Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Silverwillow ha scritto: Non è così. Se vieni privato per qualche tempo delle cose inutili che per tutti gli altri sono essenziali, quando le ritrovi non fai salti di gioia. Hai paura anche solo ad attraversare una strada. Più stai senza "comfort" e più ti spaventano quando li ritrovi, perché non li capisci più (ed è sano e normale, perché spesso non hanno senso, e ti sei ormai accorto che le cose davvero indispensabili sono altre).
quoto e ancora quoto.
massimopud ha scritto: non ho il minimo dubbio che gli esseri umani l'abbiano reso di gran lunga migliore.
Mussolini, Stalin, Hitler, Berlusconi hanno infatti reso il pianeta Terra un paradiso.
massimopud ha scritto: c'è un abisso morale e intellettuale tra noi e gli animali,
se la morale è come quella dei figuri qui sopra, oppure è quella dell'essere migliori perché si è creato il denaro o l'economia, allora la morale è un fallimento totale.
massimopud ha scritto: Per capire cos'è la natura incontaminata, la benigna Madre Natura, basta fare un semplice esperimento: ci si spogli di tutto ciò che hanno inventato i perfidi e distruttori esseri umani (vestiti, cibi, bevande, cellulari, libri, etc.) e si vada a vivere in una foresta o altro luogo isolato dalla civiltà - ce ne sono tanti, anche in Italia, più o meno 100.000 km quadrati - per tre giorni, solo tre giorni, in armonia con Madre Natura, dovendosi procurare da mangiare, da bere, da coprirsi, da lavarsi.
Sono certo che al rientro nella corrotta e distruttiva civiltà umana ci si commuoverà alla sola vista di un semaforo o di un tram, e si piangerà di gioia nel rivedere un frigorifero e una doccia. 
un ragionamento che viene dalla mente di un imprenditore. Stile Briatore.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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@massimopud è un modo di ragionare che mette l'uomo (e chi ha i soldi)  sopra tutto. Gli animali possono estinguersi per cause naturali o catastrofi, ma non si autodistruggono e non distruggono il pianeta. L'uomo invece può fare entrambe le cose; non è tanto da superiori fare cose simili.
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M.T. ha scritto: @massimopud è un modo di ragionare che mette l'uomo (e chi ha i soldi)  sopra tutto. Gli animali possono estinguersi per cause naturali o catastrofi, ma non si autodistruggono e non distruggono il pianeta. L'uomo invece può fare entrambe le cose; non è tanto da superiori fare cose simili.
Il mondo è, oggi più che mai, diviso (per quanto riguarda gli esseri umani) in ricchi e poveri: i ricchi sono in numero decrescente in proporzione rispetto all'aumento della popolazione mondiale, ma la loro ricchezza pro-capite aumenta in modo esponenziale; i poveri sono in numero esponenzialmente crescente e indotti dal sistema a farsi la guerra tra loro, tipo i migranti che tolgono il lavoro agli italiani, come afferma una nutrita schiera di coglioni.
A proposito di coglioni: ho trovato nella mia buca delle lettere un volantino, firmato con l'astruso slogan "contro la dittatura nazicomunista lotta ora con i vivi" e l'indicazione del sito https//t.me/vvvvvinc, che mi comunica: il sistema criminale che ha creato l'emergenza sanitaria per imporre un vax che uccide è lo stesso che ha creato l'emergenza climatica per imporre soluzioni che ti renderanno schiavo. La demenzialità diffusa che accelera il processo di autodistruzione in atto.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

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Cheguevara ha scritto: il sistema criminale che ha creato l'emergenza sanitaria per imporre un vax che uccide è lo stesso che ha creato l'emergenza climatica per imporre soluzioni che ti renderanno schiavo.
simili nefandezze è capitato di vederle pure a me.
Cheguevara ha scritto: La demenzialità diffusa che accelera il processo di autodistruzione in atto.
E parlando di demenzialità: https://europa.today.it/attualita/corano-bruciato-svezia-rabbia-islamico-nato.html
Senza togliere che sui paesi arabi ci sarebbe molto da criticare (integralismo religioso, diritti umani calpestati, considerazione della donna pari a zero, dittatura), bruciare un libro rimane sempre una gran coglionata. Specie se sai che può scatenare reazioni isteriche ed estreme.


