Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

51
  wrote:massimopudMa davvero si pensa che questo sia un nuovo genere di delitto? 
Per convincersi del contrario basta fare questa prova: si va in una biblioteca pubblica che esista da lungo tempo, ci si fa dare due o tre annate complete di un quotidiano di 40-60 anni fa e si sfoglia la cronaca nera. 
Pensa che io, scema, ho fatto ricerche per mesi sul sito istat, giornali d'epoca, testi sull'argomento… E non ho pensato a recarmi in biblioteca.

Delitto Passionale:
Tradizionalmente, il termine "delitto passionale" si riferisce a un omicidio commesso in un contesto di intensa emozione, spesso legato a relazioni sentimentali o sessuali. Questi crimini sono generalmente motivati da gelosia, tradimento, rifiuto o altre forti emozioni che portano l'autore a perdere il controllo e a compiere l'atto violento. In passato, i delitti passionali erano spesso trattati con una certa indulgenza, considerando le emozioni intense come attenuanti.
Femminicidio:
Il termine "femminicidio" è più recente e specifico. Si riferisce all'uccisione di una donna a causa del suo genere, spesso in un contesto di violenza domestica o di genere. Il femminicidio riconosce che questi crimini sono il risultato di dinamiche di potere e controllo, e sono spesso preceduti da un lungo periodo di abusi e violenze. Il femminicidio è visto come un problema sociale e culturale, legato alla discriminazione e alla disuguaglianza di genere.
E comunque è percezione comune non oro colato. Chi ha cominciato a usare questo termine e smesso di usare la definizione delitto passionale non aveva ancora visto niente, quello che accade oggi, recentemente, è qualcosa di diverso, e non finirà se continuiamo a non vedere le nostre responsabilità.

Differenze Chiave
    Motivazione:
    • Delitto Passionale: Motivato da emozioni intense come gelosia o tradimento.Femminicidio: Motivato da dinamiche di potere e controllo, a volte legate alla discriminazione di genere.
      Delitto Passionale: Spesso legato a relazioni sentimentali o sessuali.Femminicidio: Spesso avviene in un contesto di violenza domestica o di genere.
      Delitto Passionale: In passato, trattato con una certa indulgenza.Femminicidio: Riconosciuto come un problema sociale e culturale grave.
      Delitto Passionale: Le emozioni intense potevano essere considerate attenuanti.Femminicidio: Spesso soggetto a leggi specifiche che riconoscono la gravità del crimine.
  1. Contesto:Percezione Sociale:Legislazione:
Queste differenze riflettono un'evoluzione nella comprensione e nella risposta ai crimini contro le donne, riconoscendo la necessità di affrontare le radici profonde della violenza che viene esercitata.
Le differenze sono molto sottili,  e sono molto differenti agli occhi di chi sa vedere quello che accade intorno a noi.

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

52
Albascura wrote: Queste differenze riflettono un'evoluzione nella comprensione e nella risposta ai crimini contro le donne, riconoscendo la necessità di affrontare le radici profonde della violenza che viene esercitata.
Per l'appunto, il progresso culturale in materia genera maggiore attenzione e sensibilità rispetto al passato.
Albascura wrote:
    Delitto Passionale: Motivato da emozioni intense come gelosia o tradimento.Femminicidio: Motivato da dinamiche di potere e controllo, a volte legate alla discriminazione di genere.
    Delitto Passionale: Spesso legato a relazioni sentimentali o sessuali.Femminicidio: Spesso avviene in un contesto di violenza domestica o di genere.
Sono motivazioni in gran parte sovrapponibili e quasi sempre compresenti in questo genere di delitti.
Albascura wrote:
    Delitto Passionale: In passato, trattato con una certa indulgenza.Femminicidio: Riconosciuto come un problema sociale e culturale grave.
    Delitto Passionale: Le emozioni intense potevano essere considerate attenuanti.Femminicidio: Spesso soggetto a leggi specifiche che riconoscono la gravità del crimine.
Qui la differenza sta proprio nell'evoluzione culturale, per fortuna non c'è più nessuna indulgenza né attenuanti. Meglio così, direi, che nel passato degli ugualmente efferati ma più tollerati "delitti passionali".

