Commento:
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Traccia n. 1: "lettere ritrovate"
Non avendo capito benissimo se fosse necessario, l'ho iniziato proprio con l'incipit dato come traccia.
Povero micino...
Dopo vent'anni, un uomo torna nel paese natale per il funerale di un parente. I nuovi proprietari della casa di famiglia gli consegnano alcune lettere ancora sigillate, ritrovate in un'intercapedine del muro.
Aperta la prima, si siede e chiede un bicchiere d'acqua.
Dal gesto sembra avere voglia di strappare la lettera ma, a una seconda lettura, decide di ripiegarla e appoggiarla sul tavolo, mentre lui si gratta la testa in modo plateale.
«Posso chiedere se c'è qualcosa che non va?»
«Si tratta di una lettera di mio zio, in cui di sicuro farnetica, forse in preda a qualche demenza senile non diagnosticata.» La indica. «Dice che ha studiato i gatti per anni e ha le prove di un piano di conquista del mondo.»
«Conquista? Di chi?»
«Dei gatti. Ha iniziato ad analizzare il ruolo dei gatti dell'antichità e le tante segnalazioni di comportamenti insoliti allorquando sono divenuti animali da compagnia. La sua teoria, riassunta in breve, prevede che siano in grado di capire il linguaggio umano e che stiano colonizzando le case di tutti gli uomini per controllarli e garantire il predominio della loro specie sulle altre.»
«Ma no, non ci credo.»
«Nemmeno io, ma dice proprio così.» L'uomo ne apre un'altra e inizia a leggerla a mente. «Ecco, qua dice che ora sono nella fase in cui si servono degli uomini come proprio mezzo di sostentamento, condizionando il loro comportamento con atteggiamenti atti a ricevere muta approvazione.» Farfuglia qualcosa di incomprensibile. «Quando un gatto si addormenta in pose insolite, quando gioca o quando cerca attenzione, in altre parole sta cercando il livello di condizionamento delle persone. Poco prima di morire ha scritto che questi comprendono anche le tante foto e le interazioni social degli esseri umani e le usa come metro di giudizio per vedere il grado di penetrazione nelle loro menti.»
«Quindi i gatti sono coscienti dell'esistenza di gruppi e gruppi Facebook in cui circolano le più svariate foto di essi stessi, con l'intento di suscitare adorazione.»
«Esatto, proprio questo.» L'uomo annuisce e continua a scorrere tra le righe. «Inoltre rivela che gli stessi gatti mirano a utilizzare gli oggetti elettronici per fondersi nelle nostre comunicazioni e vedere le reazioni di altri uomini al loro comportamento. Il tutto per entrare, passo dopo passo, nell'élite di predominio del mondo.»
«Tuo zio vaneggia.»
«Lo credo anch'io.» L'uomo apre uno dei fogli e lo punzecchia con il dorso della mano, con scherno. «I gatti... suvvia! La prossima teoria quale sarà, i cani cercano di mandare a combattere soldati umani per il predominio sul territorio dopo averli aggirati con la loro apparente fedeltà incondizionata?»
«Assurdo... Non ho aperto queste lettere per rispetto del legittimo proprietario ma, ne avessi saputo il contenuto, le avrei violate volentieri per farne carta straccia!»
«E avresti fatto bene!» L'uomo ride di gusto, seguito dal nuovo proprietario. «Pensa a divulgare queste teorie. Ci riderebbero dietro anche i bambini dell'asilo!»
«Hai ragione!» Gli fa eco l'altro.
«Sapete troppo...»
Quella voce, poco più di un sussurro o un gemito, risulta appena percettibile tra le risate collettive.
«Hai detto qualcosa?» Chiede l'uomo.
«No, no,» il nuovo proprietario si asciuga le lacrime e si ricompone. «Di certo non ne sarei stato capace, ora.»
«Voi sapete troppo, come quell'altro che ci ha studiato di nascosto per tutto questo tempo.»
«C'è qualcuno di là?» L'uomo indica un'altra stanza.
«No, c'è solo il gatto.» Risponde con naturalezza il nuovo proprietario.
Intanto il felino arriva nella loro stanza e incede con passo felpato. Si ferma, si siede sulle zampe posteriori e lecca l'anteriore destra, mentre la passa sopra al proprio orecchio a ritmo cadenzato.
«Guarda, parli del gatto e spunta la coda, si potrebbe dire.»
«Hai ragione.»
«Ho detto che voi sapete troppe cose,» il micio si ferma e si rimette in piedi, «non possiamo permettere che queste idee si diffondano e prendano piede. È bastato già quell'uomo che ci ha studiato di nascosto.»
La voce è bassa e sembra provenire proprio dal gatto che, da parte sua, cammina con lentezza verso i due sul tavolo.
«Pensa, adesso credo che sia il gatto a parlare.»
L'uomo, però, non ha voglia di scherzare, soprattutto quando arriva a leggere che i gatti comprendono il linguaggio umano.
«Non possiamo permettere che questa cosa sfugga di mano...» ripete.
Il gatto emette un acuto miagolio e, dalle finestre aperte, entrano altri gatti, tutti dello stesso colore nero di quello del nuovo proprietario e tutti in piedi a file serrate, una buia falange felina pronta ad attaccare.
«Mi spiace, ma queste informazioni non devono uscire da qui.» Il gatto del proprietario, in testa a quell'esercito, si avvicina ai due. «È stato bello esserti amico, ma a un certo punto occorre sacrificare quello a cui si tiene per un bene superiore. È una cosa che ci avete insegnato voi.»
Un momento di silenzio.
Proprio il felino in testa emette un altro acuto miagolio a cui segue l'attacco di un'orda di gatti impazzita contro i due. Corrono da ogni parte, saltano da un punto all'altro e passano in ogni centimetro del loro corpo, avendo cura di non ferirli per non ricondurre eventuali lesioni proprio all'azione degli stessi mici. Solo uno di loro, più grosso e in disparte fino a quel momento, salta nel mucchio e con un'unica unghiata trancia la carotide, prima all'uno, poi all'altro uomo.
Non riescono a emettere un suono, i due si ritrovano incoscienti nel giro di pochi minuti, mentre la falange della morte esce di scatto dalle finestre, così com'è entrata. Alcuni di loro afferrano le lettere con la bocca per portarle lontano, mentre nella stanza resta solo il gatto di casa. Questo, da parte sua, abbassa un attimo le orecchie nei confronti del vecchio amico, poi, dopo aver scosso la testa, inizia a ripulirsi tra colpi di lingua e zampe.
Sa di doversi far trovare innocente e ordinato, magari impaurito, al momento delle forze dell'ordine.
