Ti segnalo alcune piccole imperfezioni:
sefora ha scritto: di indossare un di visone.Manca forse un cappotto di visone.
sefora ha scritto: E' qui, signora, lei haÈ
sefora ha scritto: Sei in ritardo, Beatrice» il tono è duro, l'espressione arcigna.Dopo le virgolette metterei una virgola o un punto.
sefora ha scritto: E' lei, Beatrice, a meno di trent'anni. Carina, l'espressione lieta. E quella nello specchio di fronte, cioè io, mi sembra la sua grottesca e triste caricatura. Tra le due immagini, il vuoto.È.
Mi piace molto questo alternarsi di prima e terza persona. Rende bene l'idea di spaesamento dell'amnesia.
sefora ha scritto: La camera da letto più grande dev'essere sua, il contenuto della cabina armadio lo conferma.Qui, però, quel "sua" mi ha confusa. Potrebbe essere riferito sia a lei che al marito.
sefora ha scritto: Mentre ascolto riacquisto più o meno il controlloManca il punto a fine frase.
sefora ha scritto: ho ascoltate tante, troppe, di donne maltrattate.Qui toglierei il di. Oppure aggiungerei storie di donne maltrattate.
Il racconto mi è piaciuto, scorre bene e ha una scrittura veloce ed efficace. Il tema dell'identità è ben centrato e anche il pov è condotto in modo ottimo, con efficaci slittamenti da dentro a fuori il personaggio. Le descrizioni sono vivide e precise.
Anch'io ho trovato brusco il cambio da Beatrice a Giovanna. Si apprezza molto di più a una seconda lettura. A una prima lettura lascia un senso di incomprensione che non mi ha permesso di notare che è il telefono a fare da strumento di questo cambio.
Ciao!