Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3051
M.T. ha scritto: Un giro in Afghanistan, India, Pakistan e Iran aiuterebbe a chiarirsi le idee su che cos'è il patriarcato.
Una volta ho chiesto lumi su questo punto a un gruppo di ultrafemministe. Mi hanno risposto che il femmismo italiano si occupa solo delle italiane, il femminismo francese solo delle francesi, il femminismo tedesco solo delle tedesche, ecc… "Delle afghane e delle iraniane se ne occupino il femminismo afghano e il femminismo iraniano!". Che ipocrisia! Così qui fanno la Festa delle Donne (festa?!) e fanno le festicciole con lo spogliarello del trans di turno, e il resto… che si fotta!
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3052
dyskolos ha scritto: "Delle afghane e delle iraniane se ne occupino il femminismo afghano e il femminismo iraniano!"
questo sì che è ragionare... finché si ragionerà così, non si migliorerà mai
dyskolos ha scritto: fanno le festicciole con lo spogliarello del trans di turno
poi si criticano gli uomini che fanno lo stesso...
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3053
Cheguevara ha scritto: I tempi in cui le canzoni restavano impresse per il binomio parole-musica e la trasgressione era circoscritta al testo e/o all'abbigliamento sopra le righe dell'interprete (alla Rino Gaetano, per intenderci) sono ormai andati.
Rino Gaetano era un grande. Tra i miei preferiti  (y) La musica per me c'entra poco con l'esibizione di se stessi in senso puramente fisico.
Cheguevara ha scritto: Oggi, più che mai, l'importante è apparire, non solo in campo musicale
Non solo oggi. Già Madonna negli anni'80 puntava molto sull'immagine, così come lady Gaga più di recente, ma c'era sempre dietro un intento di provocazione che andava al di là del mero richiamo fisico. Oggi, nell'epoca di youtuber, tiktoker e compagnia, l'immagine sta diventando fine a se stessa. Avere un corpo da filtro perfetto (non serve più neanche la chirurgia plastica) viene prima del saper cantare, scrivere testi originali, ballare, ecc. Riguarda più le donne (credo che i motivi siano ovvi) ma vedo anche tanti cantanti uomini, che si fanno un'immagine di belloccio mezzo svestito che piace a volte più delle canzoni in sé.
L'unica cosa che si può fare è gioire quando si trova qualche perla, sempre più rara.
dyskolos ha scritto: oggi invece rivendicano che, se le inviti a cena… l'uomo deve aprire le sportello della donna o no? No! Perché mica le donne sono così stupide che non sanno aprire gli sportelli delle macchine, però, se tu uomo non lo fai, ti prendono per cafone.
Io se uno mi apre lo sportello già penso male: che sia tutto studiato e che abbia secondi fini già da subito :lol: Invece, se tiene aperta la porta del ristorante per chi sta entrando, o se ringrazia il cameriere quando porta il menù, le bevande, ecc. allora lo prendo in considerazione. Ha più bisogno il cameriere di lavorare tranquillo di quanto ne abbia io di farmi aprire la portiera (male che vada la scardino :asd: ). 
dyskolos ha scritto: Oppure si esprimono in vittimismo dipingendo un mondo pieno di uomini "brutti e cattivi" che le vessano,
Ci sono questioni oggettive, ad esempio i salari in media più bassi per lo stesso ruolo, o le grane legate alla maternità (cosa che induce a essere caute le aziende nell'assumere giovani donne). Sono problemi che dipendono non dagli uomini in sé, ma dal sistema, che privilegia chi produce di più e non rischia di mancare sul lavoro per periodi lunghi. Quindi non è una questione di genere: è produttività pura e semplice.
Uomini brutti e cattivi per fortuna non ne ho mai incontrati, e non li avrei considerati uomini ma nemici. Un nemico non ha genere.
dyskolos ha scritto: In Italia c'è molto matriarcato, ma loro non lo sanno.
Nelle zone più sperdute d'Italia il matriarcato c'è sempre stato. I figli prendevano il cognome del padre (per adeguarsi alle leggi), ma in famiglia erano le donne a fare tutto: stavano dietro ai bambini, alla casa, all'orto, aiutavano nei campi, tenevano i conti, lavavano i panni, cuocevano il pane, preparavano i corredi, tenevano in riga i mariti se spendevano o bevevano troppo (il cliché della moglie col mattarello non è così campato per aria). Il matriarcato sta pian piano sparendo, ma è così anche per il patriarcato. Non c'è più un genitore, o il membro di una coppia, che conta di più dell'altro.
Mi sorprende sempre che ci siano voluti secoli per constatare l'ovvio.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3054
Silverwillow ha scritto: Non solo oggi. Già Madonna negli anni'80 puntava molto sull'immagine
Io, da vecchia cariatide quale sono, mi riferivo agli anni 60-70: Madonna per me fa parte del nuovo... :P D'accordo su Patriarcato-matriarcato, ma bisognerebbe spiegarlo alle sfegatate femministe, che il patriarcato lo menzionano in continuazione, facendosene vittime come se esistesse veramente. Purtroppo viviamo in tempi in cui qualsiasi panzana sbattuta sui social e rimbalzata tra i vari "mi piace" diventa una realtà al centro dell'attenzione. E le verità sfuggono a molti.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3055
Silverwillow ha scritto: male che vada la scardino :asd: 
Allora non passo a prenderti: ci tengo alla portiera! :lol: :lol:
Silverwillow ha scritto: Ci sono questioni oggettive, ad esempio i salari in media più bassi per lo stesso ruolo, o le grane legate alla maternità (cosa che induce a essere caute le aziende nell'assumere giovani donne). Sono problemi che dipendono non dagli uomini in sé, ma dal sistema, che privilegia chi produce di più e non rischia di mancare sul lavoro per periodi lunghi. Quindi non è una questione di genere: è produttività pura e semplice.
