Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1303
Cheguevara ha scritto: D'accordo su tutto, meno che sulla votabilità di FDI. Ma io sono un vecchio post-comunista, e i camerati non li sopporto neanche in effige.

Neache io li sopporto, figurati. Non sopporto nemmeno i leghisti (stavo per scrivere "fascioleghisti"). È che FdI mi pare "meno peggio": non "meglio", ma appunto "meno peggio" rispetto alla Lega, anche perché hanno una storia più breve e forse non hanno ancora avuto abbastanza tempo per rovinare l'Italia. I fascioleg… ehmmm… i leghisti invece ci sono riusciti.



massimopud ha scritto: anzi, terraqueo, come dice la premiera

:lol: :lol: :D :D
Ahahah, beccata! :) :)
Forse la premiera segue Geopop. Andrea Moccia di Geopop dice addirittura "vapore aqueo" :)
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1305
Cheguevara ha scritto: L'incoerenza mostrata dalla Meloni tra ciò che diceva e dice e ciò che fa non è occasionale, ma sistematica, e il video postato per festeggiare il suo primo anno di governo non ha niente a che spartire con le generiche dichiarazioni di moderata soddisfazione che tutti fanno in occasioni simili.
Se fosse stata coerente fino in fondo con i principi espressi in passato, sarebbe una premier molto peggiore di ciò che è, e il Paese sarebbe in mano a dei neo-fascisti. A me viene spontaneo di rallegrarmi che non lo sia, non di pretenderne la coerenza.
Ma il punto che mi preme sottolineare è che uno può anche avere la fissa della famiglia tradizionale, e poi essere sfortunato. O essere pacifista e ritrovarsi a combattere, perché il suo Paese viene attaccato. Questa non è incoerenza, è solo che la vita non sta a guardare le nostre idee, e siamo noi che dobbiamo adeguarci.
dyskolos ha scritto: Hai fatto bene perché secondo me la Lega è invotabile. Certamente è l'unico partito invotabile che abbiamo, almeno tra quelli presenti in parlamento. Per come la vedo io, persino Fratelli d'Italia è votabile, pensa!
Già. Ma alla fine hanno rieletto Fugatti :facepalm:  A volte mi chiedo se gli altri condividano la mia stessa realtà. Se, dopo tutti i danni causati da Fugatti negli ultimi cinque anni, la maggioranza dei trentini lo vota ancora, forse mi sono persa qualcosa, o sono nata nel posto sbagliato. Perfino in Polonia hanno rimesso la testa a posto (votando in tantissimi). Possibile che qui, in tempi di crisi, si voti in quattro gatti, e anche quelli siano populisti? Non riesco a spiegarmelo. E non parliamo dell'Alto Adige, dove schifano pure la Lega e si vira sempre più verso un autonomismo di lingua tedesca estremista. Altro che modello da esportare, qui troppe cose non sono mai state risolte.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1306
@Silverwillow Non c'è niente da fare: nei periodi difficili, come quello che sta vivendo non solo il nostro Paese, ma l'Europa e il mondo intero, i populismi sono destinati a trionfare, perché mirano a irretire il popolo, appunto, e il popolo, che il grande Trilussa chiamava cojone, ama seguire e acclamare i capitani, salvo poi deporli, in modo più o meno violento, spesso perché spinto da populismo di segno opposto. Dovrebbe essere un controsenso, eppure populismo e democrazia, lungi dall'essere apparentati, sono destinati a scontrarsi, perché tutti i populismi, anche quando non ci riescono, mirano alla dittatura. Come al solito si tratta solo della mia opinione, non di filosofia o geopolitica all'amatriciana.
:libro:
Mario Izzi
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(in)giustizia & dintorni (trilogia)
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[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1307
Silverwillow ha scritto: Già. Ma alla fine hanno rieletto Fugatti :facepalm:  A volte mi chiedo se gli altri condividano la mia stessa realtà. Se, dopo tutti i danni causati da Fugatti negli ultimi cinque anni, la maggioranza dei trentini lo vota ancora, forse mi sono persa qualcosa, o sono nata nel posto sbagliato. Perfino in Polonia hanno rimesso la testa a posto (votando in tantissimi). Possibile che qui, in tempi di crisi, si voti in quattro gatti, e anche quelli siano populisti? Non riesco a spiegarmelo.

Nemmeno io. La vittoria elettorale di Fugatti mi ha sorpreso. Per la mente mi frulla la parola "condoglianze" :facepalm:



Silverwillow ha scritto: E non parliamo dell'Alto Adige, dove schifano pure la Lega e si vira sempre più verso un autonomismo di lingua tedesca estremista.