Gli agenti, allertati da un vicino che non vede il proprietario da giorni, arrivano e aprono la porta a forza, prima di ritrovarsi di fronte ai due uomini sgozzati.
Tra loro, un tenero gatto nero che implora qualcosa, mentre miagola in direzione dei due, come si rendesse conto di aver perso qualcuno di importante.
«Povero micino...» un poliziotto si lascia intenerire e gli accarezza la testa, «magari avrai fame e sete, non posso lasciarti così.»
Vede che lo conduce in cucina, così l'agente lo segue e rimedia una manciata di crocchette e dell'acqua fresca, pronte da versare in un apposito contenitore a terra.
«Ecco,» resta per un po' a guardarlo. «Adesso, però, dobbiamo tenerti lontano per vedere cos'è successo ai tuoi padroni.»
Il gatto ricambia con delle fusa, mentre il poliziotto resta a guardarlo mangiare. In seguito, il micio si distende a terra e gli rivolge uno sguardo malinconico e grato, come solo un gatto sa fare.
L'agente non riesce a non estrarre il cellulare e immortalare quel momento.
Duplice omicidio nel centro città. Tutte le piste sono aperte, in casa è stato trovato solo un gatto - risultato poi essere del padrone di casa - che implorava la compagnia dell'uomo ed è rimasto senza bere e mangiare per due giorni. Il tutto seguito proprio dalla foto del felino colmo di gratitudine.
Così titolano i giornali. La notizia e la foto fanno il giro della rete e diventano virali; per giorni e giorni non si parla altro di quel povero cucciolotto indifeso e così legato al proprio padrone.
«Perfetto,» mormora una voce, nella penombra illuminata dalla luce di un monitor.
L'agente si volta, crede di aver sentito qualcosa ma forse si tratta di una sensazione o di una voce lontana che è arrivata fino al proprio appartamento.
Accarezza quel nuovo arrivato e riprende a girare per la rete, come se niente fosse.
Non prima di aver fatto l'ennesima foto a quel gatto così carino.
Re: [CE2025] Povero micino...
2Premetto di aver trovato divertente il racconto e valido lo spunto. Pur "padrona"(?) di una bella e benvoluta micia, trovo fastidiosi e ridicoli quei patiti dei felini che inondano i social e le chat con le prodezze delle inarrivabili bestiole e postano una marea di foto svenevoli . Ben gli sta una tragicomica presa in giro!
Quanto al testo, nell'insieme corretto, si presenta nettamente diviso in due parti: dialogo e narrazione. L'effetto è un po' statico, meglio alternarli.
Qualche notazione.
Non credo fosse necessario ripeter l'incipit della traccia, uno ad hoc penso avrebbe introdotto la storia con maggior naturalezza.
L'interlocutore andava almeno "presentato": è uno dei nuovi proprietari, ok, ma un minimo di dialogo -in cui per es. optano per il "tu" - prima di passare al contenuto delle lettere avrebbe giovato.
Il dialogo tra i due riesce un po' serrato e talvolta "didattico", cioè mira troppo chiaramente a informare il lettore
Più vivace la descrizione dell'assalto dei gatti. Qui però mi pare ci sia un salto del pov: nella loro testa, finora era del lettore
Ciao, a rileggerti!
Quanto al testo, nell'insieme corretto, si presenta nettamente diviso in due parti: dialogo e narrazione. L'effetto è un po' statico, meglio alternarli.
Qualche notazione.
Non credo fosse necessario ripeter l'incipit della traccia, uno ad hoc penso avrebbe introdotto la storia con maggior naturalezza.
Aperta la prima, si siede e chiede un bicchiere d'acqua. Dal gesto sembra avere voglia di strappare la lettera ma, a una seconda lettura, decide di ripiegarla e appoggiarla sul tavolo, mentre lui si gratta la testa in modo plateale. «Posso chiedere se c'è qualcosa che non va?» wrote:Aperta la prima, si siede e chiede un bicchiere d'acqua. Dal gesto sembra avere voglia di strappare la lettera ma, a una seconda lettura, decide di ripiegarla e appoggiarla sul tavolo, mentre lui si gratta la testa in modo plateale. «Posso chiedere se c'è qualcosa che non va?»Il soggetto è "un uomo" della prima fase, magari andava ripetuto al posto di "lui".
L'interlocutore andava almeno "presentato": è uno dei nuovi proprietari, ok, ma un minimo di dialogo -in cui per es. optano per il "tu" - prima di passare al contenuto delle lettere avrebbe giovato.
leggerla a mente wrote:cioè in silenzio?
Il dialogo tra i due riesce un po' serrato e talvolta "didattico", cioè mira troppo chiaramente a informare il lettore
Ha iniziato ad analizzare il ruolo dei gatti dell'antichità e le tante segnalazioni di comportamenti insoliti allorquando sono divenuti animali da compagnia. wrote:
«Quando un gatto si addormenta in pose insolite, quando gioca o quando cerca attenzione, in altre parole sta cercando il livello di condizionamento delle persone. Poco prima di morire ha scritto che questi comprendono anche le tante foto e le interazioni social degli esseri umani e le usa come metro di giudizio per vedere il grado di penetrazione nelle loro menti wrote:«Quando un gatto si addormenta in pose insolite, quando gioca o quando cerca attenzione, in altre parole sta cercando il livello di condizionamento delle persone. Poco prima di morire ha scritto che questi comprendono anche le tante foto e le interazioni social degli esseri umani e le usa come metro di giudizio per vedere il grado di penetrazione nelle loro mentiIl soggetto è plurale.
Più vivace la descrizione dell'assalto dei gatti. Qui però mi pare ci sia un salto del pov: nella loro testa, finora era del lettore
avendo cura di non ferirli per non ricondurre eventuali lesioni proprio all'azione degli stessi mici. wrote:Convincente la parte conclusiva: il poliziotto si converte alla svelta in perfetto gattaro!
Ciao, a rileggerti!
" ...con mano ferma ma lenta sollevò la celata. L'elmo era vuoto." (Calvino)
Pagina autrice fb: virginialess/21 Blog "Noi nonne": https.//virginialess.wordpress.com
Re: [CE2025] Povero micino...
3I gatti sono i gangster del regno animale.
S. King
S. King
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo
Sì, certo
In un ristorante, intendo
Re: [CE2025] Povero micino...
4sefora wrote: Mon Jul 28, 2025 1:13 pm Ben gli sta una tragicomica presa in giro!

