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Re: [Lab13] La Congrega della Piuma

Grazie @Mina. Se un certo Noah (omen nomen) mi contattasse per scrivere un bel fanta… basta che non sia troppo catastrofico. Di brutture già ne abbiamo tante e mi chiedo perché (io compresa) ci immaginiamo il futuro come qualcosa di terribile. Forse proiettiamo le nostre paure o le nostre intime convinzioni basate sull’analisi del mondo in cui viviamo. Non so… 

Re: [Lab13] La Congrega della Piuma

Grazie @Areeanna troppo buona…  e grazie anche @Bardo96. Contenere tutto il mondo che mi è balzato in testa in una manciata di battute era una missione impossibile e dunque tutte le osservazioni e le domande che avete, non solo voi, fatto emergere troverebbero una risposta in un lavoro più corposo. Concentrare  tutte le idee in una piccola bolla  “fuori dal tempo” non era semplice ma sono soddisfatta perchè buona parte di quello che avevo in testa vi è arrivato… grazie  :flower:

Re: [Lab13] La Congrega della Piuma

Sei sempre troppo buona @Poeta Zaza grazie a te per il passaggio e per le utilissime annotazioni. 
Il termine “freakers” doveva essere in corsivo ma non sono riuscita a modificarlo. In realtà è voluto perché Noah viene dal futuro e questi “folletti malefici” si chiameranno così. È l’unico termine strano ed estraneo che ho inserito. Il resto è, come giustamente hai sottolineato, avulso dal tempo proprio per evitare tutti i fastidiosi effetti da gestire nel caso dei viaggi temporali. Grazie per averlo notato   :flower:

