Questo è un film che scommetto pochi conoscono: Re della terra selvaggia. La storia di una bambina povera nella New Orleans del dopo-uragano. Il film parla di molti temi importanti, come quello ambientale (la bambina immagina una mandria di creature della preistoria che si avvicinano sempre più, dopo essere uscite da un ghiacciaio sciolto, una metafora che le serve ad assimilare i drammi che attraversa). Non ho trovato la scena che cercavo, quindi, al solito, metto il trailer:
Alberto Tosciriha scritto:In parole povere: porsi interrogativi, porsi delle domande, analizzare la storia, anche quella che potrebbe non farci comodo perché contrasta con la vulgata che abbiamo sempre amato e seguito, non curandoci del resto. Io ho sempre ragionato così.
Sono del tutto d'accordo su questo. Io ho le mie idee, ma mi piace di più ascoltare e cercare di capire quelle diverse piuttosto che quelle uguali. Mi danno la possibilità di definire meglio le mie, e di aggiungere alla mia visione del mondo anche dettagli in apparenza stonati, ma che finiscono per integrarsi senza nessun attrito.
Alberto Tosciriha scritto:Posto un pezzo di "Uomini contro" di Francesco Rosi, con il grande Gian Maria Volontè
Grazie, lo cercherò. La prima guerra mondiale è ancora molto viva qui in Trentino. Finora il mio punto di riferimento, quello che illustra meglio l'assurdità di quella guerra, è stato Remarque, ma ogni aggiunta è la benvenuta.
Metto un altro film che ho amato, molto diverso nel genere: un dark fantasy storico. Il labirinto del fauno unisce i tratti tipici di una fiaba nera a una realtà drammatica come la guerra civile spagnola. Il risultato ha i tratti migliori di entrambi i generi, e nonostante l'atmosfera triste (sottolineata da una degna colonna sonora) tiene incollati fino alla fine. ll regista, Guillermo del Toro (attualmente nei cinema con la sua originale e discussa versione di Pinocchio) ha tirato fuori in questo film il suo meglio, a mio parere: è angosciante e coinvolgente (il finale rimane aperto, e il destino della piccola protagonista dipende da cosa lo spettatore preferisce credere). Bellissimo, ma da vedere con un fazzoletto a portata di mano...
Alberto Tosciriha scritto:lun dic 12, 2022 4:38 pmQuando inserii questa piccola, diciamo "rubrica" per mettere ritagli di svariati film che ci avevano particolarmente colpito mi sarebbe piaciuto intavolare discussioni e commenti a tal proposito.
Hai ragione, sarebbe interessante sapere perché una certa scena o film ci hanno colpiti, e poterne discutere con altri che lo hanno visto, altrimenti rischia di essere solo un elenco. Io cerco sempre di motivare le cose che metto, ma mi pare che, a parte te, non ci sia molta voglia di discuterne...
Per riagganciarmi al precedente, questo è un altro film dove le sfumature forse stonano con quelle dominanti, perché nonostante il regista sia conosciuto (è lo stesso di Basic Instinct) non ho trovato neanche una scena. Black Book è ambientato durante la seconda guerra mondiale, e si concentra sulla resistenza anti-nazista in Olanda. Il film parla di stragi e corruzione non solo da parte di funzionari tedeschi, ma anche di presunti benefattori locali, come medici e partigiani. Il messaggio è: l'avidità non ha patria né colore politico, e in tempi disperati è difficile capire di chi fidarsi. È una lezione dura, che la protagonista impara a sue spese. Io l'ho apprezzato proprio perché diverso, più pessimista ma più realistico
Alberto Tosciriha scritto:Sono contento che tu lo abbia messo. Io l'ho registrato un paio d'anni fa su Sky e ogni tanto lo rivedo, anche in lingua originale e sempre mi commuove.
Io non credo che lo guarderò più, perché è troppo angosciante. Ogni minuto a chiedersi chi sarà il prossimo ragazzino a morire... È solo per stomaci forti.