Grazie anche per i molti consigli, @sefora, elaborerò il tutto con calma per migliorare il racconto, a fine contest.
NanoVetricida wrote: Mon Jul 28, 2025 2:24 pmI gatti sono i gangster del regno animale.

https://www.facebook.com/curiosamate
Re: [CE2025] Povero micino...
5bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Si tratta di una lettera di mio zio, in cui di sicuro farnetica, forse in preda a qualche demenza senile non diagnosticata.» La indica. «Dice che ha studiato i gatti per anni e ha le prove di un piano di conquista del mondo.»Non riveli a chi è indirizzata. Se fosse al nome del nipote, questi dovrebbe esprimere sorpresa per il fatto che lo zio, non solo non gliela abbia spedita, ma addirittura la abbia nascosta in casa sua...
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmIl gatto emette un acuto miagolio e, dalle finestre aperte, entrano altri gatti, tutti dello stesso colore nero di quello del nuovo proprietario e tutti in piedi a file serrate, una buia falange felina pronta ad attaccare.44 gatti in fila per 6 col resto di due?

bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmoccorre sacrificare quello a cui si tiene in privato per un bene superiore. È una cosa che ci avete insegnato voi.»Ti consiglio di aggiungere "in privato" o similare.
Un momento di silenzio.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmProprio il felino in testa emette un altro acuto miagolio a cui segue l'attacco di un'orda di gatti impazzita contro i due. Corrono da ogni parte, saltano da un punto all'altro e passano in ogni centimetro del loro corpo, avendo cura di non ferirli per non ricondurre eventuali lesioni proprio all'azione degli stessi mici. Solo uno di loro, più grosso e in disparte fino a quel momento, salta nel mucchio e con un'unica unghiata trancia la carotide, prima all'uno, poi all'altro uomo.Sorprendi il lettore! Gatti gangsters organizzati nel crimine e protesi a impadronirsi del potere sugli uomini!
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmNon riescono a emettere un suono, i due si ritrovano incoscienti nel giro di pochi minuti, mentre la falange della morte esce di scatto dalle finestre, così com'è entrata. Alcuni di loro afferrano le lettere con la bocca per portarle lontano, mentre nella stanza resta solo il gatto di casa. Questo, da parte sua, abbassa un attimo le orecchie nei confronti del vecchio amico, poi, dopo aver scosso la testa, inizia a rTi consiglio quest'altro inizio:
"I due uomini non riescono ad emettere un suono, e si ritrovano incoscienti ..."
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Povero micino...» un poliziotto si lascia intenerire e gli accarezza la testa, «magari avrai fame e sete, non posso lasciarti così.»Degna deduzione del limitato essere umano. Il pezzo fa apprezzare la scelta del titolo.
Vede che lo conduce in cucina, così l'agente lo segue e rimedia una manciata di crocchette e dell'acqua fresca, pronte da versare in un apposito contenitore a terra.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Perfetto,» mormora una voce, nella penombra illuminata dalla luce di un monitor.Bravo, @bwv582 Giovanni!
L'agente si volta, crede di aver sentito qualcosa ma forse si tratta di una sensazione o di una voce lontana che è arrivata fino al proprio appartamento.
Accarezza quel nuovo arrivato e riprende a girare per la rete, come se niente fosse.
Non prima di aver fatto l'ennesima foto a quel gatto così carino.

Lieta di rileggerti.

Amo le idee originali e tu le sai trovare!

Re: [CE2025] Povero micino...
6Poeta Zaza wrote: Thu Jul 31, 2025 8:20 pmAmo le idee originali e tu le sai trovare!Grazie, @Poeta Zaza, considero questa come una delle cose più belle che posso sentirmi dire.