Esatto! Eppure le femministe hanno sempre questo vittimismo latente, per cui è sempre colpa dal maschio, a prescindere. Personalmente ho spesso sostituito infermiere perché incinte addirittura prima che me lo chiedessero. Una volta volevo mandare via, secondo la legge, una infermiera ventiquattrenne, ma lei ha rifiutato dicendo "Lavoro fino al settimo mese, poi vado in maternità". Per me ci poteva andare anche subito. È solo un esempio. Tra l'altro, nel caso specifico, quando lei è andata in maternità, la sostituta (26 anni) dopo dieci giorni è andata in maternità anche lei e così ho dovuto chiamare un terza infermiera a sostituire la sostituta :-)
Quello che mi dà più fastidio è il "femminismo latente" o "femminismo a convenienza". Esempio: una volta invitai a uscire una femminista avvocata che si faceva sempre la bocca grande con i diritti delle donne e col fatto che non deve esserci differenza tra maschi e femmine. Sono d'accordo (per certi versi: io direi "pari opportunità" e non "uguaglianza"), però, quando le dissi che non avevo l'auto e quindi doveva venire lei a prendermi a casa, mi rispose "Ma… ma… ehm… gli uomini vanno a prendere le donne a casa. Ma che uomo sei?!" E io (ripetendo le sue parole) "Non siamo mica ancora nel medioevo, con 'sta differenza anacronistica tra maschi e femmine! A che ora passi a prendermi?" Ovviamente non è mai passata: il femminismo era svanito nel nulla! Le avrei detto "complimenti per il femminismo a convenienza!". Altro che "uguaglianza" e bla bla bla!
Altro esempio: nel mio paesello ci sono diversi "parcheggi rosa" risarvati a donne incinte (è giustissimo: io ne metterei di più!) e un giorno (l'ho visto con i mei occhi) parcheggia (male, ovviamente ;-) ) una ragazzetta di vent'anni con le unghie lunghe e colorate, gli occhiali da sole (ma era inverno), le extension sui capelli, le labbra a canotto, ecc… Si avvicina una vigile (anche lei una donna) e le dice "Lei qui non può posteggiare: questo posto è riservato a donne incinte" "Sì, ma io sono incinta: ho fatto il test ieri!" "Be', ma… voglio dire…" e la ragazzetta continuò con i suoi proclami femministici, i diritti delle donne, l'indipendenza e bla bla bla, ma la macchina non la tolse fragando il posto a quelle realmente "gravide" e in difficoltà.
Altro esempio: in un forum per disabili che frequento, tempo fa una donna pubblicò la foto di una macchina posteggiata irregolarmente in un posto per disabili e dietro ci avevano messo un preservativo e un biglietto che terminava con "per favore, non riprodurti!" Io dovetti far notare che nulla faceva pensare che la macchina fosse di un maschio o una femmina, o - dissi - dobbiamo continuare con il solito stereotipo delle femmine sante per natura e dei maschi cattivi per natura? Quel preservativo che ci fa là? Metteteci anche una pillola anticoncezionale, no?"
Silverwillow ha scritto: Nelle zone più sperdute d'Italia il matriarcato c'è sempre stato. I figli prendevano il cognome del padre (per adeguarsi alle leggi), ma in famiglia erano le donne a fare tutto: stavano dietro ai bambini, alla casa, all'orto, aiutavano nei campi, tenevano i conti, lavavano i panni, cuocevano il pane, preparavano i corredi, tenevano in riga i mariti se spendevano o bevevano troppo (il cliché della moglie col mattarello non è così campato per aria). Il matriarcato sta pian piano sparendo, ma è così anche per il patriarcato. Non c'è più un genitore, o il membro di una coppia, che conta di più dell'altro.
Mi sorprende sempre che ci siano voluti secoli per constatare l'ovvio.
Sorprende anche me :-) Hai descritto mia nonna :-) Una volta le donne giovani si prendevano cura dei maschi che tornavano malconci dal fronte di guerra. Oggi l'esercito è volontario e aperto alle donne (volontarie), però, appena uno le manda in Lituania per le incursioni aeree russe, loro protestano. Bello prendersi il lauto stipendio da volontarie e poi non accettarne le conseguenze!
Comunque io mi riferivo anche alle comunità immigrate: molte società presenti oggi in Italia sono chiaramente matriarcali.
Se il femmismo fosse ancora un movimento che rivendica diritti, io sarei in prima fila, ma non mi pare che oggi sia così. Una volta ero femminista, oggi non capisco più che significa.
Cheguevara ha scritto: D'accordo su Patriarcato-matriarcato, ma bisognerebbe spiegarlo alle sfegatate femministe, che il patriarcato lo menzionano in continuazione, facendosene vittime come se esistesse veramente.
Tutto esatto! Mica lo ha deciso un maschio cattivo che loro restano incinte e i maschi no!
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3056
Silverwillow ha scritto: Io se uno mi apre lo sportello già penso male: che sia tutto studiato e che abbia secondi fini già da subito :lol: Invece, se tiene aperta la porta del ristorante per chi sta entrando, o se ringrazia il cameriere quando porta il menù, le bevande, ecc. allora lo prendo in considerazione. Ha più bisogno il cameriere di lavorare tranquillo di quanto ne abbia io di farmi aprire la portiera
Ti dirò, mai aperta o tenuta aperta la portiera dell'auto per far salire o scendere una donna; sarà perché non sono romantico, sarà perché penso che è capace di farlo da sola (essere cavalieri è altro). Discorso diverso se è per aiutare una persona anziana o qualcuno in difficoltà causa problemi fisici: questo allora lo faccio. Come faccio il tenere aperta la porta per persone in carrozzina, donne con bambini in carrozzina o corrieri pieni di pacchi da scaricare: aiuto chi ha bisogno di aiuto. Fare lo serbino per donne con un mal riposto senso dell'ego, no.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3057
M.T. ha scritto: Fare lo zerbino per donne con un mal riposto senso dell'ego, no
Giusto! Secondo me alla base c'è un problema educativo legato all'autostima. Le donne italiane giovani hanno un'autostima maggiore rispetto alle "pari età" polacche, ucraine, bulgare, ecc… Eppure anche quelle sono emancipate, ma non negano il maschile, anzi… :P In Italia invece c'è la tendenza a esaltare il femminile annullando il maschile. Intanto la mia nipotina di cinque anni si mette il vestito di carnevale da principessa… e vedessi come si pavoneggia girando per casa mentre le dicono (maschi e femmine) "Che bella principessina!" e l'autostima aumenta, aumenta, aumenta… :P  È così che si creano quelle che poi… pare che ce l'abbiano solo loro e se la tirano alla grande :P Perché le femministe italiane, quando ne hanno la possibilità, tendono a confondere "emancipazione" con "imitare i maschi" (basta vedere i dati sul fumo di sigaretta) e un po' di… okay, non lo dico, ché se mi legge una femminista mi salta addosso e mi strozza come minimo :P
Forse marginalmente c'è qualcosa di "religioso" o di "devo fare di tutto per non apparire troppo pu… biiiiip" :P
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3058
Cheguevara ha scritto: Io, da vecchia cariatide quale sono, mi riferivo agli anni 60-70: Madonna per me fa parte del nuovo... :P
Io per "oggi" intendevo gli ultimi dieci anni, più o meno. Madonna era l'idolo di mia sorella più grande, io andavo ancora alle elementari  :lol: 
Cheguevara ha scritto: facendosene vittime come se esistesse veramente
Vittime in effetti ce ne sono, ma non del patriarcato. Per me sono uomini malati quelli che uccidono le ex o le compagne (spesso uccidendosi a loro volta, o sapendo di andare all'ergastolo) lo vedo più come un problema individuale che come un sistema di pensiero, altrimenti non si spiega perché il 99% (la butto lì, non sto con la calcolatrice come una certa Giorgia :P  ) delle coppie viva normalmente, anche litigando ma senza drammi. La violenza non è la norma. Dare la colpa a una fantasmatica "cultura patriarcale" significa togliere parte della responsabilità morale ai "poveretti, cresciuti così" che non vedevano alternative all'accoltellare la moglie. Anche no.