Non mi piace la scelta di Microsoft con i nuovi sistemi operativi di non poter decidere se scaricare o meno un aggiornamento. E non mi piace nemmeno che diventino sempre più pesanti.
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massimopud ha scritto: Ma la "natura incontaminata" è in realtà un inferno dal quale siamo fortunatamente venuti fuori grazie a millenni di invenzioni, scoperte, esplorazioni, fondazioni di città. 
È una questione filosofica tutt'altro che semplice. Tant'è che alcuni studi dicono che a un miglioramento delle condizioni concrete di vita o della tecnologia non corrisponde un aumento della felicità. Sono studi molto imprecisi (perché nelle epoche passate non c'erano i sondaggi), ma per me è evidente che la tecnologia abbia facilitato le cose pratiche (lavoro, spostamenti, salute, ecc.) ma non necessariamente le relazioni o tutto ciò che rende la vita significativa. La stessa idea di dover essere felici a tutti i costi è un'invenzione moderna, che genera più problemi che vantaggi. Non ho le statistiche, ma scommetto che nell'800 i suicidi erano molto più rari, nonostante le condizioni fossero peggiori.
L'uomo è l'unico animale in grado di crearsi delle aspettative che lo costringono a raggiungere standard che vanno al di là della sopravvivenza. Un gatto è felice se può mangiare e dormire tranquillo, noi siamo felici solo se abbiamo un lavoro, dei soldi, degli hobby e un sacco di tecnologie sempre più indispensabili.
Tutte le nostre costruzioni e opere sono destinate prima o poi (anche se in miliardi di anni) a sparire, sarebbe quindi normale cercare un senso più ampio alla nostra esistenza. Alcuni lo trovano nella religione (e li invidio, perché sembra una strada più facile) ma mi pare altrettanto valido lo scopo di ridurre i danni all'ambiente (perché di questo passo la Terra sarà un pianeta deserto molto prima che si spenga il sole) o la sofferenza di altri esseri umani e di altre specie.
Nei miei interventi precedenti sono stata forse troppo critica nei confronti degli esseri umani. Non mi auguro certo la nostra estinzione, ed è evidente la superiorità della nostra intelligenza in molti campi. Quello che intendevo è che troppo spesso quell'intelligenza non la sfruttiamo a nostro vantaggio, cosa che qualunque essere vivente, anche un insetto, saprebbe fare per istinto (noi quest'istinto naturale lo stiamo perdendo).
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
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Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
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Silverwillow ha scritto: Il leone che sbrana la gazzella non ha nessuna colpa
I leoni maschi cercano di sbranare anche i propri figli, tanto che le leonesse sono estremamente prudenti nel proteggerli. In "L'anello di Re Salomone", Lorenz, padre fondatore dell'etologia, descrive la crudeltà dei caprioli, quei simpatici animaletti dei boschi che tanto ammiriamo, nell'uccidere i propri rivali in amore, per poi infierire sui loro cadaveri fino a straziarli senza pietà.
Si dirà: è istinto, non cattiveria. Appunto, e in ciò sta la superiorità dell'uomo: l'uomo è cosciente di compiere il male, l'animale lo compie ugualmente ma non ne è cosciente; ne consegue che l'uomo può scegliere se compierlo o no, l'animale in determinate circostanze lo compie di sicuro, perché vive in una dimensione amorale, che non prevede alcuna etica, in cui non c'è cattiveria ma neanche bontà, soltanto puro utilitarismo. 
Gli unici animali che possiedono una rudimentale forma di etica e di pietà sono alcuni di quelli domestici (cani, gatti, cavalli), perché l'hanno appresa nella lunga consuetudine con gli uomini.

E non è neanche vero che gli animali non distruggano l'ambiente, qualsiasi specie che non sia limitata da predatori tende a proliferare in maniera illimitata finché non esaurisce le risorse di un territorio o finché non si interviene per contenerla: successe con i conigli in Australia, sta in parte succedendo da noi con i cinghiali e ultimamente perfino con i granchi blu.