Comunque, tolto il fatto che questa cosa non mi è minimamente passata nella testa,

Poeta Zaza wrote: Thu Jul 31, 2025 8:20 pmNon riveli a chi è indirizzata.farò tesoro di tutti i consigli che mi hai dati per una futura revisione del racconto. Aggiungo che quando riuscirò a mettere le mani su un pc, commenterò anche il tuo racconto.

Ti ringrazio per il commento e buon divertimento con il contest.

https://www.facebook.com/curiosamate
Re: [CE2025] Povero micino...
7È stato un piacere leggere questo racconto, l'ho trovato divertente, ovviamente, avendo un gatto, sono anche io soggiogata e mi sciolgo già al titolo, leggendo "micino".
Qualche annotazione, sperando sia utile:
Questa frase mi ha stonato subito. Il rispetto per qualcosa che non gli appartiene dovrebbe averlo avuto comunque, a meno che non dia valore al contenuto e allora avrebbe dovuto allertare le forze dell'ordine, per fare invece una battuta, la carta straccia non rende, poteva dire che li usava per fare un blog scritto da un gatto o quel che credi possa essere più divertente.

Il testo è comunque ben scritto e divertente.
Buon contest.
Qualche annotazione, sperando sia utile:
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm(...) Poco prima di morire ha scritto che questi comprendono anche le tante foto (...)Stai parlando della seconda lettera che apre, il periodo è lungo e forse hai dovuto tagliare per stare nei limiti, ma qui sembra che abbia già chiara la cronologia delle lettere e non è in linea con quanto affermi sopra.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmQuindi i gatti sono coscienti dell'esistenza di gruppi e gruppi FacebookCredo manchi una tipologia di gruppi che volevo citare.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmgli stessi gatti mirano a utilizzare gli oggetti elettronici per fondersi nelle nostre comunicazioniNon sono sicura che "fondersi" sia il termine corretto, anche se rende bene l'idea, forse era più giusto "inserirsi".
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm"Assurdo... Non ho aperto queste lettere per rispetto del legittimo proprietario ma, ne avessi saputo il contenuto, le avrei violate volentieri per farne carta straccia!»
Questa frase mi ha stonato subito. Il rispetto per qualcosa che non gli appartiene dovrebbe averlo avuto comunque, a meno che non dia valore al contenuto e allora avrebbe dovuto allertare le forze dell'ordine, per fare invece una battuta, la carta straccia non rende, poteva dire che li usava per fare un blog scritto da un gatto o quel che credi possa essere più divertente.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmentrano altri gatti, tutti dello stesso colore neroQuesta è chiaramente solo una tua scelta ma sono totalmente contraria che tutti i gatti che fanno la parte dei cattivi, siano neri

bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«È stato bello esserti amico, ma a un certo punto occorre sacrificare quello a cui si tiene per un bene superiore. È una cosa che ci avete insegnato voi.»Già... Triste ma vero... Brav@.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmla falange della morteBello.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmcome solo un gatto sa fare.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pml'ennesimaPrima hai messo in corsivo la voce dei gatti, l'hai messo anche per il titolo del giornale, qui sembra che tu voglia sottolineare parole chiave al lettore un po' lento di comprendonio, a mio gusto, non andrebbero in corsivo.
Il testo è comunque ben scritto e divertente.
Buon contest.