dyskolos ha scritto: Allora non passo a prenderti: ci tengo alla portiera! :lol: :lol:
Facciamo così: se vieni a trovarmi dividiamo un taxi  :love:
dyskolos ha scritto: Quel preservativo che ci fa là? Metteteci anche una pillola anticoncezionale, no?"
Il preservativo funziona in entrambi i sensi, quindi in realtà non si dava per scontato che l'automobilista scorretto fosse un maschio  :rolleyes:
dyskolos ha scritto: Oggi l'esercito è volontario e aperto alle donne (volontarie)
E ci mancherebbe... Io non amo l'esercito, ma le donne che hanno voluto entrarci (come in qualunque altro ambito militare) hanno dovuto superare ostacoli non banali, anche psicologici. Grande ammirazione per loro.
dyskolos ha scritto: Comunque io mi riferivo anche alle comunità immigrate: molte società presenti oggi in Italia sono chiaramente matriarcali.
La maggior parte purtroppo no. Chi proviene da alcuni paesi musulmani radicali tratta le donne come proprietà, che può tenere o buttare (in senso letterale). Oltre al caso più famoso, ci sono state tante ragazze, anche nate qui, ammazzate o ripudiate dai genitori perché si sono opposte a matrimoni combinati. Per loro sì, bisognerebbe rivendicare giustizia e diritti. Non certo per una "a" a fine parola, che mi risulta un'offesa davanti all'enorme differenza di importanza tra le due questioni.
dyskolos ha scritto: Se il femmismo fosse ancora un movimento che rivendica diritti, io sarei in prima fila, ma non mi pare che oggi sia così. Una volta ero femminista, oggi non capisco più che significa.
Nemmeno io so più che significa. Ci sono troppe persone, al momento, che non hanno i diritti che noi diamo per scontati. A me non importa che siano uomini o donne, valgono tutti uguale. In certi paesi, come Iran o Afghanistan, le donne sono messe molto peggio, ma la censura, la pena di morte, la tortura, ecc. non risparmiano nessuno.
dyskolos ha scritto: Intanto la mia nipotina di cinque anni si mette il vestito di carnevale da principessa… e vedessi come si pavoneggia girando per casa mentre le dicono (maschi e femmine) "Che bella principessina!" e l'autostima aumenta,
Io a quell'età mi vestivo da Heidi, e ricordo mia zia (mia mamma trucchi non ne ha mai avuti) che mi disegnava le guance col rossetto rosso. Forse ha fatto la differenza... Non ho mai voluto essere una principessa  :asd:
dyskolos ha scritto: "devo fare di tutto per non apparire troppo pu… biiiiip" :P
Questa è proprio una di quelle differenze culturali che fatica molto a svanire: un uomo si presume che si vanti di quante più conquiste possibili (vere o presunte che siano) ma da una donna, invece, ci si aspetta che cerchi di sembrare meno attiva possibile, per non essere etichettata come una biip... Qual è il senso, al giorno d'oggi? Io non l'ho mai capito. Non vedo differenze neanche in questo. Mi auguro che si esaurisca da sé, come un rimasuglio datato di tempi peggiori. O dovremmo cominciare anche noi a dare del biip ai maschi troppo esuberanti? Mi auguro di no, io non li ho questi pregiudizi mentali, non li posso imitare...
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3059
Silverwillow ha scritto: Io non amo l'esercito, ma le donne che hanno voluto entrarci (come in qualunque altro ambito militare) hanno dovuto superare ostacoli non banali, anche psicologici. Grande ammirazione per loro.
Mi unisco all'ammirazione! Però rimane il sospetto che facciano le volontarie solo per il lauto stipendio.
Silverwillow ha scritto: La maggior parte purtroppo no. Chi proviene da alcuni paesi musulmani radicali tratta le donne come proprietà, che può tenere o buttare (in senso letterale).
C'è un po' di tutto nelle comunità immigrate.
Silverwillow ha scritto: Io a quell'età mi vestivo da Heidi, e ricordo mia zia (mia mamma trucchi non ne ha mai avuti) che mi disegnava le guance col rossetto rosso. Forse ha fatto la differenza... Non ho mai voluto essere una principessa  :asd:
L'educazione è importante, comunque avrei voluto vederti vestita da Heidi :asd: :asd: Chissà com'eri! :o  :o
Silverwillow ha scritto: O dovremmo cominciare anche noi a dare del biip ai maschi troppo esuberanti? Mi auguro di no
:D :D Anch'io mi auguro di no, però qui cogli il punto in pieno. Siccome le ultrafemministe dicono che vogliono migliorare la specie eliminando l'elemento maschile, vorrei ricordare loro che l'imitazione dei maschi, anche in cose brutte e anacronistiche, non è sinonimo di emancipazione femminile. Per dirne una, quando in Italia fu permesso alle donne di fumare, io mi sarei aspettato che invitassero gli uomini a smettere, invece no: hanno copiato i maschi. Risultato? Le femmine si sono messe a fumare più dei maschi. Altro che miglioramento delle specie!
Silverwillow ha scritto: Qual è il senso, al giorno d'oggi? Io non l'ho mai capito. Non vedo differenze neanche in questo. Mi auguro che si esaurisca da sé, come un rimasuglio datato di tempi peggiori
Me lo auguro anch'io. Mia sorella mi ha detto che oggi è quasi impossibile trovare una femmina non femminista. Aggiungo che a tante piace il nome e si dichiarano femministe anche solo per "sentito dire". Ecco, sono le "femministe per sentito dire" il problema maggiore e pretendono cose assurde. Per dire, se vado a Machu Picchu non pretendo che ci siano gli scivoli per disabili: non penso che secoli fa gli Inca costruissero gli scivoli per accedere ai templi, ma la "femminista per sentito dire" odierna li vuole (i diritti delle donne, l'indipendenza femminile e bla bla bla).