Silverwillow ha scritto: Non è così. Se vieni privato per qualche tempo delle cose inutili che per tutti gli altri sono essenziali, quando le ritrovi non fai salti di gioia. Hai paura anche solo ad attraversare una strada. Più stai senza "comfort" e più ti spaventano quando li ritrovi, perché non li capisci più
Può essere vero per una parte di ciò che usiamo, ma non certo per il vestiario, per il cibo, per i farmaci salvavita, e comunque anche quello che chiamiamo superfluo è davvero superfluo? Che vita è una vita senza libri, senza musica, senza nessun mezzo di comunicazione? 
M.T. ha scritto: mar ago 01, 2023 1:53 amMussolini, Stalin, Hitler, Berlusconi hanno infatti reso il pianeta Terra un paradiso.
E questo sarebbe un campione rappresentativo del genere umano? Già che c'eri potevi metterci anche Jack lo squartatore e Totò Riina.
È come se io dicessi che la media degli uomini è rappresentata da Socrate, Gesù, Buddha e Gandhi oppure da Leonardo, Michelangelo, Newton e Einstein.
Gli esseri umani fanno (facciamo) tante cazzate, d'accordo, ma io sarei un po' più indulgente: si sono trovati a dover vivere in un mondo molto difficile, pieno di avversità, e si sono industriati per farvi fronte, secondo me cavandosela nel complesso dignitosamente.
Quanto alle devastazioni, ne abbiamo fatte di certo, ma finora il mondo non l'abbiamo distrutto, del resto non abbiamo i mezzi per distruggerlo, nel peggiore dei casi distruggeremmo noi stessi e nel giro di qualche secolo la Terra riprenderebbe a condurre la sua vita come ha sempre fatto anche prima di noi.

Insomma, io assolverei il povero genere umano, forse perché ne faccio parte; e poi magari mi sbaglio, sarà un'impressione, ma quando si deplorano i danni fatti dagli esseri umani mi sembra che un po' troppo spesso ci sia come un convinzione autoassolutoria sottintesa: "l'Umanità brutta, sporca e cattiva distrugge il pianeta, ma io sono diverso, se tutti fossero come me il mondo sarebbe migliore". 

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M.T. ha scritto: Senza togliere che sui paesi arabi ci sarebbe molto da criticare (integralismo religioso, diritti umani calpestati, considerazione della donna pari a zero, dittatura), bruciare un libro rimane sempre una gran coglionata
Del tutto d'accordo. Questa cosa di bruciare libri (non importa quanto arretrati e misogini) da sempre una bruttissima immagine. Meglio trovare altri metodi di protesta.
Cheguevara ha scritto: A proposito di coglioni: ho trovato nella mia buca delle lettere un volantino, firmato con l'astruso slogan "contro la dittatura nazicomunista lotta ora con i vivi"
Ti va anche bene. A me ultimamente arrivano solo inviti a controllare l'udito :lol:
Cheguevara ha scritto: il sistema criminale che ha creato l'emergenza sanitaria per imporre un vax che uccide è lo stesso che ha creato l'emergenza climatica per imporre soluzioni che ti renderanno schiavo. La demenzialità diffusa che accelera il processo di autodistruzione in atto.
Evidentemente non leggi le assurdità a tema che vengono pubblicate sui social. C'è gente che ritiene la terra piatta, che gli uffi (plurale di ufo, stando a un post che ho letto oggi) siano tra noi e che se uno sta male bisogna gettare sale negli angoli o rompere uova in un bicchiere. C'è anche chi scrive "Slava Russia e Latina Italia", convinto che quel Slava abbia a che fare con l'etnia... L'unica cosa è riderci su e passare oltre, confidando che siano una minoranza, e magari troppo pigri per votare...
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massimopud ha scritto: Si dirà: è istinto, non cattiveria. Appunto, e in ciò sta la superiorità dell'uomo: l'uomo è cosciente di compiere il male, l'animale lo compie ugualmente ma non ne è cosciente; ne consegue che l'uomo può scegliere se compierlo o no, l'animale in determinate circostanze lo compie di sicuro, perché vive in una dimensione amorale, che non prevede alcuna etica, in cui non c'è cattiveria ma neanche bontà, soltanto puro utilitarismo. 
