Ippolita ha scritto: gio feb 29, 2024 6:54 pmTi osservoL'immagine che mi ispira questa strofa è potente.
corpo mio che abito
dolcissimo
nel tempo ti espandi
Io vedo la coscienza di un neonato, che si affaccia alla vita per la prima volta attraverso quel corpo dolcissimo, come solo quello di un bambino appena nato può essere.
Nel corso del tempo cresce, si espande.
Ippolita ha scritto: gio feb 29, 2024 6:54 pmesiguo sulla terra neraUn corpo che cresce ma irrilevante, trascurabile di fronte alla natura, alla bellezza di cui fa parte. E nonostante lui va e si sente in cima al mondo, grandioso appunto. Si aggira, forse arrogante o inconsapevole tra tutta la poesia e la maestosità del pianeta.
erri grandioso
e tra voli d'aquila
voli
di lode colmi l'acqua
la neve il sole
il filo d'erba e le viole
Ippolita ha scritto: gio feb 29, 2024 6:54 pmse poi viene la seraMa se poi viene sera... Credo sia la metafora del male. Il male. L'inciampo sempre in agguato.
e il petto batte di male
ti ergi e comandi
'tu non puoi passare'.
L'uomo, il bene, il poeta, s'innalza e non lo lascia passare.
Mi sembra che le tre strofe ripercorrano tre tappe importanti della vita:
L'infanzia: la crescita, la consapevolezza di sé, l'incoscienza...
La giovinezza: la presa di coscienza, la poderosità dell'essere umano, la capacità di dominare...
La maturità: la saggezza, la capacità di giudizio, di equilibrio...
Molto bella! Non so se ho percepito quello che volevi comunicare ma io alla prima lettura ho sentito subito chiare le immagini che ti ho descritto.