[Lab13] La Congrega della Piuma

La Congrega della Piuma


Vetro in frantumi. Bagliori che riflettono una luce ostile, dolorosa a tratti. Così sono ridotti i miei pensieri. Immagini confuse che si accalcano nella mente come pezzi disordinati di un puzzle. L’abbraccio di mia madre, il suo viso tirato, lo sguardo già perso a frugare nei ricordi.
“Non partire, ti prego.”
Una fitta improvvisa alla testa mi toglie il respiro. Cerco di calmarmi, chiudo gli occhi. Poi, mi pare di udire la voce profonda di mio padre, un richiamo irresistibile che mi rimbalza nel cranio sbattendo contro le tempie con la furia di un’onda tempestosa.
“Sai cos’è questa? È una penna. Ti servirà per catturare i sogni, per dominare il tempo e creare un mondo migliore.”
Sembra tutto così vivido, reale. Resto immobile ancora un po’. Un fastidioso formicolio alle estremità mi rimette in contatto col mio corpo, un lieve giramento di testa mi conferma che sono sveglio. Quando riapro gli occhi, intorno a me ci sono solo silenzio e biancore. 
Mi sono allenato a lungo per superare questo momento, ma affrontare la realtà è ben diverso che fare un’esercitazione al simulatore. Devo mettere ordine nei ricordi e devo farlo in fretta. I freakers di certo sono già sulle mie tracce e non posso farmi recuperare proprio adesso. Devo portare a termine la missione.
Sul polso il tatuaggio con il simbolo della Congrega brilla sotto i miei occhi. Rappresenta un primordiale strumento di scrittura ricavato dalle piume di un animale ormai estinto: una piuma d’oca. Mi basta guardarlo per far riaffiorare i ricordi.
“Papà, hai mai pensato di tornare indietro e cambiare la storia?” gli chiesi un giorno a bruciapelo.
Prese un lungo respiro prima di rispondermi. La sua voce era ferma, ma la sua guancia sinistra pulsava.
“Abbiamo imparato a piegare il tempo e possiamo viaggiare a nostro piacimento in tutto l’Universo. Ma non dobbiamo interferire col passato. È una regola inviolabile. Non voglio più sentire certi discorsi, sono pericolosi. Hai capito?”
“Le regole si possono riscrivere” lo sfidai. 
Sapeva che non sarebbe riuscito a tenermi lontano dal mio destino ancora a lungo. Aveva capito che anch’io, come lui, sarei entrato molto presto a far parte della Congrega.
Combattiamo il Sistema, vogliamo riscrivere la storia, salvare l’umanità. 
Siamo considerati feccia, ma i freakers sono un manipolo di esseri che pensano solo a ingrassare i loro culi. Folletti malvagi che svuotano le tasche della gente per riempirle di false promesse: nuovi pianeti da abitare, mirabolanti tesori nascosti da scoprire…
So bene che ogni missione potrebbe essere l’ultima, ma è la sola speranza che abbiamo di salvarci.
Guardo la mia ignara compagna, la mia scelta. È forte, determinata, una ribelle. Dal ritmo del respiro capisco che si sta svegliando.
«Ciao, Lily.»
Lei gira piano la testa verso la mia voce.
«Noah?»
«Shhh, non ti sforzare.»
«Cos’è successo? Dove siamo?»
«Dovresti chiedermi: “Quando siamo?”» 
«Dai, non dire cazzate. Ho voglia di vomitare.»
«È normale, abbiamo fatto un lungo viaggio.»
Lily è più forte di quanto potessi immaginare. Papà sarebbe orgoglioso di me.
«Ho freddo, mi gira la testa.»
«Vedrai, fra poco starai meglio» le dico accarezzandole i capelli.
«Quello cos’è? Non l’avevo mai notato» indica il mio tatuaggio.
«Forse non mi hai mai guardato con attenzione» 
Io, al contrario, ho avuto modo di osservarla bene. L’ho seguita per mesi dall’Archivio dei Tempi, prima di sceglierla. Mi ha convinto la sua intelligenza e la passione viscerale per la lettura. Le piacciono soprattutto i libri scritti dai nostri autori, uomini scelti per veicolare i nostri messaggi, esseri dalle menti libere e creative. Quando è stato il momento, non ho avuto dubbi: Lily West aveva tutti i requisiti. Avvicinarmi a lei è stato facile: la nostra passione per la fantascienza ha reso tutto naturale. La parte complicata comincia adesso.
Non ho portato quasi niente con me: ogni oggetto asportato dal proprio tempo diventa facilmente rintracciabile. 
Frugo nella tasca dei pantaloni: in realtà, una cosa l’ho presa.
«Apri la mano, Lily.»
Vedo il suo sguardo illuminarsi: «Una penna? Noah, stavi scrivendo per me una storia e poi… e poi sei morto. Dev'essere così. Allora, anch'io devo essere morta e non me lo vuoi dire.»
Scuoto la testa sorridendole.
«Hai fiducia in me?»
Sospira.
«Ti racconterò tutto, ma non interrompermi. Non possiamo trattenerci qui a lungo. I freakers non impiegheranno molto a scoprire dove siamo.»
«Chi?»
«Non mi chiedere altro. Ascolta. Quando ti ho detto che la domanda giusta da farmi sarebbe stata “Quando siamo?” non stavo scherzando. Siamo in un tempo non ancora avvenuto.»
«Senti Noah, mi fido, ma ti prego di finirla con questa storia. Se davvero sono viva come dici, fammi uscire subito da qui.»
«Quando sarà il momento, lo farò» prendo le sue mani tra le mie. «Devi sapere che io sono nato sulla Terra... fra molti anni.»
«Vuoi davvero farmi credere che vieni dal futuro?»