Ci sarebbe molto da discutere se compiere il male senza esserne coscienti sia meglio che compierlo consapevolmente. Se essere a-morali sia meglio che essere im-morali. È vero: dove non c'è cattiveria non c'è neanche bontà, ma Nietzsche sosteneva che in realtà non è scontato che la bontà sia lo stato più naturale per il mondo, questa convinzione è derivata probabilmente dalle religioni, o dalle necessità sociali.
massimopud ha scritto: E non è neanche vero che gli animali non distruggano l'ambiente, qualsiasi specie che non sia limitata da predatori tende a proliferare in maniera illimitata finché non esaurisce le risorse di un territorio o finché non si interviene per contenerla: successe con i conigli in Australia, sta in parte succedendo da noi con i cinghiali e ultimamente perfino con i granchi blu.
È verissimo, ma la natura in genere si auto-regola: se una specie cresce troppo, ci sarà un predatore che verrà attratto lì per limitarla. Ciò non succede con specie come i granchi blu, per il fatto che non dovrebbero nemmeno essere qui, è stato l'uomo a portarli. E non succede per i cinghiali, perché sempre l'uomo ha eliminato i suoi predatori naturali, come i lupi, o ne ha favorito la crescita a vantaggio dei cacciatori. Intromettersi nei processi naturali, per un'utilità momentanea, crea spesso danni non previsti. Questa è una cosa tipicamente umana: non ho mai sentito di un procione che attraversa l'Atlantico e porta qui specie aliene e dannose.
massimopud ha scritto: Può essere vero per una parte di ciò che usiamo, ma non certo per il vestiario, per il cibo, per i farmaci salvavita, e comunque anche quello che chiamiamo superfluo è davvero superfluo? Che vita è una vita senza libri, senza musica, senza nessun mezzo di comunicazione? 
Certo, ci sono cose di cui ormai non possiamo fare a meno, come il vestiario e il cibo pronto (se dovessi andare a procurarmelo io, sarei già morta di fame). Ma sono stata un anno senza medicine, senza libri né radio né telefono. Non era una bella vita, ma ho scoperto risorse che non sapevo neanche di avere, ho imparato ad accendere una stufa, a stuccare una finestra, ad alzarmi per lavorare anche in una stanza col ghiaccio sui vetri, e ho imparato a fare più attenzione alle altre persone intorno a me. Non dico che non sono stata contenta di andarmene, ma a quel punto mi dava fastidio la folla, i clacson, il suono del telefono, nonché tutte le lamentele per cose superficiali come il parrucchiere poco capace o l'intonarsi di un vestito.
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massimopud ha scritto: quando si deplorano i danni fatti dagli esseri umani mi sembra che un po' troppo spesso ci sia come un convinzione autoassolutoria sottintesa: "l'Umanità brutta, sporca e cattiva distrugge il pianeta, ma io sono diverso, se tutti fossero come me il mondo sarebbe migliore". 
no, non credo che se tutti fossero come me il mondo sarebbe migliore.
Il fatto è questo: dovrebbero essere altri a dare un giudizio sull'uomo, non essere l'uomo stesso a farlo.
Vero, l'uomo ha fatto cose meritevoli come l'arte, la scrittura, ma sono cose che solo lui può comprendere e alle volte anche lui non le comprende, basti vedere quante lingue morte esistono.
Hiroshima, Nagasaki, Chernobyl, Vayont: sono tutti eventi che nessun animale è in grado di generare.
L'uomo è totalmente distruttivo? No, ma tende a esserlo sempre di più. E non sta a lui dire se ha reso o meno la Terra un posto migliore, dato che potrebbe autoindulgere nel giudizio.
massimopud ha scritto: Si dirà: è istinto, non cattiveria. Appunto, e in ciò sta la superiorità dell'uomo: l'uomo è cosciente di compiere il male, l'animale lo compie ugualmente ma non ne è cosciente; ne consegue che l'uomo può scegliere se compierlo o no
L'uomo gode e gioisce anche nel compiere il male. E questo è qualcosa che lo rende peggiore di una bestia.
massimopud ha scritto: Quanto alle devastazioni, ne abbiamo fatte di certo, ma finora il mondo non l'abbiamo distrutto, del resto non abbiamo i mezzi per distruggerlo
Con tutto l'armamentario nucleare esistente, non ne sarei sicuro.