C'è una cosa che non capisco dell'autonomismo/indipendentismo dell'Alto Adige/Südtirol. L'Austria non li vuole. Alcuni li definiscono persino "terroni tirolesi". Come mai si vogliono unire all'Austria? Boh! Spero che Eva Klotz abbia cambiato idea.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1308
dyskolos ha scritto: C'è una cosa che non capisco dell'autonomismo/indipendentismo dell'Alto Adige/Südtirol. L'Austria non li vuole. Alcuni li definiscono persino "terroni tirolesi". Come mai si vogliono unire all'Austria? Boh! Spero che Eva Klotz abbia cambiato idea.
Secondo me non si vogliono riunire all'Austria (che comunque, appunto, non li vorrebbe) vogliono solo rimarcare una differenza, o i torti subiti in passato. È di pochi mesi fa la richiesta di qualche frangia estremista di cambiare i toponimi in italiano, perché sono stati creati in epoca fascista, e non traducono nel giusto modo quelli tedeschi.
Un'altra questione recente è quella delle scuole: in alcune scuole tedesche non sono graditi studenti italiofoni (ma non mi risultano leggi in merito, con buona pace della Klotz). Questa obiezione però ha un senso, perché i bambini fanno doppia fatica a studiare in una lingua nuova, rallentando l'apprendimento di tutti gli altri.
Credo che parlare una lingua diversa da quella ufficiale del Paese in cui si vive faccia sentire le persone marginalizzate e sulla difensiva (come se da un momento all'altro qualche diritto potesse essergli portato via) a prescindere, nonostante l'autonomia. E più la situazione si fa incerta, in Italia e altrove, più questa paura aumenta. Da qui la popolarità crescente dei partiti più indipendentisti.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1309
@Silverwillow Di sicuro, vivendo proprio lì, sai bene di cosa parli. Mi viene da osservare che indipendentisti e sovranisti vari mettono da parte l'ideologia quando si tratta di chiedere aiuto. Come accade anche ai singoli, avere senza dare è una comoda aspirazione.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1310
Ho appena visionato su Instagram un video che, come al solito, non sono in grado di postare, in cui il vicepremier Matteo Salvini si fa inquadrare con un carrello pieno di buste Esselunga e qualche cartellino prezzi (castagne a 5 Euro al Kg.). Credo che stiamo raschiando il fondo del barile, anzi, forse l'abbiamo anche bucato. Avanti così e troviamo il petrolio. :bash:
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1311
Silverwillow ha scritto: Un'altra questione recente è quella delle scuole: in alcune scuole tedesche non sono graditi studenti italiofoni (ma non mi risultano leggi in merito, con buona pace della Klotz). Questa obiezione però ha un senso, perché i bambini fanno doppia fatica a studiare in una lingua nuova, rallentando l'apprendimento di tutti gli altri.

Premetto che non conosco bene l'Alto Adige e magari, se ci vivessi, la penserei diversamente e mi iscriverei a qualche partito ultra-indipendentista ;-) però, perdonami, questa obiezione per me non ha senso detta così.



Silverwillow ha scritto: Credo che parlare una lingua diversa da quella ufficiale del Paese in cui si vive faccia sentire le persone marginalizzate e sulla difensiva […] Da qui la popolarità crescente dei partiti più indipendentisti.

