Re: Situazione Ucraina-Russia

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dyskolos ha scritto: Di che ci dovremmo preoccupare?


[A parte che certe cose questo signore se le poteva tenere ;-) ]
Della serie: non facciamoci mancare nessun allarme, nessun disfattismo, nessuna visione catastrofica...

Così nessuno potrà dire di non essere stato avvisato...

(E intanto c'è chi va fuori di testa...)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Situazione Ucraina-Russia

352
@swetty D'accordo, ma noi non siamo (ancora) invasi e i nostri separatisti non si sono armati. Il nostro Paese è un caso unico: la Costituzione vieta la ricostituzione del partito fascista e l'apologia di fascismo, secondo legge, è reato. Eppure, in nome della "pacificazione" e con l'avallo di Togliatti, le prove di tanti crimini di guerra dei fascisti restarono per decenni chiuse nel famoso "armadio della vergogna" e fu consentito che Giorgio Almirante, repubblichino DOC, fondasse il Movimento Sociale Italiano. Per non parlare dei saluti romani imperversanti, che nessuno punisce. Inoltre vige la massima confusione nei cosiddetti ideali propugnati dai partiti: i leghisti, che in origine erano separatisti e si autodefinivano comunisti, sono diventati nazionalisti a oltranza, alleati con gli eredi dei fascisti; i comunisti si sono più volte trasformati fino a diventare, di fatto, gli eredi dei democristiani; si governa da anni con ammucchiate eterogenee e la metà degli aventi diritto, disorientati, delusi e spesso disgustati, non vanno a votare. E' l'Italia, non l'Ucraina.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
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[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Situazione Ucraina-Russia

353
Cheguevara ha scritto: Credo che l'impostazione fascistoide di nuclei delle forze armate non sia proprio una caratteristica esclusiva dell'Ucraina
Infatti, ma già la cultura militarista in sé tira da quella parte, quindi non sorprende.
Quel che sorprende me è che si ha timore di queste formazioni solo quando si armano e riesumano simboli ormai morti. Ma di gente armata e fuori di testa è pieno il mondo, se dovessimo stare a preoccuparci di tutti... Io mi preoccuperei di più di eventuali mire politiche serie, che di solito coinvolgono tutt'altro tipo di persone. Non quelli a cui piace menar le mani (e la bandiera scelta non fa poi molta differenza) o che cercano di far bella figura coi giornalisti dandosi arie da intellettuale.
Quelli pericolosi sul serio i simboli se li creano, non scimmiottano ideologie passate. Per fare un esempio, la Z divenuta simbolo del consenso alla Russia per me è più pericolosa di una svastica, perché non ne capiamo del tutto il significato.
Per la questione delle armi, dalle interviste mi è parso di capire che questa gente è in grado di procurarsele da sola, non ha certo bisogno di quelle che mandiamo noi.

Segnalo un articolo che tocca la guerra solo di striscio, ma è molto interessante (almeno per me) perché approfondisce la differenza tra pacifismo e nonviolenza, e le rispettive origini politiche: https://www.linkiesta.it/2022/03/pacifismo-nonviolenza-democrazia/amp/
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
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Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Situazione Ucraina-Russia

354
@dyskolos questo video l'ho postato perché ritengo che "questa operazione militare" non sia altro che quel momento storico necessario allo scontro tra super potenze sulla egemonia delle monete. Da diversi anni qualcuno aveva provato a rompere il signoraggio del dollaro costruendo le premesse per il fallimento della globalizzazione. Gli USA e la UE hanno dapprima sfruttato i paesi in via di espansione e adesso li vuole scaricare. Ma questi paesi oggi sono in grado di camminare con i propri piedi e stanno formando una coalizzazione capace di costruire la seconda potenza mondiale in opposizione a USA e UE. Dobbiamo aspettarci che Russia, Cina, India, e altri paesi asiatici si mettano insieme e si avveri la profezia: la grande città si squarciò in tre parti. Con questo, chiedo scusa a @Cheguevara per questa verità rivelata: mi ero ripromesso di tenermele per me..  :asd:
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Situazione Ucraina-Russia

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bestseller2020 ha scritto: Dobbiamo aspettarci che Russia, Cina, India, e altri paesi asiatici si mettano insieme e si avveri la profezia: la grande città si squarciò in tre parti. Con questo, chiedo scusa a @Cheguevara per questa verità rivelata: mi ero ripromesso di tenermele per me..  :asd:

Te lo dico anch'io, oltre al mitico @Cheguevara. Non ci credere troppo :-P
Io casomai lo vedrò dal cielo. Se riesco, t'informo :-)
Il Sommo Misantropo