Silverwillow ha scritto: Evidentemente non leggi le assurdità a tema che vengono pubblicate sui social.
Solo sui social?
Silverwillow ha scritto: È verissimo, ma la natura in genere si auto-regola: se una specie cresce troppo, ci sarà un predatore che verrà attratto lì per limitarla. Ciò non succede con specie come i granchi blu, per il fatto che non dovrebbero nemmeno essere qui, è stato l'uomo a portarli. E non succede per i cinghiali, perché sempre l'uomo ha eliminato i suoi predatori naturali, come i lupi, o ne ha favorito la crescita a vantaggio dei cacciatori. Intromettersi nei processi naturali, per un'utilità momentanea, crea spesso danni non previsti.
Già.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Silverwillow ha scritto: Evidentemente non leggi le assurdità a tema che vengono pubblicate sui social. C'è gente che ritiene la terra piatta, che gli uffi (plurale di ufo, stando a un post che ho letto oggi) siano tra noi e che se uno sta male bisogna gettare sale negli angoli o rompere uova in un bicchiere.
Purtroppo le leggo, e mi preoccupo sul dilagare dell'imbecillità e dell'ignoranza, che a volte è capace di toccare anche un forum come questo, in cui il livello culturale dei partecipanti si presume essere sopra media. 
Ultima modifica di Cheguevara il mer ago 02, 2023 7:11 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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massimopud ha scritto: I leoni maschi cercano di sbranare anche i propri figli,
Non i propri, quelli generati dal maschio che lui è riuscito a spodestare. Accade perché in natura sono i geni del più forte che devono essere tramandati perché la specie possa prosperare, e le leonesse femmine, che lo sanno e lo accettano, non fanno nulla per proteggere i cuccioli dal nuovo maschio che ha conquistato il controllo dell'harem.
Come in tutte le discussioni, è questione di punti di vista: il mio è molto vicino a quello di @Silverwillow e di @M.T., ma comprendo che possa esistere una visione diametralmente opposta come mi appare la tua e, di sicuro, di tanti altri che non partecipano a questa discussione.
Purtroppo, mentre noi discutiamo amabilmente, il pianeta continua a marciare verso la distruzione di tante forme di vita, inclusa la nostra. Distruzione indotta da noi stessi, checché ne dicano negazionisti e complottisti vari. Pare che il "dopo di me, il diluvio" del buon Luigi XV (la paternità dell'aforisma è però controversa) abbia fatto scuola.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1039
M.T. ha scritto: Non mi piace la scelta di Microsoft con i nuovi sistemi operativi di non poter decidere se scaricare o meno un aggiornamento
In realtà se configuri la connessione che usi come "connessione a consumo", il pc non ti si aggiorna più se non spunti anche "scarica aggiornamenti con connessioni a consumo". Ho dovuto farlo sul pc del lavoro perché un aggiornamento di win 10 me lo manda in loop... :P 
Silverwillow ha scritto: Non ho le statistiche, ma scommetto che nell'800 i suicidi erano molto più rari, nonostante le condizioni fossero peggiori.
Non lo so: l'aspettativa di vita era una metà di oggi e la popolazione era venti volte meno quella attuale senza contare che non c'erano registri elettronici e/o registrazioni precise come oggi. Bisognerebbe fare delle proporzioni.
massimopud ha scritto: io assolverei il povero genere umano, forse perché ne faccio parte
Io no. Al di là delle bombe atomiche già citate, aggiungo il pianificare uno sterminio di milioni di persone "perché sì".
I crimini di guerra delle varie nazioni, poi? Non mi sembra che a scuola si insegna come si è comportata l'Italia in Libia o nei Balcani.
L'uomo ha dimostrato di essere spregevole, può rifarlo, specie se la bontà umana è una spugna vuota che assorbe continuamente dall'acqua del male.
Cheguevara ha scritto: mi preoccupo sul dilagare dell'imbecillità e dell'ignoranza
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1040
bwv582 ha scritto: mer ago 02, 2023 12:30 pmIo no. Al di là delle bombe atomiche già citate, aggiungo il pianificare uno sterminio di milioni di persone "perché sì".