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

53
Albascura wrote: le cause invece, no, quelle sono da studiare in materia psicologica.
Si tratta di specifici cambiamenti nella psiche umana e non possiamo ridurre tutto questo marciume al patriarcato. Il problema dei crimini di oggi é molto più serio, è gravissimo, perché coinvolge giovani e giovanissimi che non hanno subito tutta questa influenza dai metodi educativi dei nonni dei nonni. Credo sia doveroso scoprire cosa c'è da fare per cambiare strada. 
Sì, ritengo che non tutto sia riconducibile al patriarcato. Anzi, direi che spesso le radici dei femminicidi (donne uccise) siano riconducibili a un malessere che è meno facile riconoscere. Questa società, un modo di vivere basato sull'apparenza, sul permissivismo, sul non avere responsabilità, non avere valori, ha influito pesantemente sulla mente delle persone. Che modelli hanno dato i media, i social? Pensiamo a questo. Pensiamo al mondo illusorio creato e che è stato fatto credere fosse reale e alla portata di tutti; quando ci si scontra però con la realtà, il credo che si aveva crolla e non si è pronti alle conseguenze che esso porta. Non si deve solo affrontare l'assassinio di donne, ma anche bambini e ragazzini che girano armati e si accoltellano e si ammazzano per un non nulla. Le domanda da porsi sono tante. In cosa si crede ora? Che valore si dà alla vita?
Non tutto è riconducibile al patriarcato, perché se fosse così si avrebbero solo donne tra i morti. Invece si uccidono genitori, si uccidono figli, si uccidono vecchi, bambini; siamo di fronte a un malessere molto profondo. Ciò non toglie che c'è chi uccide le donne perché le reputa inferiori agli uomini e non si devono permettersi di ribellarsi o dire no, ma il problema è molto più grande. Ed è sempre più diffuso.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

54
massimopud wrote: Le uniche differenze che si troveranno saranno nel lessico: "delitto passionale" al posto di "femminicidio", e forse nel minor risalto dato alla notizia, dovuto a vari motivi: giornalismo meno gridato di quello attuale (almeno nei grandi quotidiani), un maggior pudore rispetto a certi argomenti, etc.
Credo che la minore eco derivasse dal fatto che il delitto passionale era addirittura un'attenuante. Un tempo era chiamato anche "delitto d'onore" e quindi la tutela dell'onorabilità (dell'uomo) giustificava il delitto, che in alcuni casi non riguardava solo la consorte (o figlia, sorella, ecc...), ma includeva anche il "rivale" o comunque l'uomo che aveva causato lo "scandalo". 
Se ne parlava poco perché restava un fatto familiare, consumato nell'ambiente domestico come una sorta di regolamento di conti tra le quattro mura.
Direi che in quel caso l'impronta patriarcale fosse ancor più evidente.

Edit: ho visto dopo il resto della discussione, in cui venivano dette più o meno le stesse cose.  (y)

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

55
Albascura wrote: Se c'è, il patriarcato produce crimini aberranti, non è che possono venirti dubbi, come spiegavo nell'altra discussione, nell'islam c'è e nessuno lo mette in dubbio, 
Secondo me invece se chiedi agli islamici, la maggioranza ti dirà che non c è nessun patriarcato, che è semplicemente la loro cultura. 
Un po' come da noi, ecco.

Per il resto, concordo assolutamente con @massimopud@ElleryQ

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

56
Sineddoche wrote: Secondo me invece se chiedi agli islamici, la maggioranza ti dirà che non c è nessun patriarcato, che è semplicemente la loro cultura. 
Un po' come da noi, ecco.
No, non è affatto come da noi. Perché da noi le donne vengono uccise da persone con problemi mentali (alcuni sono psicopatici come Impagnatiello), nei paesi islamici le donne vengono uccise anche dalle forze dell'ordine che si sentono in diritto di farlo perché applicano la legge: si tratta di qualcosa di sistemico. Il nostro sistema questo non lo fa; certo, a parole fa tanto ma nei fatti continuano a esserci femminicidi (qualcuno può asserire che il non fare nulla è essere ugualmente colpevoli), ma la legge non perseguita le donne, non permette che forze di polizia le massacrino con l'approvazione del governo. Nel nostro paese le donne non vengono massacrare dai poliziotti perché portano i capelli in un certo modo.
Il nostro sistema ha tante storture, ma non approva e ritiene normale stuprare e bruciare bambine o uccidere ragazze adolescenti perché non vogliono sposarsi con qualcuno che nemmeno conoscono. Non mettiamo cose differenti sullo stesso piano.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