Questo è vero in generale. Io faccio spesso il discorso su Svizzera e canton Ticino, dove si parla l'italiano e l'italiano è lingua ufficiale a livello federale svizzero. Secondo me, se un giorno la Svizzera togliesse l'italiano dalle lingue ufficiali (attualmente sono tre: francese, tedesco e italiano) svizzere, i Ticinesi si sentirebbero un po' meno a casa propria e i partiti indipendentisti, che già ci sono, probabilmente alzerebbero la testa.
Però in Alto Adige/Südtirol l'italiano e il tedesco sono entrambi ed egualmente (almeno sulla carta) ufficiali. Quello che più mi dà fastidio dell'indipendentismo altoatesino è un diffuso sentimento razzistico. Amici miei di Monza una volta hanno deciso di fare le vacanze in Alto Adige. Fino a quando non avevano capito che erano italiani, tutto andava liscio come l'olio. Poi si sono accorti che erano italiani e allora via con vari "dispettucci", tra cui l'aumento improvviso del costo delle camere d'albergo, che prima costavano X e poi improvvisamente il prezzo è salito 2X: se sei südtirolese la camera costa tanto, se invece sei italiano ti costa il doppio. Per me l'indipendentismo può anche avere un senso, ma io non lo concepisco quando si fa contro le persone.
Mi risulta che, quando ci sono partite Italia-Austria, la maggior parte degli altoatesini tifa per l'Austria. Per me va bene fino a quando non te la prendi con i singoli tifosi.
Tempo fa ho visto su un social una signora südtirolese riassumere i valori dell'indipendentismo südtirolese in dieci punti. Mi ha colpito che nei commenti, tanti, quasi tutti le davano ragione al 100%. Io direi a queste persone che dovrebbero considerare che esistono diversi punti di vista e non sempre le cose sono come sembrano. Per dire, Eva Klotz si fa fotografare spesso dietro la bandiera con la scritta "Südtirol ist nicht Italien" (non so se l'ho scritto bene ;-) ). Okay, ma se "ist nicht Italien" dovrebbe rinunciare ai dindini che incassa in quanto politica italiana e non südtirolese.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1312
Cheguevara ha scritto: Come accade anche ai singoli, avere senza dare è una comoda aspirazione.
Il punto è proprio questo: sono convinti che lo Stato italiano sia sempre in debito verso di loro. Faccio un paragone molto azzardato, ma per me è la stessa cosa che fanno gli israeliani, paragonando gli attacchi terroristici recenti alla Shoah: ottanta o cento anni non hanno cancellato un'ingiustizia che è stata riconosciuta da tutti, ma mai davvero riparata. È un meccanismo di difesa dovuto a un trauma collettivo, che fatica a guarire e a permettere di guardare avanti, e di inserire i nuovi orrori in una realtà contemporanea altrettanto drammatica ma molto diversa.
Cheguevara ha scritto: Ho appena visionato su Instagram un video che, come al solito, non sono in grado di postare, in cui il vicepremier Matteo Salvini si fa inquadrare con un carrello pieno di buste Esselunga e qualche cartellino prezzi (castagne a 5 Euro al Kg.)
L'avevo già visto, mi pare fosse legato alla vicenda della pesca... Ma ormai Salvini è una sorta di clown nazionale, quindi non gli ho dato molto peso. Mi aveva colpita di più la risposta di Calenda (sempre molto misurato, di solito) al suo post: "Matteo, non ci rompere le pa**e e vai a lavorare"  :lol:
dyskolos ha scritto: Secondo me, se un giorno la Svizzera togliesse l'italiano dalle lingue ufficiali (attualmente sono tre: francese, tedesco e italiano) svizzere, i Ticinesi si sentirebbero un po' meno a casa propria e i partiti indipendentisti, che già ci sono, probabilmente alzerebbero la testa.
È sicuro.
dyskolos ha scritto: Quello che più mi dà fastidio dell'indipendentismo altoatesino è un diffuso sentimento razzistico. Amici miei di Monza una volta hanno deciso di fare le vacanze in Alto Adige.
Non è un sentimento razzista, è, come dicevo più su, un senso di torto mai riparato. Quand'ero piccola andavo spesso a fare gite domenicali in Alto Adige. Posti bellissimi (davvero, ci sono dei posti stupendi, come il lago di Braies o la Val Venosta) e persone gentili, o quantomeno normali. Tutti parlano italiano, anche se alcuni con forte accento tedesco (che da bambina trovavo esotico e interessante). Ci sono estremisti, come dappertutto, ma non sono la norma. Io, di persona, non ne ho mai incontrati.
  ha scritto:Fino a quando non avevano capito che erano italiani
Non l'avevano capito prima, almeno dal cognome? Scusa, ma mi pare che i tuoi amici siano caduti vittima di gente poco onesta. Non perché loro fossero italiani, ma perché di gente così ce n'è ovunque...

Io sono nata dalla parte "giusta" di un confine (una città che non ha rancori verso nessuno, che accoglie tutti e vota di norma a sinistra: https://www.ildolomiti.it/politica/2023/provinciali-casa-autonomia-vince-a-cles-e-la-paganella-e-terreno-de-la-civica-ecco-i-risultati-comune-per-comune), ma è un confine che fino a cent'anni fa non c'era nemmeno. Forse per questo vedo in modo più relativo le rivendicazioni nazionali da una parte e dall'altra: le persone dovrebbero solo avere tutti i diritti garantiti, e vivere in santa pace, dovunque gli sia capitato di nascere. I confini vanno e vengono.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1313
Silverwillow ha scritto: Non l'avevano capito prima, almeno dal cognome? Scusa, ma mi pare che i tuoi amici siano caduti vittima di gente poco onesta. Non perché loro fossero italiani, ma perché di gente così ce n'è ovunque...

Non ti ho raccontato tutti i dettagli, ma loro mi hanno raccontato di essere andati in un piccolo paesino altoatesino. Addirittura, mi hanno detto, a un certo punto hanno avuto l'idea di entrare in una panetteria e hanno chiesto in italiano alcuni biscotti. La titolare del negozio gli ha indicato un cartello con la scritta "qui siamo ladini" e "qui si parla solo in ladino" e si è girata dall'altra parte senza servirli.
Naturalmente loro in Alto Adige non ci torneranno più. Probabilmente a Bolzano, Merano, Brunico e Bressanone è diverso. Io ho lavorato in un albergo in Sicilia e ho avuto diverso clienti altoatesini che parlavano malissimo l'italiano. Tutta gente simpatica e amichevole, magari bevevano un po' troppo, però pieni di pregiudizi assurdi. Addirittura alcuni si sono meravigliati nel vedere un ascensore perché in Alto Adige dicono che in Sicilia sono molto arretrati e non hanno nemmeno ascensori o computer. Alla fine della vacanza mi hanno detto che la Sicilia è molto molto meglio di come si dice in Alto Adige e non ci sono i vecchietti agli angoli delle strade con le lupare a canne mozze sulle spalle. Una ragazza poi vergognandosi (era tutta rossa) ha detto: "Ci sono anche begli uomini" :-)