Re: Situazione Ucraina-Russia

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@Silverwillow  Letto l'articolo, interessante sotto il profilo filosofico. Nei fatti, come sappiamo, l'India raggiunse l'indipendenza mandando la sua gente a combattere con la divisa inglese, alla faccia della non-violenza, e Martin Luther King raggiunse, pagando con la vita, l'integrazione dei neri, la parità riconosciuta dalla legge, che è già un bel passo avanti, ma nei fatti spesso disattesa: un nero fermato da un poliziotto, per esempio, corre seri rischi di venire ucciso, come mostrano le cronache. Le guerre sono tutte abominevoli e i veri motivi sono sempre sconosciuti da coloro che vanno a uccidere e morire nel nome abusato della Patria: purtroppo arriva un momento in cui bisogna scegliere da che parte stare. Io, per una somma di motivi che è superfluo stare sempre a enunciare, sto con gli Ucraini.
Mario Izzi
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Re: Situazione Ucraina-Russia

358
Vi posto un intervista a Noam Chomsky. Ci sono diversi spunti di riflessione. Tra cui, nella parte finale, il pericolo che questa crisi metta in secondo piano l'emergenza climatica con un ritorno ai combustibili fossili e un rallentamento nei già lenti impegni sul clima. 

https://www.pressenza.com/it/2022/03/ch ... m6iSIEHFR8

Vi posto poi un articolo di tutt'altro tenore, un po' balengo anche per sdrammatizzare. Non sapevo ci fosse un vero e proprio business di bunker, alcuni addirittura di lusso. Non so cosa ne pansiate voi ma anche se con piscina e megaschermi si fa comunque una vita da topi!

https://not.neroeditions.com/i-ricchi-s ... calisse-2/

Re: Situazione Ucraina-Russia

359
@ivalibri
ivalibri ha scritto: il pericolo che questa crisi metta in secondo piano l'emergenza climatica con un ritorno ai combustibili fossili e un rallentamento nei già lenti impegni sul clima.
gli accordi di Parigi sono sempre stati considerati un accordo di facciata che mai si sarebbero rispettati: infatti così è andata. Anche senza guerra in Ucraina tali accordi sono carta straccia.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Situazione Ucraina-Russia

360
bestseller2020 ha scritto: accordi di Parigi sono sempre stati considerati un accordo di facciata che mai si sarebbero rispettati: infatti così è andata. Anche senza guerra in Ucraina tali accordi sono carta straccia.
È vero. Tuttavia l'emergenza climatica dovrebbe essere la principale preoccupazione del nostro tempo. Poi so bene che la conversione green è una presa in giro. Le auto elettriche sono del tutto antiecologiche. Si parla anche di energia nucleare sapendo che non è risolto il problema delle scorie. Insomma gli accordi di Parigi non sono risolutivi ma almeno si parlava della questione. 

Re: Situazione Ucraina-Russia

362
bestseller2020 ha scritto: questo video va a supporto della teoria che ci sono in atto le manovre per un reset finanziario. Questo era stato pure prospettato a Davos.


Per chi fosse interessato, mi permetto di segnalare un libro del 1999 in cui con estrema accuratezza si esaminano le radici storiche, culturali e politiche da cui ha preso (e prende) vita il fenomeno della globalizzazione:

B. Amoroso, L'apartheid globale. Globalizzazione, marginalizzazione economica, destabilizzazione politica, Roma, Edizioni Lavoro, 1999.

Sarebbe da ricopiare tutto, tanto è illuminante. Vi lascio una delle brucianti domande che l'Autore si pone all'inizio e le ultime (profetiche) righe:

"(...) come è stato possibile in poco più di un decennio provocare un allineamento di massa e dei mass media ad una nuova situazione e ad una lettura manipolata e falsa dei fatti storici degli ultimi cento anni? Come è stato possibile in così breve tempo azzerare la cultura socialista, comunista e di welfare costruita faticosamente nel corso di quasi un secolo?" (pp. 14-5).

"Purtroppo dobbiamo constatare che in Europa occidentale la situazione è peggiore di quanto immaginiamo, perché negli ultimi quindici anni sono state attuate politiche di destabilizzazione sociale e di disgregazione del quadro comunitario. E' come se l'Europa, dopo essere andata per quattrocento anni in tutto il mondo ad ammazzare e distruggere, in questo secolo avesse rivolto contro di sé tutta la violenza" (p. 164).
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: Situazione Ucraina-Russia

363
Ippolita ha scritto: "(...) come è stato possibile in poco più di un decennio provocare un allineamento di massa e dei mass media ad una nuova situazione e ad una lettura manipolata e falsa dei fatti storici degli ultimi cento anni? Come è stato possibile in così breve tempo azzerare la cultura socialista, comunista e di welfare costruita faticosamente nel corso di quasi un secolo?" (pp. 14-5).