58
Sineddoche wrote: facciamo tutti fatica a vedere l'acqua in cui nuotiamo. 
Lo riconoscono eccome, ne vanno fieri. Di noi hanno una immagine che noi immagini. Noi siamo i miscredenti, quelli da combattere. La loro legge è l'unica da seguire.
Giusto per mettere in chiaro fino a dove arriva il patriarcato da quelle parti: 
Se da uno stupro, donna musulmana e uomo miscredente nasce un bambino, quel bambino non sarà un musulmano.
Se da uno stupro donna miscredente e uomo musulmano nasce un bambino, quel bambino Sarà un musulmano, per linea di sangue. 
 

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

59
Albascura wrote: Lo riconoscono eccome, ne vanno fieri. Di noi hanno una immagine che noi immagini. Noi siamo i miscredenti, quelli da combattere. La loro legge è l'unica da seguire.
Anche noi andiamo fieri della nostra cultura occidentale, e anche l'immagine che abbiamo noi degli islamici non è propriamente edificante.

Il loro è patriarcato? Certo.

Il nostro lo è? Sì. Diverso, non più sorretto dalla struttura giuridica, meno pervasivo e più criticato, ma lo è. 

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

60
Sineddoche wrote: e anche l'immagine che abbiamo noi degli islamici non è propriamente edificante.
A ragion veduta, spero! L'immagine che ho io delle loro leggi è giustificata dai fatti che accadono in quelle terre. E io trovo molti punti per cui non vado fiera proprio per niente della nostra cultura, non sono una bigotta.
Comunque non ho aperto questa discussione per avere ragione a tutti i costi.
Nei miei post ho esposto l'idea che esistono ancora oggi molti punti da migliorare, riguardo alle antiche abitudini, del resto noi donne possiamo esprimere il nostro voto politico da qualche manciata di anni, chi può negarlo.
Io ho aperto questa discussione per trovare idee, per andare oltre il pensiero comune dettato dai media.
Vorrei, inoltre, portare all'attenzione il problema principale che mi ha portato a riflettere su quanto accade intorno a questo argomento, per esempio additare solo il patriarcato.
È innegabile, come abbiamo sviscerato, che complici i retaggi di un passato patriarcale, in Italia vengono commessi crimini di un'atrocità inaudita.
Ma mi sembra, anche, che dobbiamo convenire che non è assolutamente soltanto la questione di quelle usanze reiterate di cui sei così convinto. Io penso che tutti dovrebbero prendere atto dei cambiamenti sociali culturali ed educativi che inevitabilmente contribuiscono in maggior parte.
La questione dell'educazione dei figli e del rispetto delle regole è complessa. Diversi fattori possono aver contribuito a una percezione che ho io ma anche altri, della perdita di terreno da parte dei genitori nel trasmettere valori come il rispetto delle regole e l'empatia verso gli altri.

Negli ultimi decenni, i ruoli tradizionali all'interno della famiglia sono cambiati. Con l'aumento delle famiglie dove entrambi i genitori  lavorano, il tempo dedicato all'educazione dei figli è diminuito. Io per esempio vedevo papà solo a pranzo e a cena, ha quasi sempre fatto due lavori, mia madre aveva tutti sotto controllo, una carabiniera!
Oggi, con l'avvento della tecnologia e dei social media è cambiato il modo in cui i bambini e gli adolescenti interagiscono con il mondo. L'esposizione a contenuti non sempre appropriati e la diminuzione delle interazioni faccia a faccia possono influenzare negativamente lo sviluppo dell'empatia e del rispetto delle regole.
E questo cambiamento non si nota solo nei giovani, soprattutto i genitori non sono più quelli che tenevano i propri figli sulla strada giusta del rispetto. Oggi ci sono genitori che aggrediscono i professori dei loro ragazzi per un brutto voto. Li difendono anche quando sono in torto, cercano di evitargli qualsiasi fallimento. Avrei decine di esempi, ma già ho scritto un papiro. 
La glorificazione di comportamenti antisociali o irrispettosi ha un impatto negativo nelle giovani menti.
Se ci impuntiamo a combattere solo il patriarcato non arriveremo mai a una soluzione.
E infine, ammettiamo pure che la responsabilità dell'educazione patriarcale sia la causa principale, con quali mezzi, con quali cambiamenti eviteresti che giovani commettano tali delitti?
Mentre scrivo mio marito ascolta il telegiornale: notizia fresca fresca: una ragazzina di quindici anni spara e uccide due persone, in una scuola negli USA. Tu, ce lo vedi il patriarcato dietro questi crimini? E non ci pariamo dicendo in USA è diverso, questo non è femminicidio… Non dimentichiamo che un ragazzino di quindici ha ucciso una bambina di dodici in Italia poche settimane fa, Il problema è molto più grande di quanto pensiamo. 