Una donna pretende di tornare a casa di notte con una "minigonna ascellare" addosso (forse ha dimenticato di vestirsi :D ), sola, al buio, sculettando con mille euro in mano, senza essere aggredita: giusto! Ma vorrei dire che se anche io (che sono un maschio cis-etero-normato) mi mettessi a camminare solo, al buio, di notte, con una "minigonna ascellare" addosso, sculettando con mille euro in mano, sarei aggredito. Eppure, se leggi i social l'8 marzo ti imbatterai in simili minchiate: povere donne sole che tornano a casa! Porelle, e io?!
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3060
Mi fate venire in mente un'episodio. Una sera, dopo nuoto, stavo parlando con una coppia più grande di me della festa della donna; convenivamo che purtroppo si era persa il senso di quella festa, anche la donna conveniva "Cosa c'è da festeggiare? La morte di donne che hanno lottato per i loro diritti?" Arriva una ragazza più giovane e si mette ad ascoltare, poi sbotta. "Uffa, io voglio che mi si dia la mimosa! Potrò avere un giorno in cui mi si regalano dei fiori?"
Appunto quello che si diceva: non si è capito nulla di quella festa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3061
M.T. ha scritto: "Uffa, io voglio che mi si dia la mimosa! Potrò avere un giorno in cui mi si regalano dei fiori?"
Appunto quello che si diceva: non si è capito nulla di quella festa.
Classico esempio di quelle che chiamo "femministe per sentito dire" :asd: :D :asd: A proposito mi è venuta in mente una berzelletta di Giuseppe Castiglia :P :P
 
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3062
dyskolos ha scritto: comunque avrei voluto vederti vestita da Heidi :asd: :asd: Chissà com'eri! :o  :o
Vorrei anch'io. Erano tempi in cui le foto erano rare, purtroppo. Ne ho pochissime prima dei 6-7 anni. Lo ricordo probabilmente per l'odore forte del rossetto, che non conoscevo.
dyskolos ha scritto: Per dirne una, quando in Italia fu permesso alle donne di fumare, io mi sarei aspettato che invitassero gli uomini a smettere, invece no: hanno copiato i maschi.
C'è una citazione che gira in rete, attribuita alla Monroe o ad altri, che dice "Le donne che vogliono imitare gli uomini mancano di ambizione". La trovo vera nel senso che abbiamo doni diversi e possiamo fare anche di più, sfruttandoli. Per esempio, non ricordo un solo Paese governato da una donna che abbia iniziato una guerra (chi ne sa di più mi smentirà). Quella che per alcuni è una debolezza (cioè voler evitare morti inutili) per me è un punto di forza, che costringe a trovare altre vie.

Sul fumare ho un'idea mia: non ho imitato i maschi, semmai le mie migliori amiche, i cui genitori fumavano. Le donne l'avrebbero fatto anche prima, se avessero potuto. La prima cosa che ho chiesto arrivata in Iran era se una donna potesse fumare per strada.
dyskolos ha scritto: Una donna pretende di tornare a casa di notte con una "minigonna ascellare" addosso (forse ha dimenticato di vestirsi :D ), sola, al buio, sculettando con mille euro in mano, senza essere aggredita: giusto!
Pretendere no, ma in un mondo utopico la gente dovrebbe poter girare anche in costume, con catene d'oro al collo e contanti in mano, senza essere aggredita. Sappiamo che non sarà mai così, ma il vestiario conta poco. Sono state aggredite giovani donne alle sei di mattina, mentre andavano al lavoro (di certo vestite in modo "adeguato").

La questione non è banale, perché io attraverso ogni sera una brutta zona. Sono vestita da lavoro (jeans, felpa, piumino) ho sì e no 10 euro e non porto gioielli. E sono il meno appariscente possibile, eppure un paio di volte qualcuno ha cercato di abbordarmi. Me ne sono tirata fuori con diplomazia (non sai mai se chi hai di fronte sia ubriaco o abbia un coltello) ma se avessi vent'anni di meno e tornassi da una serata fuori, non passerei mai da quella strada.
Non mi pare affatto giusto che le ragazze debbano farsi problemi di: vestiario, orario, percorso, oggetti di valore addosso, ecc. Anche le donne più anziane, comunque, se la passano male. Mia madre non fa che riportarmi tentativi di scippo o rapina delle sue conoscenti, preoccupata anche solo che vado in giro di sera, e ai miei tentativi di rassicurarla risponde che prendo le cose alla leggera. Come se dovessimo vivere in un'ansia costante, per essere "serie".
Lo so che vengono aggrediti anche gli uomini (è recente il caso del ragazzo accoltellato per rubargli delle stupide cuffiette) ma una perdita materiale, per quanto brutta, non è niente al confronto di una ragazza che rischia di vedersi rovinare la vita. Per di più prendendosi il biasimo generale perché magari aveva bevuto, o aveva la maledetta minigonna, e quindi per i più se la sarà andata a cercare...
M.T. ha scritto: Appunto quello che si diceva: non si è capito nulla di quella festa.
Di tante feste io capito il significato solo col tempo. La colpa non è della ragazza che voleva ricevere i fiori (mi fa anche sorridere) è che si festeggiano le ricorrenze come fossero dovute, tralasciando di spiegare cosa di preciso si commemora quel giorno e la sua importanza. Anche tanti uomini che regalano mimose secondo me non ne hanno idea: fanno tutti così, quindi ci si accoda, altrimenti mogli, figlie, sorelle, colleghe, ecc. ci resteranno male
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3063
Silverwillow ha scritto: Per esempio, non ricordo un solo Paese governato da una donna che abbia iniziato una guerra (chi ne sa di più mi smentirà)
Se vuoi ti smentico subito :P
Silverwillow ha scritto: Sul fumare ho un'idea mia: non ho imitato i maschi, semmai le mie migliori amiche, i cui genitori fumavano
Ma imitare direttamente i maschi e imitare la amiche, che a loro volta imitano i maschi, è la stessa cosa. Se non altro il risultato finale è il medesimo: una femmina in più che fuma :)
Silverwillow ha scritto: Le donne l'avrebbero fatto anche prima, se avessero potuto
Allora le ultra-femministe smettano di parlare a sproposito di "miglioramento della specie".