Silverwillow ha scritto: le persone dovrebbero solo avere tutti i diritti garantiti, e vivere in santa pace, dovunque gli sia capitato di nascere

Esatto. È quello che dico sempre. Uno può avercela con lo stato italiano (e magari ha ragione!), ma non se la può prendere con gli italiani in generale. Casomai, suoni Savoia o Mussolini :-) Tanto in giro per il mondo trovi sempre qualcuno che ce l'ha a morte con lo stato centrale. Pochi lo possono dire, ma il sentimento è quello.
Qualche giorno fa, ho visto un video in cui una giovane giornalista italiana andava in valli ladine a intervistare ragazzi che lavoravano in una specie di stalla con le vacche in giro e il loro "capo" (credo quarantenne). Loro parlavano un italiano perfetto, tutti. Alla fine del video la giornalista ha fatto la domanda fatidica: "Ma voi vi sentite italiani?". TUTTI hanno risposto in perfetto italiano cose come "Noi ci sentiamo solo ladini e non italiani e nemmeno tedeschi. Rifiutiamo la cultura italiana". Sì, okay, rifiutano la cultura italiana però parlano in perfetto italiano. C'è qualcosa che non va. Uhmm…
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1314
dyskolos ha scritto: Noi ci sentiamo solo ladini e non italiani e nemmeno tedeschi. Rifiutiamo la cultura italiana
Hanno ragione, i ladini non hanno bisogno di cialtroni come Dante, Petrarca, Boccaccio, Leonardo, Michelangelo, Manzoni, Leopardi, Pirandello, etc., perché la grande, millenaria, inimitabile cultura ladina può vantare giganti del pensiero come... sì, appunto, come... insomma, dai, li conosciamo tutti, inutile elencarli.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1315
dyskolos ha scritto: La titolare del negozio gli ha indicato un cartello con la scritta "qui siamo ladini" e "qui si parla solo in ladino" e si è girata dall'altra parte senza servirli.
Quella ladina è una lingua e una cultura a parte, e si sta estinguendo, nonostante i tentativi di tenerla in vita (di nuovo, entra in gioco la modalità difensiva). È davvero molto maleducato, e assurdo, pretendere che chi va in visita lo parli (probabilmente anche i ragazzini che vivono lì non lo parlano più) ma sono casi isolati. Chi ha un'attività di solito è ben felice che entrino clienti e che tornino, qualunque lingua parlino (ci si capisce anche a gesti).
Ma, riguardo ai Ladini, mi viene in mente una frase di un romanzo letto tempo fa, ambientato a Saint-Malo: "Siamo per prima cosa malouins, dicono i suoi abitanti. Poi bretoni. Francesi se avanza qualcosa." Si potrebbe benissimo traslare in: "Siamo per prima cosa ladini. Poi sudtirolesi. Italiani se avanza qualcosa".
dyskolos ha scritto: Probabilmente a Bolzano, Merano, Brunico e Bressanone è diverso.
Sì, nelle città è tutto diverso. Il Trentino-Alto Adige è fatto di molte valli, dove si parlano lingue o dialetti diversi uno dall'altro (a distanza di pochi chilometri), e ognuna tiene molto alla sua storia e identità specifica. In Val di Fassa (Trentino) hanno un dialetto che richiama più il tedesco. Ho un amico lì che parla l'italiano, ma non riesce a scrivere poche righe corrette in un post. Hanno fatto anche una lista politica locale (votata ovviamente solo dai locali). Sono i comuni dove più si è votato la destra o i partiti autonomisti. Il mio amico non viaggia, legge poco, scende poco nelle città. Gli abitanti di queste valli hanno una mentalità molto chiusa e diffidente verso il mondo esterno e i cambiamenti. Il governo centrale è molto lontano, il resto del mondo potrebbe essere Marte, per quel che li riguarda...
dyskolos ha scritto: Io ho lavorato in un albergo in Sicilia e ho avuto diverso clienti altoatesini che parlavano malissimo l'italiano. Tutta gente simpatica e amichevole, magari bevevano un po' troppo, però pieni di pregiudizi assurdi.
Credo che i pregiudizi sulla Sicilia siano molto peggiori da parte dei turisti stranieri...
Ma è vero che l'Alto Adige è già per certi versi straniero. Quando si attraversa il "confine" non lo si capisce tanto dai cartelli bilingui, ma dal fatto che ogni cosa di colpo funziona: la segnaletica è chiara e le strade sono ordinate, ben tenute e pulite, i luoghi turistici ben gestiti, gli impiegati cortesi (almeno quel minimo) ed efficienti. Nessuna meraviglia che fatichino a riconoscersi come italiani  :rolleyes:
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1316
massimopud ha scritto: Hanno ragione, i ladini non hanno bisogno di cialtroni come Dante, Petrarca, Boccaccio, Leonardo, Michelangelo, Manzoni, Leopardi, Pirandello, etc., perché la grande, millenaria, inimitabile cultura ladina può vantare giganti del pensiero come... sì, appunto, come... insomma, dai, li conosciamo tutti, inutile elencarli.