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

61
Albascura wrote: Se ci impuntiamo a combattete solo il patriarcato non arriveremo mai a una soluzione.
Ma infatti concordo in pieno, non credo che qualcuno pensi che l'unico problema del mondo sia il patriarcato, in un mondo in cui c'è ancora chi muore di fame e di freddo (anche in Italia, eh). 

Solo che, sai com'è, in una discussione che si intitola "invito alla riflessione sulla responsabilità del patriarcato nella violenza di genere" uno è portato a parlare di patriarcato e ad affrontare quel problema lì . Se si vuole parlare d'altro, per esempio le sparatorie negli stati uniti, forse non è la discussione giusta.

In realtà in questo tuo ultimo post fatico a non leggere il retropensiero "ci sono cose più importanti". Ognuno, però, sceglie i temi di cui parlare e su cui riflettere, no?

Un femminista avrà caro questo tema e ci avrà riflettuto su, quindi ritiene opportuno parlarne più spesso di altri temi, ma non vuol dire che non ritenga questi altri temi ugualmente o magari più importanti. Semplicemente non se ne occupa, o non così spesso per decine di ragioni non sindacabili da altri. 

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

62
Nel titolo è chiaro un invito a riflettere, e anche una provocazione. Le riflessioni portano inevitabilmente a discutere di ogni cosa che riguarda l'oggetto della riflessione.
È quindi normale parlare di ogni aspetto che riguarda le responsabilità della violenza di genere e della violenza in generale. 
Comunque, mi piacerebbe che tu rispondessi alla mia domanda:
Albascura wrote: E infine, ammettiamo pure che la responsabilità dell'educazione patriarcale sia la causa principale, con quali mezzi, con quali cambiamenti eviteresti che giovani commettano tali delitti?

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

63
Garantendo ai genitori un migliore equilibrio tra lavoro ed educazione, vale a dire non che l'uomo lavora 100 %e la donna 50% ma entrambi al 75%.

Equiparazione dei congedi maternità e paternità. 

Educazione sentimentale fin dalla scuola dell'infanzia

Cure psicoterapeutiche garantite dal sistema sanitario nazionale. 

Queste sono le prime quattro cose che mi vengono in mente. 

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

64
Sineddoche wrote: Garantendo ai genitori un migliore equilibrio tra lavoro ed educazione, vale a dire non che l'uomo lavora 100 %e la donna 50% ma entrambi al 75%.

Equiparazione dei congedi maternità e paternità. 

Educazione sentimentale fin dalla scuola dell'infanzia

Cure psicoterapeutiche garantite dal sistema sanitario nazionale. 

Queste sono le prime quattro cose che mi vengono in mente. 
Bene, sarebbe meraviglioso, non posso che approvare. 
Ma ora dimmi quali di questi provvedimenti non sono stati ancora messi a disposizione dei cittadini perché i nostri governanti sono solo dei maschilisti senza ritegno? Quali di questi provvedimenti lederebbero la supremazia maschilista? Il potere sopra le donne?

