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Re: [Lab13] La sfera di cristallo

Un racconto molto denso @Poeta Zaza, la fantasia, di certo,  non ti manca! 
La storia assume i connotati di un racconto di formazione in cui il protagonista esce “redento”. Attraverso una trama complessa e ingegnosa il ladro Donato ritrova le proprie origini. L’intervento della sfera di cristallo è fortuito e decisivo. Un particolare davvero unico il fatto che il padre abbia due pollici… forse li ha anche Donato? Oppure è un ricordo? 
Per quanto riguarda la costruzione del racconto, la cosa che mi è piaciuta di meno è l’introduzione del narratore che racconta i fatti del passato e la storia di Palmira. Potevi sfruttare il momento in cui la sfera di cristallo ha manifestato il proprio potere per raccontare quei fatti. 
Il racconto si apre bene con la narrazione in prima persona e quelle introduzioni di “narrato” interrompono,  a mio avviso, l’atmosfera “magica”  creata.
È vero, lo dici all’inizio che la tua storia è ben radicata nel mondo reale, solo che avrei proseguito il racconto in prima persona senza interventi altrui.
La storia penso che si svolga almeno quarant’anni fa se non di più. L’aeroporto di Malpensa è l’unico aspetto che mi fa intravedere l’oggi. Il resto, caserma compresa, mi porta a una realtà da anni “cinquanta” col bravo poliziotto un po’ stile Maigret che cerca di comprendere l’animo di Donato prima di condannarlo.
Un altro aspetto che “rompe” in senso positivo la tradizione legata alla sfera di cristallo è che questa mostra il passato anziché il futuro. In genere questo oggetto “magico” veniva utilizzato per predire il futuro, ma nel mondo della fantasia tutto può succedere! Brava   :si:

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