che noi abbiamo amato di più, quelli porteremo a casa dalla libreria,  per metterli sui nostri scaffali, sono quelli che rispecchiano il nostro palato. Ti faccio una domanda scomoda: Se tu non avessi mai letto un romanzo in vita tua, se la letteratura per te è solo i Promessi Sposi e l'Odissea perché, per forza li hai letti a scuola, se tu amassi i libri che trattano di filosofia di psicologia, arte e non leggeresti mai un romanzo di fantascienza, ne compreresti uno solo perché l'ha scritto un tuo conoscente? Gli troveresti spazio nel tuo studio? Nella tua Sacra libreria? Spenderesti 22 euro per usarlo come zeppa sotto la gamba del tavolo che tretteca?

Faccio una riflessione sulle mie amicizie, non per criticarti ma per darti uno spunto su cui riflettere.
Nella mia cerchia di amici e amiche, non c'è un lettore o lettrice, i loro interessi letterari si limitano ai volantini delle offerte della Coop. Ma io li  adoro per quello che sono. Con Fiorenza mi piace camminare la mattina presto, con katiuscia mi piace fare la spesa e qualche volta una breve vacanza, Con Antonella mi piace  guardare e commentare per ore la serie Netflix del momento… Con ognuno di loro condivido qualcosa che gli altri di loro non amano. L'amicizia vera, quella che resta per sempre è molto, molto rara, e io ho visto finire anche amicizie collaudate da anni. 
Ma se dovessi mai pubblicare un libro non potrei contare su di loro per vender qualche copia. Non potrei venderlo nemmeno a mio marito! Lui non ha mai letto una riga di quello che scrivo e ai miei amici non confiderei le mie passioni se so già che non sono interessati,  non li spingerei a comprare un libro che non leggeranno mai. 
Una cosa la farei, Se un giorno dovessi pubblicare un libro, se credessi davvero nel mio lavoro, se ritenessi, con tutto il cuore, con genuina onestà che il mio libro debba, per forza, conquistare il mondo, acquisterei subito una decina di copie, le regalerei ai miei amici e amiche. Gli chiederei di dargli almeno un'occhiata e poi di cercare, tra le loro conoscenze o parenti, qualcuno a cui possano interessare le parole che ho scritto. Creerei un passaparola che potrebbe portare i suoi frutti. 

Sull'oggetto libro:

Un libro, che sia appena pubblicato o sia in giro da anni, non è di chi lo ha scritto, il libro esposto in libreria è un oggetto, un oggetto che è di chi se lo porta a casa, è una sua proprietà e chi lo compra non lo fa, mai, per l'autore ma per l'emozione che gli trasmettono le sue parole.




 

Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Non riesco a trovare l'amico giusto ...e quindi noi ci troveremmo bene soltanto con dei nostri cloni? "Cloni", ma magari di sesso opposto... allora amiamo noi stessi più di qualsiasi altro! Che ci potrebbe anche stare... ma questo è un disturbo narcisistico, l'eccesso di amor proprio? Qual è il confine tra amore e amicizia? Io credo sia un confine molto sottile... ma scusate per queste riflessioni di una notte insonne, dopo una serata passata con un amico, forse "scomodo"  :D :hm:     


Ah, ho aperto forse una discussione non troppo leggera; pardon  :D ma non credo di essere in grado di aprire un topic di barzellette  :D :hm:    
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Albascura wrote: Per prima cosa, però,  un consiglio, anzi no, uno scappellotto sulla collottola alla romana: "E leva tutte 'ste faccette, puntini, parentesi ecc. quando scrivi! So brutte, fanno un casino che manco li regazzini  de tre anni! ecchediamine. 
Vabbè, io invece alcune le trovo carine... :D 
Albascura wrote: Se tu non avessi mai letto un romanzo in vita tua, se la letteratura per te è solo i Promessi Sposi e l'Odissea perché, per forza li hai letti a scuola, se tu amassi i libri che trattano di filosofia di psicologia, arte e non leggeresti mai un romanzo di fantascienza, ne compreresti uno solo perché l'ha scritto un tuo conoscente? Gli troveresti spazio nel tuo studio? Nella tua Sacra libreria? Spenderesti 22 euro per usarlo come zeppa sotto la gamba del tavolo che tretteca? 
No, non lo comprerei.
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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  wrote:Daniel P.Non riesco a trovare l'amico giusto ...e quindi noi ci troveremmo bene soltanto con dei nostri cloni? "Cloni", ma magari di sesso opposto... allora amiamo noi stessi più di qualsiasi altro! Che ci potrebbe anche stare... ma questo è un disturbo narcisistico, l'eccesso di amor proprio? Qual è il confine tra amore e amicizia? Io credo sia un confine molto sottile... ma scusate per queste riflessioni di una notte insonne, dopo una serata passata con un amico, forse "scomodo"  :D :hm:     