Questi provvedimenti costano, è solo questo il motivo, Gli asili costano, gli stipendi equiparati costano, la sanità costa. Il governo continua ad approfittare di vecchie leggi contro le donne solo per tornaconto economico. Lasceranno sempre che ogni donna e ogni uomo si arrangi con quello che c'è, non tireranno mai fuori i soldi per queste leggi. 
Forse anni fa, i motivi di queste carenze sociali rispecchiavano i pensieri di certi politici bigotti e maschilisti dichiarati, ma oggi non credo.  

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

66
Sineddoche wrote: il modello maschilista si rinnova.
Un modello maschilista desueto che non rispecchia la realtà, però.
Se accettiamo passivamente, senza scrutare le condizioni in cui i governi ci trascinano, senza trovare soluzioni, magari individuali, continueremo ad avere generazioni di giovani e uomini potenziali criminali. 
Si tratta anche di scelte quotidiane. Nel mio piccolo, vedo cose assurde che accadono davanti agli occhi di tutti e nessuno si azzarda a parlare, tutti si girano dall'altra parte. Cominciamo a intervenire quando ci capitano situazioni di tipo maschilista, di bullismo a scuola, di discriminazione negli uffici…Creiamo casi rionali, cittadini, facciamo un po' di rumore in memoria di tutte le vittime di questa pazzia che dilaga.
Dico questo, anche, perché a me è capitato, dopo che sono intervenuta la gente mi diceva:
— Ma potevi farti gli affari tuoi? Adesso finisci pure in caserma.
Ecco cos'è, siamo tutti bravi a sventolare bandiere, inveire contro il governo e poi? Un canto di cicale nel silenzio di una strada deserta. 
   

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

67
Sineddoche wrote: anche l'immagine che abbiamo noi degli islamici non è propriamente edificante
se ammazzi una donna perché non porta il velo come certi comandano è logico che si dà un giudizio negativo.
Albascura wrote: Ma mi sembra, anche, che dobbiamo convenire che non è assolutamente soltanto la questione di quelle usanze reiterate di cui sei così convinto. Io penso che tutti dovrebbero prendere atto dei cambiamenti sociali culturali ed educativi che inevitabilmente contribuiscono in maggior parte.
La questione dell'educazione dei figli e del rispetto delle regole è complessa. Diversi fattori possono aver contribuito a una percezione che ho io ma anche altri, della perdita di terreno da parte dei genitori nel trasmettere valori come il rispetto delle regole e l'empatia verso gli altri.
Albascura wrote: Oggi, con l'avvento della tecnologia e dei social media è cambiato il modo in cui i bambini e gli adolescenti interagiscono con il mondo. L'esposizione a contenuti non sempre appropriati e la diminuzione delle interazioni faccia a faccia possono influenzare negativamente lo sviluppo dell'empatia e del rispetto delle regole.
E questo cambiamento non si nota solo nei giovani, soprattutto i genitori non sono più quelli che tenevano i propri figli sulla strada giusta del rispetto. Oggi ci sono genitori che aggrediscono i professori dei loro ragazzi per un brutto voto. Li difendono anche quando sono in torto, cercano di evitargli qualsiasi fallimento. Avrei decine di esempi, ma già ho scritto un papiro. 
La glorificazione di comportamenti antisociali o irrispettosi ha un impatto negativo nelle giovani menti.
Se ci impuntiamo a combattere solo il patriarcato non arriveremo mai a una soluzione.
E infine, ammettiamo pure che la responsabilità dell'educazione patriarcale sia la causa principale, con quali mezzi, con quali cambiamenti eviteresti che giovani commettano tali delitti?
Mentre scrivo mio marito ascolta il telegiornale: notizia fresca fresca: una ragazzina di quindici anni spara e uccide due persone, in una scuola negli USA. Tu, ce lo vedi il patriarcato dietro questi crimini? E non ci pariamo dicendo in USA è diverso, questo non è femminicidio… Non dimentichiamo che un ragazzino di quindici ha ucciso una bambina di dodici in Italia poche settimane fa, Il problema è molto più grande di quanto pensiamo.
Concordo.

Restando in tema di patriarcato, anche se non si tratta di femminicidi, per sorridere un poco, anche se è un sorriso amaro, visto l'andazzo preso ultimamente (anche se temo che col video seguente scatenerò l'inferno in terra...)


Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

72
M.T. wrote: ma trovo pertinente questo video con quello che dice @Albascura sui tanti problemi che riguardano i giovani.
Molto pertinente. L Ragazza spiega benissimo quello che penso anche io. I ragazzi cresciuti a pane e tecnologia si sentono inadeguati. Perdono il senso della realtà. Tik tok, doverebbe essere eliminato. Gli altri social sono meno dannosi ma i giovani non devono essere lasciati soli, controlliamo quello che guardano.



Anche questo video forse non centra nulla con da discussione, però il mio è un invito alla riflessione a cent'ottanta gradi intorno al problema. Un invito a portare argomenti sulla violenza di genere che ci conduce su una strada piena di bivi.

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

74
Sineddoche wrote: Questa focalizzazione sui giovani mi sembra fuori luogo. 
A te può sembrare fuori luogo, forse, e dico forse, non voglio avere ragione io a tutti i costi, non prendi in considerazione il fatto che i femminicidi avvengono in tutti i contesti e non solo in famiglie dove le donne si sentono schiacciate dal patriarcato,  anzi, gli ultimi fatti dove i più giovani uccidono è evidente un malessere provocato più dalla solitudine e dalla mancanza di educazione emotiva.
Sineddoche wrote: I femminicidi avvengono spesso all'interno di coppie mature o anziane. 
In casi come questi il problema è l'abbandono da parte delle istituzioni, in cui molte coppie di cui uno è malato, non si riesce a superare le difficoltà.
Vedi il figlio che soffoca la madre anziana e poi confessa il delitto davanti alle telecamere.

In questa discussione, secondo me, fuori luogo sarebbe dare la colpa, la responsabilità soltanto a un fattore campione tralasciando completamente il resto.
Come pulire la stanza e mettere la polvere sotto il tappeto.

La violenza di genere si manifesta in diversi ambienti, e allora secondo te, sarebbe fuori luogo parlare dei disagi degli anziani soli, della sanità precaria che abbiamo in Italia, in questa discussione?

Dobbiamo per forza parlare dell'influenza patriarcale? E basta?

Ripeto, ho già specificato questo punto, il mio intento è riflettere sulla responsabilità che si vuole dare per forza al sistema patriarcale. Le riflessioni possono dirigersi verso qualsiasi argomento che riteniamo colpevole. Qualcuno vuol dare la colpa ai sorci che infestano le fogne? Esponga le sue riflessioni in merito, possiamo parlarne! 

Se hai la certezza, @Sineddoche, che dietro a tutti i femminicidi ci sia lo stramaledetto patriarcato, portane qui argomenti interessanti. 
Per esempio potresti fare delle ricerche sui profili di vari assassini o sulle dinamiche familiari che portano a queste tragedie e scrivere qui i risultati delle tue ricerche. 
La cronaca è strapiena di esempi: ne trovi uno che con certezza, dopo un'analisi approfondita risulta essere maturato nella profondità delle radici patriarcali e lo pubblichi nella discussione, poi ne descrivi i punti chiave per avvalorare la tua convinzione.
Avrei voluto questo in questo topic, invece lo staff ha dovuto chiuderlo per spegnere la violenza verbale scoppiata tra le righe. Ecco a cosa portano i pensieri assolutistici e prevaricanti di alcune persone. 

Questo argomento è troppo importante, secondo me vanno esplorate tutte le strade per trovare un accordo sulla questione e affrontare il futuro facendo in modo che tragedie cosi aberranti non accadano mai più. 
Questo era, anzi dovrebbe essere, il posto per parlarne e spero di non vedere più solo critiche sterili al riguardo.

Re: Invito alla riflessione sulle responsabilità del patriarcato nella violenza di genere

75
Albascura wrote: mancanza di educazione emotiva
Concordo molto su questo. 
Infatti in una società patriarcale, quale la nostra, si educano maschi a non interrogarsi circa le proprie emozioni.

Credo che tu abbia un'idea molto ristretta di patriarcato, quindi non riesci a ricondurvi molto di ciò che accade. Il maschio viene abituato a considerare con vergogna il fallimento, intendendolo come minaccia alla propria virilità. Per questo può arrivare a compiere gesti estremi quando fallisce nel compito di accudire la compagna malata, per esempio. 

Return to “Agorà”