Silverwillow ha scritto: Anche le donne più anziane, comunque, se la passano male. Mia madre non fa che riportarmi tentativi di scippo o rapina delle sue conoscenti
Silverwillow ha scritto: Lo so che vengono aggrediti anche gli uomini (è recente il caso del ragazzo accoltellato per rubargli delle stupide cuffiette) ma
Non la volevo mettere sul piano anagrafico, comunque è quel "ma" che non va. È un po' come quelli che dicono "Non sono razzista, ma…" :asd: Non credo sia giusto fare differenze legislative tra maschi e femmine e ritenere che le aggressioni sui maschi… Sì, ci sono maaaaa… ehm… quelli sulla donne sono un po' peggio.
Silverwillow ha scritto: Per di più prendendosi il biasimo generale perché magari aveva bevuto, o aveva la maledetta minigonna, e quindi per i più se la sarà andata a cercare...
Ovviamente le femmine  (come i maschi) non meritano tali giudizi: non se la sono cercata! Un mio cugino che vive a New York mi raccontava che lì c'è una sorta di preferenza sociale (in psicologia sociale parlavamo di "pregiudizio positivo", sembra strano ma il pregiudizio può anche essere positivo) per le femmine: in parole terra terra, se una femmina denuncia un maschio, prima mettono il maschio dietro le sbarre e poi si vede, ma il viceversa non succede. Tempo fa nel mio paesello una ragazza denunciò un maschio per violenza sessuale. Poi si scoprì che la ragazza si era inventata tutto (per spillargli almeno un po' di picciuli) e il maschio (cattivo per natura, mentre le femmine sono sante per natura) non c'entrava niente. Conseguenze penali per lei? Nessuna! Non oso immaginare il caso a parti invertite.
Altro esempio: caso Joost Klein (Paesi Bassi, 26 anni) all'Eurovision Song Contest 2024: lì la cosa prese anche una piega internazionale. Lui fu denunciato da una giornalista svedese a Malmö. Presentò una canzone dedicata all'Europa e al padre defunto ("Europapa"). Ti metto giù un video con gli ultimi momenti di libertà di Joost.
Improvvisamente quella "debolezza", di cui parlavi prima, svanisce? :o
Sulla Rete ci sono alcuni siti di argomento medico. Consiglio non richiesto: leggi la sezione "ginecologia" giusto per continuare con lo stereotipo di donne sante (per natura) :asd:

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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3064
Silverwillow ha scritto: La colpa non è della ragazza che voleva ricevere i fiori (mi fa anche sorridere) è che si festeggiano le ricorrenze come fossero dovute, tralasciando di spiegare cosa di preciso si commemora quel giorno e la sua importanza.
Non hai sentito il resto: quando quella più grande ha provato a rispiegargli com'erano le origini della storia, la risposta è stata "non me ne frega niente, sono una donna e la festa della donna debbo essere festeggiata." :s
Silverwillow ha scritto: Anche tanti uomini che regalano mimose secondo me non ne hanno idea: fanno tutti così, quindi ci si accoda, altrimenti mogli, figlie, sorelle, colleghe, ecc. ci resteranno male
Questo è vero. Come è vero che a tanti (uomini e donne) frega niente come stanno le cose. Hai voglia a provare a spiegarlo (ci ho provato, ma è una battaglia persa in partenza).
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3065
dyskolos ha scritto: Se vuoi ti smentico subito :P
Fallo. Ti viene in mente qualche premier donna, o qualche regina del passato che abbia iniziato una guerra? A me, pensandoci meglio, sono venute in mente le regine inglesi Elisabetta I e Vittoria, ma erano altri tempi.
dyskolos ha scritto: imitare direttamente i maschi e imitare la amiche, che a loro volta imitano i maschi, è la stessa cosa.
Non è affatto così. La mia migliore amica aveva la madre fumatrice (MS ultralight, che lei chiamava "aria buona di montagna" per quanto erano leggere). Il bere o il fumare non l'hanno inventato gli uomini.
dyskolos ha scritto: Non la volevo mettere sul piano anagrafico, comunque è quel "ma" che non va. È un po' come quelli che dicono "Non sono razzista, ma…
Mi pareva ovvio quando l'ho scritto, ma forse non lo era. Quel "ma" sottintendeva che una donna può essere non solo derubata ma violentata (sì, anche un uomo ma in genere solo in contesti estremi tipo una guerra o il carcere) quindi subire non solo un danno materiale ma fisico e psicologico. Ho fatto ricerche sullo stress post-traumatico per un romanzo, e lo stupro ci rientra spesso, lasciando strascichi anche gravi (mi pareva che tu avessi studiato psicologia).
dyskolos ha scritto: se una femmina denuncia un maschio, prima mettono il maschio dietro le sbarre e poi si vede, ma il viceversa non succede
Un motivo preventivo forse c'è, se andiamo a confrontare i numeri dei femminicidi commessi da uomini a quelli degli uomini uccisi dalle compagne (io quest'anno non ne ho sentito neanche uno).
dyskolos ha scritto: Improvvisamente quella "debolezza", di cui parlavi prima, svanisce? :o
Sono certa di non avere mai parlato di debolezza, specie femminile. I casi di stupri inventati esistono? Sì, certo. Le donne sono persone, e ci sono quelle buone e quelle meno. Ma sono casi rari, perché un processo in cui dei perfetti estranei ti chiedono com'eri vestita e quanta resistenza hai fatto non dev'essere per niente piacevole. La grande maggioranza sono casi veri, e sono solo una parte di quelli accaduti, perché molti non vengono denunciati. Quanto al cantante, non lo conosco, ma il fatto che uno canti, reciti, ecc. magari anche bene e con successo non significa che sia innocente. Lo devono decidere i giudici.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3066
Silverwillow ha scritto: Le donne sono persone, e ci sono quelle buone e quelle meno
Esatto, Silver! Così sono anche i maschi: è questo il nòcciolo della questione.
Silverwillow ha scritto: Quanto al cantante, non lo conosco, ma il fatto che uno canti, reciti, ecc. magari anche bene e con successo non significa che sia innocente. Lo devono decidere i giudici.
