Qui.
ha scritto:@MonicaGiulio è assorto quando il rumore della sedia a rotelle alle sue spalle lo sorprende. L’avvocato stringe tra le mani una piccola chiave.Nessun segno di stupore da parte dell'avvocato. Abita in quella casa, ha la chiave, non posso credere che l'avvocato abbia notato solo in quel momento il buco sul muro e che sia una combinazione il fatto che si porti dietro la chiave tutto il tempo.
«Forse le serve questa» dice porgendogliela «era insieme alla lettera del mio antenato.»
Giulio è già uscito, il rumore della sedia lo sorprende, non si aspetta che l'avvocato lo segua sulle scale. A me è sembrato che l'avvocato si aspetti che Giulio noti il buco sulla parete proprio in quel momento e infatti lo segue, pronto, con la chiave in mano.
E qui si rafforza la mia idea. Sembra che anche Giulio la pensi come me.
ha scritto:@Monica«Perché non me l’ha detto subito? Credevo si fidasse di me.»Sicuramente per mancanza di caratteri non hai reso il fatto che Duccio comprenda solo in quel momento che la chiave che ha trovato sia quella che svelerà il manufatto, però così come l'hai scritto fa pensare che già lo sappia.
E anche qui:' se Giulio li guarda entrambi e chiede "Avvocato, lei sapeva..." A cosa allude? Cosa dovrebbe pensare chi legge? Forse sbaglio ma io ho pensato che si riferisse al manufatto, e quindi anche al posto dove era nascosto.
ha scritto: Gli occhi di Giulio saettano dall’uno all’altro uomo.Quando Giulio nota il buco sul muro, e l'avvocato, senza la minima sorpresa, le porge la chiave,se invece avesse detto: oh, mio Dio, ce l'ho avuto sotto gli occhi per tutto il tempo! Ho trovato una chiave, la vado a prendere!
«Avvocato, lei sapeva…»
Vabbeh, magari non ho capito io qualcosa fra le righe, anzi sicuramente adesso mi smentirai e mi farai notare dove mi sono persa.
Nel caso mi scuso fin da ora, però ti giuro che l'ho letto con molta attenzione. Letto e riletto con molta attenzione, per questo sei stata l'ultima del contest a ricevere il mio commento. Ci ho pensato molto prima di postarlo, avevo paura di sbagliarmi e di farti notare una cosa che poi sarebbe risultata sbagliata da parte mia. Ora sono davvero curiosa di sapere cosa invece intendevi dire con la frase:
«Perché non me l’ha detto subito? Credevo si fidasse di me.»