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Re: [H2022P] Il seme dell'odio

Almissima ha scritto: Ci trovo un dialogo interiore, una scelta:
Sono molto contenta, il tuo commento, @Almissima , mi ha dato soddisfazione.
Sì, è proprio di un dialogo interiore che si tratta. L'odio, e io non l'ho mai provato, l'ho immaginato come una voragine oscura che ti attira e ti trattiene, una massa vischiosa che ti imprigiona. 
Ora, la donna nella mia poesia, sulle prime non riconosce cos'è che la spaventa, che la fa stare male. Sente che il sentimento che sta provando non fa parte di lei

Buio.
Assenza e presenza.
Riparo e turbamento.
Che cosa vuoi? 
Rapita dalla terra,
sospetto la verità.

ma un sospetto ce l'ha, anche se sente che quella cosa è sia riparo, consolazione che turbamento, spavento.
È chiaro che è lei stessa la causa di tutto, Almeno io l'ho pensato.

Pegola.
Utero gravido, 
sei guscio e io creatura?
Mi darai alla luce? 
Sará nuova vita? 
O infine la morte

Una persona che prova un odio così forte non ritornerà alla vita normale, e lei lo chiede: quando cesserà?  Verrò partorita e tutto sarà come prima? Nuova vita, oppure quella che ero non esisterà mai più? La morte. È facile pensare che no, qualunque sia il motivo di tale gigantesco risentimento, non potrà mai tornare indietro.

La parte di lei che è odio puro prende il sopravvento, tratta l'altra parte come una bambina,  la chiama con piccoli nomignoli: spicchio di luna, piccola goccia. Lo fa perché in realtà sta davvero nascendo una nuova persona. Dopo il processo della metabolizzazione del rancore nascerà una nuova persona determinata dalla sete di vendetta.

Quindi si rivela, Il suo spirito buono è la cura, il rimedio, deve lasciarsi andare alla rabbia, al risentimento, all'astio, devono diventare una e, infine, la parte oscura cita l'immane ingiustizia ricevuta dietro diverse metafore: tu sei il ceppo e il metallo, ossia la scure con cui è stata giustiziata, le urla vane di quando si dichiarava innocente, lo strazio provato sul patibolo e il sangue versato... tu, le dice, sei il boia clemente che mi ha dato la quiete. Tu, sei tutto questo perché, adesso è chiaro nella mia parafrasi e capisco che nei versi non si riesce a comprenderlo, erano una sola persona quando l'ingiustizia è stata compiuta. 

Tu pelle gentile, ossa d'acciaio,
sarai la mia forma, la mia carne.

Sarai  denti e lingua,
occhi, arti,
fegato e stomaco.
Tu!
Sarai la coscienza più nera
che accoglierà la prossima vittima.


Perciò, finisce decisamente male, La parte che ha sete di vendetta vince, la parte di lei che non vorrebbe riconoscersi in quel sentimento soccombe: 

Sarai la mia forma, la mia carne. Ho immaginato come l'odio deve trasformare anche le fattezze di un corpo. Ho visto svanire la dolcezza dei lineamenti lasciando al suo posto una maschera raccapricciante.
Mi sono dilungata parecchio, spero di avervi dato spunti per fare un po' di chiarezza. Ora ho il dubbio di essere stata ancora più criptica.
Per finirla qui, vi racconto da dove è nata l'ispirazione:
Stavo leggendo un articolo che riguardava l'infibulazione. L'orrore che ho provato mi ha fatto riflettere: mi sono chiesta come sia possibile che una donna che ha subito una tale atrocità, sia capace da adulta di condannare sua figlia allo stesso destino.  
E non una, non solo alcune ma, centinaia di donne!
Cos'è questo loop che  imprigiona le menti di queste persone? Che da grandi infliggono ad altri le pene subite da piccoli? Quand'è che va a farsi benedire la compassione, l'amore, la pace?
Boh. 
Ora ho davvero scritto troppo, cito  @Poeta Zaza  @Aurelio Mandraffino  @Ippolita  @bestseller2020  @Almissima  
Vi ringrazio moltissimo per aver avuto la pazienza di leggere e di cercare di capici qualcosa.
Grazie :flower: mazzolini profumati per tutti!  

Re: [H2022P] Il seme dell'odio

Ciao @Aurelio Mandraffino  @bestseller2020  @Poeta Zaza  
Noto, dai vostri commenti, che i miei versi non sono molto chiari, che non suscitano nemmeno una piccola parte di quei sentimenti che mi hanno ispirato. Non lo considero un fallimento, comprendo che le parole che ho scritto possono sviare e stancare il lettore, ne ero consapevole e l'ho postata lo stesso.
Adesso sono tentata dal fornirvi una parafrasi ma non lo farò. Aspetterò la fine del contetest per farlo.
Caso mai qualcuno riesca a vedere almeno un'immagine, dare un senso alla situazione che descrivo, non vorrei perderemi il gusto e pensare che l'ho suggerito io con la mia versione in prosa.

Grazie per averla letta, e per i commenti sinceri, per me hanno più valore dei complimenti.

Re: [H2022P] Il seme dell'odio

Poeta Zaza ha scritto: Pegola come sfortuna. Vita o Morte? Invece di essere la donna a dare la vita, qui c'è l'Odio a partorire un Mostro: il male. Che porterà la morte.
Pegola come: Massa vischiosa di notevole estensione e di aspetto sgradevole.
Grazie, @Poeta Zaza,  per la bella e parziale interpretazione :D .
Stavolta mi sono lasciata andare dietro a mie fissazioni. Parti di concetti che ho elaborati e ricostruiti in chiave horror. Non si direbbe me è da fatti attuali che ho partorito questa massa schifosa

[H2022P] Il seme dell'odio

Traccia: Nero, carta numero sei.



Il seme dell'odio


Tenebra,
fiato avvolgente,
onda furiosa.
Chi sei?
Trascinata da lugubri flutti.
Strappata alla luce. 
Tremo, ho paura.

Buio.
Assenza e presenza.
Riparo e turbamento.
Che cosa vuoi? 
Rapita dalla terra,
sospetto la verità.

Nera.
Oscena voragine.
Perchè non mi lasci cadere?
Spalanca la tua bocca,
voglio sapere il tuo confine
o sei oblio infinito?

Pegola.
Utero gravido, 
sei guscio e io creatura?
Mi darai alla luce? 
Sará nuova vita? 
O infine la morte ? 


Oh, piccola goccia,
umido è il seme,
è l’ora per noi 
di essere una.
Il sangue è il rimedio.

Oh, spicchio di luna.
Spirito vivente.
Tu sei la mia cura
Anima calda,
sei la mia ricompensa.

Oh piccola gemma,
tu sei il verdetto e la catena. 
Sei il sangue sparso,
la vanità delle mie urla
e il mio sterile strazio. 

Tu sei il boia clemente
che mi diede la quiete.
Tu sei ceppo e metallo.
Tu pelle gentile, ossa d'acciaio,
sarai la mia forma, la mia carne.

Sarai  denti e lingua,
occhi, arti,
fegato e stomaco.
Tu!
Sarai la coscienza più nera
che accoglierà la prossima vittima.

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