Infatti lo hanno deciso i giudici svedesi, dopo un processo, che lui non aveva commesso il fatto. La ragazza svedese aveva aspettato proprio il giorno della finale per denunciarlo. Lei sapeva benissimo che Joost (un comico nederlandese) era lì perché aveva promesso al padre defunto che un giorno sarebbe andato sul palco dell'ESC a ricordarlo (titolo della canzone: "Europapa"): nel frattempo gli è morta anche la madre. Una tragedia! Dico, la ragazza svedese poteva almeno aspettare l'indomani per denunciarlo falsamente alla polizia svedese, invece così gli ha impedito di partecipare alla finale dell'ESC2024, alla quale Joost si era qualificato. Se lo avesse denunciato qualche ora dopo, Joost avrebbe disputato la finale e la questione sarebbe rimasta nell'alveo della giustizia svedese. Invece così è sorto un caso internazionale e storico perché non era mai successa nella storia dell'ESC (cioè dal 1956 in poi) una squalifica di un cantante. A me è sembrato un atto infame. Che insensibilità! Ma tu d'altronde lo sai che ci sono donne buone e donne meno :)
Silverwillow ha scritto: Fallo. Ti viene in mente qualche premier donna, o qualche regina del passato che abbia iniziato una guerra? A me, pensandoci meglio, sono venute in mente le regine inglesi Elisabetta I e Vittoria, ma erano altri tempi.
Erano altri tempi, ma a quei tempi in tutta Europa esistevano regni in cui le regine consorti avevano per costituzione gli stessi poteri del marito e lo sostituivano in tutto e per tutto quando questo era assente (es.: regno di Sicilia, fino al 1816). Allora le decisioni venivano prese a livello di casata e le donne nelle casate nobiliari erano importantissime: erano una specie di forma arcaica di diplomazia: quando bisognava stringere un accordo, il re o regina dava in sposa la ragazzina quattordicenne al ragazzino della famiglia "avversa" evitando così lunghe discussioni, negoziati, ecc… Così succedeva che una regina consorte d'Italia si chiamasse "Elena del Montenegro". Inoltre a quei tempi c'èra una specie di gara non ufficiale a chi era più cattivo (tipo che il condannato a morte veniva trascinato per strada appeso ad un carro trainato da cavalli) e mi risulta che le donne partecipavano volentieri alla "gara". Ma tu d'altronde lo sai che ci sono donne buone e donne meno.
Silverwillow ha scritto: Ho fatto ricerche sullo stress post-traumatico per un romanzo, e lo stupro ci rientra spesso, lasciando strascichi anche gravi (mi pareva che tu avessi studiato psicologia)
Ti pareva bene, anzi ti aggiungo che ho fatto anche la tesi sulla sindrome post-traumatica da stress (o, con una anglismo, PTSD cioè Post-Traumatic Stress Disorder). Comunque lascia stare il rapporto tra stupro e sindrome. Questa è nata come studio su quelli che tornavano vivi dalla guerra e che avevano assistito a scene ben più strazianti di uno stupro. Lo stupro poi si è aggiunto.
Un mio amico è stato rapinato sei volte in un anno e aveva i sintomi della sindrome post-traumatica da stress (insonnia, incubi, ansia generalizzata, attacchi di panico, allucinazioni, paralisi notturna…).
Silverwillow ha scritto: Un motivo preventivo forse c'è
Quello che per te è un motivo preventivo per me è un pregiudizio positivo, di cui godono le donne in molte parti del "mondo occidentale".
Silverwillow ha scritto: io quest'anno non ne ho sentito neanche uno
Non li sentirai mai perché le donne tendono a non commettere veri e propri reati. Ti faccio un esempio metaforico: i narcisisti patologici (cioè, in parole semplici, gli STR :P ) non infrangono nessuna legge e pertanto non compaiono nelle statistiche, infatti non c'è nessuna legge che vieta di fare gli STR, ma non me la sento di avallare certi comportamenti :P
Silverwillow ha scritto: un processo in cui dei perfetti estranei ti chiedono com'eri vestita e quanta resistenza hai fatto non dev'essere per niente piacevole
Invece è piacevole un processo in cui perfetti estranei ti accusano di aver fatto qualcosa che non hai fatto e solo sulla base di una dichiarazione "femminea". Sempre lo stesso stereotipo: il maschio è per natura cattivo (e quindi incorreggibile), mentre la femmina è per natura una santa.
Silverwillow ha scritto: La mia migliore amica aveva la madre fumatrice (MS ultralight, che lei chiamava "aria buona di montagna" per quanto erano leggere)
Anche mia madre fumava MS (fino al 1993) :asd: :asd: Io le chiamavo "aria fresca" :P
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3067
dyskolos ha scritto: Infatti lo hanno deciso i giudici svedesi, dopo un processo, che lui non aveva commesso il fatto.
Meglio per lui, allora.
Ma un unico caso non fa una statistica. Il mondo è pieno di cantanti, attori, milionari vari che pensano di  poter possedere anche le persone, credendosi chissà chi. L'ultimo che mi viene in mente è appena stato eletto Presidente della più grande democrazia del mondo... E non promette niente di buono.
dyskolos ha scritto: Ma tu d'altronde lo sai che ci sono donne buone e donne meno.
Il mio radar rileva una "leggera" nota ironico-polemica  :P Intendevo solo che le persone a volte si comportano bene e a volte male, secondo molti fattori, troppi per riassumerli, e ciò vale per uomini e donne. Le regine del passato spesso erano coinvolte in guerre lasciate loro in eredità da mariti o padri, nel contesto della gestione di un impero.
Ma se andiamo a guardare la rivoluzione francese, ad assistere alle decapitazioni in piazza c'erano entrambi i sessi. Questo significa che le donne, o gli uomini, sono cattivi? Ovviamente no. Significa solo che ogni tempo e luogo ha i suoi riti, a cui tutti partecipano, che sia la festa del raccolto o l'esecuzione di qualcuno. Si cresceva così, quella era la norma per tutti.
dyskolos ha scritto: Un mio amico è stato rapinato sei volte in un anno e aveva i sintomi della sindrome post-traumatica da stress (insonnia, incubi, ansia generalizzata, attacchi di panico, allucinazioni, paralisi notturna…)
Lo so che lo studio è nato in ambito militare. Prima li chiamavano "scemi di guerra" quelli che tornavano con problemi. Ma si è poi estesa a ogni trauma: assistere a una morte violenta, sopravvivere a un grave incidente, subire violenze da bambini, ecc. Ci rientrano anche casi meno gravi in apparenza, ma una rapina è sempre un grosso choc.
Per fare un esempio molto più banale: l'anno scorso sono entrati i ladri a casa di mia sorella. Non hanno preso niente, solo rotto la finestra del terrazzo (non c'era niente di valore, né gioielli né contanti). Mio nipote aveva il terrore di stare da solo in casa, è stato a mangiare e spesso a dormire da mia madre per due mesi. Poi per fortuna gli è passata. Non oso immaginare se fosse andata peggio.
dyskolos ha scritto: Quello che per te è un motivo preventivo per me è un pregiudizio positivo, di cui godono le donne in molte parti del "mondo occidentale".