"Purtroppo dobbiamo constatare che in Europa occidentale la situazione è peggiore di quanto immaginiamo, perché negli ultimi quindici anni sono state attuate politiche di destabilizzazione sociale e di disgregazione del quadro comunitario. E' come se l'Europa, dopo essere andata per quattrocento anni in tutto il mondo ad ammazzare e distruggere, in questo secolo avesse rivolto contro di sé tutta la violenza" (p. 164).
Se ci si asservisce la denaro, questo è il risultato. In Italia si denuncia tale situazione da anni, ma niente. Senza andare a parlare di guerre, basta vedere lo scempio fatto sul mondo del lavoro a partire dalla legge Biagi, che l'ha rovinato. Nonostante ciò, ancora oggi si parla di chi ha ideato questa legge come eroe, come martire, quando invece ha rovinato la vita di milioni di persone. Ci si è dimenticati di valori, ideali, etica per servire Mammon, il demone del denaro. E dire che sono duemila anni almeno che mettono in guardia da questo...
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Situazione Ucraina-Russia

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ivalibri ha scritto: Tra cui, nella parte finale, il pericolo che questa crisi metta in secondo piano l'emergenza climatica con un ritorno ai combustibili fossili e un rallentamento nei già lenti impegni sul clima. 
Un paio di mesi fa mi avrebbe preoccupata molto, ma adesso che c'è il rischio (non immediato ma neanche assente) di una guerra nucleare, le priorità mi sembrano cambiate. Riaccenderei tutte le centrali a carbone del mondo, se servisse a far cessare la guerra. Spero proprio che quando l'emergenza sarà passata ci si ricorderà anche del clima.
ivalibri ha scritto: Non sapevo ci fosse un vero e proprio business di bunker, alcuni addirittura di lusso. Non so cosa ne pansiate voi ma anche se con piscina e megaschermi si fa comunque una vita da topi!
Io ne avevo sentito parlare fin da subito (appena qualcuno pronuncia "nucleare" qualcuno compra un bunker  :lol: ). La trovo una cosa inutile, oltre che ridicola. Se davvero venisse una guerra nucleare, non ci sarà posto dove salvarsi, e sinceramente non vorrei neanche vederne la fine (magari per uscire da un bunker e ritrovarmi in un romanzo distopico divenuto realtà). È gente che evidentemente ha soldi da buttare in psicosi. Chi fatica ad arrivare a fine mese prende la vita con più filosofia.
Ippolita ha scritto: E' come se l'Europa, dopo essere andata per quattrocento anni in tutto il mondo ad ammazzare e distruggere, in questo secolo avesse rivolto contro di sé tutta la violenza"
Sono sicura che se lo consigli è un saggio valido e interessante, ma non sono d'accordo già con le citazioni che riporti, quindi non metterò il libro nella mia (già infinita) lista di letture. Mi pare che le guerre in Europa non siano mai cessate, dal 1600 in poi ci sono state un'infinità di guerre, che di solito coinvolgevano Francia, Inghilterra, Germania e Russia (ma anche in Italia ci siamo difesi bene). La tendenza non solo alla violenza, ma all'autodistruzione sembra essere parte integrante della storia europea.
Ippolita ha scritto: come è stato possibile in poco più di un decennio provocare un allineamento di massa e dei mass media ad una nuova situazione e ad una lettura manipolata e falsa dei fatti storici degli ultimi cento anni? Come è stato possibile in così breve tempo azzerare la cultura socialista, comunista e di welfare costruita faticosamente nel corso di quasi un secolo?" (pp. 14-5).
I fatti storici sono stati manipolati da sempre, dall'Impero romano in poi (e di sicuro anche prima). La cultura socialista secondo me non è stata azzerata dalla globalizzazione, l'ha fatto da sé, quando ha lasciato perdere la sua prima ragione di esistere, cioè eliminare le disuguaglianze sociali.
 Disuguaglianze che con ogni evidenza non si possono eliminare mai del tutto, perché su di esse si regge un intero sistema sociale. Anziché continuare a lottare per ottenere un miglioramento, magari piccolo ma costante, si è lasciato perdere. Così, nonostante tutta la nostra civiltà, abbiamo ancora lavoratori sfruttati, sottopagati e sempre più precari.
Ma ciò per me non è dovuto alla globalizzazione. Un secolo e mezzo fa i lavoratori morivano come mosche nelle fabbriche e nelle miniere, senza che nessuno dicesse niente. Oggi i morti sul lavoro suscitano (giustamente) indignazione, quindi qualche risultato è stato raggiunto. Purtroppo non vedo nessuno in prima linea su questi temi, se non i sindacati (quando hanno tempo).
Il male per me non è nella globalizzazione, o nella corsa al denaro (altra cosa sempre avvenuta), è insito nell'umanità e ce lo porteremo dietro sempre, in una forma o nell'altra. Possiamo fare tutte le riforme economiche e sociali che vogliamo, ma alla fine si creerà sempre un sistema di preferenze, ci sarà sempre qualcuno che ci guadagna e qualcuno che ci rimette.
La globalizzazione ha portato anche cose buone, come la possibilità di interagire, per affari o altro, con quasi tutto il mondo. Grazie a essa, in paesi come la Russia o l'Iran si è coscienti di ciò che accade, o del fatto che ciò che sembra normale a qualcuno non lo è per un altro.
I russi non hanno fatto una fila chilometrica da McDonald prima della chiusura per un semplice panino, ma per prendere parte a uno sciocco (e ipercalorico) rito globale che per un po' li ha fatti sentire parte del resto del mondo. Quindi per me la globalizzazione funziona, pur con tutti i suoi limiti. Più ci sentiamo simili (anche sulle sciocchezze) e più ci verrà difficile farci la guerra.
Poi io di economia mi intendo quanto di cucina, quindi non entro nel merito, ma ci sono sempre persone anche dietro gli affari, e posso solo augurarmi che in questa crisi ci sia qualcuno che sa bene quel che sta facendo.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Situazione Ucraina-Russia

