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Re: [Lab 4] Der Mönch am Meer

Mina ha scritto: Il mio corpo di metallo abbandona l’atmosfera e il silenzio mi avvolge.
Mina ha scritto: l’emozione travolge il mio cuore di metallo
Mina ha scritto: Le onde magnetiche mi solleticano l’epidermide di metallo
Mina ha scritto: capolino dalle loro abitazioni di pietra e metallo
Mina ha scritto: stringere il tuo corpo di metallo
Mina ha scritto: Sollevo una lastra di metallo arrugginita,
Mina ha scritto: Un ricordo lontanissimo, sepolto nella memoria del mio nucleo: lo facevi sempre, quando eravamo umani.
Bello!


Ciao @Mina. È dolce-amara questa storia d’amore. L’atmosfera è sospesa, eterea (nonostante il metallo che è diffuso a profusione). Ho adorato tutta la parte finale. Adamo ed Eva, l’inizio dell’umanità, così carnali, così pieni di difetti, sublimati in robot  metallici che cavalcano il tempo ma, insieme ai loro difetti, perdono la capacità di sognare. Una eutanasia robotica, un amore che durerà oltre lo spazio-tempo.
Ottima la resa di alcune descrizioni intense e poetiche. Forse utilizzi troppo la parola metallo, metalli ecc. asciugherei un po’.  

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