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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Ciao @M.T.
Hai ragione su quelle che sono le storture, le esagerazioni (di matrice statunitense per lo più) di questo pensiero. Non dimentichiamo però le istanze delle comunità "minori" che sono invece fondamentali. Che la comunità americana afrodiscendente rivendichi i suoi diritti e ricordi la triste storia che è all'origine delle differenze sociali ancora esistenti non deve passare in secondo piano. Altrimenti le istanze rimangono una sorta di "chiacchericcio" superficiale che non cambierà mai lo stato delle cose. Il fatto che la classe alta sia composta soprattutto da persone wasp è un dato di fatto e si basa su un'ingiustizia storica. Purtroppo non basta dirlo o leggerlo sui libri di scuola, bisogna anche cercare di cambiare le cose. Lo stesso vale per le istanze delle altre "minoranze" (che poi proprio minoranze non sono, per lo meno dal punto di vista numerico).

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Cheguevara ha scritto: D'accordissimo sull'abolizione di ogni tipo di simbolo religioso e della stessa ora di religione. Questo non significa che ogni volta che qualcuno invoca, a proposito o a sproposito, il politically correct, tutti debbano correre a modificare le proprie regole e abitudini in conseguenza. I costumi cambiano lentamente, non di colpo per imposizioni spesso astruse e assurde.
Certo, sono d'accordo. Anche se le istanze delle donne, dei gay o delle comunità non bianche non sono novità dell'ultima ora, ma dibattiti in corso da diversi decenni che si basano sul sacrosanto diritto a non essere considerati inferiori per nascita. Poi si possono discutere le modalità, che non sempre convincono anche me.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

@M.T. basta mettersi d'accordo e chiamare le cose con un altro nome. In Francia le vacanze di natale si chiamano vacanze d'inverno e quelle di Pasqua vacanze di primavera. Sono poi stabiliti i giorni di chiusura totali per anno nelle scuole e nei luoghi di lavoro e le vacanze si spalmano nel corso dell'anno. C'è da dire che i francesi sono molto più attenti di noi ai diritti e nel dubbio forse è meglio tenersi l'Immacolata e le altre feste religiose! 😅
D'altra parte non capisco il polverone che si è sollevato per scuola che ha deciso di chiudere per la fine del ramadan (un giorno deciso sulla base dell'autonomia scolastica oltre alle festività del calendario regionale). Se una buona parte di alunni si sarebbe assentata mi sembra una scelta di semplice buonsenso che non toglie nulla agli alunni di altre religioni o agnostici. 

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Ciao a tutti!
Una piccola riflessione: siamo sicuri che ciò che riteniamo costumi e sistemi di vita di intere comunità siano immutabili e granitici come certezze? E che quello che noi come individui riteniamo faccia parte di questo sia per forza di cose condiviso da tutta la comunità e non sia invece il frutto della propria esperienza e percezione personale?
Se prendo l'esempio fatto più sopra dei lavoretti fatti a scuola per la festa della mamma e del papà (o per Natale o Pasqua) mi sorgono molti dubbi. Già dagli anni 70 e 80 si sono messe in discussione certe abitudini che per molti parevano (o paiono ancora?) consolidate. Nella scuola elementare che ho frequentato io (primi anni 80 nella periferia di una città di media grandezza) già non si facevano lavoretti di questo tipo, era in corso un dibattito che metteva in discussione che la scuola dovesse essere cattolica (al di fuori dell'ora di religione) e ci si rendeva conto che la famiglia tradizionale stava mutando con l'introduzione della legge sul divorzio. Già all'epoca in molte scuole si ritenevano fuori luogo certe abitudini e ricorrenze. Mi stupisco che ancora stiamo qui a parlarne... La società è cambiata e continua a farlo e di conseguenza cambiano anche le credenze e le abitudini, anche quelle che ad alcuni sembrano inamovibili. Ma davvero crediamo che il lavoretto per la mamma o il papà sia imprescindibile? Davvero i bambini devono fare il presepe o addobbare l'albero di natale a scuola? 
In Francia è vietato esporre qualsiasi simbolo religioso nei luoghi pubblici, non si può andare a scuola con il velo in testa né tanto meno appendere un crocifisso. Può piacere oppure no, eppure è così e le persone se ne fanno una ragione e si abituano. Cambiano le consuetudini e se ne creano altre che rispecchiano le sensibilità diverse del tempo.
I nostri genitori a scuola iniziavano le lezioni con una preghiera (generalizzo ma l'istruzione in passato era in gran parte gestita da suore e preti), poi la società è cambiata e si è smesso di farlo (e meno male!).

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