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Silverwillow ha scritto: dom mar 27, 2022 12:34 amDisuguaglianze che con ogni evidenza non si possono eliminare mai del tutto, perché su di esse si regge un intero sistema sociale. Anziché continuare a lottare per ottenere un miglioramento, magari piccolo ma costante, si è lasciato perdere. Così, nonostante tutta la nostra civiltà, abbiamo ancora lavoratori sfruttati, sottopagati e sempre più precari.
Ma ciò per me non è dovuto alla globalizzazione.
Silverwillow ha scritto: dom mar 27, 2022 12:34 amPoi io di economia mi intendo quanto di cucina, quindi non entro nel merito, ma ci sono sempre persone anche dietro gli affari, e posso solo augurarmi che in questa crisi ci sia qualcuno che sa bene quel che sta facendo.
Permettimi di dissentire, e di farlo attraverso le parole dell'economista di chiara fama sopra citato. Mille grazie per l'attenzione.

"Oggi (...) i cinque pilastri che reggono l'economia mondiale sono: la finanza, gli armamenti, la droga, il commercio di organi, la prostituzione. Gli aiuti e le donazioni fanno da contorno a questa organizzazione criminale dell'economia mondiale. 
L'economia registrata, quella capitalista - perché, per fortuna i due terzi dell'economia mondiale vanno per conto proprio - è del tutto simile a quella dei mercanti del '400, che si reggeva sulla schiavitù, sul furto, sulla sopraffazione. 
Mi sembra particolarmente importante una ricerca che chiarisca i motivi culturali che, dopo il crollo del muro di Berlino, hanno condotto non a colpevolizzare l'economia criminale, ma a criminalizzare i grandi esperimenti sociali del XIX secolo: i sistemi di welfare, i sistemi socialisti e le esperienze dei paesi del Sud del mondo usciti dal colonialismo. In un decennio il neoliberismo ha azzerato tutti i seri tentativi nati in Occidente di coniugare etica ed economia" (p. 159-60).

"Proprio le spinte disgregatrici della globalizzazione rendono urgente ridefinire il concetto di comunità. 
Il primo elemento costitutivo della comunità è la popolazione. Non è concepibile una comunità senza persone, eppure la globalizzazione immagina, a beneficio di pochi utenti, sistemi societari completamente automatizzati, nei quali la popolazione non serve o, meglio, non ha ruolo. (...) La popolazione, origine e fine di ogni comunità e società, per la globalizzazione diviene una semplice  'risorsa' . Ne fa uso, per sfruttarla economicamente. La popolazione non è un vincolo ma una variabile: si deve adattare ai sistemi produttivi con le emigrazioni, la flessibilità e, in qualche caso, con l'estinzione (da "La popolazione" a "estinzione": pp. 21-2).