Ah, ho aperto forse una discussione non troppo leggera; pardon  :D ma non credo di essere in grado di aprire un topic di barzellette  :D :hm:    
Riflessioni notturne, cloni, narcisismo e confini tra amore e amicizia… hai praticamente aperto un dibattito filosofico esistenziale con un tocco da soap opera. Un po’ confuso però, e pieno di riflessioni non del tutto strutturate. Non male per una notte insonne.
Sul fatto che ci troveremmo bene solo con dei nostri cloni… spero di no. Altrimenti il mondo sarebbe pieno di gente che litiga con se stessa per decidere dove andare a cena.
Amare se stessi non è sempre narcisismo. A volte è solo sopravvivenza emotiva. Ma se ci innamoriamo della nostra versione di sesso opposto… forse è il momento di spegnere Netflix e uscire un po’ di più.
Quanto al confine tra amore e amicizia: sì, è sottile, ma non invisibile. Di solito lo si capisce quando uno dei due comincia a fare domande tipo “Ma tu mi vedi solo come amico?”
Grazie per aver condiviso il tuo flusso di coscienza. 

Possiamo davvero aprire un topic di barzellette?  sarebbe carino e divertente.


  wrote:Daniel P.

Vabbè, io invece alcune le trovo carine... :D 
Si, carine ma, un contesto è un contesto e questo non è WhatsApp. A me piacciono i coriandoli, le trombette, i clown, ma non me li porterei dietro se dovessi andare a un matrimonio.


Questo è un forum di scrittura! Se scrivi, qui, di filosofia o di barzellette, la scrittura chiara e precisa è la prima cosa da tenere in considerazione. I contenuti devono essere ben strutturati e le emoticon spezzano in modo invasivo. Per non parlare dei segni di interpunzione buttati a casaccio. 

Perciò, amico, ti becchi un altro scappellotto tra capo e collo, con simpatia e affetto.

Ti prego di leggere questo estratto dal regolamento del forum, per la nostra quiete cerebrale libera da intrusioni di faccette impazzite, triplette di punti esclamativi e interrogativi e puntini precipitati negli spazi doppi ecc.
Dal regolamento del forum: Comportamento e Atteggiamento generale al punto sei:
È vietato l’uso del MAIUSCOLO, sia nei titoli che nel corpo dei messaggi. È consentito l’uso moderato del corsivo, del sottolineato e del grassetto. È vietato l’uso di abbreviazioni da chat (cmq, nn, xké) e l’abuso della punteggiatura (mai più di tre puntini di sospensione, un solo punto interrogativo, un solo punto esclamativo). Si ricorda, inoltre, che questo è un forum tematico legato al mondo della scrittura e dell'editoria, per cui gli utenti sono tenuti a rispettare le regole della grammatica italiana e della sintassi in ogni sua sezione, comprese quelle dedicate allo svago. 

Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Albascura wrote:
Riflessioni notturne, cloni, narcisismo e confini tra amore e amicizia… hai praticamente aperto un dibattito filosofico esistenziale con un tocco da soap opera. Un po’ confuso però, e pieno di riflessioni non del tutto strutturate. Non male per una notte insonne.
Sul fatto che ci troveremmo bene solo con dei nostri cloni… spero di no. Altrimenti il mondo sarebbe pieno di gente che litiga con se stessa per decidere dove andare a cena.
Amare se stessi non è sempre narcisismo. A volte è solo sopravvivenza emotiva. Ma se ci innamoriamo della nostra versione di sesso opposto… forse è il momento di spegnere Netflix e uscire un po’ di più.
Quanto al confine tra amore e amicizia: sì, è sottile, ma non invisibile. Di solito lo si capisce quando uno dei due comincia a fare domande tipo “Ma tu mi vedi solo come amico?”
Grazie per aver condiviso il tuo flusso di coscienza. 

Possiamo davvero aprire un topic di barzellette?  sarebbe carino e divertente.



Si, carine ma, un contesto è un contesto e questo non è WhatsApp. A me piacciono i coriandoli, le trombette, i clown, ma non me li porterei dietro se dovessi andare a un matrimonio.


