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Re: Triplette di aggettivi

@Mafra , come potrei non essere d'accordo con te, nel mondo dell'editoria c'è tutto e il contrario di tutto, ma credo che qui la discussione abbia assunto dei toni assolutistici che mal si conciliano con questa incontrovertibile verità; quel che manca è il parere di chi i libri li pubblica con un pochino di
prestigio in più. Senza nulla togliere a nessuno, ci mancherebbe.
Nei testi da pubblicati dalle CE prestigiose talvolta gli aggettivi ci sono eccome, anche più d'uno per sostantivo pur non essendo né impropri né  ridondanti e non costituiscono un problema stilistico.
Io sono tra quelli che non storcono il naso (e adoro lo stile opposto di Hemingway, detto per inciso). 
Non so se siamo in minoranza o meno, ma tacciarci di pigrizia o cattivo gusto mi sembra un po'... tranchant. 
Lo dico senza l'ombra di polemica, penso si sia capito :) 

Re: Triplette di aggettivi

Valerio 10000 ha scritto: A quel punto, confronta le idee. Se ritieni i consigli validi, modifica pure. Altrimenti: continua sulla tua strada. Così, ad ogni modo, il romanzo resterà tuo. E non sarà il frutto della paura della non pubblicazione. 
No, la pubblicazione è l'ultimo dei crucci. Io difendo l'uso degli aggettivi (anche in percentuale significativa :)  ) non tanto in qualità di scribacchina, ma di lettrice; la bellezza e la fruibilità di un testo, secondo il mio personale parere, dipendono da tutt'altro. 

Re: Triplette di aggettivi

Scusate, ma a costo di risultare antipatica, continuo a non capire perché gli aggettivi debbano essere evitati come la peste. Il problema, che i grandi scrittori non hanno, sta nell'uso improprio o ridondante. 
Il fatto inconstestabile che non sono Garcia Marquez non deve precludermi la possibilità di usare gli aggettivi, perché non sono neanche Hemingway il cui stile mi pare sia altrettanto inarrivabile; si potrebbe dire che, a meno di non chiamarsi Hemingway, non bisogna scrivere senza aggettivi e avverbi...
:)

Re: Triplette di aggettivi

A me le triplette non dispiacciono, e in quello stralcio, sono d'accordo con @Poeta Zaza  , hanno una funzione specifica. 
Anzi, a dirla tutta, a me non dispiace nemmeno usare aggettivi e... gerundi, se non danno fastidio da un punto di vista di musicalità. 
Non nego di averne una visione soggettiva che mi risparmia di dover fare i salti mortali, a volte, per sostituirli e dare alle frasi quello stesso significato che sanno dare solo gli aggettivi e i gerundi (almeno credo). 

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