Il secondo elemento costitutivo della comunità è il territorio. Le comunità senza territorio sono nuclei d'instabilità, come è dimostrato dall'insanabile ostilità fra palestinesi ed ebrei. (...) La caratteristica fondamentale della globalizzazione, invece, è la deterritorializzazione: il territorio non conta perché si può produrre ovunque. 
Le compagnie transnazionali, del resto, hanno ancor meno bisogno di territorio perché nemmeno producono: giocano in Borsa e, dopo aver sfasciato un paese, si spostano in un altro. Il mancato radicamento in un 'suo' territorio elimina per l'impresa transnazionale qualsiasi ragione di tener conto del territorio nel quale opera (e di tener conto della gente che vi risiede) al di là del dell'uso che ne può fare per il periodo ristretto che le interessa: il problema ecologico nasce da questa costatazione. Per questo i 'selvaggi' dell'Amazzonia rispettano la propria foresta mentre gli uomini  'civili' delle compagnie occidentali no (da "Il mancato a "no": p. 21). 
Il territorio ha bisogno di essere utilizzato e mantenuto applicando, correttamente e con affetto, il binomio coltura-cultura. Non si possono trasferire i sistemi di coltura con una semplice legge della Cee, perché le colture riflettono secoli di civiltà e riguardano gli aspetti più vari della vita, dell'urbanistica ai sistemi socio-produttivi, alle forme di organizzazione delle comunità. 

Altro aspetto fondamentale della comunità sono le istituzioni: queste sono basate su forme di rappresentanza dal basso di persone che parlano la stessa lingua ed hanno le stesse motivazioni e, perciò, anche il sistema istituzionale deve essere saldamente ancorato al territorio. 
La globalizzazione distrugge il sistema istituzionale esistente e lo fa evolvere verso forme tecnocratiche di rappresentanza che si allontanano sempre di più dalle popolazioni. 

L'ultimo punto nodale della comunità sono i sistemi produttivi. Un paese che viva solo di rendita non costituisce una comunità. Eventualmente deve essere connotato come una comunità perversa. Produrre richiede usi e adattamenti intelligenti della natura e della popolazione. 
Le fortissime pressioni esercitate sulla gente dal capitalismo e dalla modernizzazione della globalizzazione rendono urgentissima la ricostruzione culturale del senso della comunità e la riaffermazione del diritto di ogni gruppo umano di autodefinirsi, di sviluppare le proprie forme istituzionali e giuridiche, di stabilire rapporti interni di solidarietà e comunicazione con gli altri" (pp. 161-4).
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Re: Situazione Ucraina-Russia

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Ippolita ha scritto: Permettimi di dissentire, e di farlo attraverso le parole dell'economista di chiara fama sopra citato. Mille grazie per l'attenzione.
Non era mia intenzione criticare l'autore. Ho pensato che avessi inserito le citazioni anche per discuterne, non solo come consiglio. È difficile giudicare uno stralcio di discorso senza conoscere il contesto, ma le nuove spiegazioni che hai aggiunto mi confermano almeno che non avevo frainteso le posizioni dell'autore.
Ippolita ha scritto: i sistemi di welfare, i sistemi socialisti e le esperienze dei paesi del Sud del mondo usciti dal colonialismo. In un decennio il neoliberismo ha azzerato tutti i seri tentativi nati in Occidente di coniugare etica ed economia"
La mia è un'opinione da ignorante, ma mi pare che gli stati usciti dal colonialismo nell'ultimo secolo non se la passino poi così bene. I tentativi di coniugare etica ed economia magari nel saggio vengono specificati, ma così su due piedi a me non verrebbe in mente nessun esempio.
Ippolita ha scritto: La popolazione, origine e fine di ogni comunità e società, per la globalizzazione diviene una semplice  'risorsa' .
"risorsa", seppure brutto, suona meglio di schiavo o servo della gleba. Prima delle compagnie transnazionali la forza lavoro veniva sfruttata dai regnanti o dittatori del proprio Paese, o dai colonialisti. Perfino nelle democrazie abbiamo lo sfruttamento degli immigrati. E i contadini che spesso svendono i loro prodotti a una cifra irrisoria rispetto al valore finale di mercato.
La grande maggioranza di una qualunque popolazione, cioè i ceti medio-bassi, sono considerati una risorsa da sfruttare da parte di tutti quelli che hanno un incarico politico o economico, che parlino la stessa lingua o meno. Dare la colpa di tutto alla globalizzazione mi pare quantomeno un po'  limitante
Ippolita ha scritto: Per questo i 'selvaggi' dell'Amazzonia rispettano la propria foresta mentre gli uomini  'civili' delle compagnie occidentali no
I "selvaggi" magari sì, ma i loro governi? Cosa fanno per sostenerli? Niente, perché anche loro vogliono la loro parte di guadagno. Per me questo dimostra solo che l'avidità non è una componente esclusivamente occidentale e liberalista ma fa parte di qualunque associazione umana che abbia un po' di potere