Questo è un forum di scrittura! Se scrivi, qui, di filosofia o di barzellette, la scrittura chiara e precisa è la prima cosa da tenere in considerazione. I contenuti devono essere ben strutturati e le emoticon spezzano in modo invasivo. Per non parlare dei segni di interpunzione buttati a casaccio. 

Perciò, amico, ti becchi un altro scappellotto tra capo e collo, con simpatia e affetto.

Ti prego di leggere questo estratto dal regolamento del forum, per la nostra quiete cerebrale libera da intrusioni di faccette impazzite, triplette di punti esclamativi e interrogativi e puntini precipitati negli spazi doppi ecc.
Dal regolamento del forum: Comportamento e Atteggiamento generale al punto sei:
È vietato l’uso del MAIUSCOLO, sia nei titoli che nel corpo dei messaggi. È consentito l’uso moderato del corsivo, del sottolineato e del grassetto. È vietato l’uso di abbreviazioni da chat (cmq, nn, xké) e l’abuso della punteggiatura (mai più di tre puntini di sospensione, un solo punto interrogativo, un solo punto esclamativo). Si ricorda, inoltre, che questo è un forum tematico legato al mondo della scrittura e dell'editoria, per cui gli utenti sono tenuti a rispettare le regole della grammatica italiana e della sintassi in ogni sua sezione, comprese quelle dedicate allo svago. 
Se qualcuno aprisse un topic di barzellette, tanto io praticamente non ne conosco manco una... :asd: 


Ok, le faccine ho capito, ma la punteggiatura dove l'ho sbagliata? O era tanto per citare il regolamento?

Comunque va bene tutto, però Netflix no; lo disprezzo, diciamo così  :D quel canale... o come si usa dire.
Last edited by Daniel P. on Sun Aug 10, 2025 11:47 am, edited 1 time in total.
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"Quando sogno io non ho più corpo, volto né pensiero; quando sogno volo via leggero sopra a tutti voi e torno uomo."
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Daniel P. wrote: Ok, le faccine ho capito, ma la punteggiatura dove l'ho sbagliata? O era tanto per citare il regolamento?
Tanto per citare il regolamento? Non capisco

Volevo citare tutto il testo e segnalarti ogni cosa ma, fai tu questo esercizio:

Copia e incolla il tuo commento su un nuovo documento modificabile. Per prima cosa togli tutte le faccette, poi controlla tutti i puntini di sospensione, che siano tre, e solo tre. Per inserire i tre puntini di sospensione, in un solo carattere, puoi usare la scorciatoia: (Alt+0133) Quindi passa ai punti interrogativi e quelli esclamativi, che sia uno e uno solo per ogni domanda o esclamazione. Ti restano da controllare gli spazi vuoti, riempili e poi rileggiti.
E la differenza si nota! Eccome. 

Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Albascura wrote:
Volevo citare tutto il testo e segnalarti ogni cosa ma, fai questo esercizio:


Copia e incolla il tuo commento su un nuovo documento modificabile. Per prima cosa togli tutte le faccette, poi controlla tutti i puntini di sospensione, che siano tre, e solo tre. Per inserire i tre puntini di sospensione, in un solo carattere, puoi usare la scorciatoia: (Alt+0133) Quindi passa ai punti interrogativi e quelli esclamativi, che sia uno e uno solo per ogni domanda o esclamazione. Ti restano da controllare gli spazi vuoti, riempili e poi rileggiti.
E la differenza si nota! Eccome. 
Ma l'ho riletto il post di quelle mie riflessioni notturne... a parte lo spazio dopo i puntini di sospensione (che li ho fatti precedere, anzi, li ho uniti, alla parola seguente), non mi pare ci siano altri errori!
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"Quando sogno io non ho più corpo, volto né pensiero; quando sogno volo via leggero sopra a tutti voi e torno uomo."
Enrico Ruggeri, Diverso dagli altri

Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Non mi sono spiegata bene, scusami.
Io intendevo questo, osserva:

Daniel P. wrote: Fri Aug 08, 2025 11:45 pm"Siamo tutti sulla stessa barca"... si diceva... o si dice ancora...  :D vabbè, io direi anche "più o meno" lo siamo; comunque sulla stessa barca, per quanto riguarda questa discussione, nel senso che alla fine tutti abbiamo bisogno di avere, di vivere, dei buoni rapporti di amicizia; ma ci sono anche altre amicizie delle quali vorrei disfarmi: perché i tempi cambiano e forse bisogna rifarsi gli amici come si rifà il guardaroba .. :D perché scopri di non avere più (o non ce l'hai mai avuto) nulla in comune con quell'amico... perché il tempo cambia le cose e voi siete cambiati con il tempo.

