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Re: [Lab 4] Der Mönch am Meer

Ciao @Mina
Il tuo racconto ha due livelli di lettura. Il primo è quello di un viaggio ipnotico attraverso immagini, frasi musicali, colori, suoni e sensazioni. Il secondo è quello del significato: una ricerca tra spazio e tempo, in cui l'osservatore, umano sublimato, è parte di quell'universo che tenta di capire.
Mina ha scritto: Tu hai passato questo tempo a contemplare il tutto, io il nulla. Sono due facce della stessa medaglia
L'interpretazione del mistero dell'esistenza racchiusa in queste frasi semplici e profonde.
Ciò che mi ha colpito del tuo racconto è che i due livelli sono inscindibili, legati in modo indissolubile, tanto che si fatica a commentare senza tenerli insieme.
Ho letto più volte, ma la sensazione di vertigine rimane.
L'unica cosa che modificherei è l'insistenza sul termine metallo e affini, che mi pare più motivata dal desiderio di rispettare la tematica del contest che da un effettivo bisogno descrittivo. Poi, per gusto personale, asciugherei un pochino il lato romantico del racconto, o meglio lascerei che la motivazione amorosa venga fuori solo dai gesti, come qui:
Mina ha scritto: Sollevi la mano che stringe la mia, afferri ognuna delle mie dita tra pollice e indice, una per una, e quando hai finito mi baci il palmo. Un brivido mi percorre la schiena. Cado in ginocchio, incapace di reggere l’emozione.
e che venga ribadita un po' meno nel corso del testo, come ad esempio in frasi del genere:
Mina ha scritto: Quanto vorrei che fossi qui per ammirarlo con me, Hava.
Ho infatti avuto la lieve sensazione (ribadisco: lieve, il racconto è bellissimo) di un romanticismo un pochino stucchevole. 
Comunque davvero bravissimo, complimenti!

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