Sì, infatti :-D :lol:
Ah, uno l'ho trovato, un certo Vattelappesken ;-)



Silverwillow ha scritto: Ho un amico lì che parla l'italiano, ma non riesce a scrivere poche righe corrette in un post. Hanno fatto anche una lista politica locale (votata ovviamente solo dai locali). Sono i comuni dove più si è votato la destra o i partiti autonomisti. Il mio amico non viaggia, legge poco, scende poco nelle città. Gli abitanti di queste valli hanno una mentalità molto chiusa e diffidente verso il mondo esterno e i cambiamenti. Il governo centrale è molto lontano, il resto del mondo potrebbe essere Marte, per quel che li riguarda...

Il tuo amico è una specie di emblema; di più, un idolo :-) Scommetto che si apre un canale sul Tubo in due giorni diventa un famoso influencer e magari vende più libri del Vannacci :-)

A parte tutto, spero che la loro mentalità si apra.
Una delle curiosità linguistiche che ho (e che forse risolverò solo quando mi trasferirò per dieci anni in Alto Adige) è se italiano, ladino e tedesco vengono parlati in diglossia o come lingue, diciamo così, "pure". Intanto io imparo a dire "Provinzia Autonoma de Bulsan – Südtirol", non si sa mai.



Silverwillow ha scritto: ogni cosa di colpo funziona: la segnaletica è chiara e le strade sono ordinate, ben tenute e pulite, i luoghi turistici ben gestiti, gli impiegati cortesi (almeno quel minimo) ed efficienti. Nessuna meraviglia che fatichino a riconoscersi come italiani  :rolleyes:

Ma infatti non gli conviene attaccarsi all'Austria ché l'Italia li tratta stra-bene in virtù dell'autonomia (con buona pace di Eva Klotz), infatti molti piccoli comuni veneti confinanti vorrebbero passare all'Alto Adige, perché giustamente si dicono "Ma è possibile che giusto pochi chilometri più in là sono trattati da nababbi mentre in Veneto fa tutto schifo? Anche noi vogliamo l'autonomia come nella provincia di Bolzano o almeno consentiteci di passare da una regione all'altra!". Ci sono stati anche referendum locali in passato per il cambio di regione.



Silverwillow ha scritto: probabilmente anche i ragazzini che vivono lì non lo parlano più

Infatti mi ha sorpreso che in quel video (quello a cui accennavo prima) erano intervistati anche ragazzini giovanissimi che si dichiaravano solo ladini e rifiutavano la cultura italiana. Parlavano in perfetto italiano, che dicevano di avere imparato a scuola. Ora, per me è assolutamente contraddittorio rifiutare la cultura italiana però contemporaneamente imparare l'italiano a scuola e parlarlo così bene.