Non è un pregiudizio, sono dati e numeri. Se una donna accusa un uomo di stupro o violenza domestica (a torto o a ragione) le probabilità che questo vada fuori di testa e l'accoltelli sono alte. Non prendere precauzioni vorrebbe dire ritrovarsi picchetti di gente giustamente inca**ata dinanzi all'ennesima tragedia evitabile.
dyskolos ha scritto: nvece è piacevole un processo in cui perfetti estranei ti accusano di aver fatto qualcosa che non hai fatto e solo sulla base di una dichiarazione "femminea". Sempre lo stesso stereotipo: il maschio è per natura cattivo (e quindi incorreggibile), mentre la femmina è per natura una santa.
La dichiarazione femminea vale quanto quella maschilea. Qui nessuno è né santo né cattivo. Ma, scusa, se il tuo vicino, uomo, ti accusa di avergli ammazzato il cane, o di avergli bruciato la macchina, andrai a processo, e lì dovrai dimostrare che sei innocente (se lo sei...  :lol: ) . Tutti i processi funzionano così, mi risulta.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3068
Silverwillow ha scritto: lì dovrai dimostrare che sei innocente (se lo sei...  :lol: ) . Tutti i processi funzionano così, mi risulta.
Non proprio. Funzionano così i processi mal condotti da giudici non all'altezza (purtroppo ce ne sono, e non  sono le salviniane toghe rosse). Secondo la legge tutti sono innocenti fino a prova contraria, quindi è l'accusa che deve dimostrare la colpevolezza, non l'imputato la propria innocenza. Il principio va accettato, anche se spesso consente ai colpevoli di farla franca in assenza di prove inoppugnabili della propria colpevolezza. Meglio dieci colpevoli in libertà, che un  innocente in galera. :libro:
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3069
Silverwillow ha scritto: L'ultimo che mi viene in mente è appena stato eletto Presidente della più grande democrazia del mondo... E non promette niente di buono
Esatto, Silver!
Silverwillow ha scritto: Le regine del passato spesso erano coinvolte in guerre lasciate loro in eredità da mariti o padri, nel contesto della gestione di un impero.
Non era proprio così. Riprendendo l'esempio del Regno di Sicilia (fino al 1816), le regine consorti (le mogli dei re) avevano per costituzione potere di veto sui mariti re, ma nessuna donna ha mai usato questo potere per impedire guerre (per altro, sì). Di contro, è successo più di una volta che re single (diremmo oggi) si siano opposti a guerre. Uno di questi fu soprannominato "Il Buono" (forse nel 2025 avrebbe vinto il Nobel per la pace :P ).
Ma non volevo fare una gara a chi è peggio, se gli uomini o le donne. Tanto tu stessa scrivi "Questo significa che le donne, o gli uomini, sono cattivi? Ovviamente no." :P
Silverwillow ha scritto: Questo significa che le donne, o gli uomini, sono cattivi? Ovviamente no.
Appunto :P
Silverwillow ha scritto: Non è un pregiudizio, sono dati e numeri.
Sì, ma ti ho detto che anche le donne sono perfettamente in grado di mettere in atto comportamenti antisociali pur senza commettere reati secondo il codice penale e, quindi, senza finire in quei numeri e dati. Non vorrei cadere nello stereotipo dell'uomo cattivo e della donna santa per natura. Non vorrei che i reati compiuti contro gli uomini siano declassati rispetto a quelli compiuti contro le donne :asd: Quanto alla numerosità, paradossalmente meno sono più devono essere protetti, come facciamo per le specie in via di estinzione :asd:

Qualche tempo fa qualcuno qui pubblicò un video in cui un ladro, travisato con un passamontagna, ruba uno zaino a un ragazzo per strada. Il derubato urla "al ladro!". A questo punto, il ladro si toglie il passamontagna, rivelando di essere una donna, si avvicina al ragazzo e lo rimprovera per aver usato il maschile e aggiunge che anche le donne sanno rubare: "Perché" gli fa "non hai gridato alla ladra?!". Il ragazzo allora la invita a restituirgli lo zaino, ma lei (la ladra) rifiuta e se la dà a gambe levate con lo zaino in mano. In generale, all'uomo vengono associate caratteristiche negative di default, come quella volta che a una signora rigarono la portiera della macchina e gridò "Chi è stato quel bastardo?!" Il primo che viene in mente è un maschio, ovviamente! Per rispondere alle femministe che dicono che alle donne viene spesso dato dell'"oca". Vero, ma all'uomo danno del "coglione": tra oca e coglione non so quale sia meglio :P
Una volta una donna mi fa "Voi maschi chiamate le donne sempre col nome di battesimo" e mi fa l'esempio di Samantha Cristoforetti. "Perché non la chiamate dottoressa Cristoforetti invece di Astrosamantha?!" Risposi: "Chi scrisse la Divina Commedia?" e lei fiera "Dante!". Io replicai solo "Appunto! Non devo aggiungere altro!".
Poi ci sono quelle che ce l'hanno con l'inconscio. Se io invito una femmina a bere un succo di frutta, appena tiro fuori i soldi, mi dice che non va bene perché ho introiettato inconsciamente un modello in cui l'uomo è economicamente superiore alla donna e mi si riattiva l'inconscio. Cara "femminista a per sentito dire" o "femminista a convenienza" dei miei stivali, per me c'è solo una regola conscissima: chi invita paga. Te lo spiego meglio: se invito io, pago io; se inviti tu, paghi tu. Niente di inconscio. Ah, tieni presente che l'inconscio ce l'hanno anche le femmine: se non mi credi, chiama nell'Aldilà lo zio Sigmund e chiedilo a lui. Se non lo conosci, fattelo spiegare da una donna :P :P
Silverwillow ha scritto: La dichiarazione femminea vale quanto quella maschilea. Qui nessuno è né santo né cattivo. Ma, scusa, se il tuo vicino, uomo, ti accusa di avergli ammazzato il cane, o di avergli bruciato la macchina, andrai a processo, e lì dovrai dimostrare che sei innocente (se lo sei...  :lol: ) . Tutti i processi funzionano così, mi risulta.
Lo sarei :P A parte quello che ti ha detto Che sull'onere della prova (di solito l'accusatore deve dimostrare la colpevolezza dell'accusato, non è che l'accusato deve dimostrare la propria innocenza), esistono categorie, determinate per legge, per cui vige l'inversione dell'onere della prova.