Se l'avevi già messo tu, scusami, io non l'ho visto.
Lo considero uno dei film meglio riusciti sull'odio, sul suo essere spesso irrazionale, e sulla possibilità di superarlo riscoprendo l'umanità che ci accomuna tutti. Mi è dispiaciuto aver trovato solo il trailer, ma credo sia normale: pochi vogliono sentir parlare dei crimini dei "buoni", si cerca di dare un senso agli orrori umani dividendoli in bianco e nero, forse perché rende la vita più facile. Questo film invece include sfumature diverse e disturbanti.
È uno dei miei film preferiti. È molto profondo nella sua analisi di una certa paranoia moderna. Il dubbio del titolo rimane, e lo spettatore è chiamato a decidere da sé cosa sia vero e cosa no. Il finale è quello che più mi è rimasto impresso: la grande Meryl Streep che, dopo aver visto le conseguenze della sua denuncia, confessa angosciata il timore di aver sbagliato a giudicare: "Io ho un dubbio"
Lo aggiungo, visto che l'ho trovato:
Joyeaux Noel - Una verità dimenticata dalla storia. Parla della famosa tregua di Natale del 1914 tra la trincea tedesca e quella francese e inglese, dove i soldati nemici si fermarono per una notte per cantare, giocare a calcio e dividere cibo e liquori. Uno dei più bei film che illustrano l'assurdità della guerra.
Braveheart. Non tra i miei favoriti in assoluto, ma il discorso prima della battaglia è epico: "Possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà"
Requiem for a dream, di Darren Aronofsky. Non ho trovato la scena che cercavo, ma almeno il finale (con una bellissima e straziante colonna sonora). Se vi avanza un po' di voglia di vivere e cercate un modo per buttarla via, ve lo consiglio (è la scena più triste che ho mai trovato). Gli attori sono tutti straordinari, ma Ellen Burstyn è la mia preferita: una madre vedova di un figlio tossico il cui unico sogno è entrare nel suo vecchio vestito rosso ed essere invitata nella sua trasmissione preferita, per questo deve dimagrire e il medico le prescrive anfetamine... Le cose possono solo peggiorare, ma non saprete mai quanto, se non guardate il film
@Bluesman Hai ragione, cavolo, me ne sono accorta ora Almeno non era la stessa scena... Da domani diminuisco l'alcol
Per farmi perdonare ne aggiungo uno che (mi pare... ) davvero non ci sia. Se non avete visto Train de vie: parla di un villaggio di ebrei che in piena guerra rubano un treno per andare in Palestina, mettendo su un'assurda recita. Alcuni si fingono ufficiali nazisti, gli altri si fingono deportati, alcuni sono veri comunisti. I litigi e le incomprensioni che ne derivano sono esilaranti. Un film geniale.
Nessuno ha ancora messo Forrest Gump?! "La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita". Qui la scena della corsa (ma sarebbero tutte epiche...)
Le vite degli altri. Cercavo il momento preciso (verso la fine) in cui l'ex agente della Stasi trova la dedica per lui. Tutto lo spezzone comunque è splendido: caduto il muro di Berlino, lo scrittore protagonista può scoprire in archivio chi lo sorvegliava e l'ha salvato anziché denunciarlo, ma quando va a cercarlo lo vede svolgere mestamente un lavoro di postino (a causa sua) e decide di non metterlo a disagio, ma dedicargli invece il nuovo libro. Uno dei pochi film in cui mi sono commossa
Bella idea, @Alberto Tosciri Io ho un sacco di scene di film che mi hanno aperto un mondo. Parto da quella più facile da trovare: dal film Philadelphia. La scena dove Tom Hanks insegna a Denzel Washington (il suo avvocato) l'importanza della musica e della bellezza, anziché discutere i dettagli tecnici (e noiosi) della prossima udienza.