«È così.»
«Non capisco. Che c’entro io? Perché sono qui? Hai detto che questo è…»
«Un tempo non ancora avvenuto. Ci troviamo in una piega dello spazio-tempo, una bolla minuscola, un difetto del tessuto, se vuoi. In pratica, in questo momento, siamo fuori dal tempo. Un luogo difficile da rintracciare, un buon nascondiglio.»
«Perché dobbiamo nasconderci?»
«Se vuoi tornare a casa non m’interrompere. Per riuscire a dominare lo spazio e a piegare il tempo, l’umanità ha sacrificato alcune delle sue qualità migliori e, a causa di questo, sta rischiando di estinguersi. In molti hanno già abbandonato la Terra verso nuovi mondi, ma non io. Non quelli come me. Noi continuiamo a lottare.»
«Dunque rapirmi e portarmi in questo non-luogo aiuterebbe l’umanità del futuro?»
Il tatuaggio s’illumina, la piuma si alza in volo depositandosi sul polso di Lily che la guarda a bocca aperta.
«Non è un sogno. Sei stata scelta. Benvenuta nella Congrega della Piuma.»
«Mi sembra di capire che nel futuro le cose non saranno tanto diverse da quelle del mio tempo. Noah, per favore, svegliami.»
«Possibile che tu non desideri saperne di più? Se pensi davvero che questo sia solo un sogno, goditelo! Quando ti desterai tutto sarà finito. Ma se quello che ti sto dicendo fosse la verità, dovresti tenere la mente aperta.»
«Perché esiste la Congrega?»
«Il futuro non può essere cambiato, è nell’ordine delle cose, ma noi abbiamo trovato un modo per riuscirci senza violare alcuna regola. Lily, stai stringendo nella tua mano una delle nostre armi più potenti.»
«Vorresti dire che questa penna è un’arma?»
Non ho bisogno di darle una risposta. Mi basta mostrarle di nuovo il tatuaggio.
«Una piuma d’oca... siete scrittori…»
«Non esattamente. Noi riveliamo il futuro attraverso gli scrittori. E da oggi anche grazie a te.»
«Questa sì, che è un’assurdità.»
«Eppure hai letto molti romanzi di fantascienza.»
«Sì. Mi sono chiesta spesso come fosse possibile che certe storie immaginarie potessero diventare reali. Penso a Verne e al suo viaggio dalla Terra alla Luna, tanto per citarne uno. È come se certi scrittori abbiano un potere profetico.»
«Diciamo che la Congrega ha “stimolato” la loro ispirazione.»
«Cioè? Dovrei credere che hai conosciuto Wells, Asimov, Bradbury o forse Philip Dick? E che magari gli hai anche suggerito cosa scrivere… Basta Noah, non sopporto più queste scemenze.»
«Chi scrive ha un dono speciale: la fantasia. Credimi, di tutte le qualità umane, è la più potente. Purtroppo, gli uomini che vivono nel mio tempo non sanno più cosa sia la creatività. È come se ne nascessero privi. Io sono stato fortunato, mio padre era il custode dell’Archivio dei Tempi e ho avuto il privilegio di leggere tante storie. La mancanza di fantasia sta portando all’estinzione la nostra specie. Gli uomini non riescono più neppure a immaginarlo un mondo migliore.»
«Ma io, in tutto questo, che c’entro?»
«Ciascun membro della Congrega ha una missione da compiere. Dobbiamo frugare in ogni tempo per trovare chi possiede il dono e sia in grado di sopportare il peso della verità per condividere il nostro scopo. Lily, tu sei la mia scelta.»
«Scusa, ma non credo di essere la persona giusta. Amo leggere, amo gli autori di fantascienza, ma non ho mai scritto una riga.»
«So che puoi riuscirci. Ti rivelerò alcune cose che stanno per accadere nel tuo tempo. Non posso dirti esattamente quando, ma solo che accadranno di sicuro… Dovrai essere forte.»
«Ma io non voglio sapere nulla. Riportami subito a casa.»
«No, Lily. Sei anche tu parte di questa storia, ormai.»
«E che dovrei farne di quelle informazioni?»
«Ancora non l’hai capito? Dovrai scriverle in un libro. Questo è l’unico modo per mettere in guardia l’umanità sulle conseguenze delle sue azioni. Come ti ho spiegato, non possiamo modificare la storia, ma possiamo scuotere le coscienze, metterle in allarme. Vieni più vicino a me, dammi la mano e non spaventarti.»
Vedo la luce nel suo sguardo, sento che si abbandona a me. È pronta.
Appoggio delicatamente la mia fronte sulla sua. Man mano che faccio scorrere le immagini nella sua mente, la vedo impallidire. So esattamente cosa sta provando.
Quando mi stacco da lei, noto che ha gli occhi gonfi.
«Noah, succederà davvero tutto ciò che mi hai mostrato? È così difficile da credere. Dobbiamo fare qualcosa per evitarlo.»
«Sei tu l’autrice. Vedrai, troverai le parole giuste per farti ascoltare. È per questo che ti ho scelta. Ora dobbiamo andare, Lily. È arrivato il momento di tornare nel tuo tempo. Ricordati: puoi fare la differenza.»
«Ti rivedrò?»
«Credo di no. Ma chi può dirlo?»
«Noah, ho paura.»
«Tranquilla… Ora chiudi gli occhi. Ripensa a ciò che hai visto. Hai una storia da raccontare, un futuro da cambiare.»
Lily mi fissa ma non credo possa sentirmi ancora. Quando si sveglierà non sarò più al suo fianco, ma la piuma saprà indicarle la strada per un avvenire migliore.

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