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Re: [Lab7] L'incontro di Manuel

Ciao @Alberto Tosciri

Mi sono “bevuta” il tuo racconto. 
Diviso in due parti, la prima  è ricca di magnifiche descrizioni che mi hanno trasportata nel luogo e nel tempo dei fatti narrati. Colori, odori (bellissimo l’odore delle pietre calde) sensazioni vivide che rendono vera la scena e ti fanno immergere nella lingua di terra tra l’azzurro del cielo e quello del mare.
Il narratore ci parla di una storia antica, della principessa di Navarra che, approdata su quella terra, aveva costruito la chiesetta bianca. Ci descrive con minuzia  gli stivali (immagino del costume tipico indossato nelle feste) dal padre di Manuel, ci fa sapere che era un carabiniere e che aveva rispetto per l’ostia divina (si irrigidiva e batteva i tacchi al momento dell’ elevazione). Penso che questa scena sia l’aringa rossa perché dopo non ne fai più menzione.
Nella seconda parte il registro cambia e il narratore dà voce e gesta ai due protagonisti. Dalla prima descrizione della donna silente si capisce subito (salvo aver preso un granchio) che si tratta della morte (una figura nera) Il bravo bambino vuol darle da bere ma lei non gli risponde. Lui insiste con la genuinità, la freschezza e la fiducia di chi si è appena affacciato alla vita (il bambino è sdentato avrà più o meno sei anni). Forse è proprio quella freschezza, l’acqua come la vita, che nessuno mai le aveva offerto in modo così ingenuo a far desistere la morte dal suo proposito. Anzi, dice che tornerà a prenderlo dopo molto tempo quindi Manuel avrà una lunga vita davanti a sé. Io almeno ho interpretato così.
Di azzurro forse hai abbondato un po’ rendendo un filino didascalico il tema proposto.
Molto bella la scena in cui tutto (dalle lucertole alle cicale) sembra fermarsi. Si crea una grande tensione e ci si aspetta il peggio per Manuel. 
Poi, la vita riprende a guizzare in ogni dove sottolineando lo scampato pericolo.
La pistola di Cechov? Forse la principessa di Navarra? Sinceramente non saprei dire… Dico solo che, come sempre, hai scritto una storia bellissima.
Complimenti.

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