Vabbè, evito di ribattere punto per punto (anche se potrei...  :P ) Nonostante il saggio sia fuori dalla mia portata di lettrice (probabilmente ci capirei poco o niente), mi piacerebbe sentire altre opinioni in proposito, perché tocca temi che trovo interessanti e complicati
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Situazione Ucraina-Russia

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@Silverwillow  e @Ippolita Il dibattito è interessantissimo, anche se OT. Secondo me, nel caso del saggio citato da Ippolita, le teorie enunciate sono ampiamente condivisibili, soprattutto da chi la pensa come me, che sono fondamentalmente no-global. Ma si tratta, appunto, di teorie. La realtà funziona, ha sempre funzionato come fa notare Silverwillow. Purtroppo. La globalizzazione ha consentito solo l'omologazione su scala mondiale di ciò che nei tempi andati accadeva più o meno ovunque, con modalità diverse a seconda della cultura e delle consuetudini locali, ma tendente sempre allo stesso scopo: realizzare profitti. Oggi è più facile, per le multinazionali e per gli Stati egemoni, muovere gli enormi capitali di cui dispongono moltiplicando le possibilità di guadagno. Ma è più difficile consumare porcate alla chetichella, visto lo sviluppo dei mezzi di comunicazione. Cos'altro dire: fallimento del socialismo, fallimento del capitalismo, ma gli umani sono sempre lì a fare le stesse cose, guerra compresa. Nel frattempo, siamo diventati otto miliardi...  
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Re: Situazione Ucraina-Russia

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Riflettevo oggi su una cosa: gli aiuti ai profughi ucraini. Si sta facendo a gara ad accoglierli, ad aiutarli. Gli si dà una casa, gli si portano giochi per i bambini, vestiti, gli si dà da mangiare. Tutto giusto: sono favorevole.
Però mi viene in mente che siamo di fronte a un due pesi due misure. Ora che queste persone, non certo per scelta loro, ne avrebbero fatto a meno, sono sotto i riflettori del mondo intero, si cerca di farsi belli il più possibile e la cosa è molto ipocrita e disturbante. Non si è avuto lo stesso trattamento per i profughi che giungevano sui barconi, li si voleva prendere a cannonate; gli ucraini invece sono accolti a braccia aperte, li si va anche a prendere. Tante persone in Italia sono in difficoltà, non sanno come arrivare a fine mese, hanno perso il lavoro e sono finite in strada, ma di queste persone ci si dimentica, ci si volta dall'altra parte, anzi, si prova quasi fastidio ad averle vicino, le si disprezza, si arriva anche a provare odio per loro.
La solidarietà dovrebbe esserci sempre, per chiunque è in difficoltà, non solo quando serve a fare bella figura.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Situazione Ucraina-Russia

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Silverwillow ha scritto: Nonostante il saggio sia fuori dalla mia portata di lettrice (probabilmente ci capirei poco o niente), mi piacerebbe sentire altre opinioni in proposito, perché tocca temi che trovo interessanti e complicati
Ma figurati, Laura! Se lo leggo io, del tutto profana in materia ma interessata fino al midollo, ti pare che non lo leggi tu? 
Probabilmente le frasi estrapolate non sono chiare, anche se ho cercato di renderle il più possibile fruibili. 
Ha comunque del tutto ragione @Cheguevara:
Cheguevara ha scritto: Il dibattito è interessantissimo, anche se OT.
Scusatemi, mi sono agganciata al video di Best e sono partita in quarta. 
Vi lascio, però, se me lo consentite, l'indicazione di un altro volumetto, sempre dello stesso economista (l'ho scoperto per caso anni fa in una ricerca bibliografica: è stato allievo e stretto collaboratore di Federico Caffè, nonché studioso del grande J.M. Keynes):

B, Amoroso, Euro in bilico. Lo spettro del fallimento e gli inganni della finanza globale, Roma, Castelvecchi Editore, 2011.

L'Autore esamina con cognizione di causa, tra l'altro, le motivazioni della crisi finanziaria originata negli USA nel 2007 e diffusasi in tutta Europa, definita da esperti del settore come "la più grande ondata di crimine finanziario organizzato della storia umana". 
L'obiettivo principale del libro è un'accurata disamina delle origini e le finalità dell'Euro. Riassumo dalla quarta di copertina. 