Re: [CE2025] Povero micino...
8Ciao, @bwv582
complimenti per la brillante fantasia. Mi piace la narrazione scorrevole, il tono ironico, intrigante e ben ritmato. Hai creato un'atmosfera che parte leggera e quasi comica, poi virata nell'horror/fantascientifico. La teoria dei gatti come dominatori del mondo è una trovata curiosa e arguta.
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]L'uomo apre uno dei fogli e lo spiana con il dorso della mano, intendevi questo gesto?[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Sa di doversi far trovare innocente e ordinato, magari impaurito, nel momento in cui arriveranno le forze dell'ordine[/font]
Grazie per l'ottima lettura, avrei insistito sul tema dei social intasati delle foto dei poveri micini. Ma nell'economia del racconto non sarebbe servito, lo capisco. Ti faccio i complimenti per la fantasia, le descrizioni nitide, e la cronologia perfetta della trama, non manca nulla. Scusami per le pulci un po'troppo pulciose ma mi serviva un commento lungo per pubblicare il mio.
complimenti per la brillante fantasia. Mi piace la narrazione scorrevole, il tono ironico, intrigante e ben ritmato. Hai creato un'atmosfera che parte leggera e quasi comica, poi virata nell'horror/fantascientifico. La teoria dei gatti come dominatori del mondo è una trovata curiosa e arguta.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmDal gesto sembra avere voglia di strappare la lettera ma, a una seconda lettura, decide di ripiegarla e appoggiarla sul tavolo, mentre lui si gratta la testa in modo plateale.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Conquista? Di chi?»Conquista di cosa? Del mondo. Non sono i gatti le vittime della ipotetica conquista.
«Dei gatti
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmleggerla a mente. «Ecco, qua dice che ora sono nella fase in cui si servono degli uomini come proprio mezzo di sostentamento, condizionando il loro comportamento con atteggiamenti atti a ricevere muta approvazione.» Farfuglia qualcosa di incomprensibile. «Quando un gatto si addormenta in pose insolite, quando gioca o quando cerca attenzione, in altre parole sta cercando il livello di condizionamento delle persone. Poco prima di morire ha scritto che questi comprendono anche le tante foto e le interazioni social degli esseri umani e le usa come metro di giudizio per vedere il grado di penetrazione nelle loro menti.»Se il protagonista legge a mente il testo dovrebbe essere fedele alla lettera e in corsivo, non sotto forma di commento.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Lo credo anch'io.» L'uomo apre uno dei fogli e lo punzecchia con il dorso della mano,Strana immagine, Il dorso della mano è la parte esterna della mano, quella opposta al palmo.
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]L'uomo apre uno dei fogli e lo spiana con il dorso della mano, intendevi questo gesto?[/font]
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmQuella voce, poco più di un sussurro o un gemito, risulta appena percettibile tra le risate collettive.[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Risate collettive” implica un gruppo più ampio di persone. Se nel contesto sono solo due i personaggi che ridono, l’espressione risulta incongruente. Direi [/font]tra le risate compiaciute dei due”
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmUn momento di silenzio.Momento di horror puro, mi piace!
Proprio il felino in testa emette un altro acuto miagolio a cui segue l'attacco di un'orda di gatti impazzita contro i due. Corrono da ogni parte, saltano da un punto all'altro e passano in ogni centimetro del loro corpo, avendo cura di non ferirli per non ricondurre eventuali lesioni proprio all'azione degli stessi mici. Solo uno di loro, più grosso e in disparte fino a quel momento, salta nel mucchio e con un'unica unghiata trancia la carotide, prima all'uno, poi all'altro uomo.
Non riescono a emettere un suono, i due si ritrovano incoscienti nel giro di pochi minuti, mentre la falange della morte esce di scatto dalle finestre, così com'è entrata. Alcuni di loro afferrano le lettere con la bocca per portarle lontano, mentre nella stanza resta solo il gatto di casa. Questo, da parte sua, abbassa un attimo le orecchie nei confronti del vecchio amico, poi, dopo aver scosso la testa, inizia a ripulirsi tra colpi di lingua e zampe.
Sa di doversi far trovare innocente e ordinato, magari impaurito, al momento delle forze dell'ordine.
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Sa di doversi far trovare innocente e ordinato, magari impaurito, nel momento in cui arriveranno le forze dell'ordine[/font]
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmGli agenti, allertati da un vicino che non vede il proprietario da giorni, arrivano e aprono la porta a forza, prima di ritrovarsi di fronte ai due uomini sgozzati.Potresti sostituire “aprono la porta a forza” con “sfondano la porta” per maggiore impatto.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmTra loro, un tenero gatto nero che implora qualcosa, mentre miagola in direzione dei due, come si rendesse conto di aver perso qualcuno di importante.Suggerimento: “…miagola in direzione dei corpi, come se percepisse la perdita…”
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Povero micino...» un poliziotto si lascia intenerire e gli accarezza la testa,Povero micino...Un poliziotto...Dopo i tre punti, se la frase cambia ci vuole la maiuscola.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmL'agente non riesce a non estrarre il cellulare e immortalare quel momento.Perfetta sintesi emotiva e narrativa. Ben piazzata.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmaccarezza quel nuovo arrivato e riprende a girare per la rete, come se niente fosse.Bella chiusura di scena, con un tono ambiguo e inquietante.
Grazie per l'ottima lettura, avrei insistito sul tema dei social intasati delle foto dei poveri micini. Ma nell'economia del racconto non sarebbe servito, lo capisco. Ti faccio i complimenti per la fantasia, le descrizioni nitide, e la cronologia perfetta della trama, non manca nulla. Scusami per le pulci un po'troppo pulciose ma mi serviva un commento lungo per pubblicare il mio.
Re: [CE2025] Povero micino...
9Vi ringrazio molto, @Modea72 e @Albascura, per il commento e le tante annotazioni. Come detto, farò tesoro di tutto al momento della revisione del racconto.
Più che altro mi avete aiutato a notare le tante piccole imperfezioni che speravo non ci fossero, sintomo del fatto che il racconto l'ho scritto e postato domenica scorsa (perché sapevo di avere tempo solo domenica scorsa). Mi spiace anche per questo, perché in genere curo ovviamente di più nei dettagli e nelle revisioni ogni cosa che scrivo, però, citando qualcuno, "il lavoro mi sta rovinando l'estate".
Un paio di note su cose effettivamente strane che ho scritto: per me non lo erano, però il confronto serve a questo.
Ho specificato queste cose perché so che magari qualcosa è chiaro nella mia testa, ma non lo è in generale. E me ne sono accorto grazie ai commenti ricevuti, grazie ancora.
Più che altro mi avete aiutato a notare le tante piccole imperfezioni che speravo non ci fossero, sintomo del fatto che il racconto l'ho scritto e postato domenica scorsa (perché sapevo di avere tempo solo domenica scorsa). Mi spiace anche per questo, perché in genere curo ovviamente di più nei dettagli e nelle revisioni ogni cosa che scrivo, però, citando qualcuno, "il lavoro mi sta rovinando l'estate".

Un paio di note su cose effettivamente strane che ho scritto: per me non lo erano, però il confronto serve a questo.

Modea72 wrote: Sun Aug 03, 2025 4:04 pmCredo manchi una tipologia di gruppi che volevo citare.Svista: intendevo "pagine e gruppi facebook".
Modea72 wrote: Sun Aug 03, 2025 4:04 pmNon sono sicura che "fondersi" sia il termine corretto, anche se rende bene l'idea, forse era più giusto "inserirsi".Intendevo proprio "fondersi", nel senso che nell'amalgama del web non si capisse più dove fosse l'uomo e dove fosse il gatto (un po' come i sospetti sull'IA di questi tempi). Però un po' troppo filosofico immagino.