Questi sono casi patologici del comportamento umano, responsabilità di alcuni esseri umani, non certo di tutta l'Umanità.
Tu ti ritieni corresponsabile dei lager, di Hiroshima, dei gulag o di altri genocidi avvenuti nel corso della storia?
Siamo tutti colpevoli? Non assolvere il genere umano in toto, significa non assolvere noi stessi, i nostri genitori, i nostri figli, per crimini commessi da altri, francamente mi pare assurdo, un po' come se per un omicidio commesso da un delinquente dovessimo andare in galera tutti quanti.

Le responsabilità sono sempre individuali, colpevolizzare tutti indiscriminatamente è, oltre che sbagliato, anche pericoloso, ed è stato spesso uno dei motivi/pretesti di persecuzione di interi popoli: "tutti gli ebrei sono usurai e anticristiani, tutti gli zingari sono ladri", etc.; ora a questo campionario vogliamo anche aggiungere che tutti gli esseri umani in quanto tali sono devastatori e assassini? 

Mah, non vedo proprio nessuna logica in questa autoflagellazione di massa, consentitemi di non essere d'accordo.
Silverwillow ha scritto: mar ago 01, 2023 9:36 pmNon ho le statistiche, ma scommetto che nell'800 i suicidi erano molto più rari, nonostante le condizioni fossero peggiori.
Neanch'io ho le statistiche, ma scommetto un euro sul contrario, almeno in grandi metropoli come Londra, New York, Parigi: ogni mattina ripescavano i cadaveri nei fiumi. Non facciamoci fregare dal velo romantico del tempo: il nostro passato è oscuro, di solito anche peggio del presente.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1041
massimopud ha scritto: Mah, non vedo proprio nessuna logica in questa autoflagellazione di massa, consentitemi di non essere d'accordo.
Ma certo, quello che penso io lo penso io relativamente a me.
Il mio pensiero, comunque, nasce da un dubbio che ho sempre avuto (e vale per ogni situazione simile): in quelle circostanze, in quell'ambiente, in quei tempi, in quei..., in quei... (ecc.) io cosa avrei fatto?
Quello che posso (e devo) fare è documentarmi per ricordare e avere la necessaria cultura per un eventuale futuro.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

1042
massimopud ha scritto: Tu ti ritieni corresponsabile dei lager, di Hiroshima, dei gulag o di altri genocidi avvenuti nel corso della storia?
Dipende. Se uno afferma "io sono fascista", sì, è colpevole di quanto è avvenuto nella Seconda Guerra Mondiale, anche se è nato dopo di essa. Perché con la sua affermazione significa che legittima e appoggia quanto è stato fatto da chi ha seguito la sua stessa ideologia, ergo è responsabile dell'omicidio di sessanta e passa milioni di morti dovuti al fascinazismo. Anzi, si può dire che il fascismo è anche più responsabile del nazismo, dato che è stato esso a ispirare il secondo. Non c'è la controprova che senza il fascismo ci sarebbe stato il nazismo, ma, data la storia,  è un fatto che il secondo sia nato a causa del primo.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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@massimopud Mi pare che nessuno abbia affermato, in questa discussione, che l'intero genere umano sia composto da criminali. Però è innegabile che sia capace di crimini orrendi, così come lo è di atti di dedizione e altruismo. Il problema è che la specie umana, nel suo complesso, sta distruggendo l'ambiente, anche perché l'ecosistema non riesce a sopportare otto miliardi e mezzo di individui di una specie che, unica tra tutte, sembra votata a proliferare anche quando le condizioni ambientali sono avverse, anzi, tanto più quando le condizioni ambientali sono avverse. Poi esistono, in nutrito gruppo, i negazionisti, che affermano che i mutamenti climatici non sono dovuti alla mano dell'uomo, e i complottisti, che affermano che tanto la siccità che le bombe d'acqua sono provocate a bella posta dai governi, con lo scopo di renderci schiavi. Purtroppo la madre dei cretini è sempre incinta.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Silverwillow ha scritto: Alcuni lo trovano nella religione (e li invidio, perché sembra una strada più facile) ma mi pare altrettanto valido lo scopo di ridurre i danni all'ambiente (perché di questo passo la Terra sarà un pianeta deserto molto prima che si spenga il sole) o la sofferenza di altri esseri umani e di altre specie.
