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Re: Oltre

Mario74 ha scritto: Oltre la siepe
oltre la collina
oltre la scogliera
lo sguardo si perde
Ciao @Mario74. Questi versi riecheggiano il grande Leopardi. Del resto il concetto di posare lo sguardo verso l’infinito, oltre le barriere fisiche che da una parte impediscono la piena visione, dall’altra aprono gli occhi del cuore, è gioco forza troppo caro agli animi sensibili di chi scrive poesia.
Mario74 ha scritto: ma non la mia anima lisa 
che anela orizzonti 
notti senza fatica
spazi di libertà 
respiri di vita.
Qui mi è arrivata l’immagine di un uomo provato dalla vita e che cerca nell’immenso  ristoro alle proprie pene. La cosa non è troppo originale, ma funziona.
Mario74 ha scritto: Nulla 
ora a
riempire
un vuoto che non
sapeva di possedere.
La terza parte è la mia preferita sopratutto quando parli della consapevolezza raggiunta circa il vuoto che non sapeva di possedere.
Questo “graffio” finale veste la poesia di una luce nuova, introspettiva, sì, ma al contempo potenzialmente universale nel senso che in questi versi è possibile che ci si possa riconoscere in determinate fasi o momenti “down” della vita. Quel “vuoto” che hai espresso così bene mi ha, te lo dico, disturbata per il senso quasi d’ineluttabilità che trasmette. Un finale scuro che fa da contraltare alla parte iniziale in cui la visione di uno spazio immenso poteva essere riempita di speranza.
Bravo.

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