Comunque, per come la vedo io, siamo tutti uguali e tutti possiamo avere comportamenti errati. Non c'è differenza tra uomini e donne. Quando ero piccolo (anni Ottanta del secolo scorso) mi dicevano che le donne non sono corrompibili, ma allora effettivamente avevano poco potere. Oggi però, che ne hanno molto di più, si fanno corrompere alla grande. Basta dargli un po' di potere che subito prendono "bustarelle", tangenti e cose varie. Altro che "miglioramento della specie" come dicono le ultrafemministe!
Cheguevara ha scritto: Meglio dieci colpevoli in libertà, che un  innocente in galera.
D'accordo al 1000000000% :)
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3070
dyskolos ha scritto: Qualche tempo fa qualcuno qui pubblicò un video in cui un ladro, travisato con un passamontagna, ruba uno zaino a un ragazzo per strada. Il derubato urla "al ladro!". A questo punto, il ladro si toglie il passamontagna, rivelando di essere una donna, si avvicina al ragazzo e lo rimprovera per aver usato il maschile e aggiunge che anche le donne sanno rubare: "Perché" gli fa "non hai gridato alla ladra?!".
era qualcosa tipo questo?



Per me, violenza, reati, non hanno sesso, nè età né ragione sociale: un reato è reato a prescindere da chi lo fa.


Piccola parentesi: quanto il centrodestra ha vinto in Liguria, fuochi d'artificio, proclami. Ma ora che ha perso in Emilia Romagna e Umbria, la cosa passa sotto silenzio.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3071
M.T. ha scritto: era qualcosa tipo questo?
Esatto, era simile :P :asd: :asd:
M.T. ha scritto: Per me, violenza, reati, non hanno sesso, nè età né ragione sociale: un reato è reato a prescindere da chi lo fa.
Esatto! D'accordo al 100%. Era proprio quello che intendevo. Mi dà un po' fastidio che i reati commessi contro uomini siano sminuiti, mentre quelli commessi contro donne abbiano sempre un "che" in più :-) La società non è costituita e formata solo da maschi "butti e cattivi", ma anche da donne (santarelline). Per certe femministe vale una certa regola "ritorsiva", del tipo "ora gliela facciamo vedere noi a questi qua!", una sorta di rappresaglia, che poi non è molto dissimile dalla "retribution" annunciata da Trump verso quelli che non la pensano come lui e magari in passato gli hanno messo i bastoni fra le ruote :-)
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3072
Cheguevara ha scritto: Non proprio. Funzionano così i processi mal condotti da giudici non all'altezza (purtroppo ce ne sono, e non  sono le salviniane toghe rosse). Secondo la legge tutti sono innocenti fino a prova contraria, quindi è l'accusa che deve dimostrare la colpevolezza
Colpa mia, che non mi sono espressa bene. Certo che è l'accusa che deve dimostrare la colpevolezza. Però, intanto, se vieni accusato di qualcosa, qualsiasi cosa, ti devi preparare a un processo e prenderti un avvocato. Se sei accusato di reati violenti, come minimo resterai ai domiciliari finché la cosa non si chiarisce (si fa per accuse molto meno gravi, per il rischio di inquinamento delle prove, figuriamoci in casi dove l'incolumità di qualcuno può essere a rischio). L'accusa non inizia neanche un processo se non ci sono prove o circostanze che rendono credibile quell'accusa (nell'esempio banale che ho fatto: liti pregresse col vicino di casa, riguardo al cane o al parcheggio, o videocamere/testimoni del reato).
Cheguevara ha scritto: Meglio dieci colpevoli in libertà, che un  innocente in galera
Sono sempre stata garantista, e in teoria sono d'accordo al 100%. Ma se tra quei dieci colpevoli in libertà ci fossero dei violenti: stupratori, assassini, mafiosi ecc. qualche problema me lo faccio, perché potrebbero esserci altre vittime. E chi se ne prende la responsabilità?
dyskolos ha scritto: Non vorrei che i reati compiuti contro gli uomini siano declassati rispetto a quelli compiuti contro le donne
Non è così. I reati contro uomini vengono commessi per lo più da altri uomini. Ma nel caso che riportavi del cantante, se si prova che un'accusa era falsa, chi l'ha fatta avrà problemi legali. Non mi pare le donne siano privilegiate e possano accusare qualcuno per capriccio, senza conseguenze.
dyskolos ha scritto: Non c'è differenza tra uomini e donne
Cioè, tutta questa discussione, quando in sostanza siamo d'accordo...  :lol:
M.T. ha scritto: Piccola parentesi: quanto il centrodestra ha vinto in Liguria, fuochi d'artificio, proclami. Ma ora che ha perso in Emilia Romagna e Umbria, la cosa passa sotto silenzio.
Mi pare normale che la destra non faccia dichiarazioni, se non quelle di rito: "speriamo in una proficua collaborazione nonostante le divergenze, ecc, ecc.". Mi sorprende di più che la sinistra abbia vinto in Umbria, forse la tendenza sta cambiando. Sconfortante invece l'affluenza, mi pare che per una buona parte degli italiani ormai sembrino tutti uguali.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3073
Silverwillow ha scritto: Mi pare normale che la destra non faccia dichiarazioni, se non quelle di rito: "speriamo in una proficua collaborazione nonostante le divergenze, ecc, ecc.". Mi sorprende di più che la sinistra abbia vinto in Umbria, forse la tendenza sta cambiando. Sconfortante invece l'affluenza, mi pare che per una buona parte degli italiani ormai sembrino tutti uguali.
In Emilia Romagna il calo è stato sul 20%, non poco per una delle regioni dove si va più a votare. Tutta la politica dovrebbe capire che come sta facendo ora non va bene: basta teatrini, pagliacciate, comparsate, socialate e cavolate varie, più fatti concreti. Ma fatti che aiutino il paese, le persone che hanno più bisogno, non i soliti ricchi.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

3074
Silverwillow ha scritto: Cioè, tutta questa discussione, quando in sostanza siamo d'accordo...  :lol:
Come dico sempre, anfratti :asd: :asd:



C'è una canzone di Fred De Palma che a un certo punto, rivolgendosi a una donna, fa "Siamo due gocce d'acqua in un mare di guai". Ti metto un brevissimo video sotto :)


Silverwillow ha scritto: se si prova che un'accusa era falsa, chi l'ha fatta avrà problemi legali. Non mi pare le donne siano privilegiate e possano accusare qualcuno per capriccio, senza conseguenze.
In teoria dovrebbe essere così, ma in pratica non è così :lol:

Parentesi: quando hai capito di essere diventato vecchio o vecchia? Racconta!

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