Modea72 wrote: Sun Aug 03, 2025 4:04 pmQuesta è chiaramente solo una tua scelta ma sono totalmente contraria che tutti i gatti che fanno la parte dei cattivi, siano neriQuesta è una delle poche parti che ho tagliato perché la ritenevo inutile. I gatti dovevano essere tutti neri perché, nel caso in cui ci sarebbero stati rilevamenti della polizia sul luogo del delitto, avrebbero associato i peli neri al gatto di casa, mentre altri colori potevano, magari, portare, a ipotesi diverse, forse anche alla verità.
Albascura wrote: Sun Aug 03, 2025 9:21 pmStrana immagine, Il dorso della mano è la parte esterna della mano, quella opposta al palmo.Avevo in mente il gesto di "carta canta" quando uno picchietta il foglio con il dorso della mano (o almeno l'ho visto sempre così).
Ho specificato queste cose perché so che magari qualcosa è chiaro nella mia testa, ma non lo è in generale. E me ne sono accorto grazie ai commenti ricevuti, grazie ancora.

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Re: [CE2025] Povero micino...
10Ehilà, compare @bwv582
avevo già letto il tuo racconto, mi era piaciuto, ma ricordavo che dopo una prima rapida lettura c'era qualcosa che stonava
Partiamo dai complimenti, l'idea è simpaticissima e il finale è ben calibrato, il tono serioso che tratta un argomento delirante è un ottimo contrasto che ho gradito
quello che invece non mi convince, ma ovviamente è solo un parere personale e dimmi tu se ha un senso o se sto dando i numeri è l'esserti soffermato troppo sull'attacco dei gatti e sulle spiegazioni del felino che dice: ora sapete troppo. Io avrei nascosto tutto, avrei indugiato di più sulla situazione surreale iniziale, magari arricchendo di indizi sul defunto (le lettere macchiate di sangue, non usciva più di casa) e lasciato soltanto intendere che il gatto li stava ascoltando e che con un fischio ha chiamato i suoi scagnozzi a fare una carneficina...
Una bestemmia nell'altra stanza attirò l'attenzione dei due, un ladro? una spia? niente, non c'era nessuno, solo il gattaccio nero dello zio che sembrava fissarli dalla lettiera, mentre con la zampetta scavava inutilmente la sabbia
Adesso sapete troppo, disse una voce stridula
i due si girarono allibiti, ma davvero il gatto ha parlato?
Gli agenti, allertati da un vicino che non vede il proprietario da giorni, arrivano e aprono la porta a forza, prima di ritrovarsi di fronte ai due uomini sgozzati.
Come hai fatto tu invece mi è sembrato troppo didascalico, come se perdesse ritmo, come se la premessa surreale diventasse banale una volta svelata... però è solo un'idea, correggimi se sbaglio.
In ogni caso il lavoro, nel complesso, mi è sembrato simpaticissimo. Spero di poter fare il sequel o il prequel proprio di questo racconto
avevo già letto il tuo racconto, mi era piaciuto, ma ricordavo che dopo una prima rapida lettura c'era qualcosa che stonava
Partiamo dai complimenti, l'idea è simpaticissima e il finale è ben calibrato, il tono serioso che tratta un argomento delirante è un ottimo contrasto che ho gradito
quello che invece non mi convince, ma ovviamente è solo un parere personale e dimmi tu se ha un senso o se sto dando i numeri è l'esserti soffermato troppo sull'attacco dei gatti e sulle spiegazioni del felino che dice: ora sapete troppo. Io avrei nascosto tutto, avrei indugiato di più sulla situazione surreale iniziale, magari arricchendo di indizi sul defunto (le lettere macchiate di sangue, non usciva più di casa) e lasciato soltanto intendere che il gatto li stava ascoltando e che con un fischio ha chiamato i suoi scagnozzi a fare una carneficina...
Una bestemmia nell'altra stanza attirò l'attenzione dei due, un ladro? una spia? niente, non c'era nessuno, solo il gattaccio nero dello zio che sembrava fissarli dalla lettiera, mentre con la zampetta scavava inutilmente la sabbia
Adesso sapete troppo, disse una voce stridula
i due si girarono allibiti, ma davvero il gatto ha parlato?
Gli agenti, allertati da un vicino che non vede il proprietario da giorni, arrivano e aprono la porta a forza, prima di ritrovarsi di fronte ai due uomini sgozzati.
Come hai fatto tu invece mi è sembrato troppo didascalico, come se perdesse ritmo, come se la premessa surreale diventasse banale una volta svelata... però è solo un'idea, correggimi se sbaglio.
In ogni caso il lavoro, nel complesso, mi è sembrato simpaticissimo. Spero di poter fare il sequel o il prequel proprio di questo racconto
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo
Sì, certo
In un ristorante, intendo
Re: [CE2025] Povero micino...
11Idea bellissima, racconto veloce con finale raccapricciante esattamente come piace a me.
La sensazione che mi è rimasta, è che avrei voluto saperne di più, avrei voluto più demenza, stupore, incredulità e terrore.
Trovo molto credibile il modo in cui il commando killer ha fatto fuori i due umani impiccioni e ...
La sensazione che mi è rimasta, è che avrei voluto saperne di più, avrei voluto più demenza, stupore, incredulità e terrore.
Trovo molto credibile il modo in cui il commando killer ha fatto fuori i due umani impiccioni e ...
non posso aggiungere altro, ne ho due in casa
Re: [CE2025] Povero micino...
12Vi ringrazio, @NanoVetricida e @Almissima per il commento, l'apprezzamento e i suggerimenti.
).
Per i suggerimenti, oltre a ringraziarvi, quando a mente fredda rivedrò il tutto vedrò anche di far fruttare i consigli che mi avete dato.
Alla prossima lettura.
NanoVetricida wrote: Tue Aug 05, 2025 10:28 amSpero di poter fare il sequel o il prequel proprio di questo raccontoAverti ispirato qualcosa mi fa senz'altro piacere, vedere cosa ne trai mi mette anche molta curiosità. Il problema è che deciderà lo staff: dico "il problema" perché un racconto mi dà particolare pensiero se dovessi fare un prequel o un sequel (ma l'ho scritto in commento alla diretta interessata

Per i suggerimenti, oltre a ringraziarvi, quando a mente fredda rivedrò il tutto vedrò anche di far fruttare i consigli che mi avete dato.