La nuova moneta, introdotta con l'obiettivo di unificare le valute nazionali dei Paesi aderenti all'Euro-zona e di coordinare le politiche monetarie degli stati dell'Ue, doveva servire anche a garantire la crescita e l'occupazione, per il raggiungimento della coesione sociale e territoriale dell'Unione e la protezione dalle speculazioni finanziarie contro le singole economie. 

Le aspettative erano grandi, ma non hanno dato i risultati sperati: i Paesi che hanno adottato l'Euro mostrano un ritardo nella crescita economica rispetto a quelli che hanno mantenuto la sovranità monetaria nazionale. 
L'Autore ricostruisce le cause di questo fallimento e ne individua i responsabili: gli stessi che hanno portato al crollo delle Borse, dei gruppi finanziari che gestiscono gran parte dei mutui per le case (Fannie Mae e Freddie Mac), seguito da quello di alcuni di Hedge Fund e delle maggiori banche d'investimento.
 
Una crisi, quella attuale, che è solo l'ultima di una serie iniziata a metà degli anni Ottanta del secolo scorso, dopo la deregolamentazione introdotta da Reagan, e continuata poi da Clinton, Bush fino a Obama. 
Una politica economica che ha reso possibile la programmazione e la realizzazione - per dirla con le parole di B. Amoroso - di grandi truffe a carico dei contribuenti. 
Sottolineo che il testo sopra citato non cavalca affatto le ondate di euroscetticismo, ma traccia soluzioni percorribili. 
Aggiungo che Keynes, più di ottant'anni fa, identificava la disoccupazione e la disuguaglianza, uniti ai conflitti economici a livello internazionale, come i mali principali del capitalismo. Nel 2019, svariati anni dopo la crisi finanziaria globale, in Italia il tasso di disoccupazione era tra i più elevati all'interno della Ue. Il tasso elevato di disoccupazione va di pari passo con salari bassi e disuguaglianza sociale. 

Vi ringrazio di nuovo per l'attenzione, e perdonatemi l'OT (ultimo, giuro).
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: Situazione Ucraina-Russia

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bestseller2020 ha scritto: è da anni che il professor Orsini (un serio professionista) è in prima fila su questioni internazionali.
Davvero? Professionista di cosa? Ti faccio notare che Orsini è un sociologo, infatti non ho ancora capito cosa ci faccia in TV a parlare di cose di cui è del tutto evidente che non ha nozione alcuna. Solo opinioni strampalate. Anzi, cosa ci faccia in TV purtroppo lo so: esprimendo opinioni "controverse" (io le chiamerei piuttosto minchiate, e scusate il francesismo), garantisce litigi e audience. I signori del palinsesto non chiedono di meglio.

Avevo deciso di non intervenire più in questa discussione, soprattutto perché, come qualcuno ha fatto notare, essa ha ben poco di costruttivo.
Faccio un'eccezione solo in onore dell'esimio professore di sociologia, perché ho appena appreso la notizia della querela che costui vorrebbe inoltrare nei confronti di Andrea Romano, deputato del PD, per averlo chiamato "pifferaio di Putin". 
https://www.adnkronos.com/orsini-querel ... refresh_ce
Evidentemente, l'ignoranza del prof amato da Bianca Berlinguer si estende dalla storia e dalla geopolitica fino all'ambito delle leggi italiane. Contrariamente a quanto sembra credere Orsini, non è Romano a dover dimostrare che Orsini è "pifferaio di Putin", trattandosi di un'opinione. Sarebbe querelabile qualcuno che affermasse che Orsini è pagato dal Cremlino, perché quella sarebbe l'affermazione di un fatto. Se il fatto è inventato o non dimostrabile, chi lo pubblicizza è querelabile. Chi esprime un'opinione, non lo è. Altrimenti tutti gli ucraini viventi in Italia avrebbero motivo di querelare Orsini. E questo a prescindere dall'immunità parlamentare di Romano, alla quale Orsini lo invita a rinunciare. Ah Orsi', non è l'immunità a proteggere Romano; è la tua ignoranza. Devo ammettere che questo sedicente esperto, che sembra credere che arrendersi sia il miglior viatico per un negoziato efficace (mai sentito un vero esperto di strategia militare affermare una simile idiozia) e che gli ucraini abbiano deciso di reagire all'aggressione russa solo perché glielo abbiamo consigliato noi occidentali (Orsi', ti do una dritta: la stragrande maggioranza degli ucraini è disposta a morire combattendo pur di non finire nuovamente sotto il giogo russo; pensa un po' che scemi!), è riuscito nel miracolo di farmi apprezzare Romano, che mi è sempre stato profondamente antipatico.
Perdonatemi lo sfogo, ma sentire certa gente pontificare sulla TV di Stato e vedere che in tanti ci cascano, mi ha reso suscettibile.