Un tempo si affermava che Londra sarebbe stata sommersa dallo sterco di cavalli, come conseguenza dello sviluppo abnorme dei commerci: i motori hanno sostituito i cavalli e dello sterco si sono perse le tracce; la paventata crescita demografica non sembra essere tanto esplosiva quanto si temeva; Jacques Cousteau profetizzava la morte del Mediterraneo in pochi decenni, cosa che non è avvenuta; sessant'anni fa il Club di Roma coi suoi scienziati ed economisti prevedeva la fine entro una quarantina di anni di tutte le riserve petrolifere e la nostra morte per congelamento.
La popolazione di tonni, dopo la regolamentazione della pesca, è cresciuta enormemente; in Italia quarant'anni fa i lupi erano quasi estinti, adesso sono oltre tremila, e in tutta Europa le coperture boschive sono in aumento; nei paesi come gli USA molte popolazioni di animali selvatici, come i cervi, sono in forte crescita; e si potrebbero portare altri esempi.
Su quali basi scientifiche certe, dunque, affermare che la Terra di questo passo sarà un deserto? I segnali di un cambiamento di tendenza sono ben visibili, anche se non distribuiti in modo uniforme sul mappamondo.
Cheguevara ha scritto: mer ago 02, 2023 4:28 pmIl problema è che la specie umana, nel suo complesso, sta distruggendo l'ambiente, anche perché l'ecosistema non riesce a sopportare otto miliardi e mezzo di individui di una specie che, unica tra tutte, sembra votata a proliferare anche quando le condizioni ambientali sono avverse, anzi, tanto più quando le condizioni ambientali sono avverse.
Perdonami, ma mi sembra un'affermazione apodittica, che parte da un dato vero, i danni all'ambiente, per diventare una condanna metafisica all'uomo in quanto tale. In questi ragionamenti mi pare di ravvisare quell'"antiumanesimo" che spiega ogni problema come conseguenza di una presunta illegittimità dell'uomo a esistere. L'ecologismo nelle sue forme estreme ha a mio parere le caratteristiche non di una teoria scientifica, ma di un credo religioso particolarmente dogmatico e intollerante.
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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@Ippolita Perdonami, ma credo che nelle mie affermazioni possa esserci di tutto tranne che un credo religioso intollerante. Religioso è il "crescete e moltiplicatevi", che fino a qualche secolo fa, con le popolazioni decimate da carestie, pestilenze e guerre, era giustificato, ad essere oggi anacronistico, se indirizzato a tutti i popoli di fede, non solo cristiana. Se nei paesi sviluppati che accusano cali demografici l'invito a fare figli appare necessario (ma bisogna fare i conti con le difficoltà economiche che da noi incontrano anche persone che hanno un lavoro stabile), altrettanto non si può dire per quei popoli che vivono in un ambiente che ogni giorno diventa più ostile, soprattutto a causa della siccità dilagante. Non si tratta di quella che tu chiami illegittimità dell'uomo ad esistere, concetto da me non espresso ma da te attribuitomi, ma di semplice buonsenso: le risorse di questo pianeta non sono illimitate e la deforestazione selvaggia, la distruzione sistematica di flora e fauna, la proliferazione incontrollata di una specie (la nostra) che in soli settant'anni è passata da due a otto miliardi e mezzo di esemplari e che tra cinquant'anni avrà superato abbondantemente i dieci miliardi, non aiutano. Altro che anti-umanesimo, semmai il contrario: non vorrei che le generazioni future dovessero tornare, per sopravvivere, al cannibalismo.
Ultima modifica di Cheguevara il mer ago 02, 2023 8:29 pm, modificato 1 volta in totale.
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[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. ha scritto: Oggi è l'anniversario della strage di matrice fascista alla stazione di Bologna.