Ma perché non riesco ad ..."abbandonare" quei pochi amici che c'ho? A proposito del guardaroba, sarà capitato anche a voi di avere dei vestiti nell'armadio, comprati tanti anni fa, che non vi piacciono più, no? Alcuni non mi piacciono proprio più, come il primo di cui ho parlato in questa discussione (che però conosco da più o meno poco tempo); con gli altri (pochi) c'ho un legame che si è formato da molto più tempo... ma è normale che un amico che conosci da una vita, diventa padre, e non ti dice nulla?? E ti evita quasi... forse per non fare brutta figura con gli altri amici, ma allo stesso tempo è subito pronto per farti un favore nel caso di bisogno o viene anche a trovarti in ospedale se succede qualcosa. Ma devo dire che lo comprendo ...anch'io ho/avevo, un'amicizia della quale, davanti a gli altri, mi sarei un po' vergognato; ecco, quando si dice "siamo sulla stessa barca".
E il terzo amico diciamo, come grado di sgradimento  :lol: :hm: sta a metà strada ...  :hm: mi piace... o meglio, mi interessa, per alcune cose che dice... e da qua si potrebbe dire che abbiamo qualcosa in comune; ma su quest'ultimo sono indeciso  :hm: non esiste l'amico o gli amici perfetti; ma non lo so... è solo che non mi sembrano rapporti di amicizia ...veri!!! Questi.  :hm: :( :(       

Ah! E anche riuscissi a disfarmi di tutti questi "cari" amici... a che prezzo? Al prezzo di restare in solitudine?? Sarà questo l'unico motivo per il quale non riesco, "non posso", disfarmene?? E poi il libro... non riesco a venderlo manco a loro!!!!  :lol: :lol: :hm: :hm:      
Anzi, prima mi offre l'aperitivo, poi io ringrazio, e... come battuta?? Mi fa «Massì... tanto poi ci regali il libro!»   O_o  ora, avrei dovuto dirgli .."col ca**o!!"; te lo posso... scontare...  :D ma non mi pare proprio che un aperitivo costi 22 euro, quanto il mio libro cioè  O_- O_- :hm: :( :hm:

Puntini di sospensione quanti ne vuoi, solo nella prima frase li inserisci tre volte. Esclamativi? Interrogativi?  solo a gruppi di tre. Parentesi che introducono riflessioni nelle riflessioni?  Che non servono affatto, come quelle che ti ho sottolineato all'inizio. Virgolette alte sparse  a caso: Sarà questo l'unico motivo per il quale non riesco, "non posso", disfarmene?? Perché Non posso tra le virgolette ? Non riesco, non posso, è ridondante. Scegli il verbo giusto, uno, quello giusto e basta. 
E poi, la frase non è già chiara se scrivi:  Sarà questo l'unico motivo per il quale non riesco a disfarmene? 
E il neretto! Perché quei vocaboli  in neretto?
Se scrivi chiaro, se esponi i tuoi concetti con convinzione a che ti servono tutte quelle faccette, il neretto, le parentesi, le continue sospensioni, i tripli punti interrogativi ed esclamativi ecc?
La lingua italiana offre tutti gli strumenti per esprimersi in modo chiaro, per far capire al lettore cosa intendiamo con una determinata frase. Non serve forzare nulla con segni, punti, faccette, e parentesi, servono soltanto la grammatica e concetti chiari.

Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Avrei voglia/bisogno, di sfogarmi un po' riguardo a questa discussione che io ho aperto; anzi, avrei voglia di urlare! Ma non si possono usare tutte maiuscole e dà fastidio anche a me chi urla in generale  :D quindi mi sfogherò, ma cercando di fare del mio meglio  :) "e perché proprio in un forum?" Beh, perché appunto, nel mio caso non si hanno dei veri amici con cui parlare in tutta sincerità... e sarà perché sono il tipo che non è capace di dirti "vaffa" dritto in faccia, ma questo credo sia dovuto anche al fatto che mi aspetto troppo da gli altri, mi aspetto che ci arrivino da soli a certe cose; ma purtroppo così non è  :( Allora, un "amico" l'ho già descritto nei primi post, nel primo proprio mi sembra:

