Ti segnalo solo un paio di dettagli per me migliorabili:
Joyopi ha scritto: Si alzò e riprese a correre giù per il pendio che scendeva leggero in direzione della casa.Sono davvero sciocchezze, ma un pendio per sua definizione è inclinato, quindi se dici "giù per il pendio" si capisce che è in discesa, "che scendeva leggero" è superfluo. Stessa cosa dopo: "scivolava" dà subito l'idea di pendenza verso il basso
L’area della fattoria era disposta su più livelli: il campo a nord, dove Pasqualino stava lasciandosi alle spalle il grosso noce, ospitava pochi alberi da frutta, più bassi, e un uliveto, poi scivolava in pendenza verso il vigneto.
Joyopi ha scritto: che adesso e per sempre pendeva in modo del tutto innaturale su un lato, lasciando gocciolare sangue e materia organica sulla spalla e sulla maglietta.Te l'hanno già fatto notare, ma sono del tutto d'accordo: quell'immagine sembra buttata lì solo per aumentare l'orrore, ma è poco credibile, a meno che anche il fantasma di Pasqualino non vada in giro con la testa mezza rotta e gocciolante (può essere, ma lo sconsiglio, non aggiungerebbe molto all'orrore intrinseco della storia)
Joyopi ha scritto: , che adesso e per sempre pendeva in modo del tutto innaturale su un lato, lasciando gocciolare sangue e materia organica sulla spalla e sulla maglietta.L'ultima frase (incerta sull'identità di quel "lui") mi ha rimesso il dubbio se davvero anche il fratello non fosse morto (quindi un fantasma che visita un altro fantasma). Se non è così, finirei il racconto prima: "che adesso e per sempre pendeva in modo del tutto innaturale su un lato." Punto.
Da prima ancora che morisse lui.
Tutto ciò solo per farti un po' di pulci. Un ottimo racconto il tuo, che ho letto molto volentieri.