Alla prossima lettura.

https://www.facebook.com/curiosamate
Re: [CE2025] Povero micino...
13Ciao @bwv582 . Racconto originale inserito in una traccia abbastanza semplice. Certamente l'idea che gli animali vogliano dominare il mondo non è nuovissima, ma tu l'hai saputa rendere simpatica e accattivante. I gatti, per come li conosco io, non sono così affabili, i cani lo sono molto di più. Spesso e volentieri neanche ti degnano di uno sguardo, preferendo stare per conto proprio...e se provi ad accarezzarli, tirano fuori unghie e denti.. Però, come ha osservato qualcuno, potrebbero essere capaci di fare quello che hai descritto. Che dietro il loro modo sornione di fare si nasconda tale piano? 

Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [CE2025] Povero micino...
14Ciao @bwv582 ho letto con piacere il tuo racconto. Ti lascia qualche breve impressione personale.
Complimenti per l'idea, la hai inserita nella traccia con originalità. Bella la svolta finale. Affronti diverse tematiche in poche righe, quasi fosse un ristretto riassunto di una storia più ampia. Che non mi sarebbe per nulla dispiaciuto leggere. Come lo è stata questa.
Alla prossima
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Dei gatti. Ha iniziato ad analizzare il ruolo dei gatti dell'antichità e le tante segnalazioni di comportamenti insoliti allorquando sono divenuti animali da compagnia. La sua teoria, riassunta in breve, prevede che siano in grado di capire il linguaggio umano e che stiano colonizzando le case di tutti gli uomini per controllarli e garantire il predominio della loro specie sulle altre.»Sembra una reazione un po' controllata di entrambi per una notizia del genere. Ci sarebbe stato bene qualche curiosità in più sullo zio. Un minimo della sua storia. E il suo percorso nei servizi sociali...
«Ma no, non ci credo.»
«Nemmeno io, ma dice proprio così.»
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pm«Ho detto che voi sapete troppe cose,» il micio si ferma e si rimette in piedi, «non possiamo permettere che queste idee si diffondano e prendano piede. È bastato già quell'uomo che ci ha studiato di nascosto.»Il timore del gatto però non mi sembra confermato, in quanto i due non credo che abbiano preso sul serio le lettere dello zio. E non mi sembra che abbiano intenzione di divulgarle visto che lo considerano uscito fuori di senno.
bwv582 wrote: Sun Jul 27, 2025 11:55 pmIl gatto emette un acuto miagolio e, dalle finestre aperte, entrano altri gatti, tutti dello stesso colore nero di quello del nuovo proprietario e tutti in piedi a file serrate, una buia falange felina pronta ad attaccare.Credo che una reazione da parte dei due sarebbe stata plausibile di fronte alla visione di una “falange felina”
Complimenti per l'idea, la hai inserita nella traccia con originalità. Bella la svolta finale. Affronti diverse tematiche in poche righe, quasi fosse un ristretto riassunto di una storia più ampia. Che non mi sarebbe per nulla dispiaciuto leggere. Come lo è stata questa.
Alla prossima
Re: [CE2025] Povero micino...
15Vi ringrazio per il commento, @Kasimiro e @bestseller2020, farò tesoro dei vostri suggerimenti. Giusto una cosa:

Kasimiro wrote: Sun Aug 10, 2025 7:53 pmCredo che una reazione da parte dei due sarebbe stata plausibile di fronte alla visione di una “falange felina”forse sì. Mentre scrivevo li ho immaginati impietriti dalla paura e da quell'evento così assurdo e improvviso.