1_Il... tossico?  :D in un certo senso, non sarà tossico, ma allora io vi posso dire che tanto voi (o @Cheguevara, che aveva commentato...) non lo conoscete di persona e quindi...
Io non voglio e non ne ho bisogno di essere amico di una persona che:
quando ci bevi un caffè assieme al bar sta per tutta la "seduta", muto e guardando sempre il pavimento. Ho infatti finito di prendere il caffè con lui, l'unico problema, diciamo, è che abita vicino a casa mia e va a fare la spesa al piccolo supermercato di fronte a casa mia.
E quelle poche volte che alza la testa quando gli stai parlando, guarda nel vuoto con gli occhi gonfi e socchiusi... come fosse in un altro mondo; proprio con la faccia da tossico  :D  e quella volta che ti guarda in faccia ti dice con quella voce... roca? «Dobbiamo accettare di essere malati...» perché è anche seguito da uno psichiatra. Allora senti, avrei tanto voluto rispondergli: «MA VAFF****LO!» ho parlato anch'io con degli psicologi nella mia vita! Ma uno che mi parla in quel modo, con quel tono di voce, dicendomi quella cosa là... mi traumatizza ancora di più, ca**o! (Ho già detto che) io non sono il suo medico, io non sono il suo psicoterapeuta, io non lavoro in un centro di recupero per tossico dipendenti... ho anche diritto ad avere degli amici che mi fanno godere un po' la vita o no!?

2_Per il secondo vi descrivo giusto un piccolo episodio, che forse vi farà pure ridere o sorridere... che è mi è successo in questi giorni con "il secondo amico" di questo piccolo "elenco"... diciamo così:
abbiamo preso una pizza d'asporto e abbiamo passato la serata, solo noi due (che praticamente vive da solo) a casa sua. Ebbene, come si sa, in questi giorni fa mooolto caldo; quindi ad un certo punto lui mi fa: «Io mi spoglio (per il caldo), se vuoi spogliarti anche tu...» ora, non era in programma nulla di strano  :D e con uno come quello ci mancherebbe  :lol: sta di fatto che è rimasto in... boxer  O_- ma porc* p... anche qua avrei voluto rispondergli: «Che ca**o fai! Perché non ti ricopri, che non sei un belvedere, ca**o!» anche perché eravamo in casa (senza alcuna intenzione "strana"...), non eravamo in spiaggia, al mare o sul bordo di una piscina (in cui si ha almeno il costume); io gli ho risposto: «No, vabbè...» che equivale a un "Nein, danke"  :lol: ma dico io... dove è finita la buona educazione e il buon costume, ca... secondo la mia opinione eh?  :D

3_Io non credo di essere omofobo... quindi se uno è omofobo, non viaggiamo sulla stessa onda di pensieri... no, scusate, come si dice? Non siamo sulla stessa lunghezza d'onda  :D è quasi ora di andare a nanna, vabbè. Comunque, oltre ad essere omofobo, a me pare, mi fa dei gesti che sono quasi (ma "quasi" tanto per dire) molestie.


Quindi: quale dei tre si salva? Ditemi voi, se volete.

Però devo dire anche che magari queste mie faccende personali interessano a nessuno; in tal caso vi chiedo veramente scusa.
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Sono un maleducato; mi manca quell'educazione che io chiamo "l'educazione del vaffa"; ossia saperlo dire quando serve!
Quel "vaffa" liberatorio... sapete?

Avrei dovuto forse imparare da Beppe Grillo, che se non ricordo male fece il "vaffa day"...  :lol:

E su l'espressione "educazione del vaffa" voglio i diritti d'autore!  :lol: 
Ok, su questa magari me lo becco io il vaffa  :asd:
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Re: Disfarsi di un'amicizia "scomoda"

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Albascura wrote: Una cosa la farei, Se un giorno dovessi pubblicare un libro, se credessi davvero nel mio lavoro, se ritenessi, con tutto il cuore, con genuina onestà che il mio libro debba, per forza, conquistare il mondo, acquisterei subito una decina di copie, le regalerei ai miei amici e amiche.
Ah, anche se sono amici, comunque gliele regaleresti?
Io ho preparato già per alcuni di loro, una "confezione speciale" del mio libro, che gli regalerò, e anche con una piccola sorpresa all'interno della confezione; e oltre a regalargli la "confezione speciale", se riesco gli faccio pure risparmiare le spese di spedizione; cosa vogliono di più!
Non è stato per nulla una passeggiata per me, scrivere questo libro.
Certo che anch'io dirò, a loro, di farmi un buon passaparola; ma questa dovrebbe essere una cosa quasi sottintesa... :hm: forse, boh, dipende se anche loro conoscono gente che legge libri o meno :D                                                                         
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