Comunque, a parte tutto, io ho una passione da sempre per i luoghi isolati. Mi piacerebbe capire come vive la gente in questi luoghi. Per anni ho cercato di organizzare un viaggio verso la quasi irraggiungibile isola di Tristan da Cunha, che è l'isola più lontana da qualsiasi centro abitato umano, e remotissima. Poi sono passato all'isola di Pitcairn, una piccolissima isola sperduta nell'oceano pacifico dove non si può nemmeno andare in nave. 38 abitanti in tutto, concentrati nell'unica città, Adamstown.
Poi sono passato a Predoi, il comune più a nord della provincia di Bolzano, di soli (circa) 515 abitanti, circondato per tre lati dall'Austria e per uno dall'Italia. Credo che non ci siano italofoni. Mi piacerebbe trasferirmi lì per dieci anni e parlare solo in italiano (d'altronde sconosco il tedesco). Il mio sogno è andare in vari negozi e ordinare tutto in italiano. Se mi vuoi fare compagnia, sei ben accetta :-) Ehmm… mi chiedo: ma questi 515 si "accoppiano" tra di loro? :facepalm:
Da un po' sono passato a Whittier, in Alaska, paesello di 270 abitanti circondato da montagne, altissime e tutte innevate e sormontate da ghiacciai, per tre lati e per uno dall'oceano. La particolarità è che tutti gli abitanti vivono in un singolo enorme condominio, dove c'è tutto: ufficio postale, ospedale, stazione di polizia (con una piccola prigione mai usata :-) ), palestre, medici, scuola, due chiese, banca, studio notarile, supermercato, ecc… Due chiese perché nel condominio (Begich Towers) c'è una nutrita minoranza samoana e, come al solito, gli Americani non possono campare senza minoranze. Proprio non ce la fanno :-) Naturalmente in quel posto ci vivevano in pace i Samoani, che poi sono stati invasi dai bianchi americani (nel 1943) un po' come è successo con i Nativi americani (i selvaggi indiani dei western). Alcuni sono nati nel condominio e ci sono morti senza mai uscire. D'altronde fuori la temperatura è sotto lo zero per undici mesi all'anno, mentre dentro è tutto riscaldato e ci sono telefoni, Internet, i cellulari prendono… Lì affittano diverse tipologie di appartamento. Con 700$/m puoi prendere un appartamento per sei persone e per dieci anni.
Ho notato che a pochi passi dal condominio c'è una pizzeria :-o Se mi segui, magari diventi la pizzaiola di Whittier :-)
Avevo pensato al Monte Athos, ma non è abbastanza isolato per i miei gusti. Lì è vietato l'ingresso alle femmine: mica solo femmine di Homo Sapiens (o Mulier Sapiens per le femministe) ma di qualsiasi animale. Per esempio, non ci sono galline. Uhmm… come si riproducano rimane un mistero, ma così dicono… :rolleyes: Ah, forse fanno come i Puffi prima dell'introduzione di Puffetta :rolleyes:
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1317
dyskolos ha scritto: Il tuo amico è una specie di emblema; di più, un idolo :-) Scommetto che si apre un canale sul Tubo in due giorni diventa un famoso influencer e magari vende più libri del Vannacci :-)
Sarebbe di sicuro un personaggio folkloristico, tipo Mauro Corona. Ma i libri dovrebbe scriverglieli qualcun altro.
dyskolos ha scritto: Una delle curiosità linguistiche che ho (e che forse risolverò solo quando mi trasferirò per dieci anni in Alto Adige) è se italiano, ladino e tedesco vengono parlati in diglossia o come lingue, diciamo così, "pure".
La diglossia è inevitabile. La lingua dei documenti pubblici e dell'amministrazione è l'italiano (ricordo una diatriba, anni fa, sul fatto che si fosse usato il termine Sudtirol in un documento ufficiale, rendendolo nullo). Dev'essere un gran casino vivere in posti di confine.
Per questo mi sento sempre in colpa quando un turista tedesco mi chiede indicazioni e mi tocca ricorrere all'inglese (perché quello ho imparato a scuola). Se tornassi indietro, studierei anche il tedesco (e magari il francese, visto che quando sono stata in Francia ho avuto serie difficoltà, perché molti l'inglese non lo capivano).
dyskolos ha scritto: Se mi segui, magari diventi la pizzaiola di Whittier :-)
Io verrei ovunque, specie negli angoli di mondo meno conosciuti. In Alaska però no, fa troppo freddo. E vedere sempre le stesse 270 persone dopo un po' mi manderebbe fuori di testa  :lol:
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Scusa se approfitto biecamente della tua saggezza :-) ma gli argomenti "indipendentismo" e "linguistica" mi attirano troppo.



Silverwillow ha scritto: La diglossia è inevitabile.

Quindi nei contesti informali non si parla né l'italiano né il tedesco, ma qualcosa che sta in mezzo: una sorta di italiano germanizzato o di tedesco italianizzato, e i ladini parlano un italiano ladinizzato o un ladino italianizzato. Con diverse misure: per esempio un ladino parlerà una lingua che somiglia di più al ladino (e solo occasionalmente il ladino "puro") e meno all'italiano, mentre l'italiano parlerà una lingua più simile all'italiano e meno al ladino (e occasionalmente l'italiano "puro"). Le misure però non sono tali da minare la mutua intelligibilità.



Silverwillow ha scritto: ricordo una diatriba, anni fa, sul fatto che si fosse usato il termine Sudtirol in un documento ufficiale, rendendolo nullo

Pensa che a Milano gli avvocati hanno fatto invalidare un documento perché la firma riportava "la magistrata" e dicevano che non era italiano e quindi anche una donna deve scrivere "il magistrato". Nel 2008 in Sicilia volevano condannare un reo confesso per omicidio, ma siccome l'assassino non sapeva parlare in italiano, ma solo in siciliano, gli avvocati hanno eccepito che quella della confessione non era la lingua ufficiale dello stato e quindi a norma di legge bisognava chiedere alla procura un interprete. La procura ci ha messo sei mesi e per sei mesi l'assassino era tranquillamente in giro a piede libero. La cosa fa particolarmente ridere perché nel tribunale erano tutti siciliani (magistrati, avvocati, vigili, cancellieri…) e avevano capito benissimo, ma gli avvocati ovviamente, pur di salvare il c*** al proprio cliente, avevano sollevato una ridicolissima "obiezione linguistica". Ma dura lex sed lex ;-)