Tornando a noi, se davvero avete interesse a capire chi è il signor Vladimir Putin e cosa lo ha spinto a scatenare quattro guerre di aggressione da quando è presidente, vi consiglio di andarvi a leggere le opinioni di esperti autentici e titolati, che, contrariamente al prof di sociologia, sanno di cosa parlano e parlano di argomenti che conoscono. Per esempio, Michael Khodarkovsky, professore di storia a Chicago, che è cresciuto nell'Ucraina sovietica e quindi parla per esperienza diretta e non per sentito dire. Oppure Timothy Snyder, professore di storia a Yale, specializzato in storia europea, autore di testi importantissimi e insignito di numerosi premi internazionali. Repubblica ha pubblicato un'intervista al prof. Snyder lo scorso 20 marzo.

Pensare che tanta gente in Italia venga ammaliata da un tizio che letteralmente non ha idea dell'argomento in discussione, solo perché costui viene presentato come "esperto" dai vari conduttori televisivi più ignoranti di lui, è desolante. 
A proposito: se volete sapere quali sono le idee guida del dittatore assassino del momento, vi esorto ad informarvi sui nomi seguenti: Ivan Ilyin, filosofo e ideologo russo morto nel 1954, e Aleksandr Dugin, analista politico apertamente fascista che Putin considera il massimo pensatore russo vivente. Il professore di sociologia, nei suoi deliri anti-NATO, ha mai menzionato i nomi suddetti? Io ho visto solo un paio di spezzoni dei suoi interventi (non sono masochista), ma oso dubitarne.
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Re: Situazione Ucraina-Russia

372
L ha scritto: Sarebbe querelabile qualcuno che affermasse che Orsini è pagato dal Cremlino, perché quella sarebbe l'affermazione di un fatto.
Non seguo simili dibattiti e quindi non conosco la diatriba in questione. Leggendo il link che hai messo, secondo Orfini, lui è vittima di diffamazione: lui la fa semplice, ma tanto semplice non è, basta leggere questo articolo.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Situazione Ucraina-Russia

373
M.T. ha scritto: Non seguo simili dibattiti e quindi non conosco la diatriba in questione. Leggendo il link che hai messo, secondo Orfini, lui è vittima di diffamazione: lui la fa semplice, ma tanto semplice non è, basta leggere questo articolo.
A parte ciò che prevedono il Codice civile, quello penale e le sentenze di Cassazione, che pure fanno testo, credo che non sia il caso di ingolfarsi nello studio di una giurisprudenza corposissima e non facilmente comprensibile per i non addetti. La mia opinione di uomo della strada è che se uno va in televisione a snocciolare pubblicamente una serie di elucubrazioni tutte sue, deve mettere in conto l'eventualità che chi non è d'accordo esprima, altrettanto pubblicamente, il suo dissenso e le sue valutazioni negative. Se non accetti critiche pubbliche (e secondo l'esimio studioso tutte le critiche che gli vengono mosse rappresentano quasi un reato di lesa maestà, perché gli altri, che siano politici, giornalisti o opinionisti non capiscono, non hanno studiato approfonditamene la materia come invece ha fatto solo lui) non andare in pubblico a sciorinare le tue tesi, che ognuno ha il diritto sacrosanto di definire strampalate.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Situazione Ucraina-Russia

374
@Cheguevara facendola semplice semplice, tra le opinioni di Orfini c'è quella per cui, per evitare il conflitto, gli ucraini dovrebbero arrendersi. Ora, vorrei vedere se un ladro entra in casa di Orfini mentre lui è presente e Orfini gli lascia fare quello che vuole, anzi, lo asseconda pure. E magari lo aiuta anche a prendere la sua roba.
Mi sa che siamo messi proprio male, dato che il buon senso è andato a farsi benedire. Soprattutto nelle persone che ricoprono ruoli importanti.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Situazione Ucraina-Russia

375
M.T. ha scritto: @Cheguevara facendola semplice semplice, tra le opinioni di Orfini c'è quella per cui, per evitare il conflitto, gli ucraini dovrebbero arrendersi. Ora, vorrei vedere se un ladro entra in casa di Orfini mentre lui è presente e Orfini gli lascia fare quello che vuole, anzi, lo asseconda pure. E magari lo aiuta anche a prendere la sua roba.
Mi sa che siamo messi proprio male, dato che il buon senso è andato a farsi benedire. Soprattutto nelle persone che ricoprono ruoli importanti.
Completamente d'accordo. Ovviamente tra le persone che ricoprono ruoli importanti non è di sicuro annoverabile il chiarissimo prof. Orsini.
Mario Izzi
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