Col consueto corollario di depistaggi e connivenze della parte marcia delle nostre democratiche istituzioni.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Cheguevara ha scritto: @massimopud Mi pare che nessuno abbia affermato, in questa discussione, che l'intero genere umano sia composto da criminali. Però è innegabile che sia capace di crimini orrendi, così come lo è di atti di dedizione e altruismo. Il problema è che la specie umana, nel suo complesso, sta distruggendo l'ambiente, anche perché l'ecosistema non riesce a sopportare otto miliardi e mezzo di individui di una specie che, unica tra tutte, sembra votata a proliferare anche quando le condizioni ambientali sono avverse, anzi, tanto più quando le condizioni ambientali sono avverse. Poi esistono, in nutrito gruppo, i negazionisti, che affermano che i mutamenti climatici non sono dovuti alla mano dell'uomo, e i complottisti, che affermano che tanto la siccità che le bombe d'acqua sono provocate a bella posta dai governi, con lo scopo di renderci schiavi. Purtroppo la madre dei cretini è sempre incinta.
Be', insomma, però ci si va vicini: quando si afferma che la specie umana sta distruggendo il mondo, la chiamata in correità riguarda tutti.
Io non sono né negazionista, né complottista, ma neanche catastrofista apocalittico. I problemi ci sono, gravi ma non irreversibili, ci sono tutte le possibilità di intervenire per rimediare. 
Non vedo la fine della nostra civiltà né nel breve, né nel medio termine; nel lungo termine è impossibile fare previsioni che abbiano qualche affidabilità (in definitiva ci potrebbe anche cadere in testa un asteroide e buonanotte).
Come si diceva in un post precedente, molte previsioni catastrofiche del passato sono state sbagliate: proprio pochi giorni fa leggevo un racconto di Asimov scritto negli anni '70, in cui si sosteneva che intorno al 2010 sarebbe finito il petrolio, quindi bisognava sbrigarsi a trovare fonti alternative, altrimenti saremmo rimasti al freddo e al buio; non è andata così.
Se si leggono romanzi e racconti degli anni '50 e '60, si osserva una diffusa convinzione che la guerra atomica tra USA e URSS fosse imminente e inevitabile; non è andata così.
Dopo l'11 settembre 2001, ricordo l'isteria di Fallaci & company che profetizzavano l'islamizzazione dell'Europa; ricordo anche che la frase più pappagallescamente diffusa era: "dopo oggi le nostre vite non saranno mai più come prima"; anche stavolta non è andata così.

Insomma, non ho mai creduto e non credo ai profeti di sventura: gli esseri umani se la sono sempre cavata, sono convinto che lo faranno anche le generazioni future, anzi probabilmente lo faranno anche meglio di noi. 
Anzi, già che ci sono, ne dico un'altra su cui so di essere in esigua minoranza (forse il suo posto sarebbe nella rubrica delle unpopular opinions): vedo una generazione di giovani in gamba, più civile, più tollerante, meno violenta di quelle precedenti (so già che qualcuno citerà gli youtuber che hanno provocato un incidente mortale, o qualche altro caso del genere, ma va be', pazienza). 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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massimopud ha scritto: Be', insomma, però ci si va vicini: quando si afferma che la specie umana sta distruggendo il mondo, la chiamata in correità riguarda tutti.
Io non sono né negazionista, né complottista, ma neanche catastrofista apocalittico. I problemi ci sono, gravi ma non irreversibili, ci sono tutte le possibilità di intervenire per rimediare. 
Io non sono un "catastrofista apocalittico": sono uno che è preoccupato dal fatto che i problemi causati al pianeta dalla nostra specie fino ad oggi sono gravi e irreversibili, perché il punto di non ritorno è ormai stato superato, come afferma la scienza ufficiale. Rimediare non è più possibile, ma si potrebbe limitare il danno adottando una serie di provvedimenti, cui però si oppongono i governi dei paesi che intendono continuare a sfruttare risorse come foreste, petrolio e carbone, o il mare con la pesca indiscriminata. E la minaccia atomica, rinnovata ogni due per tre dal criminale Putin, è tutt'altro che superata: dovremmo pregare giorno e notte che una bomba non colpisca la centrale nucleare ucraina più grande d'Europa, ma servirebbe a poco. Questo per te è catastrofismo, per me osservazione del mondo reale. Anch'io ho fiducia nei giovani, che non meritano di ereditare un mondo come quello che gli lasciano le vecchie generazioni.
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