Comunque ho quattro curiosità sui Ladini.
Prima. C'è una legge italiana (la 482/1999) che all'articolo 2 dice che la Repubblica tutela le popolazioni che parlano il ladino. Lo sanno? O forse non gliene importa granché? Se non gliene frega un acciniente, gli do ragione. Anche a me personalmente non frega nulla, però la legge c'è ed è in vigore dal 4.1.2000.
Seconda. Quando c'era la leva militare obbligatoria, a Badia (per fare un esempio) come si regolavano? I Ladini facevano (e fanno, in altre forme) servizio nell'esercito italiano? (Che poi, per come la vedo io, c'è una base femminista in quanto non mi risulta che la cartolina-precetto delle visita di leva arrivava anche alle mie colleghe femmine, ma solo ai miei colleghi maschi).
Terza. Siccome rifiutano la cultura italiana e considerano l'italiano una lingua straniera, quale rapporto hanno i Ladini con la polizia e i Carabinieri? Li considerano parte di un esercito di invasione o che altro?
Quarta. La costituzione italiana dice che difendere la patria è dovere sacro del cittadino. La loro patria è l'Italia o l'insieme di val Badia, val Gardena e qualche altra valle? Visto che dicono di non essere né italiani né tedeschi e nemmeno südtirolesi/altoatesini…
Comunque mi hanno sorpreso in un video in cui un signore dice che preferiscono l'italiano al tedesco perché "l'italiano è più facile".
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1319
dyskolos ha scritto: Quindi nei contesti informali non si parla né l'italiano né il tedesco, ma qualcosa che sta in mezzo: una sorta di italiano germanizzato o di tedesco italianizzato, e i ladini parlano un italiano ladinizzato o un ladino italianizzato.
Francamente non lo so, perché da quelle parti ci sono stata solo in visita. So che è obbligatorio l'italiano nei documenti ufficiali, e il bilinguismo per chi ci lavora, ma per il resto... È una lacuna che prima o poi vorrei colmare.
Non credo però che si parlino lingue miste. Si usa la lingua che serve in quel preciso frangente (amministrativo, giornalistico, ecc.)
dyskolos ha scritto: Pensa che a Milano gli avvocati hanno fatto invalidare un documento perché la firma riportava "la magistrata" e dicevano che non era italiano e quindi anche una donna deve scrivere "il magistrato".
Questo conferma un po' che tutto il mondo è paese, quando si tratta di burocrazia anteposta alla legalità
dyskolos ha scritto: Prima. C'è una legge italiana (la 482/1999) che all'articolo 2 dice che la Repubblica tutela le popolazioni che parlano il ladino. Lo sanno?
Certo che lo sanno, ormai tenere fuori le notizie è più difficile che tenere fuori le formiche. La tutela non garantisce niente in concreto. È un pro-forma vuoto: ti tuteliamo sulla carta, ma se ti estingui sono cavoli tuoi.
dyskolos ha scritto: Seconda. Quando c'era la leva militare obbligatoria, a Badia (per fare un esempio) come si regolavano?
Anche qui, non lo so per certo. Ma se erano stati inclusi, volenti o nolenti, nell'Italia, la leva era per forza obbligatoria.
dyskolos ha scritto: Terza. Siccome rifiutano la cultura italiana e considerano l'italiano una lingua straniera, quale rapporto hanno i Ladini con la polizia e i Carabinieri? Li considerano parte di un esercito di invasione o che altro?
Separerei la questione linguistica e culturale da quella prettamente esecutiva. ll ladino è una lingua e una cultura, non ha niente a che fare con strutture politiche o militari.
dyskolos ha scritto: Quarta. La costituzione italiana dice che difendere la patria è dovere sacro del cittadino. La loro patria è l'Italia o l'insieme di val Badia, val Gardena e qualche altra valle? Visto che dicono di non essere né italiani né tedeschi e nemmeno südtirolesi/altoatesini…
Non so nemmeno se la questione si sia mai posta. È una popolazione talmente piccola e sperduta che forse non sono arrivate nemmeno le cartoline di precetto... Avranno cercato in ogni modo di tenersi fuori da qualunque controversia che non li riguardava. Spero per loro che ci siano riusciti.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Il fascismo non se n'è mai andato ed è più diffuso di quel che si pensa, anche se si cerca di negarlo (e non si dica che è una goliardata giovanile): https://www.lastampa.it/torino/2023/10/28/news/festa_saluto_romano_pinerolo_denuncia_di_cgil_e_anpi-13815712/
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Silverwillow ha scritto: ormai tenere fuori le notizie è più difficile che tenere fuori le formiche

Ahahah, vero :-D :-D



Silverwillow ha scritto: È una lacuna che prima o poi vorrei colmare.