https://www.facebook.com/curiosamate
Re: [CE2025] Povero micino...
16Ciao @bwv582
Il tuo racconto è una brillante satira travestita da racconto horror. Parte con un tono realistico e quasi nostalgico per poi trasformarsi in una spirale inquietante che mescola paranoia, umorismo nero e critica sociale. L’idea che i gatti stiano segretamente conquistando il mondo sfruttando l’affetto e la viralità online è tanto grottesca quanto affascinante, e fa riflettere sul nostro rapporto con gli animali, con la tecnologia e con l’informazione.
Molto interessante è il cambio di tono: si passa dal divertimento iniziale alla tensione crescente fino a un finale minaccioso e surreale, in cui l’apparenza inganna e l’immagine del “povero micino” riesce a cancellare la verità. È un racconto che, pur nel suo tono giocoso, lascia una riflessione amara sulla manipolazione della realtà e sul potere delle emozioni nell’era digitale.
Mi è piaciuto come hai mescolato umorismo nero e un pizzico di horror surreale. Parte come un racconto realistico e nostalgico per poi virare nel grottesco e nel cospirazionismo assurdo, culminando in una distopia felina mascherata da virale tenerezza. Il contrasto tra l’innocenza apparente dei gatti e la loro vera natura “dominatrice” è il cuore davvero ironico di tutto il racconto. È una riflessione (esagerata e ironica) su come ciò che appare tenero e innocuo possa nascondere una minaccia, un tema classico in letteratura.
Potente l’epilogo finale, con la foto che diventa virale e “cancella” ogni sospetto, è una critica sottile al modo in cui le narrazioni online possono distorcere la realtà, semplificare i drammi umani e idolatrare immagini rassicuranti.
In quanto alla teoria del complotto… ormai è un minestrone dove ci mettono di tutto, quindi va bene anche l’idea che i gatti abbiano un piano globale per prendere il potere eliminando gli uomini.
È un modo intelligente di giocare con il lettore, creando un crescendo di tensione che porta a un finale tanto assurdo quanto coerente.
Un’ottima satira sul rapporto uomo-animale, una riflessione parodica sul modo in cui gli esseri umani si lasciano “addomesticare” dagli animali da compagnia, invertendo il ruolo classico di dominatore/dominato.
Io amo gli animali, ho sei gatti, ma vivono liberi fuori casa, in un giardino chiuso di duemila metri quadri. Ho comperato loro delle comode case di plastica, ben riparate sotto una veranda, e fornisco loro ogni giorno pasti in abbondanza e acqua pulita. Non li farei mai vivere chiusi in un appartamento, a imparare e seguire regole pazzesche di comportamento umane.
Ogni essere deve vivere e rimanere nel suo ambiente naturale, senza essere oppresso.
Lo farei valere anche per gli umani, ma di questi tempi dove la follia globale domina, dire una cosa del genere è passibile di linciaggio morale e reale.
Chesterton, purtroppo, aveva ragione nell’affermare che un giorno gli uomini avrebbero dovuto combattere per affermare che l’erba è verde (lo dico spesso).
Il tuo racconto è una brillante satira travestita da racconto horror. Parte con un tono realistico e quasi nostalgico per poi trasformarsi in una spirale inquietante che mescola paranoia, umorismo nero e critica sociale. L’idea che i gatti stiano segretamente conquistando il mondo sfruttando l’affetto e la viralità online è tanto grottesca quanto affascinante, e fa riflettere sul nostro rapporto con gli animali, con la tecnologia e con l’informazione.
Molto interessante è il cambio di tono: si passa dal divertimento iniziale alla tensione crescente fino a un finale minaccioso e surreale, in cui l’apparenza inganna e l’immagine del “povero micino” riesce a cancellare la verità. È un racconto che, pur nel suo tono giocoso, lascia una riflessione amara sulla manipolazione della realtà e sul potere delle emozioni nell’era digitale.
Mi è piaciuto come hai mescolato umorismo nero e un pizzico di horror surreale. Parte come un racconto realistico e nostalgico per poi virare nel grottesco e nel cospirazionismo assurdo, culminando in una distopia felina mascherata da virale tenerezza. Il contrasto tra l’innocenza apparente dei gatti e la loro vera natura “dominatrice” è il cuore davvero ironico di tutto il racconto. È una riflessione (esagerata e ironica) su come ciò che appare tenero e innocuo possa nascondere una minaccia, un tema classico in letteratura.
Potente l’epilogo finale, con la foto che diventa virale e “cancella” ogni sospetto, è una critica sottile al modo in cui le narrazioni online possono distorcere la realtà, semplificare i drammi umani e idolatrare immagini rassicuranti.
In quanto alla teoria del complotto… ormai è un minestrone dove ci mettono di tutto, quindi va bene anche l’idea che i gatti abbiano un piano globale per prendere il potere eliminando gli uomini.
È un modo intelligente di giocare con il lettore, creando un crescendo di tensione che porta a un finale tanto assurdo quanto coerente.
Un’ottima satira sul rapporto uomo-animale, una riflessione parodica sul modo in cui gli esseri umani si lasciano “addomesticare” dagli animali da compagnia, invertendo il ruolo classico di dominatore/dominato.
Io amo gli animali, ho sei gatti, ma vivono liberi fuori casa, in un giardino chiuso di duemila metri quadri. Ho comperato loro delle comode case di plastica, ben riparate sotto una veranda, e fornisco loro ogni giorno pasti in abbondanza e acqua pulita. Non li farei mai vivere chiusi in un appartamento, a imparare e seguire regole pazzesche di comportamento umane.
Ogni essere deve vivere e rimanere nel suo ambiente naturale, senza essere oppresso.
Lo farei valere anche per gli umani, ma di questi tempi dove la follia globale domina, dire una cosa del genere è passibile di linciaggio morale e reale.
Chesterton, purtroppo, aveva ragione nell’affermare che un giorno gli uomini avrebbero dovuto combattere per affermare che l’erba è verde (lo dico spesso).
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
(Apocalisse di S. Giovanni)
Re: [CE2025] Povero micino...
17Ciao @Alberto Tosciri, ti ringrazio molto per l'apprezzamento e la lettura del racconto. In particolare sei l'unico che ha condiviso questo pensiero
Detto questo, grazie ancora per il commento e l'apprezzamento, mi fa molto piacere.
Alberto Tosciri wrote: Mon Aug 18, 2025 11:32 amPotente l’epilogo finale, con la foto che diventa virale e “cancella” ogni sospetto, è una critica sottile al modo in cui le narrazioni online possono distorcere la realtà, semplificare i drammi umani e idolatrare immagini rassicuranti.e lo apprezzo molto. Quante volte sui social (io ho un profilo facebook per es.) vedi quella foto pucciosa e/o strappalacrime con cui l'autore del post vuole convincerci di un proprio pensiero? Sempre.
Detto questo, grazie ancora per il commento e l'apprezzamento, mi fa molto piacere.

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