Confermo l'invito a Predoi/Prettau.



Silverwillow ha scritto: È un pro-forma vuoto: ti tuteliamo sulla carta, ma se ti estingui sono cavoli tuoi.

Esatto. È proprio questo il motivo del mio non interesse verso quella legge. Aggiungerei che anche altre popolazioni sono "tutelate" da quella legge, ma non mi paiono in splendida salute. Per me è la solita legge "carina" ma fondamentalmente inutile. Io manterrei solo il primo articolo e abrogherei tutto il resto.



Silverwillow ha scritto: Avranno cercato in ogni modo di tenersi fuori da qualunque controversia che non li riguardava. Spero per loro che ci siano riusciti.

Anch'io lo spero.
Comunque mi chiedevo, visto che parlavi di mentalità chiusa in quelle zone, se già fanno i "dispettucci" agli italiani, se uno di pelle nera, ma proprio nera, come un ghanese, decidesse di farsi una passeggiata a Badia o in val Gardena parlando in italiano, i locali come reagirebbero?
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1322
è morta Armita, l'ennesima ragazza massacrata dal regime iraniano; è grottesco che in Italia c'è gente che dice "eh, ma le regole le sanno, quindi se vengono uccise se la sono andate a cercare." Lo stile Giambruno fa scuola.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. ha scritto: è morta Armita, l'ennesima ragazza massacrata dal regime iraniano; è grottesco che in Italia c'è gente che dice "eh, ma le regole le sanno, quindi se vengono uccise se la sono andate a cercare." Lo stile Giambruno fa scuola.

Il mondo diventa sempre più assurdo! Forse hanno ragione quei fisici americani che hanno avanzato l'ipotesi che è più probabile che il nostro sia un mondo artificiale e sperimentale (posseduto da qualche intelligenza extra-terrestre) che un mondo naturale :-(
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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dyskolos ha scritto: fisici americani che hanno avanzato l'ipotesi che è più probabile che il nostro sia un mondo artificiale e sperimentale (posseduto da qualche intelligenza extra-terrestre) che un mondo naturale
quello che il mondo sarebbe una simulazione? Ne ho sentito parlare; c'è da dire che qualcosa di simile ne parlavano già alcune religioni, secondo il quale il nostro mondo sarebbe un'illusione.

Meglio ridere un po'.





(fare la manovra e smontarsi da soli...)
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. ha scritto: è morta Armita, l'ennesima ragazza massacrata dal regime iraniano; è grottesco che in Italia c'è gente che dice "eh, ma le regole le sanno, quindi se vengono uccise se la sono andate a cercare." Lo stile Giambruno fa scuola.
E' grottesco anche che, in presenza dell'attuale conflitto in cui Israele (democrazia laica stretta tra paesi governati da dittature teocratiche) è opposta a una banda di macellai radicalizzati che hanno avviato il conflitto massacrando, una ad una, persone disarmate di tutti i sessi e di tutte le età, è grottesco, dicevo, che i banditi di Hamas vengano definiti combattenti per la libertà, e che tanti intellettuali si siano schierati con i palestinesi, non tenendo in alcun conto: 1) che se Israele non avesse reagito nell'unico modo possibile, i paesi (arabi e non solo) da cui è circondato avrebbero considerato la mancata reazione una dimostrazione di debolezza e sarebbero passati a loro volta all'azione, visto che hanno giurato di cancellare Israele dalla faccia della terra e se ne sono stati finora buoni solo per timore della potenza militare israeliana; 2) che, se è pur vero che il "peccato originale" che ha generato la questione palestinese è stato la decisione che si formasse uno stato su terre altrui, è dal 1948 che Israele viene attaccato da palestinesi, egiziani, giordani e via dicendo, ben prima che il popolo palestinese venisse assoggettato e compresso nei territori della Cisgiordania e della striscia di Gaza;  3) che il popolo palestinese ha voluto, o almeno consentito, che le centinaia di miliardi di dollari di aiuti ottenuti nei decenni dalla comunità internazionale, aiuti che avrebbero potuto essere impiegati nella creazione di un sistema economico in grado di sviluppare prosperità e autonomia, finissero invece nelle mani di una banda di terroristi assassini, che li hanno usati per costruire una città sotterranea, piena zeppa di armamenti e scorte di viveri e materie prime, con cui tenere sotto il tacco lo stesso popolo palestinese; popolo che, malgrado ciò o forse proprio perciò, all'80%, sostiene Hamas senza se e senza ma.
Sono sempre stato filo-palestinese, ma che tanti intellettuali oggi si schierino contro Israele, dimenticando Hamas e i suoi foraggiatori (Iran e Russia in primis) mi sorprende non poco. 
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

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